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TEORIA DELL’INTERESSE PUBBLICO
Si basa sull’idea che l’autorità pubblica debba intervenire al fine di massimizzare il benessere sociale in termini
di efficienza ed equità. Conseguentemente questa teoria risulta molto complicata in quanto si fonda sulla
valutazione della priorità di obiettivi non economici. Identificare un interesse pubblico non è infatti cosa facile.
6. What does the theory of Capture say about regulation?
La teoria della regulatory capture descrive il processo secondo cui le agenzie di regolamentazione diventano
dominate dalle stesse industrie che sono chiamate a regolare. La regulatory capture avviene quando
un’agenzia di regolamentazione, chiamata ad agire per tutelare l’interesse pubblico, si comporta in modo da
beneficiare l’industria che dovrebbero regolare.
La regulatory capture è una forma di fallimento dello stato, in quanto può agire come incentivo per le grandi
imprese alla produzione di esternalità negative. La conseguenza è la perdita di neutralità, terzietà, e
oggettività, delle attività regolatorie.
7. What does the Theory enunciated by the School of Chicago say about regulation?
La teoria di regolazione della scuola di Chicago, sostenuta da George Stigler, ritiene sia impossibile definire un
interesse pubblico dal momento che tutti i soggetti partecipanti al mercato sono mossi esclusivamente da fini
personali che li pongono l’uno contro l’altro. La regolazione deve quindi limitarsi ad assumere un ruolo
amministrativo tra le parti riducendo il rischio e l’insicurezza.
TEORIA DELLA PUBLIC CHOICE
Come la teoria della regolamentazione proposta dalla scuola di Chicago, anche questa teoria si definisce critica
nei confronti della regolazione. Qualsiasi struttura di regolamentazione implementata è infatti gestita da un
personale che, essendo umano, è inevitabilmente interessato ad affermare sé stesso e trarre il maggior profitto
da ogni situazione. A causa di questa intrinseca peculiarità le risorse dello stato non potranno mai essere allocate
in maniera ottimale.
8. What does the Theory of Principal Agent say about regulation?
Il modello principale-agente è uno strumento analitico per analizzare dal punto di vista economico le relazioni
contrattuali in presenza di asimmetria informativa. Un individuo (l’agente) deve scegliere una azione fra diverse
alternative. Questa azione influenza sia il proprio livello di benessere che quello della controparte (il principale).
Il principale ha la possibilità di fissare le regole di ripartizione del risultato che deriva dall’azione scelta
dall’agente. Nel caso dell’industria elettrica, il cittadino delega il
potere decisionale al potere politico il quale a sua volta,
direttamente o tramite un regolatore ad hoc, delega
l’industria ad operare il settore elettrico, a cui il
cittadino si rivolge come consumatore.
L’industria risponde al regolatore
9. Standard costs vs price cap: how do the incentives to invest change?
RATE OF RETURN
L’impresa ha diritto a ricavi (pq) pari ai propri costi incrementati di un “equo” ritorno s sul capitale investito:
pq=C+sB
C = costi sostenuti;
B = Parte del costo che può essere rimborsato.
La società deve comunicare i costi sostenuti al regolatore, il quale recupera tali costi tramite la tariffa
dell’energia (bolletta) applicata ai consumatori per poi l’impresa fornitrice.
Questa è una dinamica molto pericolosa e rischiosa poiché:
- più si spende più si guadagna, generando così un’asimmetria informativa tra società e regolatore sui reali
costi sostenuti. Le società potrebbero infatti sovrastimare intenzionalmente i propri costi in modo da
maggiorare il proprio utile;
- X-Inefficiency: questo approccio ha un implicito incentivo ad aumentare i costi, senza stimolare
investimenti per migliorare l’efficienza produttiva degli operatori
COSTI STANDARD
Il regolatore non conosce i reali costi dell’impresa regolata e nemmeno necessita di conoscerli. Basandosi sulle
informazioni disponibili riguardo alle imprese di altri paesi e su una stima dei costi standard per il servizio,
riconosce all’impresa un certo costo (= costo standard) da attribuire per il servizio reso.
Se l’operatore ha costi più elevati di quelli definiti dal regolatore allora subisce inevitabilmente una perdita. Al
contrario, se ha costi più bassi, ottiene un profitto.
Vantaggio: tale sistema incentiva gli operatori a produrre al più basso dei costi.
Problema: non è facile definire un costo standard. Di conseguenza, si verifica nuovamente un’informazione
asimmetrica in quanto l’azienda ha una conoscenza più approfondita del regolatore nel settore considerato
PRICE CAP
È un approccio conosciuto nella letteratura come regolamentazione incentivante, in quanto è finalizzato a
stimolare la riduzione dei costi, mirando alla regolazione dei prezzi e non dei costi (come invece nell’approccio
“Standard Costs”).
Procedura:
Il regolatore verifica il prezzo attuale (P ) nel mercato e realizza una proiezione dei prezzi per gli anni successivi
o
considerando l’indice di inflazione dei prezzi (IPC) e ipotizzando un certo incremento dell’efficienza di produzione
dell’operatore (ΔE) . Il regolatore successivamente definisce i prezzi che l’azienda può richiedere sul mercato
per il numero di anni definito (numero di anni sufficiente a coprire gli investimenti fatti dall’operatore in vista
dell’aumento di efficienza prevista ΔE). P = P (1 + IPC - ΔE)
0
La conoscenza dei prezzi futuri (ovvero dei futuri redditi) stimola ad aumentare ulteriormente l’efficienza di
produzione determinando, conseguentemente, una riduzione degli effettivi costi. La differenza tra il prezzo
definito e il costo effettivamente sostenuto è infatti da ritenersi interamente un profitto.
Vantaggio: questo approccio stimola l’aumento di efficienza e contemporaneamente la riduzione dei costi.
Problemi:
- informazione asimmetrica presente anche in questo approccio (la stima dei prezzi compiuta dal
regolatore è soggetta inevitabilmente a errore);
- Vi è un forte ed implicito incentivo a ridurre la qualità dei servizi (i.e. peggior manutenzione, minor
qualità tecnica del servizio...);
Bisogna conseguentemente bilanciare l’incentivo ad essere efficienti dal punto di vista economico e l’incentivo
ad essere eccellenti dal punto di vista tecnico.
10. In an oligopoly of Cournot what is the price of equilibrium, if n companies have each a share of the
market si, the total demand is Q and the elasticity of demand is e?
Considering n producers: max[ P(Q) × q - C(q ) ]
i i 0 < s < 1
i
Il punto di equilibrio del mercato per un oligopolio è dato dalla seguente eq :
- In concorrenza perfetta il prezzo è indipendente dalla quantità.
- Nella situazione di duopolio, che è un caso particolare di oligopolio, si nota invece come il prezzo vari in
funzione della quantità.
- In concorrenza perfetta l’elasticità della curva della domanda tende ad infinito
11. Describe the organization of the electricity industry
- Impresa verticalmente integrata
una sola impresa ha il monopolio legale su tutte le attività dell’industria: generazione, trasmissione,
distribuzione, vendita. E’ stato lo strumento che ha consentito la totale elettrificazione del paese
garantendo l’accesso alla fornitura elettrica per tutti i cittadini. I prezzi venivano regolati secondo il cost
plus, disincentivando gli investimenti in efficienza produttiva.
- Concorrenza nella generazione (ITA 1999)
L’impossibilità di cedere a terzi la propria produzione in eccesso ha incominciato ad andare stretta alle
imprese quando era chiaro che poteva esserci beneficio sia per chi cedeva che per chi acquistava in uno
scambio diretto. Si è quindi proceduto a liberalizzare la produzione, mantenendo un forte
coordinamento della rete a livello di dispacciamento (unico dispacciatore).
- Mercato all’ingrosso
i grandi consumatori sono autorizzati ad acquistare direttamente l’energia elettrica dai produttori, con
la creazione di un vero e proprio mercato all’ingrosso, a cui possono essere ammessi anche consorzi di
consumatori. La soglia per poter accedere a tale mercato è identificata sulla base della potenza richiesta,
dell’energia consumata, o anche il livello di tensione di prelievo.
- Liberalizzazione totale (ITA 2007)
l’equilibrio che si può raggiungere con un mercato all’ingrosso, accessibile solo superata la soglia
d’accesso, è intrinsecamente instabile. Vi sarà sempre un consumatore appena al di sotto della soglia di
accesso che lamenterà una distorsione della concorrenza rispetto ai propri concorrenti di poco più grandi
che hanno accesso al mercato. Questa dinamica porta rapidamente all’eliminazione della soglia di
accesso al mercato e all’apertura completa.
12. Which are the factors of the spot price of electricity ρ ?
k
È possibile dare una formulazione analitica dei prezzi dell’energia elettrica prelevata o immessa in ciascun nodo
della rete minimizzando la funzione di dispacciamento sfruttando i moltiplicatori di Lagrange grazie ai quali
imporre i vincoli che la rete deve rispettare: Costo marginale di generazione in assenza di vincoli di potenza del
sistema
vincolo: Potenza generata = P domandata
Costi marginali in presenza di scarsità di potenza, quando la domanda è
prossima al limite della capacità installata sull’intero sistema
vincolo: Potenza domandata < Potenza Installata
Componente di costo marginale legato alle perdite dovute all’immissione
o prelievo in un determinato nodo della rete maggiori le perdite e
η (t) =
L, k maggiore il prezzo
Costo dovuto alle congestioni sulla rete quando il dispacciamento
ottimale della generazione comporti una o più violazioni della portata
η (t) = massima delle linee
qs, k vincolo: flusso sulle linee < flusso massimo
ddd=
Questa espressione sintetizza il prezzo al nodo k dell’energia elettrica prodotta o assorbita, che tiene conto dei
costi di generazione e di tutti i vincoli sugli impianti di produzione e sulla rete. È un’espressione funzione del
tempo, teoricamente in modo continuo
PRO: Il pregio dell’approccio nodale basato sui costi marginali è proprio quello di imputare correttamente costi
e benefici sulla rete, allocando a generatori e proprietari di linee le componenti di remunerazione loro spettanti
CONTRO: I limiti di questo approccio sono legati al fatto che:
- fa riferimento ad un parco adattato, un parco cioè in cui tutte le decisioni d