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DETERMINAZIONE DI REDDITO E DI CAPITALE: PRINCIPI DI TRASPARENZA, COMPETENZA E ACCOUNTABILITY
IL CONCETTO DI REDDITO E LA SUA QUALIFICAZIONE:
REDDITO = sistema contabile. La sua determinazione è il focus primario del sistema informativo aziendale. L'obiettivo dell'attività aziendale è la creazione di ricchezza con continuità nel tempo e quindi il processo informativo sottostante che sia in grado di ben documentare tale processo risulta fondamentale per tutti i soggetti che operano all'interno dell'azienda o che intrattengono relazioni con essa.
La MISURAZIONE DEL REDDITO, attraverso le rilevazioni contabili e la redazione del bilancio di esercizio, è una delle modalità per indagare e quantificare la performance dell'azienda. Esistono anche altri metodi più moderni e sofisticati. Nell'ambito della finalità a carattere generale del bilancio di esercizio, in merito alla determinazione e
alla rappresentazione delle condizioni di equilibrio economico, finanziario e patrimoniale dell'azienda, il reddito può essere considerato l'indicatore di sintesi più importante al fine di comprendere le condizioni di redditività in cui si trova l'azienda. Il reddito, in primo luogo, quindi, rappresenta la misura dell'incremento della ricchezza in azienda prodotta, grazie ad un aumento positivo della gestione aziendale. Quindi la sua determinazione è il risultato della somma algebrica dei valori imputati, direttamente o indirettamente, ai fattori produttivi, utilizzati nel processo produttivo, e dei valori imputati, direttamente o indirettamente, ai ricavi conseguiti. Se il risultato è positivo, si definisce utile di esercizio, se è negativo, si definisce perdita di esercizio. Ciò definisce l'andamento dell'azienda di un particolare anno X. Pertanto, le rilevazioni contabili e quindi il modello del bilancio di esercizio,permettono di omogeneizzare tutte le operazioni aziendali traducendole in ACCOUNTING NUMBERS, mediante un' unica unità di misura, classificandole, evidenziandone i riflessi che hanno avuto sulle condizioni di equilibrio del sistema aziendale. Il reddito sarà dunque IL RISULTATO DELLA CONTRAPPOSIZIONE TRA INVESTIMENTI E DISINVESTIMENTI (sacrifici/benefici) relativi alla creazione di ricchezza che l'azienda compie durante l'arco temporale considerato. Di conseguenza si tratta di confrontare costi e ricavi che scaturiscono dalle rilevazioni contabili relative alle operazioni di investimento e di disinvestimento. Il RISULTATO DI ESERCIZIO emerge quindi dalla successione delle operazioni aziendali senza soluzione di continuità che si originano nell'ambito del business aziendale e derivante dalla differenza fra il valore della produzione ottenuta e il valore dei fattori produttivi utilizzati nell'ambito del processo produttivo. Il reddito è unfenomeno DINAMICO, condizionato dai singoli dati elementari dei costi e dei ricavi relativi a specifiche e individuali transazioni con il mercato, che tuttavia non devono essere considerati come elementi isolati, ma congiuntamente con altri componenti reddituali, offrendo quindi una giustificazione e spiegazione del loro sostenimento. Il GRADO DI COMPLESSITÀ che assume il reddito è dovuto a due elementi fondamentali: I fenomeni di comunanza spazio-temporale che si verificano durante l’arco amministrativo derivano dal rapporto di comunanza che lega le varie operazioni aziendali che contraddistinguono la gestione aziendale quale coordinazione produttiva. 1. LA COMUNANZA TEMPORALE dei componenti reddituali = la partecipazione dei componenti reddituali alla formazione di redditi di più esercizi che deriva dall’esistenza di cicli operativi ultra-annuali. Il legislatore, disponendo l’obbligatorietà della determinazione del reddito di esercizio, ha resoindispensabile considerare l'interdipendenza di tale reddito con i redditi di periodo precedenti e successivi. Ricorda il concetto del GOING CONCERN.
2. LA COMUNANZA E LA CONGIUNZIONE SPAZIALE dei componenti reddituali = possibilità di utilizzare uno stesso fattore produttivo in differenti processi operativi, rispetto ad un determinato periodo. Si parla anche di congiunzione (condivisione) di determinate risorse contemporaneamente per differenti processi produttivi: ciò si verifica nel caso di CONGIUNZIONI di natura tecnica per produzione che si servono della stessa materia prima. Tale situazione si presenta anche per quanto riguarda l'utilizzo di INTANGIBLES. Si parla inoltre di congiunzioni commerciali, che si originano dall'interdipendenza di flussi di ricavi che si producono in conseguenza di processi di fabbricazione differenti. In tali ipotesi è difficile riuscire a separare specifiche operazioni di ricavo e stabilire una precisa correlazione con
determinate risorse aziendali.
La complessa natura del reddito di esercizio rende necessario esplicitare analiticamente i componenti reddituali positivi e negativi che ne determinano il valore conseguente alla loro contrapposizione. Tali componenti, accolti nei conti descritti precedentemente, presentano una CLASSIFICAZIONE PER NATURA dove i costi sono riferiti al titolo originario dellaloro acquisizione mentre i ricavi fanno riferimento al titolo di realizzo. Il reddito di esercizio trova la sua prima collocazione nell'ambito del CONTO ECONOMICO, strumento atto a dimostrarne la struttura, la formazione e la composizione. Tali informazioni sono indispensabili per gli USERS al fine di poter formulare un giudizio sull'entità, regolarità e adeguatazza del reddito prodotto nell'esercizio.
IL CONTO ECONOMICO: DETERMINAZIONE DEL REDDITO (UTILE DI ESERCIZIO)
SEZIONE DARE
COMPONENTI NEGATIVI DEL REDDITO
SEZIONE AVERE
COMPONENTI POSITIVI DEL REDDITO
UTILE DI
ESERCIZIOTOTALE DARE TOTALE AVERECn + U = Cp
Nell’ipotesi che i ricavi siano superiori ai costi: , dove Cn = componentinegativi del reddito; U = utile netto di esercizio (risultato economico positivo) e Cp =componenti positivi del reddito.
Nell’ambito dei componenti positivi di reddito, i ricavi sono fondamentali, in quantoespressione del grado di preferenza e di soddisfazione dimostrato dalla clientela e del gradodi penetrazione dell’azienda sul mercato. Ciò rappresenta l’indicatore delle potenzialitàdell’azienda nella previsione della continuità della vita aziendale. I ricavi inoltre indicano lacapacità dell’azienda di consolidare la propria posizione sul mercato e di saper sfruttare itrend del mercato e le fasi di crescita della domanda che si verificano nell’ambito deglispecifici settori industriali in cui le aziende si trovano ad operare.
I valori presenti nel Conto Economico e sintetizzati nel valore del reddito
non devono però essere valutati soltanto singolarmente, ma devono essere confrontati, dal punto di vista temporale, con i valori presenti nei conti economici di una serie di esercizi precedenti. Inoltre si devono comparare, dal punto di vista spaziale, con i conti economici di aziende operanti negli stessi settori economici in una logica di BENCHMARKING.
COMPONENTI NEGATIVI DI REDDITO COMPONENTI POSITIVI DI REDDITO
RIMANENZE INIZIALI DI MATERIE, MERCI, SEMILAVORATI E PRODOTTI RICAVI DI VENDITA
ACQUISTI DI MATERIE, MERCI, PRODOTTI RICAVI PER ATTIVITÀ ACCESSORIE
RETRIBUZIONI E ONERI SOCIALI PER IL LAVORO DIPENDENTE RIMANENZE FINALI DI MATERIE, MERCI, SEMILAVORATI E PRODOTTI
SERVIZI A CARATTERE GENERALE RESI SU ACQUISTI E ABBUONI ATTIVI (MANUTENZIONI, TRASPORTO, UTENZE DI VARIA NATURA...)
PRESTAZIONI DI TERZI (CONSULENZE PROFESSIONALI, INTERESSI ATTIVI, PROVVIGIONI DI AGENTI, FORMAZIONE)
QUOTE DI AMMORTAMENTO PER UTILIZZO DI BENI PLURIENNALI
QUOTE DI DIVIDENDI SU PARTECIPAZIONI
ACCANTONAMENTO A FONDI PER PLUSVALENZE
SPESE FUTURE
QUOTE DI ACCANTONAMENTO A FONDI PER SOPRAVVENIENZE ATTIVE
RISCHI RESI SU VENDITE
ABBUONI PASSIVI
PERDITE SU CREDITI
ONERI TRIBUTARI
IL CONCETTO DI CAPITALE DI FUNZIONAMENTO E LA SUA QUALIFICAZIONE:
L'altra quantità complessa che deve essere calcolata alla fine del periodo amministrativo è rappresentata dal CAPITALE DI FUNZIONAMENTO = complesso di beni e servizi a disposizione del soggetto economico in un determinato momento. È dunque importante avere delle informazioni anche sulla situazione di liquidità aziendale e sullo stato di solidità patrimoniale. In tal senso bisogna concepire i beni aziendali non singolarmente, ma in grado di combinarsi con i fattori della produzione in una logica dove la struttura aziendale è il risultato di tale combinazione sia in termini qualitativi che quantitativi. Tutti gli investimenti effettuati dall'azienda
necessitano di adeguati finanziamenti che si possono concretizzare attingendo al capitale di rischio o al capitale di credito. L'analisi del capitale di funzionamento può essere effettuata sia in termini qualitativi che quantitativi. Dal punto di vista QUALITATIVO consiste nell'analisi della struttura del capitale in relazione alle modalità di funzionamento dell'azienda. L'azienda dovrà fronteggiare i problemi relativi all'investimento in fattori produttivi adeguati che dovrà essere opportunamente correlato con l'acquisizione dei mezzi finanziari necessari per tale tipologia di investimenti. Al fine di individuare il capitale di funzionamento bisogna distinguere le attività patrimoniali dalle passività patrimoniali. Le ATTIVITÀ PATRIMONIALI fanno riferimento ai mezzi a disposizione dell'azienda distinti in due gruppi di elementi: 1. i valori di natura finanziaria relativi alla liquidità aziendale eto e di finanziamento rappresenta i mezzi di finanziamento a lungo termine utilizzati dall'azienda per sostenere le sue attività. Questi crediti includono sia i finanziamenti ottenuti da terzi, come prestiti bancari o obbligazioni emesse, sia i finanziamenti interni, come i profitti non distribuiti. I valori di natura economica relativi ai fattori produttivi pluriennali a costi "sospesi" si riferiscono a quei valori che sono stati investiti in elementi che non hanno ancora generato utilità nel periodo di riferimento e che verranno trasferiti al periodo successivo. Le PASSIVITÀ PATRIMONIALI si suddividono in: 1. Valori finanziari relativi a debiti di funzionamento e di finanziamento: rappresentano gli importi che l'azienda deve pagare a terzi per finanziare le sue attività correnti o a lungo termine. 2. Valori economici relativi a ricavi sospesi: rappresentano i ricavi che l'azienda ha generato ma che non ha ancora riconosciuto come entrate nel periodo di riferimento. La differenza tra attività e passività consente di determinare il capitale proprio dell'azienda, anche chiamato capitale netto. Questo rappresenta un fondo astratto di valori che è collegato alla dotazione di mezzi propri apportati dal soggetto economico. La formula per calcolare il capitale proprio o netto (mezzi propri) è: CAPITALE PROPRIO O NETTO (MEZZI PROPRI) = ATTIVITÀ - PASSIVITÀ Il capitale di funzionamento e di finanziamento rappresenta quindi la differenza tra le attività e le passività dell'azienda e rappresenta la sua capacità di finanziare le sue attività utilizzando mezzi propri.