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La curva di domanda per l'impresa in un mercato concorrenziale

Nel mercato concorrenziale, dato che il prezzo del bene e la quantità prodotta dall'impresa non risentono delle reciproche variazioni, la curva di domanda per l'impresa è perfettamente orizzontale, ha quindi elasticità infinita. L'impresa non ha nessun potere nei confronti del prezzo di mercato, la quantità che essa produce è solo una piccola parte della quantità totale offerta sul mercato dalla totalità delle imprese. A causa di ciò, la quantità prodotta dall'impresa e il prezzo del bene sono due fattori fra loro completamente slegati. Questo non vale invece nel caso del mercato di monopolio. Teoria della produzione: le funzioni di produzione 1. Cos'è la produzione? Quali tipi di produzione possiamo avere? Si definisce produzione qualsiasi tipo di trasformazione.ad accrescere l'utilità del bene, questa può essere una trasformazione fisica del prodotto a partire dai materiali usati, una trasformazione nello spazio come il trasporto o nel tempo come l'immagazzinamento di un bene fino a quando è conveniente venderlo. 2. Quali sono le tipologie di fattori di produzione? E la loro remunerazione? I fattori della produzione sono i beni che vengono impiegati per ottenere il prodotto, possono essere raggruppati in quattro grandi gruppi (fattore/fornitore/remunerazione): - Terra/Proprietario/Rendita (risorse presenti in natura) - Lavoro/Lavoratore/Salario (prestazioni) - Capitale/Capitalista/Interesse (ogni bene materiale che viene usato nel processo produttivo) - Organizzatore/Imprenditore/Profitto (coordinamento degli altri fattori) I fattori produttivi possono essere ad utilità semplice (mattone) o ripetuta (cava). 3. Che differenza c'è tra breve e lungo periodo? Per breve periodo si intende un periodo di tempo in cui almeno uno dei fattori di produzione è fisso, mentre gli altri possono variare. Nel lungo periodo, invece, tutti i fattori di produzione possono essere variabili.

Un periodo si intende un intervallo temporale in cui almeno uno dei fattori della produzione è fisso, ovvero non può esserne modificata la quantità impiegata (impianti, attrezzature). Si definisce di lungo periodo un periodo per il quale ogni fattore della produzione si possa considerare come variabile, ovvero se possono cambiare le quantità impiegate nella produzione, l'impresa ha il tempo di adeguarsi nel lungo periodo.

Tracciare le funzioni di prodotto totale, medio e marginale. mutiinteridireazionel'andamentocorretto it nonsto maiin questapartePT.fm Pr fasi dellae produzioneLe variabili nel processo produttivo sono molteplici, considero un caso semplificato in cui fisso il livello produttivo di tutti fattori tranne uno ed il livello di impiego per tutti i fattori produttivi tranne uno. Nell'ipotesi di massimizzazione del profitto, i punti che giacciono lungo una f.d.p (funzione di produzione) sono punti efficienti perché esprimono la max

quantità di fattore prodotto per ogni data quantità di fattore impiegato, per la produzione si possono distinguere le funzioni del prodotto totale, marginale e medio.
  1. Curva di prodotto totale: Pt=y=f(v1), da 0-F la risposta è proporzionale al fattore, da F-C continua acrescere in maniera meno proporzionale, in F ho il punto di flesso. Il massimo viene raggiunto in C, dopo la quantità prodotta diminuisce anche e impiego maggior fattore v1.
  2. Curva di prodotto medio: PM=y/v1=f(v1)/v1, determinato dal rapporto fra quantità prodotta e il fattore impiegato, è dato geometricamente dalla pendenza della retta che congiunge ogni punto di Pt con l’origine degli assi. Inizialmente è crescente fino al massimo in corrispondenza di N della curva Pt.
  3. Curva di prodotto marginale: Pm=dy/dV1=f’(v1), è la funzione che rappresenta la variazione di PT relativa ad una variazione infinitesima del fattore variabile, geometricamente è

dato dalla derivata prima della curva Pt. Ha andamento crescente fino al punto di flesso F, dove ha il massimo, poi decresce fino ad annullarsi nel punto di massimo del PT.5.

Cos'è un isoquanto di produzione? Che forma assume in caso di beni complementari? Cosa sono le linee dei crinali?

La funzione di produzione nel caso di azione congiunta di più variabili si può rappresentare in questo modo: y=f(v1,v2), questo porta ad una serie di problemi relativi alla scelta per l'imprenditore, in particolare in riferimento alla sostituibilità fra i fattori.

Aumentando il numero delle variabili, la f.d.p diventa più complessa, la rappresentazione della funzione sul piano è un grafico tridimensionale dove il terzo asse z misura il livello produttivo per ogni combinazione di fattori, nel complesso si ha una superficie.

È possibile ridurre il diagramma a due dimensioni, se viene fissato il livello produttivo Q e si taglia la superficie individuata.

con un piano (parallelo al piano x,y) si ottiene una linea di contorno che rappresenta nel piano tutte le combinazioni di fattori x,y che mi possono dare il livello produttivo fissato. Questa curva prende il nome di isoquanto di produzione, è caratterizzato da convessità verso l'origine degli assi e andamento decrescente verso destra. È disostituzione zona e Lavoro Aq eccedenza ti e qe Cle Uidell di andamento di in quanto superficie produzione produzione. La zona decrescente compresa fra i punti K e W è caratterizzata da un prodotto marginale positivo per entrambi i fattori, sopra K positivo per v1 e negativo per V2, sotto W positivo per v2 e negativo per v1. I punti K e W sono determinati dalle tangenti a,b parallele agli assi e dividono l'isoquanto in tre zone: Il tratto fra K e W viene detto zona di sostituzione, le combinazioni di fattori in questa zona sono indifferenti ed efficienti. I tratti oltre K e W vengono detti zone di eccedenza, in queste zone.

c'è troppa quantità di un fattore rispetto all'altro, quantità che rimane inutilizzata. Il significato dal punto di vista economico è che non tutte le combinazioni di fattori che possono portare allo stesso livello di produzione sono efficienti. Il tratto rilevante per l'isoquanto è quello localizzato nella zona di sostituzione, all'interno di questa zona:

A) l'andamento è curvilinee con pendenza negativa

B) La curvatura dell'isoquanto misura la sostituibilità fra i due fattori, il grado viene dato dal Saggio marginale di sostituzione tecnica, SMST=-dv2/dv1. Questo è il tasso con il quale un fattore può essere scambiato con l'altro mantenendo costante il prodotto. (Pendenza della tangente nel punto all'isoquanto). Nel caso di beni complementari la sostituibilità è nulla, tutte le combinazioni di fattori tranne quella posta sull'angolo cadono nella zona di eccedenza e

La zona di sostituzione è ridotta ad un punto. Non è possibile avere produzione con un solo fattore, per produrre una determinata quantità di prodotto ho bisogno di una specifica combinazione di fattori produttivi. Di fattori fra reciprocoie ramato uguale ammerestaproduzioneV2 totalmente sostituibilitotalmente satiricie con con SMS smsdanescente astantiµ Complementarigomme.

Considerando la rappresentazione tridimensionale della funzione di produzione se viene tagliata la curva con una serie di piani perpendicolari all'asse z si individuano più livelli produttivi ognuno dei quali corrisponde ad un isoquanto nel piano dei fattori.

Si definiscono le linee dei crinali come quelle linee che uniscono i punti K e W di ogni isoquanto, queste segnano il confine fra la zona di eccedenza e quella di sostituzione, la zona compresa fra i crinali è quella caratterizzata dal prodotto marginale positivo per entrambi i fattori e viene quindi denominata superficie di produzione.

Va diSuperficiea produzionecrinalideiE linee tutti i esternisonopiù puntipuntidi non vantaggiosaproduzioneVi6. Cosa sono i rendimenti di scala?I rendimenti di scala esprimono come varia il livello produttivo in funzione della variazione delle dimensionidell'azienda, quindi alla variazione simultanea di tutti i fattori della produzione.Al variare della dimensione dell'impresa il livello produttivo può variare in tre modi:1) Rendimenti di scala costanti: l'incremento del prodotto è proporzionale all'incremento dei fattori2) Rendimenti di scala crescenti: l'incremento di prodotto è maggiore dell'incremento dei fattori3) Rendimenti di scala decrescenti:l'incremento del prodotto è minore dell'incremento dei fattoriNella realtà è difficile riscontrare economie di scala crescenti con riferimento alla variazione simultanea di tutti ifattori, è più plausibile che vari sono solodeterminare la combinazione di fattori che massimizzi il profitto. Per raggiungere questo obiettivo, i produttori devono considerare diversi fattori, come la quantità di prodotto da produrre, i costi dei fattori di produzione e i vincoli di produzione. Per determinare l'ottima combinazione dei fattori di produzione, è possibile utilizzare la retta di isocosto. Questa retta rappresenta tutte le combinazioni di fattori di produzione che hanno lo stesso costo totale. Per individuare il punto di ottimo, è necessario risolvere alcuni quesiti pratici: 1) Determinare la combinazione di v1 e v2 che minimizzi i costi per una data quantità y di prodotto. Questo significa trovare il punto sulla retta di isocosto che corrisponde al costo minimo per produrre la quantità desiderata di prodotto. 2) Determinare la combinazione di v1 e v2 che massimizzi la produzione dato un certo ammontare di capitale C. In questo caso, è necessario trovare il punto sulla retta di isocosto che corrisponde alla massima produzione possibile con il capitale disponibile. 3) Determinare la combinazione di v1 e v2 che massimizzi il profitto. Questo significa trovare il punto sulla retta di isocosto che massimizza la differenza tra il ricavo ottenuto dalla vendita del prodotto e i costi di produzione. L'ottimo vincolato è la combinazione di fattori che minimizza i costi per una data quantità di prodotto. Questo punto corrisponde all'intersezione tra la retta di isocosto e la curva di isoquanto, che rappresenta tutte le combinazioni di fattori di produzione che producono la stessa quantità di prodotto. In conclusione, l'ottima combinazione dei fattori di produzione dipende da diversi fattori, come la quantità di prodotto desiderata, i costi dei fattori di produzione e i vincoli di produzione. Utilizzando la retta di isocosto, è possibile individuare il punto di ottimo che minimizza i costi, massimizza la produzione o massimizza il profitto.è alto, si può utilizzare un approccio matematico per determinare l'ottima combinazione di fattori produttivi. Per minimizzare i costi di produzione, è necessario considerare i costi fissi e i costi variabili. I costi fissi sono quelli che non dipendono dalla quantità prodotta, come ad esempio l'affitto dell'edificio o il salario dei dipendenti. I costi variabili, invece, dipendono dalla quantità prodotta, come ad esempio il costo delle materie prime o il costo dell'energia. L'obiettivo dell'imprenditore è massimizzare il profitto, che è dato dalla differenza tra il ricavo totale e i costi totali. Il ricavo totale è dato dal prodotto tra il prezzo di vendita e la quantità prodotta. I costi totali sono dati dalla somma dei costi fissi e dei costi variabili. Per trovare l'ottima combinazione di fattori produttivi, è necessario considerare la produttività marginale dei fattori. La produttività marginale di un fattore produttivo è la variazione della quantità prodotta quando si aumenta di una unità l'uso di quel fattore, mantenendo costanti gli altri fattori produttivi. L'ottima combinazione di fattori produttivi si ottiene quando la produttività marginale di ogni fattore è uguale al rapporto tra il prezzo del fattore e il prezzo del prodotto. Questo principio è noto come principio di equimarginalità. In conclusione, per massimizzare il profitto è necessario minimizzare i costi di produzione, trovando l'ottima combinazione di fattori produttivi utilizzando un approccio empirico o matematico.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
20 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sechetgm di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia ed Estimo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Marella Giuliano.