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DALLA CONFORMITA’ E
DALL’ADEGUAMENTO
Winnicott (1896/71) porta novità alla psicoanalisi: ricchezza formazione, capacità di comunicare
intuitivamente coi pazienti, originalità nella teoria (prende in carico i conflitti familiari aiutando
genitori/figli a comunicare meglio permettendo di risolvere i conflitti inconsci). Osservazione della
relazione madre-bambino. Intuizioni dalla sua esperienza di pediatra (“il gioco della spatola”)
Grande comunicatività nei confronti dei bambini; Il gioco della spatola: scopo diagnostico e
terapeutico (spatola abbassalingua); gioco creato per caso nel corso delle consultazioni pediatriche;
bambino seduto sulle ginocchia della madre, davanti a sé sul tavolo una spatola.
Comportamento tipico distinto in 3 fasi:
-posa la mano sulla spatola, ma scopre che è una situazione su cui bisogna riflettere; dilemma:
guarda la madre e il medico in attesa, può distogliere l’attenzione per girarsi verso la madre
(esitazione/osservazione)
-momento in cui passa alla 2° fase: il bambino accetta la realtà del suo desiderio, cambiamento nella
sua bocca (salivazione abbondante, lingua molle), mette in bocca la spatola, la mastica, corpo non
più rigido, movimenti liberi, manipolazione oggetto; se si cerca di introdurre la spatola in bocca al
bambino durante la fase di esitazione: angoscia e strilli.
A volte tende l’oggetto verso la bocca della madre o medico, soddisfatto se finge di nutrirsi con
quello, desidera giocare e dar da mangiare (gioco con l’oggetto).
-lascia cadere l’oggetto come per errore, se glielo si restituisce è contento, ma lo lascia ricadere
intenzionalmente. Il bambino gode nel liberarsene e gli piace il suono contro il pavimento. A fine
fase il bambino desidera scendere sul pavimento per ritrovare l’oggetto e metterlo in bocca o
giocare.
C’è uno schema comune di comportamento che si può osservare in un dato arco di tempo, si
stabilisce una norma, le deviazioni si usano in sede di diagnosi; per rispondere al perché i bambini
si comportino così normalmente si avvale della psicoanalisi, quando tratta con un bambino con
sintomi senza nessuna causa organica, Winnicott usa uno o l’altro stadio per giungere alla radice del
disturbo.
Aspetti di un ambiente facilitante:
Holding:come la madre sostiene anche fisicamente il bambino; integrazione
Handling: le cure fisiche con cui la madre accudisce il bambino; personalizzazione
Object presenting: capacità materna di rendere disponibile al bambino l’oggetto nell’esatto
momento in cui ne ha bisogno, né troppo presto né troppo tardi; senso di realtà.
Questo deve avvenire in maniera graduale passando dall’illusione di creare l’oggetto fino al
rendersi conto che l’oggetto esiste separatamente: precursore del pensiero.
La madre sufficientemente buona inizialmente…
Asseconda la fantasia del neonato; Asseconda l’illusione e onnipotenza del neonato; Presenta il
seno o il biberon proprio quando il bambino lo pensa e lo desidera;
Primi contatti con una realtà esterna;
Non viene messo troppo precocemente di fronte agli aspetti frustranti della realtà.
La madre sufficientemente buona poi…
Opera una progressiva disillusione; Non pieno controllo del mondo; Facilitare il rapporto con
l’oggetto esterno. Attenuazione della preoccupazione materna primaria;
Scarto temporale nel soddisfacimento dei bisogni. Esigenze materne. Padre-fratelli. Si colloca in
un’area transizionale
L’oggetto non è più sotto il controllo onnipotente del bambino
L’oggetto non è del tutto fuori dal suo controllo
Esperienze tra il “dentro” (creo io) e il “fuori” (lo prendo da fuori) di cui l’oggetto è SIMBOLO
Oggetto transizionale
Passaggio oggetto soggettivo-oggetto oggettivo;
Passaggio dipendenza assoluta- verso indipendenza.
Realtà interna-----------------------------------realtà esterna
Area intermedia
Oggetto transizionale (4-12 mesi);
Ponte tra realtà interna e realtà esterna;
Rappresenta e ricorda la madre.
Importanza vitale;
Sancisce l’inizio di una relazione con l’ambiente.
Primo interesse quando va a letto e quando è solo
Madre sufficientemente buona= non lo getta
Ha pieno diritto sull’oggetto / onnipotenza;
Affettuosamente coccolato;
Mutilato (sopravvive);
Non deve mai cambiare
Deve venire disinvestito / separazione
Diversa dall’oggetto feticcio (oggetto tossico: es. droga), che implica il restare sempre nello stadio
di dipendenza assoluta;
Il gioco
Attività creativa che si svolge in questa zona di illusione:
Assorta partecipazione (isolamento-concentrazione);
Nel gioco si investono gli oggetti di fantasie interne;
a) regredire con lui;
b) saper stare con lui nell’illusione;
c) per portarlo poco per volta nel mondo della realtà
Area del gioco
Fiducia nell’ambiente
Il SÉ
Ha origine da un potenziale innato dell’organismo
È antecedente la costituzione dell’Io
TEORIA DELLO SVILUPPO
Sviluppo del Sé
coesione del Sé
passaggio tra “il neonato non c’è senza la madre, all’individuo come soggetto”.
-Difficile conquista
qualità della risposta dell’oggetto
cure materne
-L’identità alla nascita è solo potenziale (Sé centrale, nucleo del Sé, Vero Sé potenziale)
nascita fisica vs nascita psicologica
SVILUPPO EMOZIONALE PRIMARIO
a) Dipendenza;
b) Organizzazione;
c) Integrazione.
d)Personalizzazione
-DIPENDENZA
Dipendenza assoluta: 0-6 mesi
“unità bimbo-madre”
Realizzazione del potenziale del bambino
Dipendenza relativa: 6mesi-2 anni
Graduale consapevolezza della dipendenza
Ansia se da soli
Verso l’indipendenza
Ambiente viene introiettato e sostiene Io
Non è mai «assoluta»
-ORGANIZZAZIONE
Da “non organizzazione” ad “organizzazione”; Nessuna consapevolezza di Sé e il mondo; Non si
distinguono stati interni da esterni; Vulnerabilità; Esiste attraverso la madre che lo protegge
PREOCCUPAZIONE MATERNA PRIMARIA
Condizione psicologica reversibile
Chiusura in se stessa
Esiste solo il bambino
Regressione ad uno stato di vulnerabilità per essere recettiva alle richieste del bambino
non organizzazione
non integrazione
dipendenza
-INTEGRAZIONE
Da stato di “non integrazione” (Bisogna saperci ritornare Capacità di rilassarsi; Non c’è unità
corporea; Dispersione; Frammentazione. Con-tenerlo. Cure fisiche/psicologiche. Adattarsi ai
cambiamenti del bambino. Permette l’acquisizione della consapevolezza del sé. Holding
materno) a stato di “integrazione”
Dell’integrazione fa parte anche la PERSONALIZZAZIONE:
-PERSONALIZZAZIONE
Handling materno
Saldatura psiche-soma; Il Sé ha sede nel corpo; Confine del proprio corpo; Salute mentale; Cure al
corpo del bambino. La psicopatologia; Psicosi;
Disturbi nell’equilibrio Vero Sé/Falso Sé;
Tendenze antisociali. Carenze ambientali a diversi stati
Disturbi nell’equilibrio del Sé
Holding
Handling Sé continuo
Object presenting