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Esame di Fondamenti di scrittura giornalistica (Giornalismo)
Possibili domande esame.
Fonti: appunti presi durante le lezioni (prof. Di Tanna) e lettura del testo base (Professione
giornalista – Sergio Lepri).
Domande:
1. Quando venne inventata la stampa e da chi?
2. Qual è stata l’evoluzione tecnologica dei giornali dalle origini ad oggi?
3. Cosa sono ipertestualità e multimedialità?
4. Cosa s'intende per giornalismo e cos'è una notizia?
5. Come si dividono le fonti dell'informazione?
6. Gli organi d'informazione si diversificano in base a quali caratteristiche (domanda molto
aperta)?
7. A quali caratteristiche del lettore deve far attenzione il giornalista?
8. Cos'è un'agenzia di stampa?
9. Cos'è la legge delle cinque W?
10. Come si compone il titolo?
11. Cos'è il lead e quali differenze ci sono nel suo uso da parte dei diversi organi
d'informazione?
12. Com'è composta la prima pagina?
13. Cos'era la terza pagina e a cosa serviva?
14. Cos'è un corrispondente?
15. Che differenza c'è tra pezzi di colore e pezzi di costume?
16. Cos'è il desk e quali sono i suoi compiti?
17. Cos'è la Dea?
18. Quali sono i criteri di impaginazione?
19. Cos'è la giustezza?
20. Cos'è il corpo?
21. Quali sono i vari tipi di cronaca giornalistica? 1
22. Quali sono le principali leggi e documenti che regolano l'attività del giornalista?
23. Cosa s'intende con rettifica?
Risposte:
1) L’invenzione della stampa risale al 1455 ad opera di Gutenberg.
2) Le origini del giornalismo moderno possono esser fatte risalire al XVI secolo, strettamente
collegate all'invenzione di Gutenberg della stampa a caratteri mobili attorno alla metà del
Quattrocento. È in questi anni infatti che cominciano a diffondersi i “notiziari” delle
compagnie di navigazione, con informazioni di tipo economico, commerciale e politico.
La nascita delle prime pubblicazioni a carattere periodico va fatta invece risalire alla fine
del secolo, con il perfezionamento delle tecniche di stampa.
Le prime pubblicazioni a stampo giornalistico nascono invece intorno ai primi anni del XVII
secolo.
La nascita della vera stampa quotidiana d’informazione avvenne nell’800 con importanti
novità come la rotativa (che aumento la velocità di produzione), il telegrafo elettrico
Morse (1844, che permetteva di inviare le notizie in tempo reale), le agenzie di stampa
(che fornivano notizie dall’interno e dall’estero. Altre importanti invenzioni riguardano il
‘900: radio, televisione, computer.
3) L’ipertestualità consiste nel passare da un testo corrente ad uno pregresso tramite un
collegamento, un link. La multimedialità è l'utilizzo di diversi mezzi di comunicazione quali,
oltre allo scritto, anche le immagini, i video, il sonoro ecc.. all'interno di un unico
dispositivo elettronico (archivi, siti internet ecc)
4) Il giornalismo è mediazione tra la fonte dell’informazione e il ricettore, cioè il lettore o
telespettatore o radioascoltatore. A trasformare un semplice fatto in notizia è il giornalista
che spera che quel determinato fatto possa catturare l’attenzione dei lettori. Quindi la
notizia è un fatto che il giornalista ritiene interessante per i propri lettori. Essa è
l’informazione di un fatto o di un avvenimento, data a mezzo stampa/trasmissione
televisiva/trasmissione radiofonica/pubblicazione online.
5) Le fonti dell’informazione possono essere dirette (primarie) o intermedie (secondarie). Le
fonti primarie sono i fatti veri e propri. Le fonti intermedie sono le fonti istituzionali (uffici
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stampa e portavoce di organi di governo, economici, enti pubblici ecc) e le agenzie di
stampa (es: Ansa, Agi ecc)
6) Gli organi di informazione (cioè i giornali) si differenziano in base:
Al pubblico a cui si rivolgono (donne, bambini);
Ai contenuti (se si tratta di informazione generale o specializzata);
Alle aree di diffusione (giornale nazionale o regionale)
Alla periodicità (mensile, settimanale);
Al tipo di organo (tv, radio, stampa, internet);
Allo spazio (nr pagine) o al tempo (nr di minuti) in cui si esprimono;
Al prezzo (gratuito o a pagamento).
7) Il giornalista deve tener conto del livello di istruzione dei suoi lettori, dei loro interessi,
della loro conoscenza della lingua italiana, delle loro conoscenze per capire di cosa si sta
parlando, della loro disponibilità di tempo da dedicare alla lettura.
8) Un’agenzia di stampa è un organo di informazione base e fornisce notizie agli altri organi di
informazione (giornali, tg ecc).
9) Nella realizzazione di un articolo – per catturare l’attenzione del lettore – bisogna tener
presente la cosiddetta regola delle 5 W: chi, cosa, dove, quando, perché (who, what,
where, when, why) a cui bisogna rispondere nella prima fase dell’articolo, noto come lead.
Se però il lead risulta troppo lungo è bene dividerlo in due frasi. Il lead raccoglie gli
elementi più importanti del fatto.
10) Il titolo si compone principalmente di tre elementi: l’occhiello, il titolo vero e proprio, il
sommario:
L’occhiello o sopratitolo è una frase opzionale, più piccola del titolo e fornisce una
breve introduzione alla notizia.
Il titolo presenta un carattere tipografico grande ed indica il contenuto
dell’articolo.
Il sommario presenta un carattere tipografico più piccolo rispetto all’occhiello e
aggiunge qualche dettaglio.
Può capitare che sotto al sommario o sparso nel testo sia presente il catenaccio che
ha lo scopo di evidenziare un elemento curioso contenuto nell’articolo. 3
11) Il lead è la prima frase dell’articolo, ha lo scopo di raccogliere gli elementi più importanti
del fatto e catturare l’attenzione del lettore. Per far questo segue la regola delle cinque W.
Il lead presenta caratteristiche diverse a seconda dell’organo di informazione utilizzato:
Nel giornale parlato il lead deve catturare subito l’attenzione dell’ascoltare e per far
questo si comincia con il protagonista della vicenda.
Nell’agenzia di stampa il lead non può essere interpretativo (cioè non può spiegare
la notizia; questo perché l’agenzia di stampa fornisce notizie ad altri organi di
informazione).
Nel teletex (mediavideo e televideo) il lead coincide con la notizia, che è breve.
Nei giornali locali nel lead si punta l’attenzione sull’elemento locale.
12) La prima pagina è divisa in tre tagli centrali: taglio alto che contiene la notizia più
importante (articolo di apertura), taglio medio e taglio basso che contengono notizie via
via di minore importanza. A sinistra è presente l’articolo di fondo (scritto dal direttore del
giornale ed esprime il commento su un fatto importante della giornata) e a destra in alto la
spalla. La prima pagina presenta le notizie più importanti di cronaca e politica. Solitamente
le notizie vengono anticipate nelle prima pagina (o con una breve sintesi o con le prime
righe della notizia o addirittura con il semplice titolo) e poi rinviate alle pagine seguenti.
13) La terza pagina conteneva articoli di carattere culturale (letteratura, storia, arte ecc) ma da
tempo non appare più. Per molti anni è stata l'unico mezzo per acculturare i lettori.
14) Il corrispondente è un giornalista che lavora in una capitale straniera o in una città italiana
(differente da quella dove ha sede la redazione del giornale) da cui trasmette le notizie. Il
corrispondente è residente stabile nel luogo da cui trasmette le notizie. Si differenzia
dall’inviato che è un giornalista che appunto viene inviato sul luogo di un fatto per fornirne
informazioni; anche l’inviato trasmette le notizie da una città differente rispetto a quella
sede del giornale ma il suo incarico è temporaneo (il suo incarico può riguardare un evento
bellico o un congresso politico).
15) Il pezzo di colore accompagnava la cronaca raccontando aspetti minori o curiosi della
vicenda (come ad esempio l'appartamento dove era avvenuto il delitto oppure notizie sulla
famiglia dell'assassino). Oggi è stato sostituito dal pezzo di costume che è un commento sui
fatti di cronaca che emozionano maggiormente il lettore ed è pubblicato in prima pagina.
16) Il desk è il lavoro di redazione, si tratta del lavoro di redattori sconosciuti al pubblico e che
si occupano: della correzione grammaticale degli articoli; dell’organizzazione del lavoro;
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