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DISTURBO BIPOLARE II
A. Sono soddisfatti i criteri per almeno un episodio maniacale (Criteri A-F sotto "Episodio
ipomaniacale", sopra) e per almeno un episodio depressivo maggiore (Criteri A-C sot to
"Episodio depressivo maggiore", sopra).
B. Non vi è mai stato un episodio maniacale.
C. Il verificarsi dell'episodio/i ipomaniacale e dell'episodio/i depressivo maggiore non è
meglio spiegato da un disturbo schizoaffettivo, da schizofrenia, da un disturbo schi -
zofreniforme, da un disturbo delirante o da un disturbo dello spettro della schizo frenia e
altri disturbi psicotici con altra specificazione o senza specificazione.
D. I sintomi della depressione oppure l'imprevedibilità causati dalla frequente alternanza
tra periodi di depressione e di ipomania causano disagio clinicamente significati vo o
compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
Procedure di codifica e registrazione
Il disturbo bipolare II ha un codice diagnostico: 296.89 (F31.81). Il suo status, rispetto
all'attuale gravità, alla presenza di caratteristiche psicotiche, decorso e altri specificatori
non può essere codificato ma dovrebbe essere indicato in forma scritta (per es., 296.89
[F31.81] disturbo bipolare II, attuale episodio depressivo, gravità moderata, con carat -
teristiche miste; 296.89 [F31.81] disturbo bipolare II, episodio depressivo più recente, in
remissione parziale).
Specificare l’attuale o più recente episodio:
-Specificare
Ipomaniacale Depressivo
se:
Con ansia
Con caratteristiche miste
Con cicli rapidi
Con caratteristiche psicotiche congruenti all'umore
Con caratteristiche psicotiche non congruenti all'umore
Nota di codifica: Utilizzare codice aggiuntivo 293.89 (F06.1).
Con catatonia -
Con esordio nel peripartum
Con andamento stagionale: Si applica solo all'andamento degli episodi depressivi maggiori.
Specificare il decorso se attualmente non sono soddisfatti pienamente i criteri per un
episodio di alterazione dell'umore:
- In remissione parziale
- In remissione completa
Specificare la gravità se attualmente non sono soddisfatti pienamente i criteri per un
episodio di alterazione
dell'umore:
- Lieve
- Moderata
- Grave differenziale
Diagnosi
- Disturbo depressivo maggiore
- Disturbo ciclotimico
- Disturbi dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici
- Disturbo di panico o altri disturbi d’ansia
- Disturbi da uso di sostanze
- Disturbo da deficit di attenzione/iperattività
- Disturbi di personalità (borderline)
- Altri disturbi bipolari (disturbo bipolare I)
5. DISTURBO DI PANICO
Criteri diagnostici
A. Ricorrenti attacchi di panico inaspettati. Un attacco di panico consiste nella comparsa
improvvisa di paura o disagio intensi che raggiunge il picco in pochi minuti, periodo durante il
quale si verificano quattro (o più) dei seguenti sintomi:
Nota: La comparsa improvvisa può verificarsi a partire da uno stato di quiete oppure da uno stato ansioso.
1.Palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia.
2. Sudorazione.
3.Tremori fini o a grandi scosse.
4. Dispnea o sensazione di soffocamento.
5. Sensazione di asfissia.
6. Dolore o fastidio al petto.
7. Nausea o disturbi addominali.
8. Sensazioni di vertigine, di instabilità, di "testa leggera" o di svenimento.
9. Brividi o vampate di calore.
10. Parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio).
11.Derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da se
stessi).
12. Paura di perdere il controllo 0 di "impazzire".
13. Paura di morire.
Nota: Possono essere osservati sintomi specifici per cultura (per es., tinnito, dolore al collo, cefalea, urla o
pianto incontrollato). Tali sintomi non dovrebbero essere considerati come uno dei quattro sintomi richiesti.
B.Almeno uno degli attacchi è stato seguito da un mese (o più) di uno o entrambi i seguenti
sintomi:
1.Preoccupazione persistente per l'insorgere di altri attacchi o per le loro conseguenze (per es.,
perdere il controllo, avere un attacco cardiaco, "impazzire").
2. Significativa alterazione disadattiva del comportamento correlata agli attacchi (per es.,
comportamenti pianificati al fine di evitare di avere attacchi di panico, come l'evitamento
dell'esercizio fisico oppure di situazioni non familiari).
C.L'alterazione non è attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es., una droga, un
farmaco) o di un'altra condizione medica (per es., ipertiroidismo, disturbi cardiopolmonari).
D. Gli attacchi di panico non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale (per es., gli
attacchi di panico non si verificano solo in risposta a una situazione sodale temuta, come nel
disturbo d'ansia sociale; in risposta a un oggetto o a una situazione fobica circoscritti, come
nella fobia specifica; in risposta a ossessioni, come nel disturbo ossessivo-compulsivo; in
risposta al ricordo di un evento traumatico, come nel disturbo da stress post-traumatico; oppure
in risposta alla separazione dalle figure di attaccamento, come nel disturbo d'ansia di
separazione).
Diagnosi differenziale
- Disturbo d’ansia con altre specificazioni
- Disturbo d’ansia dovuto ad altre condizioni mediche
- Disturbo d’ansia indotto da sostanze o farmaci
disturbo di panico
Specificatore
Nota: Vengono presentati i sintomi al fine di identificare un attacco di panico; tuttavia, l'attacco di
panico non è un disturbo mentale e non può essere codificato. Gli attacchi di panico possono
verificarsi nel contesto di qualsiasi disturbo d'ansia cosi come all'interno di altri disturbi mentali
(per es., disturbi depressivi, disturbo da stress post-traumatico, disturbo da uso di sostanze) e
nell'ambito di alcune condizioni mediche (per es., cardiache, respiratorie, vestibolari,
gastrointestinali). Quando viene identificata la presenza di un attacco di panico, esso dovrebbe
essere rilevato come uno specificato- re (per es., "disturbo da stress post-traumatico con attacchi
di panico"). Per quanto riguarda il disturbo di panico, la presenza di attacchi di panico è contenuta
all'interno dei criteri per il disturbo e l'attacco di panico non viene utilizzato come specificatore.
Una comparsa improvvisa di paura o disagio intensi che raggiunge il picco in pochi minuti, periodo
durante il quale si verificano quattro o più dei seguenti sintomi:
Nota: La comparsa improvvisa può verificarsi a partire da uno stato di quiete oppure da uno stato ansioso.
1. Palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia.
2. Sudorazione.
3. Tremori fini o a grandi scosse.
4. Dispnea o sensazione di soffocamento.
5. Sensazione di asfissia.
6. Dolore o fastidio al petto.
7. Nausea o disturbi addominali.
8. Sensazioni di vertigine, di instabilità, di "testa leggera" o di svenimento.
9. Brividi o vampate di calore.
10. Parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio).
11. Derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da
se stessi).
12. Paura di perdere il controllo o di "impazzire".
13. Paura di morire.
Nota: Possono essere osservati sintomi specifici per cultura (per es., tinnito, dolore
al collo, cefalea, urla o pianto incontrollato). Tali sintomi non dovrebbero essere considerati come uno dei
quattro sintomi richiesti
6. FOBIE (Fobia specifica)
Diagnostici
Criteri
A. Paura o ansia marcate verso un oggetto o situazione specifici (per es., volare, altezze, animali,
ricevere un'iniezione, vedere il sangue).
Nota: Nei bambini, la paura o l'ansia possono essere espresse da pianto, scoppi di collera, immobilizzazione
(freezing) (clinging).
o aggrappamento
B.La situazione o l'oggetto fobici provocano quasi sempre immediata paura o ansia.
C.La situazione o l'oggetto fobici vengono attivamente evitati, oppure sopportati con paura o
ansia intense.
D. La paura o l'ansia sono sproporzionate rispetto al reale pericolo rappresentato dall'oggetto
o dalla situazione specifici e al contesto socioculturale.
E.La paura, l'ansia o l'evitamento sono persistenti e durano tipicamente per 6 mesi o più.
F. La paura, l'ansia o l'evitamento causano disagio clinicamente significativo o compromissione
del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
G. Il disturbo non è meglio spiegato dai sintomi di un altro disturbo mentale, tra cui la paura,
l'ansia e l'evitamento di situazioni associate a sintomi simili al panico o ad altri sintomi
invalidanti (come nell'agorafobia); oggetti o situazioni legate a ossessioni (come nel disturbo
ossessivo-compulsivo); ricordi di eventi traumatici (come nel disturbo da stress post-traumatico);
separazione da casa o dalle figure di attaccamento (come nel disturbo d'ansia di separazione); o
situazioni sociali (come nel disturbo d'ansia sociale).
Specificare se:
Codice basato sullo stimolo fobico;
300.29 (F40.218) Animale (per es., ragni, insetti, cani).
300.29 (F40.228) Ambiente naturale (per es., altezze, temporali, acqua).
300.29 (F40.23x) Sangue-iniezioni-ferite (per es., aghi, procedure mediche invasive).
Nota di codifica: Selezionare il codice ICD-10-CM specifico come segue; F.40.230 paura del sangue; F40.231
paura delle iniezioni e delle trasfusioni; F40.232 paura di altre cure mediche; o F40.233 paura delle ferite.
300.29 (F40.248) Situazionale (per es., aeroplani, ascensori, luoghi chiusi).
300.29 (F40.298) Altro (per es., paura di situazioni che possono portare a soffocare o vomitare; nei
bambini, paura dei rumori forti o dei personaggi in maschera).
Nota di codifica: Quando è presente più di uno stimolo fobico, codificare tutti i codici ICD-10-CM da applicare
(per es., per la paura dei serpenti e di volare, F40.218 fobia specifica, animale, e F40.248 fobia specifica,
situazionale). differenziale con fobie specifiche
Diagnosi
- Agorafobia
- Disturbo d’ansia sociale
- Disturbo da separazione
- Disturbo di panico
- Disturbo ossessivo-compulsivo
- Disturbo correlato a eventi traumatici o stressanti
- Disturbo dell’alimentazione
- Disturbo dello spettro schizofrenico
7. DISTURBO DI ANSIA SOCIALE (Fobia da ansia sociale)
Diagnostici
Criteri
A. Paura o ansia marcate relative a una o più situazioni sociali nelle quali l'individuo è esposto
al possibile esame degli altri. Gli esempi comprendono interazioni sociali (per es., avere una
conversazione, incontrare persone sconosciute), essere osservati (per es., mentre si mangia o si
beve) ed eseguire una prestazione di fronte ad altri (per es., fare un discorso).
Nota: Nei bambini, l'ansia deve