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A
- A cavallo tra l'800 e il 900 la pedagogia era intesa come: - Un'attività teorica e normativa
- A diciotto mesi il bambino riesce: - A camminare con precauzione
- A due anni e mezzo il bambino: - Mantiene facilmente l'equilibrio con un solo piede
- A nove mesi il bambino riesce a: - Rimanere seduto senza sostegno
- A proposito dei bisogni, indicare quale delle seguenti proposizioni riesca a definirli più compiutamente: Sono da connettere all'identità personale o all'identità di gruppo
- A proposito dei desideri, indicare quale delle seguenti proposizioni riesca a definirli più compiutamente: Sono collegati ai vissuti personali di ciascuno
- A proposito delle necessità, indicare quale delle seguenti proposizioni riesca a definirle più compiutamente: Identificano condizioni caratterizzate da qualcosa che attende d'essere soddisfatto, al fine di ripristinare una condizione precedente
- A proposito di ciò che distingue un bisogno, un desiderio ed una necessità, è corretto affermare che le necessità si riferiscono a situazioni oggettive: - Sì
- A proposito di motivazioni, sì è soliti distinguere le motivazioni intrinseche da quelle estrinseche. Trovare la frase corretta: Le motivazioni estrinseche sono le ricompense (effettive o presumte) o anche le gratificazioni che inducono a prestare attenzione a quel che si apprende
- A proposito di motivazioni, sì è soliti distinguere le motivazioni intrinseche da quelle estrinseche. Trovare la frase corretta: Le motivazioni intrinseche sono le ricompense (effettive o presumte) e le gratificazioni che inducono a prestare attenzione a quel che si apprende
- A sei mesi il bambino: - Striscia per terra
- A tre anni il vocabolario di un bambino comprende circa 1000 parole e da questo momento incrementa la sua capacità di produrre parole con più sillabe, ma ciò che va rafforzato e stimolato è l'intento comunicativo. Se il bambino manifesta difficoltà nell'articolazione di alcune parole è opportuno che - L'adulto alterna la conversazione utilizzando queste parole con una certa frequenza. In questo modo, è possibile conferirgli una stimolazione senza che questa sembri una correzione
- Ad integrare il concetto di teoria della mente vi è quello di coerenza: - Centrale
- All'interno della teoria dell'iceberg vi è: L'interazione sociale
- All'interno dell'area "Insegnare a riconoscere le emozioni" nel primo livello rientrano: Il riconoscimento delle espressioni del viso nelle fotografie
- All'interno dell'area "Insegnare a riconoscere le emozioni" nel quarto livello rientrano: L'identificazione delle emozioni causate dal desiderio
- All'interno della teoria dell'iceberg vi è: L'immaginazione e il comportamento ripetitivo
- Alla genesi delle caratteristiche psichiche del soggetto con autismo si riscontra comunque uno stato di deficit di comprensione del mondo, soggettivo ed oggettivo, che gli rende complessa e divisa la concezione dei fenomeni, si tratta in questo caso della presenza di: Cecità mentale
- Anche se non si ha la certezza eziologica, è possibile fare una lunga lista delle cause sull'origine della sindrome autistica, tra cui: Errore della elaborazione genetica
- Anne Freud in uno studio su una serie di bambini sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti aveva osservato l'assenza di stati autistici affermando, quindi, il non connessione di questa patologia anche con le peggiori condizioni familiari, contrariamente all'idea di Bettelheim
- Attualmente esistono diversi gruppi di sostegno per i genitori, il loro obiettivo è: - D) Accrescere la consapevolezza su DDAI e sulle informazioni correlate, oltre che migliorare la qualità degli interventi offerti ai giovani pazienti con DDAI e alle loro famiglie
- Autocuturer afferma che nella relazione tra lo psicomotricista e il bambino un ruolo importante viene svolto: - Dall'empatia
C
C. Vio, G. Marzocchi e F. Offredi, autori del Parent Training, hanno individuato sei momenti per la costruzione di un percorso di intervento cognitivo comportamentale per genitori e bambino con disturba da deficit d'attenzione/iperattività. Individua i primi tre momenti:- A)
Durante il primo stadio è necessario determinare nel bambino la presenza o meno del disturbo e il suo livello di gravità. In un secondo momento bisogna individuare le caratteristiche cognitive e comportamentali del bambino, della famiglia e della scuola. Il terzo stadio riguarda l’insegnamento ai genitori di strategie e modalità di interventi utili alla riduzione e/o alla scomparsa dei comportamenti problematici.
Cesare Cornoldi nel suo libro del 2002 “Le difficoltà dell’apprendimento a scuola” afferma che: «Le difficoltà scolastiche sono di tanti tipi diversi e spesso non sono conseguenza di una causa specifica, ma sono dovute al concorso di molti fattori che riguardano sia l’alunno sia i contesti in cui egli viene a trovarsi»
Come afferma Minuto nella riabilitazione del bambini dislalico risulta molto utile: - La gestualità.
Come ogni classificazione scientificamente organizzata, anche la ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute) parte da presupposti teorici. Fra gli altri ce n’è uno che va individuato fra quelli che seguono: La disabilità è connessa ad un insieme di aspetti, ivi compreso quello sociale e situazionale.
Come ogni classificazione scientificamente organizzata, anche la ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute) parte da presupposti teorici. Fra gli altri, ce n’è uno che va individuato fra quelli che seguono: Nello studio della disabilità occorre centrare l’attenzione sulla salute degli individui stabilendo ogni possibile correlazione fra salute e ambiente.
Con la sigla ICF ci riferiamo alla Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute. Essa viene presentata come uno standard e quindi fornisce regole e specifiche tecniche. Per tutte queste ragioni essa si presenta come: Efficace strumento di individuazione e di certificazione delle disabilità.
Con la sigla ICF intendiamo: La classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute.
Considerando che “Il bisogno Educativo Speciale è qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo e apprenditivo, espressa in un funzionamento problematico, anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia che necessita di un’educazione speciale individualizzata”, individua l’analisi corretta: - Una componente di tale definizione è il concetto di funzionamento globale del soggetto, di salute bio-psico-sociale della persona come buon funzionamento dei vari ambiti, come sono stati definiti nel 2001 dall’ICF, che offre un’ottima base concettuale, per generare una griglia di conoscenza del funzionamento educativo e apprenditivo del soggetto.
D
Dai 12 ai 18 mesi sul versante ricettivo il bambino: - Riconosce ed identifica molti oggetti o figure animate.
Dai 2 ai 3 anni sul versante percettivo il bambino: - Usa espressioni di 2-3 ed anche più parole, si riferisce a se stesso usando il pronome piuttosto che il nome.
Dai 2 ai 5 mesi sul versante percettivo il bambino: - Collega il tipo di emissione con un particolare atteggiamento fono-articolatorio.
Dai 2 ai 5 mesi sul versante ricettivo il bambino: - Comincia ad esercitare un primo controllo su alcuni parametri della sua produzione vocale: intensità e durata.
Dai due ai tre anni il bambino inizia a mostrare maggiore interesse, a comunicare ed apprendere il linguaggio degli adulti. È importante che il bambino in questa fase venga spronato verso la produzione di frasi complete. Per stimolare la produzione di frasi complete potrebbe essere utile ogni volta che il bambino produce una frase corretta: - Ripetere la stessa frase completandola, in questo modo il bambino impara ad identificare le preposizioni e gli articoli.
Dai sei mesi ad un anno il bambino inizia ad imitare i modelli sonori appena uditi e presta