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CAPITOLO 7: LE RP INTERNAZIONALI

Definizione di RPI? Le Relazioni Pubbliche Internazionali sono intese come quelle attività di relazioni pubbliche svolte in un contesto internazionale o cross-culturale, oltre i confini nazionali e culturali del paese di riferimento. Si tratta di un'area delle relazioni pubbliche ancora in fase di esplorazione e non ben istituzionalizzata.

In che cosa consistono le RPI? Sono rappresentate da programmi di comunicazione multinazionali che:

  1. mostrano un coordinamento tra le attività svolte nella sede centrale e quelle delle sedi in paesi terzi
  2. riguardano pubblici di riferimento localizzati in diversi paesi
  3. hanno possibili conseguenze o risultati in uno o più paesi

Le 3 funzioni delle RPI? La prima funzione è di rappresentare l'azienda nel suo mercato locale e facilitare gli accordi con il governo riguardanti le attività internazionali, la seconda funzione è di aiutare il management straniero e il top

Il testo formattato con tag HTML sarebbe il seguente:

management della sede centrale a relazionarsi (bridgingfunction), la terza è di condurre attività di Relazioni Pubbliche nel paese terzo.

Che cosa differenzia le RPI e le Relazioni Pubbliche tradizionali? Il dove le attività di relazioni pubbliche vengono svolte e a quali pubblici sono rivolte.

Principio di eccellenza? Sono state per lungo tempo le relazioni pubbliche americane a definire i parametri dell'eccellenza nella pratica delle Relazioni Pubbliche.

Approccio globale? L'approccio globale presume un certo livello di omogeneità di comportamenti tra i pubblici influenti. Tiene in considerazione unicamente le esigenze comuni e condivise dai pubblici al momento della pianificazione del piano di RPI e di comunicazione (one voice, one communication), tale approccio ha il limite di non riuscire a raggiungere tutti i gruppi di pubblici e può essere interpretato come un approccio top-down, dall'azienda ai pubblici.

Approccio locale?

L'approccio locale si avvale invece di strategie manageriali e aziendali ad hoc, tenendo conto di possibili differenze nel contesto sociale politico ed economico. Soffre del limite di una mancanza di integrazione della comunicazione aziendale e di una possibile confusione o malrappresentazione dei valori aziendali.

Fattori contestuali? Fattori riguardanti il sistema politico, il sistema legale, il sistema economico, il sistema media, il sistema socio-culturale, il sistema di cittadinanza attiva.

Fattori situazionali? Fattori inerenti alla particolare situazione in cui relatore pubblico si trova ad operare: natura dell'organizzazione (interno), cultura e valori aziendali (interno), religione (esterno) e scopo delle RPI (interno/esterno).

Modelli di gestione delle RPI? Ciò che contraddistingue le RPI è l'esigenza di analizzare i fattori contestuali e i fattori situazionali inerenti alla particolare situazione in cui relatore pubblico si trova ad operare. In particolare,

sono 5 i modelli gestionali presi in considerazione: dei principi generali edelle applicazioni specifiche, della retorica generica, culturale-economico, della cultura terza, in-awareness.
  1. Modello dei principi generali e delle applicazioni specifiche
  2. Primo modello gestionale delle RPI. Ideato nel 1996 da D. Vercic e dai Grunig (James e Larissa), il modello si basa sull'idea che esistano principi generali nella pratica professionale delle RP validi in tutto il mondo, ma che per essere efficaci devono essere declinati secondo applicazioni specifiche nel paese di riferimento.

    Il modello dei principi generali delle applicazioni specifiche è a metà tra etnocentrismo (secondo cui le RP sono praticate in modo uguale in tutto il mondo) e policentrismo (secondo cui le RP sono praticate differentemente nelle diverse parti del mondo).

    Quali sono i principi generali del primo modello? I principi generali cui si riferiscono gli autori sono i principi cardine della Teoria

1) Modello dell'Eccellenza (Excellence Theory). Un'organizzazione pratica RP d'eccellenza quando attua i principi di simmetricità, dialogo, con modalità integrate, strategiche, contribuendo alla definizione degli obiettivi dell'organizzazione.

2) Modello della Retorica Generica? Secondo modello gestionale delle RPI. Ideato nel 2007 da Kent e Taylor, alla base del modello della retorica generica c'è l'interesse di capire la situazione comunicativa, l'audience e il suo processo di decodifica del messaggio, il ruolo dell'interlocutore. Vi sono sei principi alla base dei processi comunicativi, i quali formano il modello: identificazione delle strategie, identificazione degli effetti previsti nell'audience, identificazione delle motivazioni alla base della comunicazione, analisi della natura simbolica del linguaggio, analisi delle motivazioni delle argomentazioni, utilizzo di principi e teorie di comunicazione.

3) Modello culturale-economico?

Terzo modello gestionale delle RPI. Ideato nel 2007 da Curtin e Gaither, esso non è un'invenzione delle RP ma tra le sue origini dai Cultural Studies. Spiega quando e come il sistema cultura e il sistema potere interagiscono tra di loro per creare significato e si basa sull'idea che la cultura non definisca solo il significato di una realtà ma sia essa stessa significato (circuito della cultura). Il modello indica le varie relazioni tra significato e cultura attraverso cinque momenti costitutivi: regolamentazione, rappresentazione, identificazione, produzione e consumo. Il circuito non ha un inizio né una fine, i vari momenti funzionano sinergicamente senza seguire un ordine preciso. Ne risulta la creazione di significato condiviso, instabile nel tempo e che può essere ricreato, modificato e alterato a causa di cambiamenti contestuali e situazionali. 4) Modello della cultura terza? Terzo modello gestionale delle RPI. Il modello della terza cultura o ThirdCulture Building (TCB) si basa sull'idea che quando due individui di diverse nazioni si incontrano e iniziano a relazionarsi, ciascuno deve essere disposto a lasciare da parte qualcosa della propria cultura per avvicinarsi all'altro. Si sviluppa necessariamente quando persone culturalmente diverse si trovano a collaborare per portare a termine un compito che hanno concordato. Il modello è adatto a quelle situazioni comunicative in cui le relazioni con i pubblici influenti sono stabili, comprovate e solide e cessa di terminare quando una delle due parti non è più disposta a mettersi in gioco per negoziare significati e comprendere l'altro. 5) Modello in-awareness? Quarto modello gestionale delle RPI. Ideato nel 2001 da Zaharna, si fonda sugli elementi cardine della cultura e della consapevolezza del suo ruolo nelle attività di RPI. La mancanza di consapevolezza di quelle norme e regole di comportamento comunicazionali prescritte dalla cultura possono.far fallire i progetti di RP. Il problema non sono tanto le norme esplicite di comunicazione, quanto quelle implicite, pertanto si parla di 'in awareness' per le norme di cui si ha conoscenza e di 'out of awareness' per quelle invece di cui non si è consapevoli. Il modello individua tre fattori per pianificare e gestire in maniera efficace attività di RPI: il profilo paese (country profile), il profilo culturale (cultural profile) e il profilo comunicazionale (communication profile). Ogni profilo contiene elementi importanti per la comprensione sia del contesto sia della situazione nella quale le RPI sono gestite. Profilo paese: Gli elementi strutturali che possono influenzare la pianificazione e lo sviluppo dell'attività di RPI da considerare nel profilo paese sono: la struttura politica, la struttura economica, i mass-media, le infrastrutture, la struttura legale e la struttura sociale. Profilo culturale: Gli elementi strutturali che possono influenzare la pianificazione e lo sviluppo dell'attività di RPI da considerare nel profilo culturale sono: le credenze, i valori, le norme sociali, le tradizioni, le abitudini e le pratiche culturali. Profilo comunicazionale: Gli elementi strutturali che possono influenzare la pianificazione e lo sviluppo dell'attività di RPI da considerare nel profilo comunicazionale sono: i canali di comunicazione, i codici e le convenzioni comunicative, le strategie di comunicazione e gli stili di comunicazione. È fondamentale comprendere e considerare questi profili per garantire il successo delle attività di RPI e evitare possibili fallimenti.

influenzare la pianificazione e lo sviluppo dell'attività di RPI da considerare nel profilo culturale sono: contesto alto/basso, tempo monocronico/policronico, individualismo/collettivismo, orientamento al fare/all'essere, orientamento al futuro/passato, linearità/non linearità.

- Contesto alto/basso? Le società a contesto basso tendono a dare più peso a ciò che viene detto, e meno al contesto in cui viene detto. La comunicazione favorisce un registro diretto e schietto. Nella società a contesto alto ciò che è comunicato assume un significato diverso in base al contesto, molto viene dato per scontato e si comunica sulla base di un background culturale che non è esplicitato.

- Nei paesi a basso contesto quale comunicazione è favorita? La comunicazione verbale. Nelle società ad alto contesto si tende invece a valorizzare la comunicazione non verbale (maggiore sensibilità alla gestualità e

Tempo Policronico/monocronico? Le società a tempo monocronico tendono a concentrare l'attenzione su una sola attività per volta, attribuendo grande importanza allo sviluppo di piani e alla loro esecuzione. Il tempo è una risorsa. Nelle società a tempo policronico, la puntualità è meno importante e la flessibilità, i cambi di programma, le distrazioni dall'obiettivo sono all'ordine del giorno.

Individualismo/collettivismo? Le culture individualiste sono fondate sul valore primario dell'autonomia individuale mentre quelle collettiviste danno un peso maggiore all'appartenenza.

Linearità/non linearità? Una società di tipo lineare è una società nella quale tutto ha un inizio e una fine, un percorso ben definito. Una società non lineare invece predilige un modo di pensare caotico, senza un preciso inizio né una fine, è una società

Basta sulla comunicazione non verbale.- Nel RPI, nelle società non lineari il professionista deve? Proporre un progetto di lavoro che evidenzi la pluralità delle attività del programma, mentre in società lineari dovrà portare avanti un progetto in cui sono identificabili chiaramente un inizio, un percorso e una fine. Profilo comunicazionale? Gli elementi strutturali che possono influenzare la pianificazione e lo sviluppo dell'attività di RPI da considerare nel profilo comunicativo sono: la comunicazione verbale, la comunicazione non verbale (uso della gestualità e dello spazio), la comunicazione visiva (immagini e suoni), le dinamiche di gruppo, le pratiche di decisione e il matrix comunicativo (impatto finale sul pubblico di riferimento).

CAPITOLO 9: PUBLIC AFFAIRS E LOBBYING
Definizione di Public Affairs? Pratica specialistica delle Relazioni Pubbliche. Sono considerate come la voice che permette alle organizzazioni e di interagireLe istituzioni pubbliche (decisorie pubblico) hanno un rapporto di interconnessione e interdipendenza a livello internazionale, nazionale, regionale e locale. A livello internazionale, le istituzioni pubbliche lavorano insieme per affrontare questioni politiche di portata globale, come i trattati internazionali, la cooperazione economica e la gestione delle crisi internazionali. Questo avviene attraverso organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite, l'Unione Europea e altre organizzazioni regionali. A livello nazionale, le istituzioni pubbliche sono responsabili della formulazione e dell'attuazione delle politiche nazionali. Queste istituzioni includono il governo centrale, il parlamento nazionale e i ministeri. Il rapporto tra queste istituzioni è fondamentale per garantire una governance efficace e una rappresentanza democratica. A livello regionale, le istituzioni pubbliche si occupano di questioni specifiche legate a una determinata regione o area geografica. Queste istituzioni possono essere governi regionali, consigli regionali o altre forme di organizzazione politica a livello regionale. Il loro ruolo è quello di affrontare le esigenze e le sfide specifiche di una determinata regione, come lo sviluppo economico, l'ambiente e la pianificazione territoriale. A livello locale, le istituzioni pubbliche sono responsabili della gestione delle questioni che riguardano una comunità specifica, come una città o un comune. Queste istituzioni includono il governo locale, il consiglio comunale e altre forme di organizzazione politica a livello locale. Il loro ruolo è quello di fornire servizi pubblici, promuovere lo sviluppo locale e rappresentare gli interessi della comunità locale. In sintesi, le istituzioni pubbliche a livello internazionale, nazionale, regionale e locale sono interconnesse e lavorano insieme per affrontare questioni politiche e garantire una governance efficace a tutti i livelli.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
31 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elay di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Relazioni pubbliche e comunicazione d'impresa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Mazzei Alessandra.