Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Collegamenti tra doppi bipoli
Due doppi bipoli N e Na sono collegati in serie quando si ha:
V = Va + Vb
I = Ia = Ib
In tal caso si può definire la caratteristica del doppio bipolo equivalente visto dai morsetti 1-1' e 2-2'.
Sebbene sia possibile ricavare le diverse matrici caratteristiche, è conveniente in questo caso fare riferimento alla caratterizzazione attraverso le matrici di resistenza.
Dette R e R' le matrici di resistenza dei due doppi bipoli risulta:
I = Ra * Va + Rb * Vb
21 2R =a V R IV V a a aa a1 2I IV Vb b =1 21 2 V R IR b b bbV Vb b1 21’ 2’Prof. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell’Informazione e Ing. Elettrica - Università di SalernoCorso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005
I I I I1 2a a1 21 2R aV Va a1 2I IV Vb b1 21 2R bV Vb b1 21’ 2’= + = + =V V V (R R )I RIa b a b
La matrice di resistenza del doppio bipoloequivalente risulta data dalla somma delle matricidi resistenza R e R .a bProf. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell’Informazione e Ing. Elettrica - Università di SalernoCorso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005
Per poter definire la serie dei due doppi bipolioccorre che la corrente che entra in un morsettodi ogni doppio bipolo sia uguale a quella uscentedall’altro ed uguale a quella totale.I I I I1 2a a1 21 2N aV Va a1 2 ≠ ≠I I I1 1 a 1b≠ ≠V VI I I I1 2b2 2 2 a 2 bN bI b1 VV b2b11’ 2’Prof. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing.
dell'Informazione e Ing. Elettrica - Università di Salerno
Corso di Elettrotecnica I - a.a. 2004/2005
Nel caso mostrato in figura si ha:
I1 = 2a
a1 = 2
N = a
I = 1
V = Va + a1 + 2R
VI1 = 2b
2N = b
Ib1 = V
Vb2 = b
b1' = 2'
VV = VV + VV ( ) ≠ +1 1 a 1b
RI = VV + VV + a b
VV = VV + VV + RI a b
Prof. Vincenzo Tucci - Dip. di Ing. dell'Informazione e Ing. Elettrica - Università di Salerno
Corso di Elettrotecnica I - a.a. 2004/2005
Collegamento in parallelo: Due doppi bipoli N e Na bsono collegati in parallelo quando si ha:
II a2a1 = VV = VV
VN = a
1 1 a 1bV = VV = a2VI
VV = VV + VV + VI 2a
11 21 2 2 a 2 bII b2b1 = VV + VI + VI 1 1 a 1b
N b = VI + VI + Ib2
V2'b1 = 2'
Si può definire la caratteristica del doppio bipolo equivalente visto dai morsetti 1-1', 2-2'.
Prof. Vincenzo Tucci - Dip. di Ing. dell'Informazione e Ing. Elettrica - Università di Salerno
Corso di Elettrotecnica I - a.a. 2004/2005
E' conveniente in questo
caso far riferimento allacaratterizzazione attraverso le matrici diconduttanza.Dette G e G le matrici di conduttanza dei duea bdoppi bipoli risulta: II a2a1 Ga V 2V II 21 1 =21 a I G Va a a aII =b2b1 V I G VV 21 b b bGb V b2V 2’b1’ 1Prof. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell’Informazione e Ing. Elettrica - Università di SalernoCorso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005La matrice di conduttanza del doppio bipoloequivalente risulta data dalla somma dellematrici di conduttanza G e G .a bII a2a1 Ga V 2V II 21 1 =21 a I G Va a a aII =b2b1 V I G VV 21 b b bGb V b2V 2’b1’ 1 = + = + =I I I (G G )V GVa b a bProf. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell’Informazione e Ing. Elettrica - Università di SalernoCorso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005Doppi bipoli collegati in cascata: Due doppi bipolisi dicono collegati in cascata quando:I I I I II1 21 2a 1b 2b 21a T Ta bV V V V1 1a 2b 2V =V2a 1b1’ 2’== V VI I 1 1 a1 1 a
V VI I 2 a 1b2 a 1b
V VI I 2 b 22 b 2
Si può definire la caratteristica del doppio bipolo equivalente visto dai morsetti 1-1', 2-2'.
Prof. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell'Informazione e Ing. Elettrica - Università di Salerno
Corso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005
È conveniente in questo caso far riferimento alla caratterizzazione attraverso le matrici di trasmissione.
Dette T e T le matrici di trasmissione dei due doppia bipoli risulta:
I I I I II
1 2
a 1b 2b 2
1a T Ta b
VV V V
1a 2b 2
V =V
2a 1b1' 2'
Prof. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell'Informazione e Ing. Elettrica - Università di Salerno
Corso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005
I I I I II
1 2
a 1b 2b 2
1a T Ta b
VV V V
1a 2b 2
V =V
2a 1b1' 2'
V VI I
1 1a1 1aV V V V = = =a b1 2 a 1 2 b =T T V V I I
I I I I ==a b1 2 a 1 2 b V VI I 2 b 22 b 2
V V =1 2 =T T Y T T X
Quindi: a b
Prof. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell’Informazione e Ing. Elettrica - Università di Salerno
Corso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005
Generatori controllati
- Vengono spesso adoperati per rappresentare, entro certi limiti, il comportamento di dispositivi elettronici.
- Forniscono una tensione o una corrente indipendente dal valore assunto dalla tensione o corrente in un altro lato del circuito.
- Si tratta di doppi bipoli.
- Se la dipendenza della grandezza controllata da quella di controllo è espressa tramite una costante, il comportamento è lineare.
Prof. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell’Informazione e Ing. Elettrica - Università di Salerno
Corso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005
Generatori di tensione controllati
Generatore di tensione controllato in tensione
(GTCT): le equazioni che descrivono il suo funzionamento sono:
I0II = 0211 = VkV21
VVI V001 2 = 1 1
VI0k22V = kV21
Prof. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell’Informazione e Ing. Elettrica - Università di Salerno
Corso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005
Generatore di tensione controllato in corrente (GTCC):
Le equazioni che descrivono il suo funzionamento sono:
II V 021 1 = V rI21
V 2V = 0
VI001 = 1 1
V = rI
VI0r21 2 2
Prof. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell’Informazione e Ing. Elettrica - Università di Salerno
Corso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005
Generatore di corrente controllato in corrente (GCCC).
Le equazioni che descrivono il suo funzionamento sono:
I0II 2 11 = VhI21
VVI0 02V = 1 11
V = 0
I I0hI =hI 2 22 1
Prof. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell’Informazione e Ing. Elettrica - Università di Salerno
Corso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005
Generatore di corrente controllato in tensione (GCCT).
Le equazioni che descrivono il suo funzionamento sono:
=I 0II =0 2 11 =I gV2 1
V I V0 02V
=1 11
I V0gI =gV 2 22 1
Prof. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell’Informazione e Ing. Elettrica - Università di Salerno
Corso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005
Qual è l'effetto di un generatore pilotato in un circuito?
I I1 221 RR+ 2 V1 R 3E 3I =GV J1 J34 I 33
Prof. Vincenzo Tucci – Dip. di Ing. dell’Informazione e Ing. Elettrica - Università di Salerno
Corso di Elettrotecnica I – a.a. 2004/2005
I I1 221 RR+ 2 V1 R 3E 3I =GV J1 J34 I 33 + – =I I GV 01 2 3