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La quotatura può essere diversa in funzione della finalità del disegno:

  • Quotatura funzionale, per il montaggio di particolari.
  • Quotatura tecnologica, per la lavorazione di particolari.
  • Quotatura di collaudo, per la verifica di particolari.

Figura 27: Rappresentazione quote

Gli assi di simmetria, le linee nascoste e le linee di contorno non possono essere usate come linee di misura, ma solo come linee di riferimento. La quotatura deve essere preferibilmente disposta all'esterno e non deve attraversare zone sezionate. Si deve inoltre evitare intersezioni con altre quote e le linee devono essere distanziate in modo uniforme.

Figura 28: Rappresentazione quote pezzi simmetrici

Il valore della quota deve essere sempre sopra il segmento e devono essere tutte leggibili con il foglio in verticale o dopo una rotazione oraria di 90°.

Figura 29: Esempio quotatura

4.0.1 Quotatura cerchi e cilindri

Figura 30: Esempio quotatura pezzi cilindrici

4.0.2 Raggi e...

Esempio quotatura raggi
Figura 31: Esempio quotatura raggi
Esempio quotatura sfere
Figura 32: Esempio quotatura sfere

4.0.3 Smussi e quadri

Esempio quotatura smussi e quadri
Figura 33: Esempio quotatura smussi e quadri

4.0.4 Elementi ripetitivi

Esempio quotatura elementi ripetitivi
Figura 34: Esempio quotatura elementi ripetitivi
Esempio quotatura elementi ripetitivi 2
Figura 35: Esempio quotatura elementi ripetitivi 2
Esempio quotatura elementi ripetitivi 3
Figura 36: Esempio quotatura elementi ripetitivi 3

4.0.5 Quotatura fori

Esempio quotatura fori
Figura 37: Esempio quotatura fori

4.1 Classificazione quotature

  • Punto di vista geometrico
    • Quote di grandezza
    • Quote di posizione
    • Quote di accoppiamento
  • Disposizione
    • In serie
    • In parallelo
    • Combinata
    • Quote sovrapposte
    • In coordinate
  • Scopo
    • Funzionale, essenziali alla funzione del pezzo
    • Tecnologica, per processi di lavorazione
    • Di collaudo
Quote grandezza e posizione
Figura 38: Quote grandezza e posizione
Quote accoppiamento
Figura 39: Quote accoppiamento
Quote in serie; gli errori costruttivi e il loro accumulo non hanno grande influenza
Figura 40: Quote in serie; gli errori costruttivi e il loro accumulo non hanno grande influenza
Quote in parallelo; si evita l'accumulo di
Figura 41: Quote in parallelo; si evita l'accumulo di

Figura 42: Quote funzionali

4.2 Processi di lavorazione

  1. Formatura
    • Fonderia
    • Metallurgia delle polveri
    • Galvanoplastica
  2. Deformazione
    • Laminazione
    • Estrusione
    • Trafilatura
    • Forgiatura
    • Lavorazione di lamiere
  3. Asportazione
    • Fornitura, fresatura 25
    • Rettificatura, sabbiatura
    • Elettroerosione
  4. Unione
    • Saldatura
    • Brasatura, incollaggio
    • Stereolitografia
  5. Trattamento termico e superficiale
    • Cromatura
    • Tempra, cementazione

Lavorazione con asportazione di trucciolo:

  • Con taglienti a forma geometrica definita:
    • Tornitura: il pezzo viene fissato ad un mandrino e posto in rotazione mentre l'utensile da taglio si muove lungo il pezzo.
    • Sfacciatura: l'utensile si sposta radialmente lungo l'estremità del pezzo rimuovendo un sottile strato di materiale al fine di ottenere una superficie liscia e piana.
    • Foratura: la punta penetra nel pezzo in lavorazione

producendoun foro–

Alesatura: rifinitura di fori–

Fresatura: come la tornitura, ma per pezzi non in rivoluzione–

Piallatura: ha lo scopo di rendere la superficie piana e liscia–

Brocciatura: permette di realizzare profili complessi–

Dentatura: nella realizzazione di ingranaggi•

Con taglienti a forma geometrica indefinita:

Rettificatura: serve per portare un qualsiasi componente nello stato di forma o superficie ottimale di progetto–

Lappatura: è essenzialmente un’operazione di super finitura su-perficiale che porta la superficie a specchio–

Sabbiatura: si erode la parte più superficiale di un materiale tramite l’abrasione dovuta a un getto di sabbia e aria.

con metodi non convenzionali:

Elettroerosione

Laser

Jet cutting

Ultrasuoni

Elettrochimica

Tolleranze

Durante la lavorazione di un pezzo si producono sempre degli errori.

Figura 43: Errori lavorazioni

5.1 Errori

nominali, mentre se sta tutta sopra la linea dello zero si accettano pezzi che siano sempre più grandi della dimensione nominale. La tolleranza può essere simmetrica, quando la zona di tolleranza è equidistante dalla linea dello zero, o asimmetrica, quando la zona di tolleranza è spostata rispetto alla linea dello zero. La tolleranza è un parametro fondamentale per garantire la qualità del prodotto finito. Una tolleranza troppo ampia può compromettere la funzionalità del pezzo, mentre una tolleranza troppo stretta può rendere il processo di produzione più complesso e costoso. Per garantire la corretta misurazione delle dimensioni, è necessario utilizzare strumenti di misura adeguati e calibrati. Inoltre, è importante effettuare controlli periodici per verificare che le dimensioni effettive rientrino all'interno della zona di tolleranza prevista. La deviazione delle dimensioni reali da quelle nominali può essere causata da diversi fattori, come errori di misurazione, variazioni nel processo di produzione o usura degli strumenti di misura. È quindi fondamentale adottare misure correttive per ridurre al minimo queste deviazioni e garantire la conformità del prodotto alle specifiche richieste. In conclusione, la gestione delle deviazioni dimensionali è un aspetto cruciale per garantire la qualità del prodotto finito. Attraverso l'utilizzo di tolleranze adeguate e controlli periodici, è possibile ridurre al minimo le deviazioni e garantire la conformità del prodotto alle specifiche richieste.

Al diminuire della zona di tolleranza si riducono gli errori ammissibili con un aumento esponenziale del costo per la lavorazione del pezzo. Per l'indicazione generale delle tolleranze dimensionali viene indicato UNIEN 22768-m sopra il cartiglio; dove la m sta per rifinitura media.

Tipi di accoppiamento:

  • Accoppiamento con gioco:
    • Gioco minimo: differenza tra dimensione minima del foro e dimensione massima dell'albero.
    • Gioco massimo: differenza tra dimensione massima del foro e dimensione minima dell'albero.
  • Accoppiamento con interferenza:
    • Interferenza minima: valore assoluto della differenza tra dimensione massima del foro e dimensione minima dell'albero.
    • Interferenza massima: valore assoluto della differenza tra dimensione minima del foro e dimensione massima dell'albero.
  • Accoppiamento incerto:
    • Gioco massimo: differenza tra dimensione massima del foro

E dimensione minima dell'albero. Interferenza massima: valore assoluto della differenza tra dimensione minima del foro e dimensione massima dell'albero.

5.1.4 Sistema ISO

  • UNI adotta il sistema ISO di tolleranze ed accoppiamento
  • Una tolleranza del sistema ISO viene detta tolleranza fondamentale e viene indicata con IT
  • La tolleranza dipende da: dimensione nominale, qualità della lavorazione, posizione della zona di tolleranza

Gruppi dimensionali Il valore della tolleranza dipende dalle dimensioni

Tolleranze normalizzate Dipende dalla qualità della lavorazione e vengono indicate con IT. In campo aeronautico viene normalmente usato IT0730

Figura 46: Tolleranze normalizzate

5.1.5 Posizione della tolleranza

La posizione, rispetto alla dimensione nominale, viene indicata con una o due lettere; maiuscola per i fori e minuscola per gli alberi.

Figura 47: Posizione tolleranze alberi

Figura 48: Rappresentazione accoppiamento

5.1.6 Esempio

Esempio accoppiamento 1
Figura 49: Esempio accoppiamento 1
Esempio accoppiamento 2
Figura 50: Esempio accoppiamento 2
Esempio accoppiamento 3
Figura 51: Esempio accoppiamento 3

5.2 Errori microgeometrici - Rugosità

Deviazione delle superfici reali da quelle nominali

5.2.1 Definizioni

  • Rugosità: Insieme delle irregolarità lasciate dal processo di lavorazione.
  • Superficie geometrica o ideale: Superficie teorica rappresentata sul disegno.
  • Superficie reale: Superficie effettiva ottenuta con la lavorazione.
  • Piano di rilievo: Piano ortogonale alla superficie nominale del pezzo.
  • Profilo ideale: Linea risultante dall'intersezione del piano di rilievo con la superficie geometrica.
  • Profilo reale: Linea risultante dall'intersezione del piano di rilievo con la superficie reale.
Rugosità
Figura 52: Rugosità

5.2.2 Indicazione rugosità

Indicazioni rugosità 1
Figura 53: Indicazioni rugosità 1
Indicazioni rugosità 2
Figura 54: Indicazioni rugosità 2
Indicazioni rugosità 3
Figura 55: Indicazioni rugosità 3

5.2.3 Esempi

Indicazione
Figura 56: Indicazione

rugosità375.2.4 Criteri per la scelta

Figura 57: Criteri rugosità 1

Figura 58: Criteri rugosità 2385.3 Errori macrogeometrici - tolleranze geometriche

Definite dalla norma UNI EN ISO 1101:2017. Le tolleranze geome-triche limitano lo scostamento di un elemento in rapporto alla sua forma odal suo orientamento od alla sua posizione, considerati teoricamente esatti,senza tener conto delle dimensioni dell’elemento.

5.3.1 Classificazione

  1. Tolleranze di forma (es. rettilineità)
  2. Tolleranze di orientamento (es. paralellismo)
  3. Tolleranze di posizione (es. concentricità)
  4. Tolleranze di oscillazione

Figura 59: Classificazione tolleranze geometriche

5.3.2 Indicazione

Viene disegnato un riquadro suddiviso in due o tre caselle contenenti: sim-bolo della tolleranza geometrica, valore della tolleranza e gli elementi diriferimento.

Per l’indicazione generale delle tolleranze geometriche viene indicato UNIEN 22768-K sopra il cartiglio.

Figura 60: Indicazioni

tolleranze geometriche

Se voglio indicare l'asse o il piano di misura il cartellino deve essere in corrispondenza della linea di misura.

5.3.3 Elementi di riferimento

Gli elementi di rifermento sono dei riquadri contenenti una lettere che identifica un piano ideale o utili per definire i vincoli geometrici. Idatum, Datum sono invece delle superfici di parti reali che servono per limitare i features gradi di libertà. Ogni pezzo può essere completamente identificato con due o tre datum.

5.3.4 Esempi

Nella lavorazione degli alberi si usa una precisione maggiore in quanto sono più facili da lavorare rispetto ai fori.

H + (f,g,h) = Gioco H + (j,k,m) = Piccole interferenze H + (n,p) = Interferenza

Figura 61: Rettilineità e planarità

Figura 62: Rettilineità 241

Figura 63: Circolarità

Figura 64: Planarità

Figura 65: Cilindricità

Figura 66: Tolleranze orientamento

6 Filettature

6.1 Concetti generali

Le filettature sono collegamenti

smontabili impiegati nelle costruzioni mec-caniche con funzione di collegamento, arresto...La filettatura può avvenire mediante filiera e maschio filettatore, perrullatura o al tornio.

Figura 67: Particolare vite

Figura 68: Particolare bullone, ovvero vite più dado

446.2 Elementi della filettatura

Possiamo avere div

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A.A. 2020-2021
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/15 Disegno e metodi dell'ingegneria industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher _barbe_1998 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Disegno tecnico industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Torino o del prof Binello Roberto.