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Disturbo dello spettro dell'autismo, Disturbo da movimento stereotipato, Disturbo da controllo degli impulsi e Disturbo neurocognitivo maggiore
Ritardo globale dello sviluppo
- Diagnosi riservata a bambini di età inferiore a 5 anni quando la gravità clinica non può essere valutata in modo attendibile durante la prima infanzia
- Diagnosticata quando non raggiunge le tappe attese dello sviluppo di aree del funzionamento intellettivo
- Si applica a individui incapaci di sottoporti a valutazioni sistematiche del funzionamento intellettivo
- Richiede una valutazione diagnostica dopo un certo periodo di tempo
Prevenzione
- Prevenuto se riconosciute le situazioni di rischio, fatta una diagnosi differenziale adeguata e somministrato un trattamento specifico
- Adeguata assistenza al parto
- Evitare uso di droga/fumo/alcool in gravidanza
- Assicurare alla madre e al bimbo un ambiente sereno e una dieta adeguata
Terapie
- Necessita spesso di un...
trattamento medico e farmacologico → Associata spesso ad alterazioni neurologiche e somatiche
Finalizzato a contenere e ridurre i comportamenti problematici associati
- Aggressività, autolesionismo, movimenti stereotipati, stati di disattenzione e iperattività
L'intervento farmacologico è molto diffuso
- Le terapie riabilitative richiedono molto tempo e capacità
- L'intervento psicofarmacologico è più rapido e meno coinvolgente + efficace controllo sui comportamenti abnormi
- Rischia di rivelarsi eccessivamente sedativo
- Scorretto dal punto di vista etico
- Mortifica le capacità di apprendimento del paziente
- Migliorie delle capacità di apprendimento non sono rapide/evidenti
Terapie comportamentali → Hanno contribuito a ridurre l'uso di farmaci
- Strategie comportamentali meno intrusive e più efficienti
- L'uso di psicofarmaci necessari in questo caso è ridotto
paradosso (Produzione di effetti opposti/ differenti) delle benzodiazepine
Psicoterapia
- La riabilitazione nelle disabilità intellettive ha l'obiettivo di introdurre e rinforzare le abilità che non sono adeguatamente sviluppate e consolidate spontaneamente
- Utili le tecniche cognitive comportamentali
- Analisi del funzionamento, tecniche di rinforzo positivo, estinzione di comportamenti, problem-solving, etc.
DISTURBI DELLA COMUNICAZIONE
- Comprendono deficit del linguaggio, dell'eloquio e della comunicazione
- Eloquio: produzione espressiva di suoni e comprende articolazioni, fluenza, voce e qualità di risonanza di un individuo
- Linguaggio: forma, funzione, utilizzo di un sistema convenzionale di simboli con una modalità governata da regole per la comunicazione
- Comunicazione: qualsiasi comportamento verbale/non verbale, intenzionale/non intenzionale, che influenza il comportamento, le idee e le attitudini di un altro individuo
Le valutazioni delle abilità devono tener conto del contesto culturale e della lingua dell'individuo.
Soprattutto per i bilingui.
Le misure standardizzate dello sviluppo del linguaggio e della capacità intellettiva non verbale devono essere pertinenti al gruppo culturale e linguistico.
Testi sviluppati e standardizzati per un determinato gruppo di persone possono non fornire appropriata normatività per un gruppo diverso.
Categoria diagnostica:
Disturbo del linguaggio
Criteri diagnostici:
Difficoltà persistenti nell'acquisizione e nell'uso di diverse modalità di linguaggio dovuto a deficit della comprensione o della produzione che comprendono:
- Lessico ridotto
- Limitata strutturazione delle frasi
- Compromissione delle capacità discorsive
Le capacità di linguaggio sono al di sotto di quelle attese per l'età in maniera significativa e quantificabile, portando a limitazioni funzionali.
dell’efficacia e della comunicazione, della partecipazione sociale, dei risultati scolastici e delle prestazioni professionali, individualmente o in qualsiasi combinazione
C. L’esordio dei sintomi avviene nel periodo precoce dello sviluppo
D. Le difficoltà non sono attribuibili a compromissione dell’udito/ altra compromissione sensoriale, disfunzione motoria/ condizione medica/neurologica
▪ Caratteristiche diagnostiche
- Difficoltà nell’acquisizione e nell’uso del linguaggio dovute a deficit della comprensione o della produzione del lessico, della struttura della frase e del discorso
- Deficit evidenti nella comunicazione parlata, scritta o nella comunicazione gestuale
- L’apprendimento e l’uso del linguaggio dipendono dall’abilità ricettiva e da quella espressiva
▪ Sviluppo e decorso
L’acquisizione del linguaggio è segnata da cambiamenti a partire dall’esordio nei primi anni di vita fino al livello
di competenza che si manifesta durante l'adolescenza
I cambiamenti si esprimono nelle diverse dimensioni del linguaggio e dalle abilità di conversazione, con incrementi e sincronie che sono graduali e si arricchiscono in base all'età
A 4 anni le differenze individuali nel linguaggio sono più stabili
- Si misurano con maggiore accuratezza e sono altamente predittivi degli esiti successivi
Comorbidità
- Fortemente associato ad altri disturbi del neurosviluppo
- Disturbo specifico dell'apprendimento, Disturbo dello spettro dell'autismo, Disturbo del deficit di attenzione iperattività, Disturbo dello sviluppo e della coordinazione
E' associato al disturbo della comunicazione sociale
Diagnosi differenziale
Fare attenzione a
- Normali variazioni del linguaggio legate allo sviluppo/ distinzione che può rivelarsi complessa prima dei 4 anni di età
- Compromissione uditiva/ sensoriale di altro tipo
→ Va esclusa
- Disabilità intellettiva/ Disturbo dello spettro intellettivo
- Disturbi neurologici
- Regressione del linguaggio
- Disturbo fonetico-fonologico
Criteri diagnostici
- Persistente difficoltà nella produzione dei suoni dell’eloquio che interferisce con l'intelligibilità dell’eloquio/ impedisce la comunicazione verbale di messaggi
- L’alterazione causa limitazioni dell’efficacia della comunicazione che interferiscono con la partecipazione sociale, rendimento scolastico, prestazioni professionali in modo individuale/ combinato
- Esordio dei sintomi nel periodo precoce dello sviluppo
- Difficoltà non attribuibili a condizioni congenite/ acquisite/ altre condizioni mediche/ neurologiche
Caratteristiche diagnostiche e associate alla diagnosi
- Può verificarsi in concomitanza con il disturbo del linguaggio
- Spesso presente una storia familiare positiva per disturbi dell’eloquio
Il linguaggio
Sviluppi e decorso
- Imparare a produrre suoni dell'eloquio e articolarlo e renderlo fluente sono abilità legate allo sviluppo
- Riflettono i valori normativi per l'età dei test standardizzati
Diagnosi differenziale
- Compromissioni uditive/ altro tipo
- Deficit strutturali
- Disartia (Disturbo motorio)
- Mutismo selettivo (Disturbo dell'ansia caratterizzato dal povertà nell'eloquio)
- Disturbo della fluenza con esordio nell'infanzia (Balbuzie)
Criteri diagnostici
- Alterazioni della normale fluenza e della cadenza dell'eloquio persistenti nel tempo
- Inappropriate per l'età dell'individuo e per le abilità linguistiche
- Caratterizzato dal verificarsi di:
- Ripetizione di suoni e sillabe, prolungamento di suoni, interruzione di parole, blocchi udibili/ silenti, circonlocuzioni, parole pronunciate con eccessiva tensione fisica/ ripetizioni intere di parole monosillabiche
L'alterazione causa ansia nel parlare/limitazioni di efficacia della comunicazione, della percezione sensoriale/rendimento, in qualsiasi ambito e combinazione.
Esordio nel periodo precoce dello sviluppo.
L'alterazione non è attribuibile a deficit motorio dell'eloquio/deficit sensoriali, afluenza associata a danno neurologico/altra condizione medica e non spiegata da altro disturbo mentale.
Caratteristiche diagnostiche, sviluppo e decorso:
- Manifestazione principale: Alterazione della normale fluenza e cadenza dell'eloquio non adeguata all'età dell'individuo.
- Caratterizzata da frequenti ripetizioni e prolungamenti di suoni/sillabe + altre alterazioni dell'eloquio.
- Esordio nell'infanzia, insidioso e improvviso.
- Entro i 6 anni di età (80-90% dei casi) con età compresa tra 2-7 anni.
Diagnosi differenziale:
- Eventuali deficit sensoriali.
- Normali disfluenze dell'eloquio.
- Effetti
Sindrome di Tourette
Disturbo della comunicazione sociale, pragmatica
Criteri diagnostici
Persistenti difficoltà nell'uso sociale della comunicazione verbale e non verbale
- Compromissione della capacità di modificare la comunicazione per adeguarla al contesto/ascoltatore
- Difficoltà nel seguire le regole della conversazione e della narrazione e nel capire ciò che non viene dichiarato esplicitamente
I deficit causano limitazioni funzionali dell'efficacia della comunicazione, partecipazione sociale, relazioni sociali, rendimento scolastico/prestazioni lavorative in combinate/individuali
L'esordio non è attribuibile ad altre condizioni (Mediche/neurologiche/dello spettro de