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METODO DI CONSOLIDAMENTO
Nel bilancio della capo il valore delle controllate è rappresentato dalle partecipazioni che essa
detiene, nel consolidamento viene sotituito con il totale delle attività e passività delle società
controllate, le partecipazioni e il pn della controllata viene eliminato.
Posso avere una situazione in cui il valore delle partecipazioni eguaglia la frazione di pn della
controllata oppure no, in questo caso si generano differenze positive o negative: positive se
sottovaluto le attività e sopravvaluto le passività , se esiste un valore di avviamento, ho errate
valutazioni, oppure negative se sottovaluto passività e sopravvaluto attività, esiste un valore di
avviamento negativo, errata valutazione in caso di “buon affare”, uso i valori del momento
dell’acquisto della partecipazione. Le differenze vanno imputate al consolidato, se è positiva
aumenta la redditività a mezzi propri.
TRATTAMENTO DELLE PARTECIPAZIONI: quelle della capo diventano del gruppo, quelle delle
controllate vanno ad aumentare la quota posseduta dal gruppo, quelle proprie delle controllate si
annullano.
CONSOLIDAMENTO PROPORZIONALE: se il controllo avviene con altri socie esterni al
gruppo, nessuno domina sull’altro, il consolidamento è proporzionale alla quota posseduta, così non
evidenzio interessi di minoranza, ma eseguo il consolidato in interesse della capo.
SIMULTANEO: in un unico momento, senza curarsi del livello occupato, è rapido e di difficile
interpretazione, quello GRADUALE predispone i bilanci dal più basso livello fino alla capo.
RETTIFICHE : si devono eliminare i valori originati dagli scambi infragruppo perché non
determinano il risultato economico del consolidato, elimino utili e perdite, debiti e crediti
infragruppo, non li elimino se comporta costi sporporzionati o sono irrilevanti, non elimino quelle
che hanno errori di rilevazione, sfasamenti temporali, devo stabilirne il grado di eliminazione, se la
partecipazione è al 100% la elimino totalmente, se inferiore l’eliminazione è parziale. La perdita si
può eliminare solo se temporanea e recuperabile con uno scambio esterno.
- le immobilizzazioni immateriali : in generale sono immobilizzazioni se sono
identificabili e giuridicamente tutelabili, sono valori comuni a più esercizi relative a
beni, servizi, la cui utilità economica si estende a più esercizi, ad esempio costi
pluriennali o avviamento. Posso acquistarle o produrle internamente, questi elementi
durevoli vanno iscritti nell’attivo se sono identificabili e quantificabili in modo
attendibile.
Le imm son iscritte al costo d’acquisto più gli oneri accessori o i costi di produzione che
coincidono col costo storico, per quelle il cui utilizzo è limitato nel tempo devono essere
automaticamente ammortizzate e se il suo valore subisce una riduzione deve essere
inserito a bilancio il nuovo valore, il valore d’iscrizione non può eccedere il valore
recuperabile, maggiore tra valore equo e valore in uso( dato da continuo uso dell’imm).
NOTA: guarda nella nota.
RELAZIONE GESTIONE: non posso capitalizzare i beni acquistati a titolo gratuito
( avviamento), ammortamenti e svalutazioni vanno dedotti dal valore originale dell’imm.
L’ammortamento è un processo di ripartizione sistematica di un costo sull’intera durata
dell’utilizzazione del bene acquistato, inizia da quando il bene inizia a produrre utilità
per l’impresa, tranne le imm in corso che si deve aspettare quando il lavoro è concluso.
Si procede anche all’impairment test per vedere se ha subito svalutazioni o meno, anche
le rivalutazioni devono rispettare il limite del valore recuperabile e va fatta secondo
leggi speciali, transita nel pn.
NORMA FISCALE: i costi di impianto e ampliamento sono deducibili nei limiti
imputabili all’esercizio, diritti di brevetto, costi di ricerca e pubblicità non superiore al
50%,marchi e avviamento non superiori a 1/18.
AVVIAMENTO: è l’attitudine di un’azienda a produrre utili in misura superiore a quella
ordinaria, può essere generato internamente o acquistato a titolo oneroso ( non lo
capitalizzo), accade quando miglioro la mia posizione sul mercato o produco un prodotto
molto richiesto. Il CC: l’avviamento può essere iscritto previa approvazione del collegio
sindacale , se acquistato a titolo oneroso, ammortizzato entro 5 anni. Secondo i PCN: è
dato dalla differenza tra il costo di acquisto dell’azienda e il valore degli elementi
dell’attivo e del passivo che la compongono, per i PCI: e l’eccedenza di costo di
acquisizione rispetto al valore di attività e passività dell’impresa acquistata. Per la
capitalizzazione deve essere un valore quantificabile e non suscettibile di vita propria e
la sua valutazione dev’essere prudente per decidere se iscriverlo o meno tra le
immobilizzazioni imm.
- immobilizzazioni materiali: sono fattori di produzione a uso durevole la cui utilizzazione
si estende oltre la durata di un esercizio, non le posso distogliere dall’attività di
un’impresa senza recare danno al normale svolgimento di un’attività di cui queste sono
parte, non sono destinate né alla vendita né alla trasformazione.
anche qua come nelle immateriali la valutazione va fatta con prudenza , senza
modificare i criteri di valutazione.. sono valutate al costo di acquisto( più oneri
accessori) o di produzione( più costi direttamente imputabili).
Sono svalutabili se la loro perdita di valore è durevole.
NOTA : i movimenti delle immobilizzazioni ( vedi nota).
PCN: iscritte al costo di acquisto o produzione , sistematicamente ammortizzate in ogni
esercizio, svalutate o ripristinate di valore al netto degli ammortamenti non calcolati a
causa della precedente svalutazione.
NORMA FISCALE : il costo è assunto al lordo della quota di ammortamento già dedotta
, per quanto riguarda gli ammortamenti ho coefficienti stabiliti dalla legge che sono
ridotti di metà al primo anno, le plusvalenze concorrono a formare reddito negli es
successivi non oltre il quarto o per l’intero ammontare nell’es in cui sono state
realizzate, per i costi di manutenzione e riparazione , se ceduti in base alla durata del
possesso, per imprese nuove ci si riferisce al costo dei beni a fine es.
RELAZIONE: analisi equilibrata e fedele degli amministratori sull’andamento..
- le rimanenze : sono valori comuni a due esercizi che riguardano processi iniziati in un
esercizio ma che troveranno compimento in quello successivo, ad esempio materie prime
e sussididarie, i semilavorati. Le identifico facendo un invertario fisico e poi le valorizzo
, devo valutare che criterio scegliere, la composizione non è omogenea.
Prevale la prudenza sulla competenza, non scrivo il margine in corso di formazione
insieme al valore delle rimanenze finali perché ancora non si è realizzato.
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore
desumibile dall’andamento di mercato! Il costo d’acquisto può essere determinato col
metodo del costo medio ponderato, lifo, fifo.
NOTA: indicare i criteri applicati nella valutazione delle voci, le eventuali rettifiche, la
variazione delle voci nell’attivo e nel passivo, l’ammontare degli oneri finanziari
imputati ai valori iscritti nell’attivo distinti per ogni voce.
RELAZIONE GESTIONE: il bilancio deve essere corredato da un’analisi equilibrata,
fedele ed esauriente…
COSTO DI ACQUISTO: per i beni non fungibili è il prezzo negoziato per l’ottenimento
dei beni, il loro costo di produzione è il costo dei materiali, manodopera.. tutti quelli
direttamente imputabili e anche quelli indiretti.
SVALUTAZIONE: se è avvenuta devo mantenere il valore svalutato, e le differenze tra
iniziali e finali vanno in conto economico a2 o b11.
COSTO MEDIO PONDERATO: considera i diversi costi di acquisto e li pondera per le
quantità, uso la media ponderata tra i costi di acquisto iniziale e quelli rilevati durante
l’inventario, può essere calcolato dopo ogni singolo acquisto o vendita o per periodo.
LIFO: le quantità acquistate in tempi più vicini siano le prime ad essere vendute, il
magazzino si sottostima, il valore a cui mi riferisco è quello dei beni formatosi in tempi
più lontani, può essere continuo( a ogni singolo movimento) o a scatti( lo applico per
fasce) e non è riconosciuto dai PCI.
FIFO: i beni formatisi o acquistati in tempi più lontani sono i primi ad essere venduti,
uso il valore dei beni formatisi in tempi più recenti, il valore del mercato dei beni è
meglio rappresentato.
IL VALORE DESUMIBILE DAL MERCATO: si riferisce al costo attuale riacquisto o di
produzione del bene , ad esempio per i prodotti finiti è i prezzo netto di vendita sul
mercato.
NORMA: il valore da considerare è il minore tra il costo e il valore normale medio
nell’ultimo mese dell’esercizio, il metodo con cui valuto le rimanenze in bilancio deve
essere mantenuto ai fini fiscali. Non formano reddito le variazioni di rimanenze di beni
strumentali o quelli acquistati per la produzione.
- lavori in corso su ordinazione: sono contratti di esecuzione che investono un periodo
maggiore o uguale a 12 mesi, sono chiamate anche commesse.
CC: possono essere iscritti sulla base dei corrispettivi maturati con ragionevole certezza.
Secondo i PCN : valutabili secondo il criterio della commessa completata( il margine
utile viene caricato tutto alla fine, valuto in base ai costi sostenuti fino alla chiusura
dell’es, prevale la prudenza) o percentuale di completamento( valutati in base al
corrispettivo contrattuale, è necessaria una stima dei ricavi e dei costi per applicarla). Il
margine viene rilevato secondo il SAL.
Per i PCI esiste solo la percentuale di completamento, applicabile se ho stime attendibile
del sal e le opere sono identificabili, per valorizzarle moltiplico la percentuale di
completamento per i corrispettivi.
NORMA: la valutazione va fatta sulla base dei corrispettivi pattuiti, ogni variazione dei
corrispettivi è da imputare al reddito in cui è stabilita, concorrono a formare reddito le
variazioni di rimanenze di opere e forniture di durata ultrannuale.
NOTA: indicare i criteri applicati nella valutazione delle voci di bilancio, rettifiche di
valore, variazioni nelle voci di attivo e passivo.
Eventuali perdite vanno considerate individualmente, non posso compensarle con
margini positivi, rilevata in apposito fondo per rischi e oneri.
- le partecipazioni : esprimono un diritto sul capitale posseduto da una società in altre
imprese, in particolare le società quotate e di capitali.
Si distinguono in imm a medio