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Augustin Barruel
Augustin Barruel nacque il 5 ottobre del 1971 a Villeneuve de Berge, un dipartimenti composto da villaggi sparsi e con una importanza istituzionale già dal 1300. Il luogo d'origine ha molto influenzato la figura di Barruel e i motivi del suo legame con il ruolo.
La sua provincia di nascita era molto povera economicamente e culturalmente; le origini della famiglia di Barruel si hanno nella stessa area geografica e i suoi predecessori avevano ricoperto cariche amministrative e ecclesiastiche. La famiglia, grazie alle sue cariche, possedeva anche un suo stemma. Le cariche di segretario esterno venivano trasmesse di padre in figlio.
Augustin voleva rendere note le sue origini e cercò di ricostruire e documentare i suoi natali. Le ricerche, da lui condotte, durarono tra il 1785 e il 1786, erano ricerche messe in atto per constatare la nobiltà della famiglia e essere lecitamente ammesso nelle file dell'aristocrazia. Il fondatore della dinastia Barruel fu Lord Barwell duca di Scozia.
nonché soldato e servitore del re. La famiglia Barruel, dalle ricerche di A.B., si stabilì che fu rovinata dal momento in cui incontrò il calvinismo, le guerre religiose e l'eresia. Nel 1685 parte della famiglia dovette migrare verso la Prussia e la Svizzera. A seguire vi fu una ascesa sociale grazie al padre di Augustin che sposò Madeleine Meunieur (la rivendicazione di nobiltà fu riflessa anche nell'istruzione del giovane A.B.), 7 dei 10 figli raggiunsero una carriera importante, furono iscritti a scuole gestite così da garantire la conoscenza aristocratica, inoltre, ricevevano anche l'istruzione a casa con un precettore degno di fama. Il padre cercò di far ammettere i figli nel clero o nell'esercito frequentando scuole anche costose. Il grado di artigiano di artiglieria non era ricercato perché non era trasmissibile. Solo una figlia, sorella di A.B., fu data in matrimonio con una ricca dote, a differenza delle altre figlie che dovettero cercare un buon partito per garantirsi un futuro sicuro.altre che furono vincolate alla vita ecclesiastica. Augustin studiò nella scuola dei gesuiti ed entrò nella compagnia dei gesuiti a Tolosa. Nel 1789 scoppiò la rivoluzione francese, scelse la strada della controriforma. Nel 1792 scappò e si rifugiò nel Regno Unito a causa dei massacri. La famiglia condusse una lotta contro gli illuministi e contro la rivoluzione Non si hanno notizie sulla prima istruzione di A.B. ma, da agiati quali erano, si pensa che l'istruzione potesse essere presa presso la loro dimora da un precettore o da un gesuita. Il 700 si divideva tra i sostenitori dell'istruzione pubblica e i sostenitori dell'educazione privata. La prima si concentrava anche sulla formazione del carattere, la seconda tendeva a non allontanare i figli per tenerli sotto stretto controllo. I Barruel studiarono presso le scuole e molto importante fu il rapporto con i genitori, poco usuale al tempo. Questo aspetto lo si nota dal fatto che quando A.B.
scappò tenne una relazione epistolare con la famiglia, fenomeno che si intensificò durante la rivoluzione francese. Nelle lettere A.B. chiudeva sempre informazioni in merito ai membri di tutta la famiglia. Il piano di studi nel collegio di Tournon era formato da grammatica, umanità, retorica e filosofia, il tutto era su base del latino. L'obiettivo era dare accesso alla cultura più ampia e approfondita con la storia, la mitologia e il diritto. Una classe dopo l'altra e il sabato era il giorno di ripasso della settimana. Una volta al mese c'era il ripasso del mese e, infine, c'era il ripasso prima degli esami, trimestrali o semestrali. Il modello dei gesuiti vedeva l'imitazione come metodo per poter superare il maestro. Fulcro di tutto era la religione; il tempo era tutto occupato per evitare ozio o attività inutili e nocive.
Bando dei gesuiti e esilio volontario di Barruel36. Barruel era deciso a diventare un gesuita e un membro della
compagnia dei gesuiti ma dovettemodificare i suoi progetti. I parlamentari si scatenarono contro l'ordine e nel 1762 i gesuiti furonocacciati dalla Francia; successivamente, Clemente XIV soppresse la congregazione. Il bandosconvolse il paese e la sua organizzazione, si dovettero sostituire gli insegnanti e si verificòl'assenza di vescovi, missionari, precettori e confessori. Tutto ciò ebbe impatto anche sulla vita esulla carriera di A.B. che fu costretto a riprogettare il suo futuro. Cambiare stato non sarebbeservito poiché non si aveva certezza che i gesuiti non sarebbero stati perseguitati anche altrove, maegli era convinto e si dedicò ancora di più alla compagnia. Nel 1762 l'assistenza di Francia dellacompagnia possiede 5 province, il bando proseguì con tempi diversi e con modalità diverse. Alcunearee della Francia non erano sotto il controllo della corona (Lorena e Avignone) per tanto, in questoposti, i gesuiti nonPotevano essere banditi. Il bando dei gesuiti cominciò nel 1760 quando si diffuse la notizia della bancarotta della missione gesuitica della Martinica, la congrega dovette farsi carico del debito. Erroneamente si appellarono al parlamento che li dichiarò fallimentari e li costrinse a pagare il loro debito. I gesuiti furono costretti a chiudere i loro collegi e i loro istituti fino ad essere costretti a fuggire quando gli fu vietato di vivere nella società francese. Una serie di indagini del 1764 rilevò che molti gesuiti continuarono a ricoprire cariche pubbliche e a percepire una pensione, per questo motivo vi furono delle condanne a morte e delle decapitazioni. Da quel momento l'unica soluzione fu fuggire o chiedere aiuto ai parenti. Sempre nel 1764 Luigi XV stabilì che la compagnia non sarebbe più esistita e, così facendo, da un lato li condannava e dall'altro li aiutava riconoscendo loro dei diritti civili e liberandoli dal giuramento per.
Fargli trovare nuovi lavori. La situazione fu stabile fino al 1767 quando la cacciata si verificò anche in Spagna e si impose nuovamente il giuramento ponendo di nuovo due scelte: l'esilio o la clandestinità. La situazione si rosysbilizzo nel 1777 con l'erede di Luigi XV, re Luigi XVI, non restio ai gesuiti. Egli sorse il pontificato in Francia e dopo questa scelta ¼ di gesuiti si disperse. L'emendamento del 1762 non ebbe effetto su tutti i gesuiti → fu concesso di tornare alla propria famiglia e di svestire le vesti della compagnia per vestire quelle del clero, questa scelta sottrasse molti gesuiti dalla condizione di clandestini. Obiettivo del parlamento era sottrarre linfa giovanile all'ordine poiché si chiuse il reclutamento ma anche la possibilità di carriera. Alcuni giovani, tra cui A.B., resistettero e rimasero fedeli facendo carriera nel mondo delle lettere, c'è chi tornò in famiglia e chi entrò nel clero.
Altri trovarono rifugio presso famiglie nobili come precettori, bibliotecari oppure come confessori. Altri ancora trovarono rifugio ad Avignone, finché questa non fu occupata dalle truppe francesi, altri andarono in altri paesi europei finché anche questi non bandirono i gesuiti. In Italia non vi furono persecuzioni perché lo stato pontificio garantiva loro sicurezza. Nel 1762 A.B. era da 6 anni nella compagnia, terminato un noviziato ma ancora lontano dal sacerdozio. Fino a quel momento la sua vita si divise tra la città natale Tolosa. Gli eventi lo costrinsero ad andare in altri paesi, da lui sconosciuti, che sottolinearono l'importanza del legame con l'ordine. A Tolosa vi erano sostenitori della compagnia come il vescovo de Brienne, che guidò una protesta del clero nel 1765. Solo dopo lunghe resistenze l'ordine fu bandito anche qui, collegi chiesi e gli allievi rispediti alle famiglie. Tolosa si munì di un avvocato che la difendesse.
davanti al parlamento locale ma nulla cambiò. I gesuiti furono costretti alla condanna o alla deportazione se non prestavano giuramento. Fu impossibile trovare rifugio dove i gesuiti fossero ancora ben accolti e dove non erano ancora stati banditi non si era in grado di ospitarli tutti. Barruel scelse di emigrare lontano per poter proseguire la formazione nell'ordine, la meta scelta fu la Polonia. Qui trovò lavoro come insegnante e come guida di viaggio per i giovani. Durante la fuga dalla Francia molti venivano notati dai superiori e chi voleva poteva interrompere il viaggio per fermarsi in un'altra regione; così fece Barruel. Il trasferimento era scelto dal 2.2% dei gesuiti, un po' per l'abbandono famigliare e un po' per paura di essere considerati stranieri. A.B. invece non voleva lasciare il centro intellettuale per una regione più povera culturalmente e non voleva abbandonare la poesia. Alcuni si spostavano con calma, in base alla necessità.l'est era la scelta più giusta e sicura anche se la più estrema. I gesuiti studiavano e insegnavano, in più la competizione era elevata così da stimolare amor proprio e l'emulazione. Primo ostacolo: finito il biennio si affrontava un esame per insegnare; secondo ostacolo: dopo 4 anni di teologia c'era un altro esame da superare; terzo ostacolo: dopo qualche anno vi era la tesi pubblica. Barruel studiò più lingue in modo da sapere leggere, scrivere e farci lezione. Egli, trasferitosi, studiò prima il tedesco e poi proseguì gli studi e l'insegnamento. Esosi nella repubblica delle lettere. Barruel porta e precettore. Barruel rappresentò una eccezione poiché determinato dalla sua scelta legata alla compagnia, 10 anni dopo questa convinzione venne meno. Nel 1772 egli chiese e ottenne il consenso di rientrare in Francia, uno dei motivi fu anche legato al quarto voto (in Polonia prese il terzo voto a 28 anni ma non li).vollero far prendere il quarto voto fino ai 33 anni anche se avrebbe già potuto ottenerlo a 30 anni). Non potendo prendere l'ultimo voto era inutile fermarsi lì. Gli incarichi da insegnante affidatigli dal 1770 non lo soddisfacevano e lo allontanarono, geograficamente, dalla Francia. Di ciò ne parlo via epistole con il padre, espresse la sua felicità a non essere scelto come precettore. Nel 1771, come precettore, dovete accompagnare un giovane aristocratico per l'Europa visitando il Regno Unito, l'Italia e la Francia, ma nel 1772 Barruel chiese di abbandonare l'ordine per poter tornare in Francia e poter cercare un editore che pubblicasse il suo libro. Per convincere Ricci, Barruel disse che molti confratelli avevano fatto ritorno in patria, dove il clima verso i gesuiti era mutato. Diverse erano le strade proposte ma Barruel rimase sulla sua idea. Questa scelta venne considerata grave e fu ricordata ancora 40 anni dopo, quando Barruel chiese la.riammissione nella compagnia ormai molto diversa da quella che conosceva lui (1814 A.B. volle rientrare ma fu costretto a fare l'ultimo anno di approvazione e a prendere il quarto voto). Barruel volle tornare in Francia per occupare mansioni