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DELUSIONE DALLE ILLUSIONI

Nell’opera: 1) Aspetto pessimista 2) Musica disforica e con la costante presenza di Mefistofele 3)

Tritoni discendenti 4) Uso del fagotto, uno strumento che crea un’aria buffa, ma allo stesso tempo

oscura

5) Effetto di dejampamun

Anche in Boito troviamo ‘’il sogno per un mondo migliore’’, ma tuttavia appare solo come un sogno,

in Goethe viene concretizzato -alla fine: Mefistofele sconfitto e inorridito inizia a FISCHIARE.

Lui e Faust vengono sollevati e portati via dai personaggi vestiti di bianco- effetto kitsch

MODULO 2

Faust di Murnau

1926 (with personal composition) su youtube o faust 1926 (Ger/hub sub) oppure dvd con sottotitoli

in inglese.

Il secondo è una versione per piano forte, un film di cosi forza visionaria con un impegno produttivo

fuori dalla norma è ridicolo anche in senso storico, non si può concepire. Questo fa vedere quando lo

strumento musicale sia riscoperto nel cinema muto, ma obiettivamente non si investe molto

sull’elemento musicale in versione restaurata.

Elenco dei brani da sincronizzare

Uno degli obiettivi di chi proietta il film è quello di sincronizzare le musiche con il film, deve crearsi

una sua partitura a partire da brani che sono elencati in questo programma, affinché tutti i

produttori potessero usarlo.

Il programma indica due punti: la t (didascalia) e la b (immagine), ovvero didascalie e immagini.

È numerata, ogni brano ha un numero e il film è diviso in 8 atti, un numero alto.

[Il film di Murnau fa riferimento alle radici tedesche, come se volesse parlare dell’identità del popolo

tedesco, come se faust fosse un mito dell’identità tedesca.]

Periodo che prelude al nazismo, la germania ha perso la prima guerra, dopo di cui un periodo di

fermento culturale, un periodo fortemente orientato verso la sperimentazione anche ideologica

(Bertol Brecht) ma anche problemi sociali che porteranno al fascismo.

Interessante è l’attrice Ylvette Guilbert, cantante della Belle Epoque, interpreta Marta, la zia di

Margherita. Interprete di canzoni.

Un altro elemento interessante è che nella compilation score di Hezel questo brano è inteso per

essere eseguito strumentalmente non vocalmente, quindi fino a che punto il pubblico poteva

riconoscerlo e riconoscere le parole a cui il brano strumentale rinvia?

L’inno era molto popolare quindi tutti conoscevano le parole a cui alludeva.

Significato delle parole del brano di Beethoven (onorare dio nella natura), l’onore di dio, la gloria di

dio fa parte della natura, è una sua legge.

Si può parlare di compilazione d’autore che ha due declinazioni cioè un autore come Henzel crea

una sua compilazione di cui dichiara la paternità.

Guardiamo il faust come le orecchie di Henzel.

Musica preesistente nel cinema

La presenza di una musica preesistente in un contesto filmico, come funzione?

Prendendo l’inno di Beethoven di Himmel, si può riconoscere il brano specifico ma si può anche solo

riconoscere il genere, il tipo di categoria a cui appartiene.

Dietro l’uso di un semplice inno, hai un messaggio ideologico che corrisponde al sottotitolo del film.

La musica e le immagini non sono componenti separati ma due ingredienti della stessa cosa, quindi

la risposta è nella visione, c’è un effetto estraniante.

Vuoto informativo che viene riempito di ansia, ma tutto viene riconfigurato dal brano musicale che è

il diesir.

Uno dei presupposti di James Bohlerè quello di non separare la musica originale da quella

preesistente ma di dare lo stesso diritto di cittadinanza a qualsiasi musica che fa parte del suo

universo musicale sonoro.

Underscoring: musica che dice quello che dicono le immagini, enfatizzandole

Straniamento: musica che esprime il contrario delle immagini.

ATTO I

Il primo brano dell’atto 1, riguarda quello che con Goethe è il prologo in cielo, l’introduzione che è

separata dalla narrazione come è in Goethe e molto meno che in Goethe anche in Boito.

Non c’è bisogno di mettere ne t ne b. Suonato per essere un inno me è troppo veloce.

Dopo iniziamo con il primo brano (einleitung): Die Himmel Rumen des Ewizen Ehre, von beethoven.

Il sipario si deve aprire, dalla battuta 28.

Ci da un’indicazione materiali di una pratica reale, lo schermo è stato collocato nel boccascena, c’è il

sipario. Quando inizia il film, si apre il sipario.

Altro elemento intermediale è che si sente il bisogno di far precedere la visione da almeno un

segmento di musica strumentale, come in teatro.

Il secondo brano (T. Siehe: guardare) deve succedere che la musica si interrompe, 6/8 molto

crescendo dal silenzio.

Terzo brano: (B, quando c’è la cavalcata apocalittica) Versuchung è il brano, il compositore Sommer

oggi non è conosciuto perché faceva musiche standard per il cinema; dalla cifra 2 ripetere le cifre 3 e

4.

Quarto brano: si vede Mefistofele, rullo di gong (col tan tan, uno strumento horror nell’800).

Quinto brano: immagine di arcangeli o arcangelo, quando recita mefisto sulla musica di Fuci si

sovrappone il clangore, il rullo, il tremolo del tan tan.

Sesto brano: didascalia, dalla cantilena in do maggiore, sulla 4 corda del violino, fatto con un effetto

timbrico.

Settimo brano: non dice che brano è il direttore che sceglierà di fare un crescendo orchestrale da

quando la didascalia recita che culminerà su un accordo LA bemolle maggiore.

Ottavo brano: qui finisce il prologo in cielo e inizia l’azione in una città tedesca che non viene

specificata.

Arrivo della peste nella città tedesca che costituisce la prima sequenza dopo il prologo in cielo.

9 brano: Gaukier (saltimbanco): minuetto in re maggiore di mozart (solo archi). Nella piccola città è

in corso una festa di paese, il minuetto nel 1926 era una danza datata del passato, mozart è usato

come il compositore di un mondo ideale che non c’è più.

10 brano: mefisto mantel: solo tam-tam.

11 brano: Gaukier: si riprende il minuetto di mozart, quando si ritorna a vedere il mantello di mefisto

ancora il tam-tam, ma sovrapposto al minuetto di mozart.

12 brano: Gaukier che cade in quel momento: la musica si interrompe, silenzio terrifincante, perché

tutto tace finchè non compare nella didascalia la parola la peste, allora l’orchestra deve suonare tre

accordi ( LA diesis DO diesis MI e SOL) in fortissimo, gli accordi di settima diminuita sono decisi con

una certa libertà, segue un brano di Minot, pubblicato a NY nel 1916 in una raccolta di musica da

cinema, s’intitola Storm Furioso.

13 brano: Verheerend marcia misteriosa presa dalla marcia funebre di Chopin.

L’azione ricomincia sulla terra, l’allegria del minuetto è portatrice di terrore.

ATTO II

18 brano

19 brano

20 brano: foto play music, preso da una situazione cinematografica di un compositore italiano,

Giuseppe becce, dal titolo “Aiuto”, contenuto in quelle serie per film chiamata Chinotech.

21 brano: mefistofele seduto. Gli strumenti bassi fanno una quinta vuota. Ogni saluto di mefisto ( 4

volte), ha una figura umoristica di flauto. Corrisponde narrativamente alla prima apparizione di faust

nel classico luogo degli interventi soprannaturali che è un incrocio. Faust si reca nel luogo fuori città,

segna un cerchio, compie il rituale, invoca il diavolo ed esso gli appare. Mefistofele contiene però un

elemento grottesco che era contenuto anche nella versione di boito e che non è assente nella

versione di Goethe.

22 brano: è un brano già evocato, un brano di mussorysky tratto dai quadri di un’esposizione che

viene intitolato da Hensel “Hexenzug” ovvero la danza delle streghe. La babaiaga si conclude nella

grande porta di chiev. La babaiaga è stata usata come il numero 22 quando mefisto inizia a parlare,

mussorysky suona il nove in pianissimo.

23 brano, immagine. Clessidra, che stanno facendo il patto, il mefisto dice a faust di fare un giorno di

prova e faust dice ok solo un giorno. Poi con la clessidra partono le 24 ore di quel giorno. Il patto

fatto col sangue tratto dalla vena e riparte l’allegra. Quando faust finisce, ci sono 32 battute in

prestissimo, che vanno a finire nella porta di Chiev.

L’associazione tra la babaiaga e mefistofele è evidente e enfatizzata dall’estrema riconoscibilità del

brano. La musica da comicità rispetto all’immagine che è più sinistra, quindi svolge un ruolo

importante.

Descrizione dell’atto 4

Come Faust finisce per firmare, sottoscrivere, un patto definitivo con Mefistofele e quindi entrare in

una definitiva e irreversibile simbiosi con il male = ciò avviene alla fine dell’episodio della lunga

sequenza dell’amore carnale tra Faust e la duchessa di Parma

Ogni immagine è curata nei minimi dettagli, si chiude il sipario e il mantello di Mefistofele ha più

funzioni: vuol dire che Faust è definitivamente intrappolato.

E’ molto importante in questo film anche considerare il tipo di espressività, di immaginario del

cinema muto; oggi è inverosimile per i nostri standard questa esagerazione continua che suscita una

comicità involontaria, essendo estranea alla nostra esperienza.

Questo stile parossistico è lo stile del grande cinema muto, ed è uno stile molto diffuso anche

nell’ambito teatrale, anche nell’ambito dei grandi attori, scomparirà negli anni ’30.

Da qui c’è il salto verso Goethe, ma narrativamente sembrerebbe tornare Goethe anche se il

significato è molto diverso: Faust ha già sperimentato il piacere carnale nella sua versione più

estrema (ricchezza e sesso) > Faust può avere tutto ma tutto non lo appaga, cade in depressione

(Straben: macchina che produce desiderio il cui fine non è mai raggiungibile, se la macchina si ferma

non c’è la pace ma la depressione = o desideri quello che riesci a raggiungere o cadi in uno stato

depressivo).

ATTO IV

33 brano: 20 battute foto play music, paul fachell, faust solo, coincide con la depressione di faust

34 brano: collettività, versione nazionalistica di faust e vuole tornare a casa, l’idea della patria, delle

radici è quello che distoglie faust dal suo stato depressivo. Un altro brano di foto play music di

atmosfera pastorale.

35 brano: festa di pasqua, si torna a casa a pasqua. Le campane sempre di paul fachel (tipo carillon

col piano). Quando faust arriva in paese incontra Margherita giovane e mefistofele cerca di

distoglierlo da lei, diventa l’antagonista dell’amore tra i due. E l’amore diventa il protagonista,

qualcosa di capace di redenzione.

36 brano: all’interno della chiesa. Or

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A.A. 2017-2018
20 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher verdena6 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Drammaturgia musicale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Sala Emilio.