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Dottrine Politiche - Introduzione Pag. 1
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linguistico) di un'epoca nel quale agiscono i diversi autori al fine di fare una buona

storia del pensiero politico. Questo perché le parole ed i concetti hanno cambiato

significato nel corso della storia, e gli autori in generale rispondono alle particolari

sfide della loro epoca.

John Austin

Secondo quando si fa un'affermazione di solito si vuole ottenere un certo

risultato, quindi in una frase bisogna distinguere due aspetti: un aspetto

linguistico, ovvero il significato delle parole, e un aspetto chiamato "forza illocutiva

del discorso”, o aspetto performativo, ovvero il risultato che si vuole ottenere con

quella frase. Per capire quest'ultimo secondo Austin bisogna conoscere il contesto

entro cui si dice una certa frase.

-> Per comprendere le intenzioni di un autore bisogna inevitabilmente inserirlo nel suo

contesto, che è sia pratico che linguistico.

Cosa si intende per verità storica?

Verità storica significa correttezza, adeguatezza della spiegazione, cioè il maggior

grado possibile di correttezza nell’esaminare un evento storico, il pensiero di un autore

ecc. Lo storico cerca di trovare la maggiore approssimazione possibile

nell'esaminare un evento\un autore, quindi interpretare nella maniera più corretta

possibile ciò che un autore intendeva dire. Verità quindi è il maggior grado possibile di

correttezza raggiungibile con i mezzi a disposizione.

Relativismo e Post Modernismo: la verità è una costruzione sociale?

Secondo il relativismo non esistono verità assolute, ma ogni verità è relativa ad

un luogo e ad un tempo, ad un’epoca e ad una società. Questa può però essere una

dottrina pericolosa che è in apparenza anche affascinante. Il primo relativista può

Protagora

essere considerato il sofista (“L’uomo è la misura di tutte le cose”), il quale

affermava che non esiste una verità assoluta, ma la verità è ciò che ciascuno di

noi pensa che sia la verità. Protagora però sapeva che il relativismo trova un limite nel

momento in cui si parla di cose pratiche, perché è vero che ci sono “tante verità”, ma

alcune sono “migliori” di altre nel campo della pratica. Il relativismo dunque non

può essere assoluto, e ha dei limiti quantomeno pratici (oltre che teorici, perché

si confuta da sé, poiché se “tutto è relativo”, anche questa affermazione lo è).

Il compito dello storico (pt.2): i problemi a cui lo storico cerca di rispondere

Tutti i grandi autori pensano di aver colto una verità universale, e tutti gli storici

Skinner

pongono al centro i problemi rilevanti della loro epoca. Secondo però non

esistono problemi perenni in storia della filosofia. Questa non è tuttavia un posizione

pienamente condivisibile, poiché ci sono dei problemi ricorrenti nella storia del

pensiero politico, ad esempio:

1. Il problema fondamentale della società giusta, della giustizia e della

Platone

migliore forma di governo (al quale lo stesso ha dedicato un’intera

opera, “La Repubblica”).

2. Il problema della libertà, dell’uguaglianza e dal rapporto tra le due: se i

cittadini avessero illimitata libertà, infatti, si giungerebbe ad un risultato di

disuguaglianza, e allo stesso modo per raggiungere una completa uguaglianza

bisognerebbe limitare la libertà: sono quindi due ideali difficili da far coesistere.

Possiamo però affermare che esistono problemi relativi ad epoche e contesti

specifici? Ci sono sicuramente alcuni problemi che per il pensiero politico occidentale

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Publisher
A.A. 2018-2019
3 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/02 Storia delle dottrine politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher miriamabc di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle dottrine politiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Giorgini Giovanni.