Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 19
Domande aperte e chiuse esame MEP, prof. Steca, libro consigliato Psicologia Generale, Cherubini Pag. 1 Domande aperte e chiuse esame MEP, prof. Steca, libro consigliato Psicologia Generale, Cherubini Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 19.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande aperte e chiuse esame MEP, prof. Steca, libro consigliato Psicologia Generale, Cherubini Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 19.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande aperte e chiuse esame MEP, prof. Steca, libro consigliato Psicologia Generale, Cherubini Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 19.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande aperte e chiuse esame MEP, prof. Steca, libro consigliato Psicologia Generale, Cherubini Pag. 16
1 su 19
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Apertura mentale: apertura alla cultura (interesse a tenersi informati, lettura e acquisire conoscenze) e

apertura all’esperienza (favorevole a novità, originalità e creatività, favorevoli a valori, stili, metodi di vita e

cultura diversi dai propri).

34. Biologismo forte e debole.

I fattori genetici sembrano influenzare non solo i fenotipi che riflettono sistemi biologi di base, ma anche le

manifestazioni che sembrerebbero del tutto socioculturali. Per risolvere questo enigma concettuale, si fa

una distinzione tra spiegazioni biologiche “forti” e “deboli”:

▪ Una spiegazione “forte” è quella in cui una tendenza sovraordinata (cioè manifesta a livello superficiale),

può essere spiegata nei termini di un specifico meccanismo biologico “strutturalmente o funzionalmente

localizzato”. Molti fenomeni complessi, psicologici e socioculturali semplicemente non si prestano a

spiegazioni biologiche forti (criminalità, felicità ecc);

▪ Una spiegazione biologica “debole” è quella in cui si stabilisce semplicemente l’esistenza di un qualche

materiale biologico che contribuisce a una caratteristica manifesta. Si sostiene, quindi, che la spiegazione

di una caratteristica manifesta deve essere trovata “da qualche parte” nel cervello e nel corpo.

35. Come si pone il modello dei BF rispetto all’analisi fattoriale?

I Big Five rappresentano una conciliazione fra approcci psicolessicali e approcci basati sull'analisi fattoriale,

infatti racchiudono in sé i modelli di tratti da Cattel, Eynseck, Guilford e Comrey che hanno usato

l'approccio fattoriale.

Cosa accomuna i diversi approcci fattoriali? 12

▪ Uso dell’analisi fattoriale per identificare le dimensioni di personalità sottostanti alle differenze

individuali;

▪ Impiego del questionario come metodo principale di indagine sulla personalità;

▪ Organizzazione gerarchica delle dimensioni di personalità.

I cinque fattori si ripetono nelle varie tassonomie. Sono stati riscontrati sia per un approccio psicolessicale,

sia fattoriale. Possono essere chiamati super-tratti. L'ordine spesso varia anche in funzione all'ordine di

estrazione nell'analisi fattoriale. Il modello dei BF è unico, ma nel mondo ci sono delle diversificazioni (non

chiamate e misurate allo stesso modo). Modello con una matrice nord-europea (Inghilterra e Irlanda).

I primi due tratti sono i più sovrapposti. I tratti vengono definiti in un continuum poco-tanto.

36. Reciproco determinismo triadico.

Il principio esplicativo alla base della teoria di Bandura è il determinismo triadico reciproco. Questo

principio stabilisce che il funzionamento della persona derivi dalle complesse interazioni che hanno luogo

fra tre fattori strettamente interrelati:

1. L’ambiente fisico e sociale;

2. I sistemi cognitivi e affettivi che costituiscono la persona;

3. Il comportamento individuale.

Ognuno di questi fattori esercita un’influenza di tipo causale sugli altri due. I tre elementi, quindi, si

determinano reciprocamente e tali influenze reciproche possono assumere forme differenti nei diversi

contesti.

37. Teoria di Magnusson.

Secondo l’approccio orientato alla persona di Magnusson:

▪ Esiste un “sistema organismo-ambiente” che funziona come una “totalità”;

▪ Lo sviluppo e il funzionamento della personalità è regolato da interazioni continue e reciproche tra

fattori psicologici, biologici e sociali. Necessità di studi longitudinali e multidimensionali.

Approccio alla persona/tipologico.

▪ La persona è concepita come una totalità integrata più che come una somma di variabili; nella totalità di

popolazione sono rintracciabili delle configurazioni che rendono alcuni individui molto simili e altri molto

diversi;

▪ Gli individui differiscono nei modi in cui vari fattori si organizzano e funzionano all’interno di sottosistemi.

Tali fattori vanno a costituire delle specifiche CONFIGURAZIONI (“pattern”) il cui funzionamento varia da

una persona all’altra;

▪ L’organizzazione in termini di “pattern” è caratteristica di tutti i livelli e di tutti gli aspetti dell’individuo.

38. A cosa serve una teoria della personalità?

Si suppone che dovrebbe fornirci una spiegazione scientifica dei fenomeni compresi nel suo ambito di

indagine. 13

Lo scopo della ricerca scientifica è quello di spiegare i fenomeni. Ovviamente, le analisi descrittive sono

importanti perché nello studio della personalità esse possono identificare, per esempio, le tendenze

comportamentali ricorrenti che richiedono una spiegazione. Fornire una spiegazione resta lo scopo ultimo

dei teorici della personalità.

La psicologia della personalità tende inoltre a spiegare in che modo gli individui differiscono l’uno dall’altro.

I risultati ottenuti possono essere utilizzati in vari contesi, per esempio di selezione.

39. Svantaggi dell’approccio categoriale.

Secondo l’approccio categoriale politetico, nessun elemento è necessario né sufficiente e solo un certo

numero di essi deve essere soddisfatto per la diagnosi.

Svantaggi dell’approccio categoriale:

▪ La possibilità di identificare categorie mutualmente escludentesi si configura come un miraggio

raggiungibile

solo distorcendo i dati naturali;

▪ I tentativi di perfezionare i criteri diagnostici per migliorare la validità discriminante (minimizzazione della

comorbilità) hanno portato ad una distorsione delle configurazioni fenomeniche che le ha rese molto

distanti

dalla realtà clinica;

▪ Le diagnosi proposte dalla tassonomia sono vaghe ed eterogenee per lo studio dei meccanismi biologici e

psicologici coinvolti;

▪ Le categorie diagnostiche hanno scarsa predittività di outcome e di risposta al trattamento.

40. Vantaggi dell’approccio dimensionale.

Secondo l’approccio dimensionale utilizzare dimensioni vuol dire distribuire le malattie secondo variazioni

quantitative di singole dimensioni che sono distribuite lungo un continuum cha va fino alla normalità.

Vantaggi dell’approccio dimensionale:

▪ Più conformi all’unicità dell’individuo;

▪ Adeguata considerazione dei casi al limite tra normalità e patologia;

▪ Comorbilità di Asse II: è l’espressione della ineludibile copresenza di varianti di tratti normali e della

complessità della personalità umana;

▪ Studio delle basi biologiche (temperamento) della personalità;

▪ Le dimensioni posso essere convertire in categorie ma non vale l’opposto.

Un modello dimensionale impone già una qualificazione dei tratti.

14

Chiuse:

1. Vantaggi e limiti dei Big Five.

2. Limiti dei modelli dimensionali.

3. Studio sui gemelli.

4. Cosa sono i marker (i migliori aggettivi per un tratto ossia i migliori indicatori dei cinque fattori).

5. Esempi di item sulla perseveranza (difficilmente abbandono un’attività che ho deciso di svolgere).

6. Chi ha usato il pluralismo metodologico? (Allport).

7. Cos’è il pluralismo metodologico (l’impiego di un metodo, clinico, correlazionale e sperimentale non

esclude gli altri).

9. Chi usa il modellamento? (Bandura).

10. Chi parla del progresso scientifico rivoluzionario? (Khun).

11. Misure e indicatori nello studio della personalità (auto/etero valutazioni, osservazioni; rilevazione indici

biologici/neurologici).

12. Approcci metodologici più usati in psicologia della personalità (metodo clinico, correlazionale e

sperimentale).

13. I tratti sono… (inclinazioni, disposizioni, propensioni che indicano insiemi di tendenze a pensare, sentire

e agire in modo relativamente stabile nelle diverse circostanze).

14. Definizione dei tratti fornita da Allport (strutture capaci di rendere molti stimoli funzionalmente

equivalenti e capaci di guidare il campo). 15

15. Definizione dei tratti fornita da Cattell (strutture mentali che descrivono la personalità inferite dal

comportamento e che permettono di prevederlo).

16. Aspetti che accomunano autori come Cattell, Guildorf, Comrey e Eysenck (hanno definito alcuni tratti

primari: Cattell 16, Guilford 10, Comrey 8, Eisenk 3).

17. Per Eysenck il modello dei tratti è caratterizzato da… (tendenze relativamente stabili che risultano

dall’aggregazione di supertratti, tratti, abitudini comportamentali e azioni specifiche – estroversione,

nevroticismo, psicoticismo).

18. Definizione di personalità per Guilford (insieme unico di tratti che sono dimensioni che nella sfera del

funzionamento fisico, mentale, comportamentale distinguono in modo durevole le persone).

19. Chi dei seguenti autori ha utilizzato il termine “supertratti”? (Eysenck).

20. Cosa fa Comrey? (approfondisce l’analisi fattoriale e afferma che i tratti sottordinati definiscono delle

dimensioni di item omogenei fattorializzati).

21. Scopo degli studi etici ed emici dei Big Five (per cercare di generalizzare il modello dei cinque fattori).

22. Ambiti di applicazione del modello dei cinque fattori (psicologia delle organizzazioni, educazione,

clinica, della salute, economica e della politica).

23. I tipi di personalità: combinazioni di tratti ricorrenti in una popolazione [resilienti (equilibrati, gradevoli,

diligenti), supercontrollati (socialmente inibiti emotivamente instabili) e ipocontrollati (negligenti, ostili)].

24. Definizione contemporanea di interazionismo (interazione fra variabili situazionali e disposizionali).

25. Quali sono gli approcci metodologici più usati in psicologia della personalità? (metodo clinico,

correlazionale, sperimentale).

26. Chi ha usato il concetto di intelligenza cristallizzata? (Cattell).

27. Quale di questi non è un Big Five? (autoritarismo).

16

28. Secondo la teoria della sedimentazione linguistica... (le parole per descrivere la personalità sono da

ricercare nel linguaggio naturale).

29. Come si distinguono le influenze ambientali nella genetica del comportamento? (condivise e non

condivise).

30. All’origine della psicologia della personalità… (erano interessati soprattutto a differenze individuali e

interesse per le dinamiche interne della personalità).

31. Qual è secondo Bandura il modo più efficace di sviluppare le convinzioni di autoefficacia? (pratica

diretta).

32. Cosa implicano i passaggi di Erikson degli stadi sociali? (i compiti di ogni stadio riflettono l'interazione di

caratteristiche biologiche e di influenze sociali; la personalità è influenzata dal modo in cui l'individuo

affronta i compiti proprio di ogni stato).

33. Uno dei concetti proposti da Pavlov (forza, equilibrio, mobilità).

34. Chi usa

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
19 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Eleonor23 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Motivazione, Emozione e Personalità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Steca Patrizia.