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EFFETTO TERAPEUTICO
Ferenczi scarta quindi l'ipotesi che l'interpretazione abbia effetto in quanto semplice rivelatrice del passato rimosso. L'esperienza attuale diviene lo sfondo da sovrapporre a quello del passato, su cui operare l'interpretazione: ogni rivelazione sul passato ha effetto solo in quanto quel passato è ripetuto nell'attualità della relazione analitica. Perché l'intervento dell'analista sia efficace, porti alla guarigione, alla consapevolezza dell'Io, la rivelazione sul passato ha effetto quando quel passato è ripetuto in quel momento nell'attualità della relazione analitica. Introduce una nuova tecnica anche per poter trattare i pazienti gravi (oggi definiti borderline e psicotici) frustrazione. Elemento essenziale della tecnica attiva: l'aumento di tensione psichica facilita l'emergere del materiale nascosto dietro al sintomo o alla richiesta di soddisfazione rivolta.
all'analista (es. impedire le divagazioni improduttive, proibendo determinate azioni...).
LA FRUSTRAZIONE
Quindi:
- Favorire la ripetizione
- Per esercitare su di essa una sistematica frustrazione e
- Consentire l'emersione ed elaborazione dei contenuti occultati dalla coazione a ripetere.
"Secondo la regola principale dell'attività, non si devono approvare senz'altro le proposte del paziente... si dovrà porre al paziente la domanda classica, 'quali associazioni gli vengono in mente', si farà bene a consigliargli di astenersi, intanto, dal fare ciò che propone, o a fargli fare addirittura il contrario.
EFFETTI DELLA FRUSTRAZIONE
Maggiore probabilità di scoprire la vera motivazione psichica.
Es.: Il comportamento conciliante del medico in risposta all'intenzione del paziente di scatenare un conflitto nell'analisi (come abitualmente gli è tante volte riuscito nella sua vita); il metodo
conciliante ostacola unacerta scarica di affetti.Es. opposto: con nature fortemente viziate, ai tentativi di ottenere la benevolenza del medico è benerispondere con un comportamento (freddamente) obiettivo.Ferenczi si spinge oltre: arriva a suggerire che si possano prescrivere delle regole di comportamento daapplicarsi nella vita quotidiana che facciano progredire il lavoro analitico.Applicazione alla fine dell’analisi; non si deve mai porvi termine qualora sia il paziente a sollecitarlo: “la suaimpazienza sarà semmai motivo di paziente perseveranza da parte nostra”.LE CRITICHE AL METODOL’uso della tecnica attiva è portatrice di resistenza nella risoluzione delle dinamiche transferali: “l’attività, neilimiti in cui cerca (...) di aumentare la tensione psichica per acquisire nuovo materiale, stimolainevitabilmente la resistenza del paziente, cioè mette l’Io del malato in contrasto con
L'analista continua ad affermare che la tecnica attiva è ancora l'unico modo per inibire e scomporre analiticamente "le vecchie abitudini e i tratti del carattere del paziente".
ULTERIORE MODIFICA DELLA TECNICA
Passaggio dalla frustrazione al suo contrario: un atteggiamento di cura materna per l'analizzato che favorisca la regressione. L'analisi non deve mai iniziare con l'attività; al contrario l'Io deve essere trattato a lungo con riguardo o "...quanto meno con grande cautela, altrimenti non si viene a creare nessun valido transfert positivo".
L'analisi dovrebbe iniziare con un accoglimento abbastanza caldo relazionalmente per creare una relazione che poi possa avere anche delle connotazioni di attività. "...in mano a persone scarsamente preparate, l'attività può facilmente risolversi in una regressione alle misure preanalitiche della suggestione".
e dell'imposizione". La relazione nasce all'interno del modello psicoanalitico con l'opera di Ferenczi che quando parla di atteggiamento e di cura materna sostituisce questa immagine alla visione che abbiamo visto dell'analista come chirurgo freddo, o come specchio. ALTRE INDICAZIONI Critica il "fanatismo interpretativo" e l'"atteggiamento didascalico e pedantesco", raccomanda umiltà disponibilità a riconoscere i propri errori. Sottolinea l'utilità del transfert negativo; occorre permettere ai pazienti di sfogare la loro aggressività nei confronti del terapeuta. È più facile il ritorno ad un transfert positivo se l'aggressività trova una via di sfogo, fermo restando che "i desideri del paziente volti ad ottenere segni di un controtransfert positivo devono invece rimanere insoddisfatti"; IL COMPITO DELL'ANALISI "Durante le cure, il compitoIl compito dell'analisi non è quello di compiacere il paziente mediante un trattamento affettuoso e amichevole, bensì quello di ripetere, in circostanze più propizie di quelle dell'infanzia, le reazioni del paziente alla frustrazione e correggere i disturbi dello sviluppo storicamente ricostruibili.
L'ELASTICITÀ DELLA TECNICA
Ferenczi fa riferimento ad una "profonda qualità di atteggiamento" che matura nella sua pratica terapeutica. Introduce in psicoanalisi il concetto di empatia, definita "tatto psicologico" che aiuta il terapeuta a comprendere la profondità dell'altro e a sapere:
- Il modo di comunicare una certa cosa all'analizzato
- Quando il materiale fornito si debba dichiarare sufficiente
- In quale forma si debba eventualmente porgere
- ...
L'EMPATIA
Questa empatia ci eviterà di provocare la resistenza del paziente senza necessità.
o nel momento sbagliato(…). Viceversa, se saremo privi di tatto ed eserciteremo senza riguardi pressioni sul paziente, gli offriremo proprio quell’occasione che nel suo inconscio egli ardentemente desidera: quella di sottrarsi alla nostra influenza”. L’attenzione empatica al paziente richiede un terapeuta analizzato, senza trascurare le caratteristiche proprie di ciascun essere umano. I limiti di un’analisi saranno quelli che l’analista non si sarà in grado di superare. “sentire con” “auto osservazione” “attività di giudizio”. Nell’empatia intervengono pensiero e sensibilità del terapeuta che mantiene dai contenuti interni del paziente una distanza sufficiente a permettergli di riconoscere aspetti che per l’altro rimangono inconsci. È necessario mantenere consapevolmente funzionanti sia il sentire sia il pensare.è soltanto una questione razionale, il clinico deve ascoltarsi e poi usare quello che sente per tradurre ogni intervento. L'atteggiamento terapeutico è agli antipodi della freddezza chirurgica. Quanto emerge nell'hic et nunc (qui ed ora) della situazione analitica deriva dall'incontro tra il transfert del paziente e il controtransfert dell'analista che è strumento indispensabile per riconoscere e rilevare gli aspetti emergenti e significativi. Senza l'emotività espressa nei vissuti contro-transferali del clinico non c'è relazione. Ad oggi il controtransfert è un aspetto assolutamente non trascurabile della psicoterapia psicodinamica. LE ULTIME SPERIMENTAZIONI L'analisi reciproca: Per trasmettere una accettazione totale ad un paziente, si potrebbe eliminare la distanza facendo una analisi reciproca quindi dando la possibilità al paziente di conoscere me come lui mista dando la possibilità diConoscere lui. Quindi in una seduta io faccio il paziente e nella seduta dopo lo falui. Con il tempo questa tecnica venne abbandonata perché non funzionale.
Il concetto di nevrosi da frustrazione nel bambino che diviene ricettacolo di tutte le proiezioni sadiche dei genitori e le conseguenti pulsioni di morte.
I pazienti che non hanno goduto di un buon holding tenderanno all'auto distruttività, quindi:
- Lasciarli godere per la prima volta di quel senso di irresponsabilità che è proprio dell'infanzia;
- Solo poi si possono adottare quelle condotte frustranti che distinguono altrimenti le nostre analisi.
Introduzione di un atteggiamento arrendevole: principio di concessione.
Questa è volta a produrre distensione, rilassamento, necessario a controbilanciare l'atteggiamento severo, freddamente riservato dell'analista vissuto dal paziente come la continuazione della lotta infantile control'autorità.
degli adulti".IL TRAUMA SECONDO FERENCZI
Tutte le nevrosi hanno un'origine traumatica reale, oggettiva... "Il materiale mnestico che viene portato alla luce ha ridato importanza al fattore originariamente... traumatico nell'equazione etiologica delle nevrosi resta comunque vero che il primo impulso a un... orientamento abnorme dello sviluppo è sempre dato da fattori traumatici reali che precedono la... formazione di potenziali psichici che spingono alla nevrosi. Un'analisi non può considerarsi terminata (teoricamente) finché non si sia pervenuti a individuare il materiale mnestico traumatico".
Cosa teme di più un paziente? Essere abbandonato. A questo pericolo le difese messe in atto sono diverse:
● Chiusura in sé stesso
● Arrendevolezza agli altri, anche se inconsciamente fantasticano di divorare il proprio aggressore.
Pazienti come il "bambino saggio" strutturano, crescendo, unafalsa personalità, un modo di comportarsi ed adattarsi non genuino (concetto del Falso Sé in Winnicott). Si riferisce al Sé che si forma quando le richieste sono troppe rispetto alle possibilità di farsi sviluppare un sé del bambino. Ferenczi pensa che quando un paziente viene in terapia all'interno del transfert si pone con il clinico come se fosse suo papà o sua mamma. Egli ha sviluppato una falsa personalità di porsi nei loro confronti. Bisogna tenere presente che abbiamo una persona in adattamento e bisogna cercare di creare delle condizioni in modo che non si adatti anche a te. LA CONFUSIONE TRA LE LINGUE La confusione di lingue tra gli adulti e i bambini, dove descrive brillantemente i danni sul bambino dei controversi desideri dell'adulto, rimane un punto di riferimento per chiunque voglia approfondire la sua teoria sul trauma. IL CONTRIBUTO DI FRANZ ALEXANDER Per Alexander la chiave di lettura nella cura è la relazione e,soltanto in conseguenza di questa, l'insight. Cioè ti guardi dentro, vedi