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Amministratori delegati
• Se lo statuto o l'assemblea lo consentono, il consiglio di amministrazione può delegare proprie attribuzioni
ad un comitato esecutivo, composto da alcuni dei suoi componenti, o ad uno o più dei suoi
componenti, gli amministratori delegati (organi delegati).
• In tal caso il consiglio determina il contenuto, i limiti e le eventuali modalità di esercizio della
delega; può sempre impartire direttive agli organi delegati e avocare a sé operazioni
rientranti nella delega.
• Gli organi delegati curano che l'assetto organizzativo, amministrativo e contabile sia adeguato alla natura e
alle dimensioni dell'impresa e riferiscono al consiglio di amministrazione e al collegio sindacale, con la
periodicità fissata dallo statuto e in ogni caso almeno ogni sei mesi, sul generale andamento della
gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per le loro
dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla società e dalle sue controllate.
• Sulla base delle informazioni ricevute il consiglio valuta l'adeguatezza dell'assetto organizzativo,
amministrativo e contabile della società; esamina i piani strategici, industriali e finanziari della società, se
predisposti; valuta, sulla base della relazione degli organi delegati, il generale andamento della
gestione.
• Gli amministratori sono comunque tenuti ad agire in modo informato; ciascun amministratore può
chiedere agli organi delegati che in consiglio siano fornite informazioni relative alla gestione della
società.
• Non possono essere delegate:
• la facoltà di emettere obbligazioni convertibili.
• la redazione del bilancio di esercizio.
• La facoltà di aumentare il capitale sociale.
• Gli adempimenti relativi alla riduzione del capitale sociale per perdite.
• La redazione del progetto di fusione con altre società.
• La redazione del progetto di scissione della società.
Principio di competenza
• Il principio di competenza definisce i criteri di imputazione dei costi e
dei ricavi all’esercizio ai fini della determinazione del reddito di periodo.
• Non si possono imputare al conto economico costi o ricavi per i quali non siano
stati conseguiti i relativi ricavi o sostenuti i correlativi costi.
• Si rinviano costi già sostenuti o ricavi già conseguiti al risultato economico
dell'esercizio successivo, in quanto sia attendibile che, nel futuro esercizio, debbano
essere conseguiti o sostenuti i correlativi costi o ricavi.
• È necessario imputare al conto economico costi o ricavi che durante l'esercizio non
si sono manifestati finanziariamente, qualora i correlativi ricavi o costi abbiano già
avuto sostenimento o conseguimento.
• In generale:
• I ricavi di competenza dell’esercizio sono quelli per cui si sono concluse le
operazioni nel periodo amministrativo osservato. Il bene/servizio è stato ceduto,
il momento del pagamento non è determinante.
• I costi di competenza dell’esercizio sono quelli che si correlano/partecipano/sono
funzionali ai ricavi di competenza. 38
Massimo Capovilla - Diritto Commerciale - Ca' Foscari 2016
Valutazione immobilizzazioni materiali e
rivalutazione
• Le immobilizzazioni materiali vanno valutate al costo
• Comprensivo delle eventuali rivalutazioni.
• Rettificato dei relativi ammortamenti (stanziati in relazione alla residua possibilità di utilizzazione dei cespiti) .
• Se si verifica una perdita durevole di valore è necessaria una svalutazione del valore al fine di valutare il cespite al proprio valore recuperabile
tramite
l’uso .
• Le immobilizzazioni: destinate alla successiva alienazione, obsolete, non più utilizzate / utilizzabili nel
ciclo produttivo vanno valutate al minore tra valore netto contabile e valore netto di realizzo.
• E’ possibile effettuare rivalutazioni del costo iscritto in bilancio solo in occasione di leggi speciali e tale
rivalutazione deve essere accreditata alle riserve di PN nell’esercizio in cui viene effettuata (voce A.III Riserve
di
rivalutazione).
• L’immobilizzazione che, alla data di chiusura dell’esercizio, risulti durevolmente di valore inferiore al costo
di
acquisto / di produzione ridotto dell’ammortamento, deve essere iscritta a tale minor valore (OBBLIGO non
facoltà). Questo non può essere mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della rettifica
effettuata.
• Le immobilizzazioni materiali possono essere rivalutate solo nei casi in cui leggi speciali, generali o di
settore lo richiedano o lo permettano. Non sono ammesse rivalutazioni discrezionali o volontarie delle
immobilizzazioni materiali ovvero rivalutazioni che non derivino dall'applicazione di leggi
speciali. Massimo Capovilla - Diritto Commerciale - Ca' Foscari 2016
• Limiti: valore d'uso dell'immobilizzazione stessa che non può in nessun caso essere superato.
• Effetti: non può modificare la stimata residua vita utile e non costituisce elemento di ricavo, pertanto, viene accreditato in apposita voce delle
riserve di
patrimonio netto, alla voce A.III "Riserve di rivalutazione".
• La rivalutazione può essere attuata mediante i seguenti metodi:
• Rivalutazione del costo storico del cespite e del valore del relativo fondo.
• Rivalutazione del costo storico del cespite.
• Rivalutazione tramite riduzione del fondo di ammortamento.
Conseguenze quando l’institore omette di far conoscere
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che opera per l’imprenditore
• E’ l’alter ego dell’imprenditore o il preposto ad una sede secondaria.
• Ha il potere di rappresentanza commerciale, egli può stipulare contratti anche in nome proprio, essendo
sufficiente che il
terzo sappia che il contratto che va stipulare riguarda l'impresa cui l'institore è preposto.
• Può compiere tutti gli atti pertinenti all’esercizio dell’impresa salvo le limitazioni contenute nella procura
(serve a circoscrivere il potere dell’institore).
• Non può vendere o ipotecare i beni strumentali dell’azienda se non viene espressamente autorizzato.
• L’institore deve: le iscrizioni richieste dalla legge nel registro delle
• deve secondo lo statuto dell'imprenditore commerciale curare
imprese . tenere le scritture contabili
• deve altresì .
dichiarare al terzo di rappresentare l' imprenditore
• deve infine .
• Se l’institore omette di far conoscere che tratta per il preponente è personalmente obbligato, tuttavia il terzo può
agire
anche contro il preponente per gli atti compiuti dall’institore che siano pertinenti all’esercizio dell’impresa a
cui è preposto, anche nel caso di falso procuratore (differenza vs il diritto privato dove il rappresentante
senza poteri non impegna lo pseudo rappresentato, il mercato prevale sull’interesse del particolare).
• La procura deve essere iscritta, altrimenti si reputa generale, quindi le limitazioni non sono opponibili a terzi
tranne che si provi che questi ne erano a conoscenza.
• Non serve una procura scritta per essere institore, basta comportarsi in quel modo.
Massimo Capovilla - Diritto Commerciale - Ca' Foscari 2016 40
Trasformazione regressiva
• Trasformazione da società di capitali a società di persone.
• Votazione a maggioranza per le modifiche dell’atto costitutivo, e col
consenso di tutti i soci che acquisiscono la responsabilità illimitata.
• Il consenso non è condizione di validità dell’assemblea, ma di efficacia,
e va dato entro 30gg dalla delibera.
• Condizioni di validità della delibera:
• Presenza della relazione illustrativa delle motivazioni e degli effetti della
trasformazione redatta e depositata dagli amministratori nei 30gg precedenti
l’assemblea.
• Valutazione del patrimonio sociale al fine della liquidazione per chi recede,
e va depositata 15gg prima.
• Ogni socio ha diritto a partecipare agli utili in proporzione alla
quota di partecipazione del capitale sociale posseduta.
Leaveraged buyout
• Si tratta di una tecnica di acquisto da parte di una holding creata appositamente, di una
partecipazione (totalitaria o di controllo) di una società, di un'azienda, di un ramo d'azienda
o di un gruppo di attività (target), che ha come caratteristica quella di ricorrere al debito per
finanziare la maggior parte del valore di acquisto. Il rimborso del debito così contratto è
collegato alla generazione di flussi di cassa e/o alla cessione di attività del target.
• Si procede ad una fusione per incorporazione tra società target (la incorporata) e
l’incorporante.
• Tale operazione può avere come investitori:
management buyout
• Management della società ( ).
management buyin
• management di altre società ( ).
• Il leveraged buyout è stato espressamente reso lecito nell'ordinamento giuridico italiano a
seguito della riforma del diritto societario del 2003, la quale ha permesso di superare i dubbi
di legittimità che venivano sollevati sulla base del divieto, contenuto nel primo comma dell'art.
2358 c.c. che inibisce alle società di accordare prestiti o concedere finanziamenti per
l'acquisto di proprie azioni.
• Essendo un’operazione rischiosa ci sono criteri stringenti per eseguirla:
• Il progetto di fusione deve indicare quali risorse finanziarie sono poste a garanzia.
• Vanno indicate le ragioni ed il piano economico-finanziario.
• Va fatta una relazione degli esperti che ne giustifica la ragionevolezza.
• La revisione contabile è obbligatoria.
Valutazione delle partecipazioni
• Metodo del costo: possibile per tutte le partecipazioni immobilizzate.
• Metodo del patrimonio netto: possibile solo per le
partecipazioni immobilizzate in imprese controllate e
collegate.
• Criteri di determinazione del metodo del patrimonio netto:
• Il costo della partecipazione è aumentato degli utili e diminuito delle perdite
maturate (per competenza) dalla partecipata.
• Sono eliminati gli utili e le perdite, in capo alla partecipata, relativi a scambi
con la partecipante non ancora realizzati.
• Devono essere assestate nel tempo le differenze originarie fra il costo sostenuto
per
l’acquisto della partecipazione ed i corrispondenti valori del patrimonio netto della
partecipata.
Deleghe assembleari SPA
• Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono farsi rappresentare nelle
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