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H
−¿+ ¿
H CO H CO
−→
2 3 2 3
2−¿ carbonato , ioneidrogeno)
(ione ¿
+¿+CO 3 ¿
H
−¿−→ ¿
HCO 3
Ph acido <7, Ph basico > 7, Ph neutro = 7
La misurazione dell’alcalinità o acidità di una soluzione è il Ph; l’abbondanza di ioni H aumenta
l’acidità.
L’acqua pura presenza un Ph neutro perché la sua dissociazione produce in ugual misura ioni
H+ e OH-.
Il Ph della acque naturali varia da 2 a 12, le acque provenienti da bacini dominati da rocce
carboniche avranno pH maggiore rispetto a bacini con rocce acide come arenarie e graniti.
L’acqua marina è debolmente alcalina con un pH compreso tra 7.5 e 8.4.
Il pH esercita un’influenza rilevante sulla distribuzione e l’abbondanza di organismi, l’aumento del
pH può danneggiare direttamente o indirettamente gli organismi; la maggior parte di essi non p in
grado di sopravvivere o riprodursi in ambienti con pH < 4.5, questo perché le acque acide
contengono elevate concentrazioni di alluminio tossico se non mortale per molte specie
acquatiche.
Movimenti delle acque:
I movimenti delle acque determinano le caratteristiche di molti ambienti acquatici
Torrenti: acqua veloce, la corrente rimuove particelle con diametro inferiore a 5 mm determinando
la formazione di un fondale sassoso.
Fiumi: acque più lente, incremento del quantitativo di limo e materiale organico in decomposizione
che si accumula sul fondale.
Le acque fredde profonde quando incontrano quelle equatoriali
Classificazione Ecosistema e Biomi:
- Ambiente Terrestre: la vegetazione descrive l’ecosistema e il bioma (con la sua dipendenza dal
clima)
- Ambiente Acquatico: Acque Lentiche (ferme), Acque Lotiche (correnti), Marino costiere, Mare
aperto ecc
Le foglie sono suddivise in: Decidue (sopravvivono solo 1 anno o 1 stagione), Sempreverdi
(vivono più a lungo)
I più importanti ecosistemi e biomi sono:
Tundra (artica ed alpina)
Foreste di conifere boreali (o Taiga)
Foreste di decidue
Praterie temperate
Savane tropicali
Chaparral (macchie sempre verdi): piogge invernali, estati secche
Deserto
Foreste tropicali non sempre verdi
Biomi Acquatici
- Acqua dolce: Lentici (acqua ferma; laghi, stagni), Lotici (acqua corrente; fiumi, torrenti), Terre
Umide (foreste paludose, acquitrini)
- Marini: Oceano aperto, Acque della piattaforma continentale, Regioni di risalita, Estuari
Le proprietà emergenti e collettive:
Nella gerarchia quando dei componenti o sub insiemi si combinano per produrre un grande
insieme, ne emergono nuove proprietà che non erano presenti prima.
Proprietà emergenti (o irriducibili): ad un livello ecologico non possono essere previste dallo
studio delle componenti; una proprietà dell’insieme non riconducibile alla somma delle proprietà
delle sue parti
Es: reazioni chimiche, simbiosi (coralli)
Proprietà collettive: sommatoria degli effetti delle singole componenti
Es. natalità di una popolazione
La struttura dell’ecosistema:
Gli organismi viventi ed il loro ambiente non vivente, sono legati in modo inseparabile ed
interagiscono tra di loro; un ecosistema è un’unità che include tutti gli organismi che vivono
insieme (componente biotica) in un dato ambiente fisico (componente abiotica).
Dal punto di vista trofico, l’ecosistema è diviso in due strati:
- Strato superiore Autotrofo (Autonutriente): “fascia verde” dove predomina la fissazione
dell’energia luminosa e la costituzione di sostanze organiche complesse con l’uso di sostanze
inorganiche
- Strato Inferiore Eterotrofo (si nutre di altri): “fascia bruna” in cui predomina l’utilizzo, la
trasformazione e decomposizione della materia
L’ecosistema è formato da:
- sostanze inorganiche
- composti organici
- aria, acqua, substrato, regime climatico ecc
- Produttori (organismi che sintetizzano molecole organiche da sostanze inorganiche)
- Organismi da pascolo, macroconsumatori, detritivori, saprotrofi, decompositori, saprofagi
Detritivori/saprotrofi/decompositori: ricavano energia demolendo tessuti morti o assorbendo
materia organica disciolta
Saprofagi: si nutrono di materia organica morta
Input / Output energici:
Input Energetici (energia in ingresso nell’ecosistema): energia solare, vento, pioggia/acqua,
combustibili fossili, eruzioni sottomarine, sostanza organica morta, organismi viventi
Output Energetici (energia in uscita dall’ecosistema): calore, materia organica morta, prodotti
solubili in H2O, organismi viventi
Energia degli ecosistemi:
Tutti i processi ecologici comportano il trasferimento di energia; Il flusso di energia nell’ecosistema
è governato dalle leggi della termodinamica:
- 1° Legge della Termodinamica: l’energia non si crea e non si distrugge, si trasforma
Es: la legna brucia, l’energia potenziale persa per la rottura dei legami del legno eguaglia l’energia
cinetica rilasciata sotto forma di calore (reazione esotermica: rilascio di energia sotto forma di
calore)
Fotosintesi: CO2 + H20 C6H12O6 + H2O + O2 (reazione endotermica: richiede energia per
avvenire)
0
- 2° principio termodinamica: quando l’energia si trasforma parte di essa assume una forma
che non può essere più utilizzata
Es: legna brucia, produce vapore e una parte di energia è dispersa nell’ambiente sotto forma di
calore
Energia trasferita da un organismo all’altro sotto forma di cibo viene in parte accumulata nei tessuti
dell’organismo che assume l’alimento e in parte dispersa sotto forma di calore e prodotti di scarso
del metabolismo. In queste reazioni parte dell’energia potenziale è persa sotto forma di calore, una
forma di energia non più utilizzabile per produrre lavoro questa riduzione dell’energia potenziale è
nota come Entropia (Q/T)
Se la termodinamica viene applicata a sistemi chiusi (non si hanno scambi con l’esterno) con il
tempo si tende ad un entropia massima: massimo disordine ed incapacità di produrre lavoro
I sistemi aperti come gli ecosistemi ricevono energia dall’esterno (es radiazione solare) che
contrasta l’aumento di entropia, viene mantenuto l’ordine dell’ecosistema che mantiene così il suo
equilibrio I= funzione di interazione (animale
carnivoro, mangia erbivoro e anche
piante verdi
Ipotesi di GAIA (Loverlock, 1979)
Gli organismi si sono evoluti con l’ambiente fisico producendo un complesso sistema di controllo
dell’ambiente che mantiene le condizioni favorevoli per la vita sul nostro pianeta
Marte Vener Terra senza Terra oggi
e vita
Atmosfera
CO2 95% 98% 98% 0.03%
Azoto 2.7% 1.9% 1.9% 79%
Ossigeno 0.13% Tracc Tracce 21%
e
Temperatura -53 477 290 +- 50 13
superficie in
°C
Produzione primaria, PPN, PPL, BP:
Il flusso di energia in un ecosistema inizia con l’assorbimento della radiazione solare da parte degli
autototrofi.
Produttività primaria: tasso di conversione dell’energia radiante in sostanza organica attraverso il
processo di fotosintesi
PPL (produttività primaria lorda): tasso totale di fotosintesi o dell’energia che viene assimilata
dagli autotrofi
PPN (produttività primaria netta): tasso di immagazzinamento dell’energia sottoforma di
sostanza organica
BP (Biomassa permanente): materia organica totale accumulata in una data area in un
determinato periodo di tempo
Valutazione PPN negli ecosistemi terrestri: diminuzione di biomassa vegetale dovuta a morte
delle piante (M) e consumo di erbivori (C) PPN = (∆ BP) + M + C
Metodo delle bottiglie chiare e scure per valutazione PP negli ecosistemi acquatici:
Un campione di acqua contenente fitoplancton (produttore primario) viene introdotto in due
bottiglie, una chiara ed una scura, ed incubato per un determinato periodo di tempo.
- bottiglia chiara: O2 è prodotto nella fotosintesi e consumato nella respirazione, l’aumento della
concentrazione di O2 rappresenta la differenza tra il tasso di produzione e quello di consumo
quindi la PPN.
fotosintesi + respirazione, PPN valutata con stima della concentrazione di O2:
O −O
2( prodotto di fotosintesi) 2 nel processo di respirazione di organismi autotrofi ed eterotrofi)
(consumato
- bottiglia scura: la mancanza di luce innesca solo il processo respiratorio, così la concentrazione
di O2 diminuisce;
La differenza della concentrazione di O2 nella bottiglia chiara e in quella scura, alla fine del periodo
di incubazione, rappresenta il tasso di produzione dell’ossigeno dell’intero processo fotosintetico
cioè il PPL
[ ] = concentrazione
O
¿ O
O ¿
=
¿ ¿
¿ ¿
¿
¿
Temperatura, acqua e nutrienti regolano la PP negli ecosistemi TERRESTRI:
La PP è positivamente correlata alle precipitazioni e alle temperature medie annuali:
- l’aumento di temperatura dipende dalla quantità di radiazione solare annuale intercettata in una
data località e si riflette nell’aumento della temperatura giornaliera e nell’estensione della stagione
vegetativa (periodo, giorno, durante il quale la temperatura è sufficientemente elevata da attivare il
processo di fotosintesi. Di conseguenza le località con temperature medie annuali più elevate sono
caratterizzate da maggior produttività e periodi più ampi in cui la fotosintesi è attiva.
- Perché il processo fotosintetico e quello produttivo avvengano le piante devono aprire gli stomi
per assorbire CO2, a stomi aperti l’acqua evapora dalle foglie all’aria; per mantenere gli stomi
aperti le radici devono rimpiazzare l’acqua persa assorbendola dal terreno. Maggiore è l’entità
delle precipitazioni, maggiore è il quantitativo di acqua disponibile per la traspirazione; la quantità
d’acqua regola sia la velocità di fotosintesi sia la quantità di foglie prodotte.
La temperatura e le precipitazioni agiscono in diretta relazione tra di loro: temperature elevate
dell’aria: aumentano l’evaporazione, incrementano traspirazione ed aumentano l’esigenza di acqua
da parte delle piante.
Es:
+ T, + H2O: Produttività elevata
+ T, - H2O: produttività bassa
- T, + H2O: produttività bassa
La produttività massima si ha quindi con la combinazione di alte temperature e con un adeguato
apporto idrico per la traspirazione.
- anche la disponibilità di nutrienti essenziali necessari alla crescita delle piante ha un effetto sulla
produttivit&a