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Sociologia, 20/11/2017
All’interno della società c’è disordine, ma anche qualcosa che ha bisogno
di essere spiegato: nella generalità dei casi storici, le società presentano
forme più o meno accentuate d disuguaglianza. Queste ultime generano
all’interno di ciascuna società degli ordinamenti che definiamo
stratificazione, dato che implicano la sovrapposizione di categoria sociali
in una struttura piramidale ideale. Le proprietà che le persone hanno
sono legate all’accesso alle risorse e al modo disuguale in cui vengono
distribuite all’interno della società. Queste disuguaglianze permangono
nel tempo. Non ci interessa che Francesco abbia uno stipendio più basso
rispetto a Luigi, ma ci interessa il motivo per cui una categoria di persone
vive una condizione di vita diversa da un altro stato della società. È definit
disuguaglianza strutturale una disuguaglianza non legata all’individualità,
ma alla appartenenza ad una determinata categoria sociale.
Disuguaglianza non è sinonimo di differenza. Quest’ultima si riferisce al
fatto che gli attori sociali abbiano caratteristiche e proprietà ascrittive o
funzionali diverse tra loro (maschi-femmine, cittadini-stranieri, occupati-
disoccupati). Queste proprietà, però, ci consentono un accesso diverso
alle risorse forniteci dalla società. È la società l’artefice della
disuguaglianza, perché definisce i modi di accesso alle risorse in base alle
differenze tra gli individui. La disuguaglianza ha una funzione? Come
possiamo definire una persona disuguale da un’altra se la disuguaglianza
non è una categoria assoluta e se è sempre legata alla presenza di
un’altra persona? Se sono poverissimo e tutti gli altri sono poverissimi,
allora non c’è disuguaglianza.
Il capitalismo genera disuguaglianza perché mette in rapporto gruppi tra
loro distanti e genera confronto. Un tempo, il contadino non era
scontento della sua posizione perché non entrava in contatto con
l’aristocratico (secondo le teorie conservatrici). Parsons, per esempio,
crede che le disuguaglianze partano dalla distinzioni tra posizioni ascritte
(legate alle nostre caratteristiche personali, come genere, razza, etnia,