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Estratto del documento

I

Fondi di fondi fondi di fondi sono fondi comuni d’investimento il cui patrimonio è investito prevalentemente

in quote di altri fondi (OICR). Il vantaggio dei fondi di fondi è l'ampia diversificazione del rischio

dell'investimento che permettono, in quanto articolano le operazioni, oltre che su settori economici diversi, su

merci diverse e su valute diverse, nonché su gestori diversi.

Lo svantaggio dei fondi di fondi deriva essenzialmente dai costi che il sottoscrittore sopporta: infatti, oltre alle

commissioni di ingresso nel fondo di fondi, l'investitore paga o rischia di pagare commissioni di gestione sia al

fondo di fondi, sia ai singoli fondi comuni in cui investe il fondo di fondi. Si pone inoltre un significativo problema

di trasparenza degli investimenti, potendo non essere chiara, talvolta, l'esatta destinazione economica delle

somme investite. 

Fondi a gestione passiva Sono fondi in cui il gestore prende le decisioni di investimento con l’obiettivo di

replicare un benchmark preso a riferimento, tentativi di miglioramento. Questo implica che il gestore ritiene che

non sia possibile battere il mercato. Da rilevare che non si tratta di una gestione statica in quanto occorre

costantemente ribilanciare il portafoglio in funzione delle variazioni che intervengono nella composizione del

benchmark, per assicurarne l’allineamento.

Fondi hedge Gli hedge fund godono della massima libertà nella scelta delle attività oggetto di investimento e

sono potenzialmente in grado di generare, ove la gestione risulti efficiente, rendimenti non correlati con

l'andamento del mercato. La sottoscrizione di quote di hedge fund può avvenire in qualsiasi istante, mentre per

il rimborso vi possono essere alcuni vincoli: esso può avvenire con cadenza mensile (in alcuni casi trimestrale), in

base al cosiddetto "periodo di liquidità". Il gestore di un hedge fund può partecipare al fondo anche con il

proprio capitale (in questo modo aumenta la fiducia dei sottoscrittori) e gode di ampia autonomia nella scelta

dei mercati e dei beni oggetto di investimento (mercato azionario, obbligazionario, dei derivati, o valutario) in

qualsiasi situazione di mercato (rialzista o ribassista).

L’utilizzo dei derivati (opzioni e futures), consentito ai fondi finora solo per un massimo del 10% delle attività, è

uno degli strumenti preferiti dai gestori hedge che talora, in presenza di idee di investimento forti, allocano su

questi prodotti finanziari anche più del 100% del patrimonio e spesso li combinano in complesse strutture per

ridurre i rischi o per migliorare i rendimenti. Un altro strumento particolare di questa tipologia di investimenti,

anche se non utilizzato da tutti i gestori, è l’uso della leva finanziaria (leverage), cioè l’indebitamento allo scopo

di investire il denaro preso a prestito.

Il gestore di un hedge fund non si propone di superare o seguire un indice di riferimento (benchmark), ma tende

a fissare un valore assoluto di rendimento da raggiungere ogni anno. Negli USA gli Hedge fund hanno una soglia

minima di accesso di 1.000.000$ e non più di 100 investitori possono entrarvi; mentre in Italia la soglia minima è

di 500.000€ e non più di 200 investitori possono entrarvi. I fondi Hedge venduti in Italia sono quasi sempre fondi

di fondi.

52. Definire e descrivere i contratti/strumenti derivati

Gli strumenti finanziari derivati sono contratti il cui valore dipende dall'andamento di un'attività sottostante

nota anche come "underlying asset". Le attività sottostanti possono avere natura finanziaria o reale. I contratti

derivati possono essere negoziati su mercati regolamentati oppure su mercati OTC.

I primi sono rappresentati da contratti le cui caratteristiche sono standardizzate e definite dall’autorità del

mercato su cui vengono negoziati; nel secondo caso i contraenti possono liberamente stabilire tutte le

caratteristiche dello strumento. Le principali finalità associate alla negoziazione di strumenti finanziari derivati

sono le seguenti: copertura di posizioni (hedging), speculazione e arbitraggio.

I principali strumenti derivati sono:

 futures: le parti si impegnano a scambiare una certa attività (finanziaria o reale) a un prezzo prefissato e

con liquidazione differita a una data futura. È negoziato su mercati regolamentati.

 options: il contratto di opzione conferisce all’acquirente, dietro pagamento di un premio, il diritto a

acquistare o a vendere una determinata attività finanziaria, ad una certa data (opzione europea) o entro

una certa data (opzione americana). Possono essere utilizzati come strumento di copertura, hedging,

ovvero in ottica speculativa.

 swaps: sono accordi tra due parti che si impegnano a versarsi reciprocamente dei pagamenti periodici a

titolo di interesse calcolati su un capitale nozionale sottostante.

53. Definire e descrivere i servizi di finanziamento, di investimento e di pagamento

Le funzioni economiche svolte dagli intermediari finanziari trovano espressione in una serie di servizi offerti alle

imprese e alle famiglie. Tra i servizi di finanziamento, per quanto riguarda le imprese si distinguono: i prestiti per

cassa, il leasing, il factoring, i crediti di firma, il finanziamento mobiliare, i servizi di sottoscrizione e

collocamento e i vari servizi di consulenza. Il servizio di pagamento per l’impresa deve offrire strumenti

affidabili, veloci e standardizzati; tra i principali si distinguono l’assegno, il bonifico SEPA e le disposizioni di

incasso. Infine vi sono i servizi per la gestione della liquidità aziendale; si tratta dei depositi in conto corrente,

dell’investimento della liquidità eccedente e della custodia e dell’amministrazione dei valori. Per quanto

riguarda le famiglie tra i servizi di finanziamento si distinguono il credito al consumo (prestiti personali rateali,

scoperto di conto, prestiti revolving e gestione del quinto) e prestiti a medio – lungo termine (mutui).

I servizi di investimento vedono la presenza di prodotti di natura bancaria/creditizia e mobiliare. Nel primo caso

si tratta di depositi e altri strumenti di raccolta bancaria e postale, nel secondo si tratta di acquisto e vendita di

prodotti finanziari, risparmio gestito, consulenza all’investimento in prodotti finanziari e custodia e

amministrazione titoli. I servizi di pagamento per le famiglie si distinguono in: assegni, bonifici SEPA, carte di

pagamento (carte di credito, debito e prepagate), e addebito diretto SEPA.

54. Definire l’operazione pronti contro termine come strumento di raccolta fondi per la banca e impiego fondi

per il risparmiatore

L’operazione consta di una duplice compravendita di titoli, dove la prima operazione viene regolata sul mercato

a pronti, mentre la seconda interessa il mercato a termine. L’operazione svolta più comunemente dalla banca

nei confronti della clientela prevede la cessione di titoli detenuti dalla banca ad un prezzo predeterminato e il

contestuale riacquisto a termine da parte della banca di altrettanti titoli della stessa specie a un prezzo

maggiorato. Dal punto di vista della banca, l’operazione PcT consente di integrare le proprie fonti di provvista

senza dover ricorrere ad eventuali smobilizzi del portafoglio titoli per sopperire a esigenze di liquidità connesse

all’eventuale rimborso di altre forme di raccolta o a necessità dettate dagli impieghi di fondi. Dal punto di vista

della clientela l’operazione pronti contro termine costituisce uno strumento con una scadenza altamente

flessibile e generalmente improntata al brevissimo termine e soprattutto con una remunerazione che lo

caratterizza come alternativa più efficace ai titoli di Stato.

55. Definire e descrivere il certificato di deposito

Il certificato di deposito rappresenta una forma di raccolta bancaria; si tratta di uno strumento più

standardizzato rispetto ad altri e meno elastico in termini di liquidità. Sotto il profilo tecnico, esso consiste di

una ricevuta, nominativa o al portatore, che viene rilasciata a fronte del deposito di una determinata somma di

denaro per un determinato periodo di scadenza. Nel certificato sono esplicitati la data e il luogo dell’emissione,

l’ammontare del deposito, la scadenza e gli interessi corrisposti periodicamente o in unica soluzione alla

scadenza. Il Cd è caratterizzato da una scadenza che va dal brevissimo termine (3 mesi) fino al medio termine

(60 mesi): ciò consente alla banca di ampliare gli strumenti da indirizzare alla propria clientela di investitori,

rendendo al tempo stesso più stabile nel tempo e correlata alla durata degli impieghi le proprie fonti di

provvista. Il certificato di deposito presenta condizioni di remunerazione generalmente superiori a quelle offerte

dalle altre forme di deposito bancario. Nonostante offrano il vantaggio di essere negoziabili sui mercati, nella

realtà scontano l’assenza di un mercato secondario organizzato.

56. Definire e descrivere il private banking

Il private banking è un’attività rivolta a una clientela dotata di patrimoni di rilevante ammontare che,

caratterizzata da necessità finanziare – o di diversa natura – non facilmente standardizzabili, si rivolge ad un

intermediario per ottenere un servizio “tailor made”. Per tali peculiarità di contenuti, a svolgere l'attività sono,

generalmente, intermediari bancari (in particolare, banche commerciali che dedicano alla funzione una specifica

area d'affari) o gruppi di elevata dimensione, che operano nella maggior parte dei casi attraverso società

prodotto. Possono peraltro erogare il servizio anche intermediari medio – piccoli che si rivolgono, normalmente,

a professionisti esterni per l'individuazione di soluzioni da adattare successivamente alle esigenze dello specifico

cliente. La specificità dell'attività di private banking non consente di individuare in maniera esaustiva i servizi ad

essa riconducibili: l'offerta include generalmente la gestione dei patrimoni mobiliari e la connessa attività di

consulenza (servizi tipicamente offerti dalle banche europee), può comprendere le gestioni immobiliari e la

consulenza in materia di compravendita di opere d'arte (nell'esperienza americana), fino ad estendersi, nei

mercati caratterizzati da elevata cultura finanziaria, alla prestazione di servizi di assistenza in materia fiscale, di

trust e di successioni (svolti nei centri off-shore).

57. Definire e descrivere la securitization

La cartolarizzazione dei crediti o securitization è una tecnica finanziaria, nata negli USA, progettata per

trasformare strumenti finanziari non trasferibili in altri strumenti finanziari trasferibili (dunque negoziabili) al

fine d acquisire liquidità. Si tratta di una forma di finanziamento mediante cui le imprese possono evitare il

ricorso a indebitamento bancario, aumen

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A.A. 2018-2019
28 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Melissa.B di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof De Sury Paul.