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Tipi di Clima

Microclima: Aree molto piccole (Serre)

Clima Locale: Zona di inversione Termica

Mesoclima: Bacino idrografico

Macroclima: Regione climatica

Clima: Stato medio dell'atmosfera in un determinato luogo che deriva da osservazioni meteorologiche su periodi luoghi (almeno 30 anni).

Tempo: Condizioni Meteorologiche che caratterizzano l'atmosfera in un determinato momento.

I Climi d'Italia

L'Italia è inserita nella regione mediterranea costiera dove la piovosità è scarsa. La vegetazione tipica è costituita da Vite e Olivo.

Le Zone climatiche sono state suddivise in:

  1. Zona COSTIERA: Piovosità scarsa e mal distribuita (500-600 mm/y), Alta EvapoTraspirazione. Specie adattate: Vite, Olivo, Cereali, Agrumi.
  2. Zona INTERNA: Inverni rigidi (min -10°C) caratterizzati da piovosità scarsa (600-700 mm/y)
  3. Zona INTERNA PADANA: Inverni Rigidi, Piovosità abbondante e ben distribuita (700-900 mm/y)
  4. Zona APPENNINICA: Regione con...

caratteristiche svariate,

Piovosità mal distribuita (500-2000 mm/y)

Escursioni termiche forti e frequenti.

5) Zona PADANA SETTENTRIONALE:

Clima continentale con piovosità abbondante (900/1000 mm/y) distribuite inAutunno e Primavera.

6) Zona ALPINA:

Caratterizzata da abbondanti precipitazioni spesso nevose ben distribuite durante l'anno (> 1200 mm/y).

Temperature medie annue basse (6/15°C)

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CLASSIFICAZIONE DI PAVARI

Parametri considerati:

Temperatura media Annua

Temperatura media mese più Freddo

Temperatura media dei minimi annuali

Distingue 5 Zone Climatiche:

1) LAURETUM (specie indicatrice = Alloro):

Estati calde e poco piovose

2) CASTANETUM (specie indicatrice = Castagno):

Clima temperato di bassa collina

Temperatura del mese più caldo superiori ai 20°C

3) FAGETUM (specie indicatrice = Faggio):

Clima fresco e piovoso di bassa montagna

4) PICETUM (specie indicatrice = Abete

  1. Rosso): Zona a Clima Alpino, Limite della vegetazione Arborea
  2. ALPINETUM (specie indicatrice = Catena montuosa Alpina): Zona fredda di alta montagna, Praterie alpine di alta quota
  3. Parametri Considerati: Altitudine
  4. LAURETUM (Caldo) degli agrumi 0-500 m
  5. Freddo) dell'olivo 500-600 m
  6. CASTANETUM (Caldo) della Vite 600-800 m
  7. Freddo) del castagno 800-1100 m
  8. FAGETUM (Caldo) del frumento 1000-1500 m
  9. Freddo) del faggio 1500-2000 m
  10. PICETUM (Caldo) dell'abete rosso 2000-2400 m
  11. Freddo) del larice 2400-2800 m
  12. ALPINETUM Vegetazione arborea assente 2800-3000 m

Filizzola

Tesina Esame di Ecologia Forestale - - Scienze Forestali e Ambientali UNIBAS

CATENA ALIMENTARE -

ECOSISTEMA

L'ecosistema è l'insieme di organismi animali e vegetali che interagiscono tra loro e con l'ambiente che li circonda. Tutti gli ecosistemi sono SISTEMI APERTI in quanto la loro esistenza dipende da una fonte di energia esterna, il Sole. Sono strutture connesse tra di loro scambiando sostanza con gli ecosistemi vicini (Cicli

Bio Geo Chimici). Nel tempo tendono a raggiungere una certa stabilità delle proprie caratteristiche (climax). L’ecosistema è costituito da una componente ABIOTICA e da una componente BIOTICA:

  • COMPONENTE ABIOTICA BIÒTOPO (non vivente) è detta ed è costituita da composti chimici inorganici (N , CO , H O) e dai fattori climatici.
  • COMPONENTE BIOTICA BIOCENOSI (vivente) è detta che è costituita dagli organismi animali e vegetali.

Ogni organismo rappresenta una fonte di cibo per altri organismi, sulla base di queste relazioni gli organismi vengono inseriti in diversi LIVELLI TROFICI (Trophos dal grego "Nutrimento"):

  • ORGANISMI AUTOTROFI - Produttori Primari: (Vegetali) Utilizzando la radiazione solare per la fotosintesi trasformano l'acqua e la CO in composti organici (Zuccheri). Questo livello rappresenta la principale fonte di sostentamento per tutti gli altri.
  • ORGANISMI ETEROTROFI - Consumatori Primari: (Erbivori)

Consumano direttamente i prodotti della Fotosintesi.

Consumatori Secondari:(Carnivori - Onnivori) Si cibano degli Erbivori.

Parassiti (Parassitoidi)

Consumatori Terziari:(Superpredatori) Carnivori che si cibano di altri carnivori (Uomo, Orca, ecc).

Decompositori:(Batteri - Funghi - Insetti) Decomponendo e riciclando i materiali di scarto dei vegetali ed escrementi degli animali rendono nuovamente disponibili nell'ambiente materiale inorganico (acqua, anidride carbonica, sali minerali).

Detritivori:(Funghi - Insetti) Decomponendo gli organismi morti rendono nuovamente disponibili nell'ambiente materiale inorganico (acqua, anidride carbonica, sali minerali).

FilizzolaTesina Esame di Ecologia Forestale - - Scienze Forestali e Ambientali UNIBASI vari livelli trofici rappresentano la CATENA ALIMENTARE, però in un ecosistema le relazioni tra organismi possono essere più complesse, creando diverse catene alimentari fino a formare una vera e propria RETE

ALIMENTARE.ENERGIA

L'energia entra negli ecosistemi come energia solare e viene trasformata dai produttori primari in energia chimica che, a sua volta viene utilizzata dai consumatori e dai decompositori.

Quindi al contrario della materia, l'energia non si crea e non si distrugge ma viene solo trasformata.

Ad ogni trasformazione l'energia diminuisce costantemente ad ogni tappa della catena alimentare, dissipandosi sotto forma di calore.

Inoltre l'energia fluisce negli ecosistemi in una sola direzione (unidirezionale) alimentata continuamente da una fonte esterna (Sole).

La LINEA DELL'ENERGIA esprime la quantità di energia contenuta nei diversi livelli trofici delle catene alimentari.

In media gli organismi disperdono sotto forma di calore il 90% dell'energia assimilata, trasferendone solo il 10% al livello

troficosuccessivo.Le piante utilizzano solo il 2% dell'energia solare:PIANTE 2% ERBIVORI 0,02% CARNIVORI 0,002%

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Nella CATENA TROFICA gli animali feroci (Carnivori) sono rari rispetto alle loro prede, formando così un equilibrio (Charles Elton).

La PIRAMIDE ELTONIANA rappresenta la quantità di Autotrofi e di eterotrofi presenti e quanta energia viene trasferita da un livello all'altro.

Gli Erbivori e i Carnivori non sono in grado di utilizzare tutta l'energia ingerita.

Processo di IMMOBILIZZAZIONE: FOTOSINTESI (da Minerali inorganici Molecole Organiche Complesse)Processo di MINERALIZZAZIONE: (da Sostanza Organica Minerali inorganici)Processo favorito da Alta Temperatura e Alta Umidità

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- DEFINIZIONE DI ALBERO: Pianta legnosa perenne con fusto principale diritto e legnoso (tronco) che si

sviluppa al di sopra del suolo in senso verticale, portando rami e foglie. In genere il suo diametro cresce annualmente per l'aggiungersi di un nuovo strato di legno ai precedenti. Alberi sempreverdi e Caducifoglie. Un albero può raggiungere fino a 4000 anni di vita (sequoia, platano), 150 m di altezza (Eucaliptus) e 11 m di diametro (sequoia).

Chioma
La pianta assorbe dal terreno l'acqua e i sali minerali, che scorrono attraverso i vasi del xilema, fino a raggiungere la chioma. Qui l'acqua viene utilizzata, insieme all'anidride carbonica assunta dall'aria attraverso gli stomi, nel processo di elaborazione delle sostanze nutritive detto fotosintesi clorofilliana.

Fusto
Il fusto permette di trasportare l'acqua e i sali minerali dalle radici alla chioma attraverso un sistema vascolare detto xilema. Le sostanze nutritive elaborate dalla fotosintesi vengono trasportate dal floema in direzione delle radici.

Radici
Organo sotterraneo o ipogeo delle piante superiori,

con funzioni di assorbimento, trasporto e conservazione dell'acqua e dei sali minerali, oltre che di ancoraggio della pianta al suolo. PORTAMENTO: È il tipo di accrescimento complessivo tra fusto, rami e foglie. Può essere principalmente di 3 forme: Piramidale, Fastigiata, Globosa (Conifere, Cipresso, Querce). ACCRESIMENTO ISOLATO: Quando l'albero cresce isolato, i suoi rami possono assumere determinate forme. La ramificazione delle piante arboree viene definita in base alla forma che assumono i rami di quella determinata specie durante la crescita isolata. In base alla disposizione dei rami possiamo avere diversi tipi di ramificazione: MONOPODIALE = Forma di ramificazione caratteristica nelle Conifere (Gimnosperme), presenta un asse principale (Tronco) che si allunga durante tutta la crescita della pianta, mentre ai suoi lati si formano nuovi rami. SIMPODIALE = Forma di ramificazione

caratteristica nelle Angiosperme, presenta una branca principale, la quale viene superata dalla lunghezza dei rami secondari.

A CIMA = Forma di ramificazione caratteristica delle Angiosperme, è caratterizzata da un asse primario, dal quale si dipartano un solo asse secondario (cima unipara o monocasio), o due assi secondari (cima bipara o dicasio). L'asse principale è più corto rispetto a quelli laterali.

DIMENSIONE DELLE GEMME

Basitonia: Gemme grandi che danno getti alla Base

Acrotonia: Gemme apicali

PORTAMENTO (Habitus)

È controllato dal genotipo, ma è influenzato dall'ambiente (fenotipo).

Ramificazione ESCORRENTE: Quando il fusto supera l'accrescimento dei rami laterali.

Ramificazione DECORRENTE: Quando i rami laterali superano l'accrescimento del fusto.

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ACCRESCIMENTO IN BOSCO

La chioma del singolo albero quando cresce in bosco è influenzata dalla

ti radicati che si sviluppano in modo compatto intorno al fusto dell'albero. Arettato: Le radici si sviluppano in modo radiale, formando un cerchio intorno al fusto dell'albero. Fittonante: Le radici si sviluppano in modo profondo e verticale, penetrando nel terreno. - FUNZIONI DELLE RADICIAbsorbimento dell'acqua e dei sali minerali dal terreno. Ancoraggio dell'albero al suolo. Trasporto dell'acqua e dei sali minerali alle foglie. - FUNZIONI DEL FUSTOSostegno dell'apparato aereo dell'albero. Trasporto della linfa grezza dalle radici alle foglie. Produzione di sostanze di riserva come il legno. - FUNZIONI DELLE FOGLIEFotosintesi clorofilliana: produzione di zuccheri utilizzando l'energia solare. Traspirazione: rilascio di vapore acqueo attraverso gli stomi delle foglie. Regolazione della temperatura dell'albero attraverso l'apertura e la chiusura degli stomi. - FUNZIONI DELLA CHIOMAProtezione dell'apparato fotosintetico dell'albero. Ombreggiamento del suolo, riducendo l'evaporazione dell'acqua. Produzione di ossigeno attraverso la fotosintesi. - ADATTAMENTI DEGLI ALBERI ALLE CONDIZIONI AMBIENTALIForma del fusto e della chioma in base al clima e alla concorrenza per la luce. Sviluppo di radici profonde per raggiungere l'acqua in zone aride. Produzione di sostanze chimiche per difendersi da parassiti e predatori. - IMPORTANZA DEGLI ALBERIProduzione di ossigeno e assorbimento di anidride carbonica. Fornitura di legno per l'industria e il riscaldamento. Habitat per numerose specie animali. Riduzione dell'erosione del suolo e del rischio di frane. - CONCLUSIONEGli alberi sono essenziali per la vita sulla Terra, svolgendo importanti funzioni ecologiche ed economiche. Dobbiamo proteggerli e preservare le foreste per garantire un ambiente sano e sostenibile.
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
92 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/05 Assestamento forestale e selvicoltura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GPL1987 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ecologia dei sistemi forestali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Basilicata o del prof Ripullone Francesco.