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Domande e Risposte Creazione di valore per il territorio - Prof. Quaglia Pag. 1
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Il territorio può essere visto come un sistema vitale. SISTEMA perchè ha una struttura fisica (può

essere una Regione come il Piemonte, oppure un'impresa come la Ferrero), componenti fisici (uffici

amministrativi ecc); componenti logiche (persone pensanti), tra loro interagenti e orientati ad una

determinata finalità. È un sistema VITALE perché sopravvive nel tempo, rimane unito ed è

integrale, di conseguenza si può affermare che ha un suo equilibrio (mantenere il suo stato nel BP

ma deve anche durare nel LP); inoltre è dotato di meccanismi e possibilità di crescere, svilupparsi e

adattarsi all'ambiente.

I 4 postulati di un sistema per essere vitale sono:

1. Un sistema può essere considerato vitale solo se è in grado di sopravvivere in un determinato

ambiente in condizioni di autonomia. Un sistema deve essere integrato nell'ambiente che lo

circonda (sostenibilità ambientale)

2. Un sistema vitale è isotropo: presenta un identità propria

e unica ed una specificità che lo contraddistinguono da

altri sistemi (con altre identità). L'identità non è fissa ma

varia, molteplici funzioni costituiscono un unica identità.

3. Ogni sistema vitale (L) non è un isola, ma deve essere connesso con una serie di sovra sistemi

(L+1) e sotto sistemi (L-1) dai quali e ai quali, trae e fornisce servizi e regole (gerarchia sist. Vitali).

4. Il sistema vitale attraverso processi di consonanza (perfetta integrazione all'interno del proprio

sovra sistema) e processi di risonanza (affievolimento contorni con il proprio sotto sistema), può

arrivare a perdere la propria autonomia, dissolvendosi nel proprio sovra sistema, o inglobando il

propri sotto sistema.

2. L'impresa in una prospettiva sistemica vitale e i suoi postulati

L'impresa è indubbiamente un sistema: caratterizzata da una natura composita, una natura

relazionale, orientata ad un fine. Si può affermare che è un sistema vitale poiché è composto da due

aree: un area delle operazioni (quella che attua concretamente le decisioni) e un area delle decisioni,

quest'ultima area è scissa in decisioni di governo (strategie aziendali del CdA o azionisti) e

decisioni di gestione (realizzazione pratica delle strategie di governo). L'impresa è un sistema vitale

che si configura mediante un'aggregazione tra area di governo e area di gestione (decisioni di

gestione + area delle operazioni). Le decisioni dell'imprenditore vengono fatte molto spesso

umanamente, attraverso fattori imponderabili con valore morale e non economico. I 4 postulati del

sistema vitale impresa sono:

1. l'impresa è un sistema aperto e agisce con dei comportamenti esterni ad esso.

2. Le imprese sono isotrope, mantengono un'identità comune, organizzata con differenti organi e

strutture operative. L'identità del brand AUDI e differente dall'identità del brand PORCHE.

3. Il perseguimento della finalità dell'impresa è la connessione tra la holding (sovra sistema)e i sub

sistemi. Il rapporto dialettico esige che l'organo di governo deve controllare i sub sistemi aziendali.

4. Risonanza: condividere con altri sistemi (sovra e sotto) l'ambiente per ottenere vantaggi.

3. Analogie e differenze tra imprese e territorio nell'ottica sistemica, con verifica delle

caratteristiche fondamentali di un sistema

Le principali analogie tra impresa e territorio sono: status di organizzazione formale e sociale,

un'organizzazione formalizzata sul piano sociale è costituita da un insieme di iniziative,

caratterizzate da una certa stabilità nel tempo, poste in essere da uno o più individui e destinate a

interessare più soggetti; natura sistemica, insieme di componenti, natura relazionale e orientamento

ad un fine; configurazione di sistema aperto, il territorio intrattiene relazioni di scambio con

l'ambiente esterno (consonanza e risonanza); pianificazione strategica, si occupa di definire chi,

quando, come, cosa, deve fare per realizzare nel lungo periodo una determinata strategia (la

pianificazione strategica si configura non come elemento statico definito ex-ante ma come realtà in

divenire). Le differenze invece sono: maggiore rigidità del territorio; maggiori difficoltà di

identificazione rispetto all'impresa.

4. Le diverse teorie sistemiche del territorio e ASV (approccio sistemico vitale)

Teorie geo-naturali: approccio paesaggistico si suddivide in approccio progettuale ed approccio eco-

sistemico; e economico-sociali. Teorie geo-economiche: regione naturale, amministrativa,

omogenea, funzionale e sistemica. Teoria dell'Approccio Sistemico Vitale invece è una sintesi ed

evoluzione delle precedenti teorie: approccio paesaggistico, architettura del territorio, ecologico e

teorie geo-economiche.

5. I soggetti della domanda territoriale secondo alcuni studiosi (Camagni, Valdani-Ancarani,

Quattrone).

La domanda territoriale è l'insieme delle esigenze e dei bisogni espressi da una serie di soggetti, che

risultano in vario modo collegati o collegabili ad un certo territorio. Secondo Camagni i soggetti

sono: stockholders (proprietari di terreni, immobili e infrastrutture), i fruitori di prodotti e servizi

(residenziali pubblici e localizzativi), gli stakeholders. Secondo Valdani e Ancarani: stakeholders

(residenti e imprese), clienti / mercati (fruitori di beni e servizi, investitori, potenziali residenti,

imprese in cerca di localizzazione), policy makers. Per Quattrone: Customers (fruitori di servizi,

residenziali; pubblici, residenti e non; localizzativi, imprese locali e non), Stockholders

(proprietari), Stakeholders (lavoratori, fornitori e costruttori), policy makers, mercati internazionali.

6. Le categorie di domanda di un area territoriale

Persone giuridiche (imprese): esse possono essere locali con l'obiettivo di trattenerle sul territorio e

creare vantaggi di tipo localizzativo, oppure attratte e svilupparle per creare economie di tipo

esterno. (interna) Criticità da monitorare = auditing territoriale, fattori di ri orientamento della

domanda localizzativa: insorgere di difficoltà nei rapporti con la comunità locale, peggioramento

del trattamento fiscale, acquisizione di imprese dall'estero, diminuzione delle vendite sul mercato

locale, elevato costo della manodopera. Persone fisiche: possono essere residenti a cui interessa la

qualità della vita, trovare occupazione, valori immobili, fine ultimo la sicurezza, ambiente e cultura.

Oppure possono essere commuters, interessati alla logistica, all'occupazione, e quindi ai servizi. Le

componenti esterne fisiche sono: soggetti in cerca di prima collocazione nello spazio (imprese e

nuclei familiari), turisti, soggetti in cerca di nuova collocazione nello spazio (imprese)

7. La domanda territoriale interna ed esterna, loro equilibrio e creazione di valore tra

soddisfazione e attrattività (affrontare il problema della segmentazione)

Il territorio è rappresentato da una serie i interessi espressi da una moltitudine di soggetti, divisi

nelle categorie di domanda esterna ed interna. Ogni segmento della domanda esprime bisogni non

sempre facili da conciliare. La presenza di molti attori rappresenta una significativa opportunità per

il territorio, ma allo stesso tempo (avendo interessi diversi) difficilmente si riesce a raggiungere una

condizione di equilibrio tra domanda interna ed esterna. La soddisfazione dei soggetti che

costituiscono la domanda interna ha effetti diretti e indiretti sulle condizioni di attrattività degli

investimenti delle persone appartenenti alla domanda esterna. Contemporaneamente il

miglioramento delle condizioni del territorio, al fine di renderlo più attrattivo ai soggetti esterni, può

migliorare il benessere dei soggetti locali. È un circolo virtuoso di sviluppo della competitività del

territorio, che lega e alimenta la soddisfazione all'attrattività conducendo ad un miglioramento

progressivo della posizione del territorio nello scenario competitivo globale.

8. I fattori competitivi dell'offerta territoriale (sei), con particolare riferimento alle

infrastrutture: I fattori competitivi dell'offerta territoriale sono: amministrazione e servizi pubblici,

tessuto produttivo locale, patrimonio artistico e culturale, componenti intangibili, caratteristiche

geo-morfologiche e dotazione infrastrutturale. Quest'ultima costituisce la più importante

componente dell'offerta di un luogo, esse supportano l'attività, ne riducono i costi e di conseguenza

incidono sulla redditività. Il potenziale infrastrutturale di un territorio non dipende solo dalla

dotazione fisica, ma anche dai livelli di rendimento che tale impianto è in grado di generare

(efficienza). Infrastrutture economiche (capitale fisico) possono essere le strade, ferrovie, porti, reti

energetiche e di telecomunicazioni ecc. Infrastrutture sociali sono relative ai settori dell'industria,

della sanità e dei servizi vari, collegate allo sviluppo di capitale umano e utilizzate dalle famiglie.

Esistono 2 modelli per la costruzione di infrastrutture: la concessione, lo stato concede ad un

privato di realizzare quell'opera con soldi o totalmente suoi, o compartecipazione in parte privata e

in parte statale, gli concede di realizzarla approvandogli i progetti, gli concede una gestione e una

concessione per un numero x di anni (ricevendo un pedaggio autostrade); progect financing,

tecnica di finanziamento per l'approvazione di opere pubbliche che si basa su fattibilità e redditività

(dei progetti)→ flussi finanziari generati coniugando interesse pubblico (utilità sociale) e interesse

privato (profitto). Vantaggi di efficienza, efficacia e trasparenza.

9. I fattori competitivi dell'offerta territoriale con particolare riferimento all'amministrazione

e ai servizi pubblici. I fattori competitivi dell'offerta territoriale sono: amministrazione e servizi

pubblici, tessuto produttivo locale, patrimonio artistico e culturale, componenti intangibili,

caratteristiche geo-morfologiche e dotazione infrastrutturale. L'amministrazione e servizi pubblici

locali permettono la creazione di un vantaggio competitivo per il territorio dall'efficienza del

funzionamento degli organismi istituzionali deputati al governo dell'area, dagli incentivi e

dall'attività di consulenza da essi predisposti, dal livello dei servizi pubblici locali (attività svolte

dagli enti locali senza una funzione amministrativa e neanche attività meramente economica).

Questi ultimi si dividono in: servizi reali, attività legate all'attrezzatura di un territorio (trasporti,

rifiuti, energia); servizi personali, o sociali, attività di erogazione denaro (pensioni), cura e

formazione, fornitura di beni (medicinali e pasti). Importanti anche gli incentivi e l'

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A.A. 2015-2016
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andrea.milone.14 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e direzione delle imprese II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Quaglia Giovanni.