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La metodologia pedagogica dei genitori

1. Pestalozzi (p.14)

Pestalozzi è il fondatore della linea di pensiero di metodologia pedagogica dei genitori. Consiglia a tutti gli educatori di osservare come fa una madre e come agisce un genitore nel rapporto con il proprio figlio per comprendere come impostare la relazione pedagogica con il bambino. Pestalozzi riconosce alle madri un sapere pratico fondamentale e anche una conoscenza approfondita dei propri figli in quanto nell'osservazione quotidiana sanno capire la combinazione funzionale che esiste nello sviluppo del bambino tra cuore, mano e spirito. Dà molta importanza alle emozioni come fonte di processo educativo. Fa distinzione tra amore cieco che soffoca le abilità e la personalità del bambino e quello che le promuove. L'intuizione è un sapere implicito delle madri. Pestalozzi è convinto che ogni madre ha le qualità per diventare la persona principale nello sviluppo dei figli.

2. [Titolo mancante]

Decroly (p.15) Inventore del metodo globale di apprendimento in cui dice di osservare come osserva una madre. Decroly elabora uno strumento che anticipa il patto educativo tra genitori insegnanti. E' un insieme di schede e relazioni di osservazioni sullo sviluppo del bambino gestite insieme da genitori, insegnanti ed educatori. Perché sostiene che gli insiemi di sguardi aiutano a fare una lettura completa dei bisogni del bambino e del piano educativo individualizzato centrato sulle sue particolarità. Decroly considera i genitori come degli esperti dei propri figli che sono in grado di fornire indicazioni e informazioni per costruire un progetto educativo. Decroly presta attenzione alle emozioni e all'affettività, i genitori infatti imparano a conoscere i propri figli attraverso le emozioni.

3. Maria Montessori (p.16) Insiste sull'importanza del sapere pedagogico delle madri. La Montessori consiglia agli insegnanti della scuola primaria, che hanno il compito di

Insegnare la lettura e la scrittura ai bambini, di osservare come imparano dalle madri a pronunciare le prime parole e poi le prime frasi. Le madri attraverso il lavoro di cura imparano a conoscere il funzionamento sensoriale, motorio ed emozionale del figlio. La Montessori attribuisce molta importanza al dialogo con i genitori per costruire alleanza educativa tra scuola e famiglia, progettualità comune. La madre è innanzitutto un'educatrice che nella relazione col figlio sperimenta e costruisce in modo pratico delle strategie per favorire la crescita. Tutto questo grazie al lavoro di cura.

4. Ferriere (p.17) Sostiene che i genitori sono i primi educatori dei loro figli e sono anche esperti nell'osservazione nella relazione di cura. I genitori che sanno crescere insieme ai figli e imparano dalla loro esperienza di genitore sono fonte di sapere accumulato nel tempo e di conoscenze importanti sullo sviluppo del proprio figlio.

5. Emmanuel Mounier e Henri Bergson (p.18) Sostengono

che l'intuizione sia un sapere accumulato nel tempo. 6 Paulo Freire (p.23) Sostiene che la presa di coscienza sia collegata a una capacità di riflessione e dialogo che è in grado di comprendere alcuni aspetti della propria vita. Se un figlio sta male, il genitore si sente male ed entra in un processo di annullamento delle sue capacità di osservazione e di intuizione che sono alla base del sapere genitoriale. Quindi il genitore crede di non essere in grado di sopportare questo peso. 7 Classici della pedagogia, Makarenko (Makarenko) (p.26) Il pedagogista sottolinea, nella sua opera "Il libro dei genitori", 3 atteggiamenti del ruolo educativo dei genitori nella famiglia: - serietà - semplicità - sincerità. Si occupò dei bambini sbandati e adolescenti in seguito alla Rivoluzione Russa del 1917 e la guerra civile. Fondò una colonia educativa. Raccontò di questa sua esperienza nel testo 'Il poema pedagogico'. Makarenko

Riporta fi fl fi fi fi fi fi fi fl fi fi fi tanti racconti di genitori, madri e padri, ed è anche molto critico verso l'educazione patriarcale. La cosa interessante è vedere come dà voce alla narrazione popolare e anche al suo buon senso in fatto di educazione. Scriverà che anche se non aveva potuto avere gli, ma che in fondo tutti i ragazzi e ragazze che aveva conosciuto lo erano stati per lui. Vi è un qualcosa in Makarenko di Don Milan, anche se uno era ateo e comunista e l'altro sacerdote cattolico. Un misto di rigore e affettività: sono, per lui, due grandi virtù genitoriali. Makarenko è spesso all'ascolto dei genitori, si considera lui stesso un genitore, fa notare che l'essere genitore è qualcosa di più che dare la vita: è un atto di responsabilità, sia verso il singolo bambino che verso la società. Secondo lui vi è un nesso fra la storia del singolo e il contesto sociale,

Tra l'individuo e la collettività. Scuola, famiglia e società sono strettamente collegati: è proprio nell'interazione tra il tipo di relazione, esistente nella famiglia, nella società e nella scuola che si delinea un determinato modello di società. Makarenko era impegnato nella costruzione di una nuova società, società socialista, e pensava che non solo gli insegnanti ma anche i genitori come cittadini dovessero parteciparvi attivamente in modo attivo. Un tipo di relazione dove libertà e responsabilità sociale sono fortemente collegate. Non c'è libertà vera senza rispetto per la libertà altrui. Il pedagogista afferma di essere arrivato alla conclusione che non esistono 'bambini difficili', ma semplicemente storie complicate che in un contesto di riconoscimento e di ascolto possono ritrovare lo slancio positivo della vita. In questo senso il sapere dei genitori è fondamentale.

Per gli esperti che sanno ascoltare e dialogare. Quando Makarenko parla del ruolo educativo del genitore parla di serietà, semplicità e sincerità. Makarenko è critico verso l'educazione patriarcale, dà voce alla narrazione popolare e al buon senso in fatto di educazione. Secondo lui rigore e affettività sono le più grandi virtù genitoriali. Mettere al mondo un bambino significa dedicare a lui molti anni, forse e attenzione. Quindi essere genitori significa anche organizzare la loro vita. Essere genitore è qualcosa di più che dare la vita, è un atto di responsabilità sociale sia verso il bambino sia verso la società. Inoltre, scuola, famiglia e società sono collegate. Ci deve essere un tipo di relazione dove libertà e responsabilità sociale sono collegate perché non c'è libertà senza rispetto della libertà altrui quindi senza responsabilità nei.

confronti dell'altro e della società. I genitori irresponsabili, infatti, sono quelli che sanno essere autorevoli nella relazione col figlio.

Azioni della metodologia pedagogia dei genitori (p.53)

Le azioni sono il fondamento della Metodologia, senza le azioni, non potrebbe esistere. Sono le fasi guida del progetto. La prima azione individuo nella narrazione il modo con il quale le competenze e le conoscenze educative della famiglia si esprimono, indica come raccoglierle, pubblicarle e diffonderle. Nella seconda azione il percorso educativo dei genitori diventa formazione dei professionisti che si occupano della crescita nei bambini. La terza azione permette di validare scientificamente le ipotesi di partenza. La metodologia vuole rendere palese ed evidente il processo dell'educazione familiare tramite le pubblicazioni degli itinerari informativi, quindi viene restituito alla famiglia il valore della sua azione facendola emergere come ruolo da protagonista all'interno della società.

Diffondere (p.66)

Tramite la diffusione delle narrazioni che contengono un messaggio si crea coscienza individuale e pubblica. La costruzione di una nuova sensibilità educativa avviene tramite coscientizzazione dei genitori e formazione degli esperti che si occupano di rapporti umani. I genitori riprendono la loro dignità trasmettendo la loro consapevolezza ai loro partners, alla loro comunità, alle agenzie educative a cui affidano i loro figli. Grazie alla formazione ottenuta tramite le narrazioni dei genitori, gli esperti portano nelle loro attività professionali una nuova consapevolezza che si esprime nella richiesta e valorizzazione delle competenze e delle conoscenze educative della famiglia. La prima diffusione della metodologia avviene quindi per comunicazione diretta, coinvolgimento e convinzione personale, oppure tramite la formazione degli esperti. Lo strumento principale per la metodologia è la diffusione di testi che contengono le narrazioni dei genitori.

Il testo scritto permette di riflettere sulle frasi scritte dai genitori. Le indicazioni della metodologia permettono di scoprire quello che c'è ma non viene visto, quello che è banale ma anche vitale come l'acqua. Le narrazioni offrono una collezione di qualità e soluzioni proposte da altre mamme e papà. Ogni pubblicazione è preceduta da un inquadramento scientifico che evidenzia come non si tratti di semplici narrazioni. Sono testimonianze attive. Esse sono studiate, analizzate, e commentate da tutti coloro che, come professionisti, si occuperanno di educazione di minori. Danno speranza, soluzioni permettono di ampliare lo spazio mentale ed emozionale. La metodologia mette in luce la cultura della genitorialità che crea nuova cultura. C'è la necessità di dare importanza all'educazione, valorizzando quella genitoriale. Tramite la diffusione delle narrazioni che contengono un messaggio educativo si crea coscienza.

individuale e pubblica. Il prendere coscienza e formazione a livello razionale ed emotivo permette di acquisire un comportamento attivo. fi fi fi fi fi fi fi fi fl fi La diffusione della metodologia, quindi, incide sul sociale e allarga le prospettive della formazione familiare. La prima diffusione della metodologia avviene per comunicazione diretta e coinvolgimento personale.

10. La formazione dei professionisti, i 4 effetti che si possono avere. Effetti della formazione (p.83) Gli effetti della formazione narrativa sono:

  • attenzione: nella formazione narrativa genitore viene posto in posizione di formatore e tutto si concentra su di lui, lui è attore mentre i professionisti sono spettatori. L'attenzione presuppone rigore, uno svuotarsi temporaneo di sé per fare spazio agli altri. Nelle narrazioni prodotte dai genitori emerge che essi hanno una visione consapevole e delle proprie azioni, rivelano ciò che sta dietro al loro agire e a quello dei figli. Da questo emerge

Come si sono originate le vicende educative e come si sono poi sviluppate.

Rappresentazione: la formazione prodotta dai genitori permette agli esperti di ampliare il loro campo cognitivo con nuove capacità.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
54 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 96REBECCA di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia dell'infanzia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Zonca Paola.