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La gestione delle scorte di materiali
LR=merce consumata durante il LT=y*LT dove y=consumo nell'unità di tempo (tasso di consumo) e LT=lead time
Caso lotto economico di acquisto con tempo di riordino costante
Caso lotto economico di produzione
Cosa succede con domanda variabile con funzione di distribuzione di probabilità gaussiana? (hp: domanda costante)
ROTTURA DI STOCK: domanda non soddisfatta dalle scorte che ho in casa, sono necessarie delle scorte di sicurezza (quando Ddomanda supera la D domanda prevista) dimensionate considerando l'aspetto critico della gestione (domandedurante il lead time)-> infatti il livello di riordino mi cautela solo durante il lead time.
Determinazione scorte di sicurezza attraverso obiettivo di performance tecnico vs obiettivo di performance economico
Definizione di scorte di sicurezza (p.334)e metodologia di dimensionamento ottimale. Arricchire la trattazione conesempi applicativi.
La gestione a scorta dei materiali è una procedura di gestione dei materiali
utilizzare il modello EOQ per effettuare un riordino. Quando la giacenza raggiunge il livello di riordino, viene emesso un ordine di riassortimento per la quantità fissa Q. Il modello a intervallo di riordino, invece, prevede la fissazione di un intervallo di tempo tra i riordini, mentre la richiesta e la quantità di materiale possono variare. In questo caso, non è necessario controllare continuamente la giacenza. Il modello del lotto economico EOQ è valido quando la domanda è costante ed è applicabile anche per la programmazione della produzione. Il suo obiettivo è stabilire la dimensione ottimale Q del lotto, trovando il miglior compromesso tra il costo di mantenimento della scorta e il costo dell'ordine (o costo di setup). Per utilizzare il modello EOQ, è necessario fissare un valore di soglia della giacenza chiamato livello di riordino LR. Questo livello indica il momento in cui è opportuno utilizzare il modello EOQ per effettuare un riordino.emettere un ordine di approvvigionamento. L'ordine va emesso con il dovuto anticipo corrispondente il tempo di approvvigionamento. Il livello di riordino è dato da: y*LTa dove y è il consumo di pezzi nell'unità di tempo supposto costante. Poiché la domanda è in realtà variabile bisogna mantenere a magazzino delle scorte di sicurezza al fine di fronteggiare una variabilità imprevista che potrebbe portare alla rottura di stock. L'entità della scorta di sicurezza deve essere calcolata in modo da evitare le rotture di stock senza però avere costi di giacenza elevati. Il dimensionamento della scorta di sicurezza dipende da:
- Variabilità della domanda
- Tempo di approvvigionamento medio
- Variabilità del tempo di approvvigionamento
- Livello di servizio desiderato
Il livello di servizio è la probabilità di riuscire a far fronte al fabbisogno eccedente LR
Dove: n= numero di cicli per anno, RS=
numero medio di cicli per anno che possono dare rotture di stock, y= domanda annua,Dp= domanda annua persa
Il livello di scorte di sicurezza ottimale è quello che rende minimo il costo totale:
Dove: DRS= domanda media inevasa durante un periodo di rottura di stock, CM= costo di mancanza
SianoD= domanda variabile aelatoria gaussiana nel tempo T= LTaDM= domanda media nel tempoDMAX= valore massimo della domanda che si intende evadere nel tempo TTd= deviazione standard della domanda nel periodo di approvvigionamento
Si suppone che DM venga coperta dalla scorta operativa LR quindi DM=LR. La domandamassima è data da DMAX=DM+AQMAX ma per definizione di scorta di sicurezza SS=AQMAX=DMAX-DM inoltre si può sempreporre per la distribuzione normale DMAX=DM+K*Td da cui SS=K*Td.K è detto fattore di sicurezza e all’aumentare del suo valore aumenta il valore del livello di servizio LS con conseguentediminuzione della probabilità di rottura di stock.
8) La logistica
trasporto- gestione dei flussi di informazione e documentazione- monitoraggio e tracciabilità dei prodotti- gestione delle eventuali problematiche legate al trasporto (ritardi, danneggiamenti, smarrimenti)- gestione delle eventuali restrizioni o normative legate al trasporto (ad esempio, limiti di peso o dimensioni dei mezzi di trasporto)La logistica distributiva si occupa quindi di coordinare tutte queste attività al fine di garantire una distribuzione efficiente e tempestiva dei prodotti sul mercato.Percorso ottimale per raggiungere tutti i punti intermedi e ottimizzare un obiettivo
Il costo del servizio di trasporto imposto dallo spedizioniere si compone della voce base del costo del trasporto più costi addizionali, come carburante, manodopera, manutenzione, costi amministrativi, deprezzamento del mezzo di trasporto. La variabilità del tempo di transito è una misura della prestazione del vettore; su tale variabilità influisce notevolmente la distanza percorsa.
Il livello di servizio LS esprime la capacità di un’azienda di soddisfare le esigenze implicite e esplicite dei suoi clienti. Dovrebbe anche ‘’anticipare’’ le esigenze dei clienti e soddisfarle prima che si possano manifestare.
Può considerare:
- Rapidità delle consegne
- Puntualità e affidabilità
- Regolarità del servizio
- Tracciabilità dei prodotti
- Evitare danni
Può essere:
- Atteso
- Programmato
- Realizzato
Inoltre può
essere valutato attraverso l’aspetto economico (costo di trasporto e costo di giacenza)
Obiettivo della logistica distributiva
L’obiettivo fondamentale è quello di fare arrivare il prodotto sul mercato di riferimento, nel rispetto del livello di servizio (LS) concordato col cliente, al minor costo possibile.
Livello di Servizio al cliente (LS)
Il “servizio” al cliente è costruito su alcuni fattori fondamentali (a prescindere dal prezzo del bene):
- Rispetto della data di consegna e del tempo medio di consegna
- Rispetto delle quantità di prodotto ordinate
- Rispetto della qualità delle merci nei confronti dell’ordine
- Assenza di danneggiamenti durante la movimentazione e il trasporto
Il canale distributivo e i suoi partecipanti
Il canale distributivo rappresenta “il modo” con cui i produttori decidono di far arrivare i propri
prodotti sul mercato. I canali possono essere differenti, fondamentalmente la principale caratterizzazione riguarda il fatto che distribuiscano beni di consumo o strumentali. Canali tipici per i beni di consumo Attività (flusso fisico) tipiche lungo il canale distributivo Le attività legate al flusso del materiale che vengono poste in essere lungo il canale di distribuzione sostanzialmente riguardano: - Lo stoccaggio della merce - La preparazione degli ordini per il "cliente" a valle del canale (non è detto che sia il cliente finale) - La separazione dell'ordine, cioè "la rottura" dell'unità di carico, in genere pallettizzata, in arrivo per la preparazione di una o più unità di carico, multicodice, che contengano il materiale richiesto dallo step a valle INCOTERMS Incoterms, contrazione di INTERNATIONAL COMMERCIAL TERMS è la serie di termini utilizzati nel campo delle importazioni ed esportazioni.valida in tutto il mondo, che definisce in maniera univoca e senza possibilità di errore ogni diritto e dovere competente ai vari soggetti giuridici coinvolti in una operazione di trasferimento di beni da una nazione ad un'altra. La progettazione di un sistema distributivo La fase di progettazione di un sistema di distribuzione richiede l'analisi di differenti fattori; in effetti si tratta di un tipico problema di sistema che richiede scelte e studi in differenti ambiti. Principalmente: 1. La determinazione del livello di servizio da garantire al cliente. In genere è funzione del settore merceologico e del tipo di segmento di mercato di riferimento. 2. La pianificazione del canale distributivo. In particolare si devono attuare scelte relative al numero, alle dimensioni e alla localizzazione dei punti di stoccaggio. Altra scelta da attuare riguarda la proprietà di queste strutture. 3. La gestione delle scorte, intesa come selezione dei livelli delle scorte escelta delle procedure per la gestione operativa e per il controllo delle stesse.- La scelta del sistema di trasporto. Bisogna affrontare i problemi della selezione delle modalità di trasporto, della selezione dei mezzi, della formazione dei carichi, della definizione dei percorsi (routing) e della schedulazione dei veicoli.
- Lo studio degli imballaggi. In particolare sono rilevanti la compatibilità con i sistemi di trasporto e il recupero dei materiali (CONAI)
- La pianificazione del flusso informativo e la gestione degli ordini. Il flusso fisico dei materiali è permesso da un adeguato flusso delle informazioni fondamentalmente in termini di gestione degli ordini e pianificazione delle risorse. A questo proposito sono interessanti gli approcci basati sul DRP (Distribution Resource Planning)