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TACCUINO VISUO-SPAZIALE
Memoria a lungo termine
E’ un magazzino in cui le info vengono mantenute in maniera permanente. Contiene ad esempio la descrizione degli
eventi, degli oggetti, vale a dire le conoscenze su “che cosa sono” quegli eventi e oggetti.
Memoria fattuale
Le informazioni organizzate in questo modo costituiscono la memoria fattuale e possono essere ad esempio: “Un tifone
è...”, “Il computer è...”, “Le scarpe sono...”; tutta questa conoscenza fattuale (che costituisce cioè la memoria dei fatti)
sta all’interno della memoria a lungo temine.
Memoria procedurale
Le informazioni possono riguardare invece “il modo in cui si fanno le cose”, le procedure per svolgere certi compiti. Le
info immagazzinate in questo modo costituiscono la memoria procedurale, la quale si riferisce a conoscenze tacite,
ovvero conoscenze di cui gli individui non hanno consapevolezza di compiere. Es. andare in bicicletta, nuotare.
Sappiamo farlo ma non sappiamo spiegarlo. Oppure: Dimmi come è fatta una scala a chiocciola senza usare le mani.
Memoria semantica
Si riferisce all’immagazzinamento e al recupero di conoscenze che riguardano le parole e i concetti, le loro proprietà e
le relazioni reciproche. Tutta la nostra cultura/sapere. Ricorso alla memoria semantica: fenomeno della “parola sulla
punta della lingua”. Gli individui hanno la consapevolezza che l’informazione esiste, mentre il recupero risulta
momentaneamente bloccato.
Memoria episodica
Riguarda l’immagazzinamento e il recupero di eventi ed episodi temporalmente databili, localizzabili spazialmente ed
esperiti personalmente. Esempi: il ricordo di aver appena visto un lampo seguito da un intenso rumore oppure il ricordo
di aver trascorso una vacanza estiva anni fa, cosa hai fatto il gg del tuo ultimo compleanno.
Il Modello dei Livelli di Elaborazione di Craik e Lockhart
Essendo la memoria, come tutti i processi cognitivi, un processo attivo, i livelli di memoria risentono anche del livello
di elaborazione. Esperimento Craik e Lockhart si basa sull'idea che la maggiore o minore capacità di memorizzare
l'informazione dipende dal grado o livello in cui avviene l'elaborazione dell'informazione stessa e può essere
rappresentato così:
IMPUT--->elaborazione strutturale--->elaborazione fonologica--->elaborazione semantica
I livelli di elaborazione sono crescenti di difficoltà: e.semantica + complessa di quella fonologica che è + complessa di
quella strutturale. Quindi e.semantica: ricordo molto migliore!
Esperimento di Craik e Tulving: 3 gruppi di persone, lista di 60 parole. A ogni gruppo una diversa istruzione,
orientavano i soggetti a esplorare un particolare aspetto: strutturale, fonologico o semantico. I risultati dimostrano che i
tre compiti richiedono una diversa profondità di elaborazione dello stimolo e che la maggior profondità di elaborazione
produce un miglior recupero rispetto a un’elaborazione più superficiale.
I flash di memoria di Brown e Kulig
Indicano il modo quasi fotografico col quale ricordi di eventi sorprendenti e di forte impatto emotivo vengono
conservati nel tempo. Sono caratterizzati dal fatto che gli individui sono in grado di dire il luogo dove si trovavano
quando si è verificato l’evento, ciò che stavano facendo, il loro stato d’animo ecc... Es. Assassinio di Kennedy 1963
Le false memorie
L'introduzione di informazioni fuorvianti prima di un compito di rievocazione può essere responsabile delle così dette
false memorie. Esempio: esperimento computer rotto e studenti. Si analizzano le reazioni di studenti di un college
accusati falsamente di aver danneggiato un computer. Effettivamente innocenti, negano fin dall’inizio. Una partecipante
d’accordo con gli sperimentatori sostiene di aver visto i presunti “colpevoli”. Conseguenza: molti partecipanti fanno
una confessione in cui si assumo la responsabilità dell’accaduto. Risultato dimostra che una falsa evidenza può indurre
la gente ad accettare la colpa per crimine che non ha commesso sviluppando ricordi a sostegno del proprio senso di
colpa.
La memoria prospettica
Si riferisce alle informazioni che un individuo deve ricordare, relative ad attività o azioni che devono essere fatte nel
futuro. Una memoria che implica di ricordare ciò che dobbiamo fare, ovvero la realizzazione di intenzioni future.
Dimenticarsi un appuntamento o una anniversario importante.
7. Cosa si intende per rappresentazione.
La rappresentazione può essere concepita come un simbolo o un segno che “rappresenta” un oggetto, un evento, o un
comportamento quando non sono presenti all'osservatore.
La rappresentazione analogica. Fare un esempio.
Consente di riprodurre e di mantenere nella mente le relazioni strutturali e le caratteristiche distintive di ciò che è
rappresentato, proprio come se si trattasse di una riproduzione fisica. Per esempio possiamo riprodurre l'ambiente che ci
circonda o le scene di cui siamo protagonisti o spettatori in rappresentazioni a livello mentale, ovvero come
rappresentazioni “analogiche”.
Cosa si intende per rappresentazione proposizionale. Fare un esempio
Il mondo esterno e le diverse situazioni in cui possiamo svolgere un qualche ruolo possono essere rappresentate in
forme simboliche mediante segni arbitrari e descrizioni (le proposizioni sono rappresentazioni astratte degli oggetti ed
eventi che rappresentano e perciò non catturano né contendono le caratteristiche fisiche che rappresentano). Esempio:
calciare (calciatore, pallone): il primo costituente è detto “predicato” e rappresenta la relazione esistente tra gli altri
elementi della frase, il primo elemento posto tra parentesi è il “soggetto”, il secondo tra parentesi è l’ “oggetto”.
La rappresentazione semantica secondo il modello di Collins e Quillian.
Collins e Quillian hanno ipotizzato che i significati sono rappresentati in una struttura gerarchica in cui i nodi
concettuali sono inclusi a diversi livelli.
Esempio: il concetto di “canarino” è incluso in un concetto più ampio, quello di “uccello”, e quest’ultimo a sua volta in
quello di “animale”. Le proprietà/attributi di un nodo sono condivise dai nodi concettuali inferiori e il tempo di recupero
delle informazioni dipende dalla distanza fra i nodi.
Cosa si intende per rappresentazione delle conoscenze Procedurali.
Oltre alle rappresentazioni di conoscenze semantiche e fattuali, gli individui dispongono di conoscenze procedurali:
conoscenze specializzate riguardanti il modo con cui si svolgono molte attività. Non solo sappiamo cosa è una
bicicletta, ma sappiamo anche come la si usa. (Se hai bisogno di un pc, allora vai da Media World)
Cosa sono le immagini mentali
Una delle questioni principali che si pongono gli psicologi è il riconoscimento, dato che la rappresentazione degli
oggetti in entrata non sempre corrisponde alla rappresentazione di quegli stessi oggetti già posseduta dagli individui.
Esempio: riusciamo a distinguere la lettera “A” anche se la vediamo capovolta. La teoria di Kosslyn si basa su dati
empirici che dimostrano che, quando la gente manipola le rappresentazioni mentali, si comporta in modo tale da
replicare l'interazione che generalmente ha col mondo reale. Esempio: quando gli individui immaginano di spostare un
oggetto pensante impiegano più tempo rispetto al caso in cui l'oggetto da spostare sia leggero.
Descrivere l’esperimento di Kosslyn sulle immagini mentali
L’esperimento di Kosslyn, Ball e Reiser è volto a dimostrare che l’immagine di un oggetto come mappa è analogo alla
mappa reale. Dopo aver fatto osservare una mappa con riportati degli oggetti viene chiesto di memorizzarli. In questo
modo si forma una mappa mentale. Agli individui viene chiesto di focalizzare l’attenzione su un oggetto, dopo 5
secondi su un altro, e così via. Si è notato che quanto più distanti sono i punti nella mappa reale, tanto più lungo è il
tempo per spostarsi nella mappa mentale.
Descrivere l’esperimento di Shepard e Metzler sulle rotazioni mentali
Shepard e Metzler hanno dimostrato sperimentalmente che le immagini possono essere manipolate, ad esempio possono
essere ruotate mentalmente in modo analogo a quelle fisiche. (A e A rovesciata) Esperimento: i soggetti devono decidere
se due figure geometriche diversamente ruotate sono uguali o diverse. I tempi di reazione per le risposte “uguale” sono
direttamente proporzionali alla differenza di orientamento tra i due stimoli. Tanto > è la rotazione dello stimolo che
deve essere compiuta mentalmente (per effettuare il confronto col secondo) tanto più lungo è il tempo necessario per
dare la risposta.
Il valore di immaginabilità
Gli stimoli possono avere un differente valore di “immaginabilità” ovvero la diversa capacità di evocare un'immagine.
Esempio “mela” o “gatto” o “evento” o “valore”. Alcune parole possono essere in grado di attivare una qualche
esperienza sensoriale come un suono o un’immagine, più o meno rapidamente o facilmente rispetto ad altre parole.
Rappresentazione dei significati in termine di concetti e categorie
La rappresentazione in termini di concetti e categorie, ovvero l'esistenza e l'utilizzo delle categorie, rispondono ad un
principio di “economia cognitiva” poiché da una parte ci permettono di massimizzare le informazioni contenute in essa
e dall'altra di differenziare ogni categoria dalle altre. Gli studi condotti da Rosch hanno permesso di descrivere
l'organizzazione dei concetti in base a due dimensioni principali. La prima, denominata “dimensione verticale”, si
riferisce al grado di inclusione di una categoria (Es. la categoria veicoli ha una estensione maggiore delle categorie
automobili, treni, navi dato che la prima include le seconde); la seconda, denominata “dimensione orizzontale” si
riferisce alla possibilità di differenziare le categorie allo stesso livello di inclusione (Es. Le categorie automobile
sportiva e berlina hanno lo stesso livello di generalità poiché sono entrambe incluse nella categoria più ampia di
automobili.
Definizione di prototipo secondo Rosch
Rosch ha proposto una teoria molto influente della rappresentazione dei concetti basata sulla nozione di prototipo,
ovvero di quella entità che dovrebbe contenere tutte le caratteristiche salienti del concetto e che perciò svolge il ruolo di
esemplare più rappresentativo della categoria. Rosch e Mervis hanno provato che gli esemplari prototipici condividono
con altri esemplari meno tipici della stessa categorie il maggior numeri di attributi, mentre condi