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Il concetto di base sicura
Bowlby, per spiegare il concetto di base sicura, utilizza una metafora paragonando la base sicura a una base militare. Se un ufficiale ritiene la propria base militare sicura, può osare spingersi ad esplorare e correre rischi, sapendo di poter tornare nel momento del pericolo. Il porto sicuro è il sistema che il genitore attiva nel momento in cui il bambino ritorna alla base sicura nel momento del pericolo.Strategie di intervento con bambini con attaccamento disorganizzato
Una possibile strategia di intervento è quella dell'Home Visiting. Essi sono dei programmi di sostegno dei genitori attraverso i quali è possibile offrire sostegno e aiuto alla genitorialità nell'ambiente in cui essa avviene. L'obiettivo di questi programmi è quello di favorire lo sviluppo tipico del bambino attraverso la riduzione di fattori di rischio all'interno della famiglia e la promozione di fattori protettivi come l'aumento della sensibilità.L'importanza della regolazione degli affetti
La regolazione affettiva viene appresa tramite i pattern di attaccamento. Infatti, secondo Jude Cassidy, apprendere determinati modelli di regolazione affettiva all'interno della relazione primaria aumenta la probabilità che questi modelli vengano poi applicati in età adulta. Chi ha un attaccamento sicuro col genitore sarà in grado di regolare in modo ottimale i propri affetti, mentre chi ha un attaccamento insicuro avrà delle strategie regolative sbilanciate (ambivalente: espressione emotiva esagerata, evitante: minimizzata). La regolazione affettiva avviene grazie al rispecchiamento, in quanto inizialmente è totalmente eteroregolatoria. Secondo Winnicott, il bambino vede se stesso negli occhi della madre, perciò riconosce i propri stati affettivi in base alla reazione materna. Per esempio, se un bambino cade e si fa male, la prima cosa che...
farà sarà guardare la madre e vedere la sua reazione. La madre prima si immedesimerà nel bambino, confermando l'emozione, e poi rassicurerà il figlio regolando la sua emozione grezza nominandola ("ti sei fatto male") in modo che il bambino possa superare l'emozione negativa, comprenderla e aiutandolo. Anche secondo Fonagy la regolazione affettiva nasce all'interno della diade e ritiene che la regolazione dell'adulto sia ciò che permette la regolazione del bambino dell'attaccamento? 20. Quali sono i pattern comportamentali del disturbo reattivo? Il bambino con un disturbo reattivo dell'attaccamento presenta un pattern comportamentale di tipo inibito ed emotivamente ritirato nei confronti del caregiver. Infatti, il bambino cerca raramente o minimamente conforto nel caregiver quando prova disagio, e nel caso il caregiver dovesse confortarlo, risponde raramente al conforto. Il disturbo reattivo dell'attaccamento.è infatti associato all'assenza di aspettativa nei confronti del caregiver: secondo questi bambini, il caregiver non è in grado di confortarli quando provano disagio. Inoltre, i bambini con disturbo reattivo dell'attaccamento mostrano persistenti difficoltà sociali ed emotive, caratterizzate da una minima responsività sociale ed emotiva, emozioni positive ridotte ed episodi di rabbia, tristezza o irritabilità ingiustificati, in quanto hanno una capacità regolatoria compromessa. 21. Differenze tra DSM e PDM Il DSM è il manuale specifico per la diagnosi psicopatologica adulta. Si basa sul principio che la conoscenza dei disturbi è in divenire e, proprio per questo, viene scritta da una task force (APA) che ha il compito di visionare tutta la letteratura scientifica in merito alla psicopatologia per poter dare una definizione precisa di ogni disturbo mentale. È un manuale ateorico di tipo nosografico descrittivo in modo cheTutti i clinici di ogni orientamento possano usarlo. Il PDM invece è un manuale a orientamento psicodinamico, nato per un'insoddisfazione verso il DSM in quanto non fornisce i criteri per impostare un trattamento adeguato a seconda del percorso che sta seguendo il paziente (non si pone però in alternativa al DSM).
Il PDM si occupa di fornire una diagnosi non solo per la psicopatologia adulta, ma anche per l'età evolutiva, per la quale esistono ben tre sezioni che vanno a indagare tappe evolutive differenti (prima infanzia, infanzia e adolescenza).
Nell'osservazione del momento del pasto, cosa si guarda nel bambino?
22. Durante l'osservazione del momento del pasto, bisogna osservare nel bambino dove orienta lo sguardo, quindi se guarda il caregiver o lo evita, la qualità degli affetti, se è presente un arresto nell'alimentazione (es. si addormenta mentre mangia), se si irrigidisce quando viene toccato, se rifiuta il cibo o manifesta
rabbia o disagio, si distrae ecc. Si osserva inoltre se il bambino tiene il cibo in bocca o lo sputa, se piange quando gli viene tolto il cibo e vomita/rumina. Come si manifesta l'ansia in età evolutiva? 23. L'ansia può manifestarsi in forme differenti nello sviluppo: nel lattante in cui predominano le esperienze sensoriali, per esempio, suoni forti o rumori improvvisi sono fonte di distress. Nel primo anno, si manifesta nell'angoscia dell'estraneo e nell'ansia di separazione (manca ancora la costanza dell'oggetto, che si sviluppa a 3 anni secondo la Mahler). In età prescolare è tipica la paura del buio, dei mostri ecc; mentre in età scolare inizia a comparire l'ansia da prestazione e l'ansia sociale. L'importanza delle relazioni di attaccamento 24. L'attaccamento è un sistema comportamentale fondamentale per l'individuo, in quanto ha come scopo la protezione della prole e quindi la sua.L'età dello sviluppo, l'età dell'individuali di disadattamento comparsa del disturbo, le cause e le trasformazioni del disturbo. Non ha una teoria di riferimento ma si basa su un metodo scientifico. studio dell'adattamento per La Developmental Psychopatology ritiene fondamentale lo comprendere lo sviluppo dell'individuo e capire che implicazioni possa avere in età adulta. Viene data inoltre molta importanza all'empatia, caratteristica necessaria per la sensibilità materna, insieme all'essere scevri da distorsioni e alla consapevolezza. L'empatia genitoriale si divide in cognitiva e sensomotoria anche a livello anatomico (scoperta della Feldman). È stato dimostrato che i figli di genitori empatici mostrano minori livelli distress a 3 anni. Inoltre, l'empatia genitoriale garantisce una trasmissione della capacità regolatoria, e ciò renderà minore il rischio di sviluppo di problemi.
comportamentali nel bambino in età scolare. 26. Cosa si osserva nei bambini e nei genitori nel momento del pasto? Durante l'osservazione del momento del pasto, bisogna osservare nel bambino e nel genitore l'orientamento dello sguardo, la qualità degli affetti, se è presente nel bambino un arresto nell'alimentazione (es. si addormenta mentre mangia), se si irrigidisce quando viene toccato, se rifiuta il cibo o manifesta rabbia o disagio, si distrae ecc. Si osserva inoltre se il bambino tiene il cibo in bocca o lo sputa, se piange quando gli viene tolto il cibo e vomita/rumina. Nel genitore si deve osservare se cerca un dialogo con il bambino e se il bambino risponde con dei vocalizzi, se fa commenti positivi al bambino e favorisce la sua autonomia, se è presente un'alternanza dei turni o se è il genitore a controllare unicamente il pasto, se dà al bambino sostegno nel posizionamento e se ha piacere ad interagire con il bambino.bambino. L'intersoggettività nell'autismo. E' stato ipotizzato che sia presente un deficit di intersoggettività negli autistici. Uno dei maggiori studiosi dell'intersoggettività fu Trevarthen, il quale distinse l'intersoggettività primaria e secondaria. L'intersoggettività primaria inizia dalla nascita e dura fino agli 8 mesi di vita. In questo periodo il bambino inizia a condividere lo sguardo con la madre, sviluppa il sorriso sociale e la gestualità. Dal nono mese di vita, inizia la fase di intersoggettività secondaria, in cui il bambino inizia a interagire con l'ambiente, sviluppa una gestualità più complessa dando luogo all'attenzione condivisa (es. pointing), ricerca dinamica triadiche e inizia a gattonare, parlare ecc. per poter sviluppare la propria socialità. Tomasello, inoltre, descrive 3 livelli di sviluppo dell'intersoggettività. Nel primo livello (3 mesi di vita),Il bambino inizia a comprendere che le altre persone sono agenti animati con cui è possibile condividere gli stati affettivi interagendo in modo diadico. Nel secondo livello (9 mesi ca), il bambino è in grado di capire che le altre persone sono guidate da un obiettivo, e questo obiettivo può essere condiviso. Il terzo livello di sviluppo dell'intersoggettività avviene quando il bambino capisce che le altre persone hanno delle intenzioni ed è possibile collaborare con gli altri. In questa fase, si sviluppa la motivazione dichiarativa, la quale permette l'attenzione condivisa.
Nell'autismo, queste caratteristiche mancano, e i bambini autistici possono avere deficit specifici per ogni livello. Inoltre, i bambini autistici hanno poco interesse nel viso umano fin da piccoli, e ciò impedisce lo sviluppo dell'intersoggettività in quanto la madre è il gestalt primario per lo sviluppo.
Dell'intersoggettività. L'intersoggettività per Trevarthen28. Uno dei maggiori studiosi dell'intersoggettività.