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PROFILO
DELLA
FILETTATURA :
● Quando si
vuole ottenere una filettatura con un PASSO LUNGO e
PROFONDITA’ del filetto LIMITATA, si
mantenere una
ricorre all’utilizzo di più principi. Il PASSO EFFETTIVO della
filettatura è uguale al passo misurato tra due creste successive (PASSO APPARENTE)
moltiplicato per il numero dei principi della filettatura stessa
● VITE “d” = misurato sulla cresta, coincide di fatto con il diametro
DIAMETRO ESTERNO
NOMINALE della filettatura, utilizzato convenzionalmente per la sua designazione.
DIAMETRO DEL NOCCIOLO = misurato sul fondo
→ →
(per la madrevite si rovescia il discorso: esterno fondo, nocciolo creste)
● A parità di caratteristiche, ci sono due tipi di eliche: una destra e l’altra sinistra. Il dado
(vite) destro si avvita in senso orario, quello sinistro in senso antiorario. N.B. Le filettature
normalmente impiegate sono destrorse.
● Quando vite e madrevite sono accoppiate i fianchi sono a contatto solo per un certo
tratto (fattore di ricoprimento H1). Nella filettatura ISO (metrica) rimane sempre del gioco
tra cresta del filetto della madrevite e fondo del filetto della vite.
● Vari tipi di filettatura:
1) FILETTATURA ISO = profilo derivante da un triangolo equilatero (60 gradi)
2) FILETTATURA WITHWORTH = profilo derivante da un triangolo isoscele con angolo del
profilo di 55°
3) FILETTATURA GAS = deriva da quella withworth; si differenzia da quest’ultima per i
passi che sono più fini. Trova utilizzo nella fluidica e tubazioni
→ NON A TENUTA STAGNA: G + misura in frazioni di pollici
→ A TENUTA STAGNA: filettatura esterna (vite) DEVE essere CONICA per forzare
tenuta
4) FILETTATURA TRAPEZIODALI = non bloccano elementi MA azionano elementi MOBILI
non servono grandi forze d’attrito)
→
(angolo molto basso 30 gradi
Esempio designazione: Tr 50x8
● Le filettature si ricavano principalmente mediante 3 metodi (soprattutto ultimi due):
1) FUSIONE →
2) stampaggio RULLATURA
3) ASPORTAZIONE DI TRUCCIOLO
3) Asportazione di truciolo l’utensile, sagomato con un profilo corrispondente
→ LAVORAZIONE AL TORNIO:
a quello del filetto, avanza di una quantità pari al passo ad ogni giro.
Verso di rotazione del pezzo deve essere accordato con quello di
avanzamento dell’utensile per ottenere una certa filettatura (dx o sx).
Per filettature esterne si usa l’utensile filiera, per filettature interne si usa
l’utensile maschio.
Nella filettatura al tornio può essere indispensabile
eseguire smussi e gole di scarico (unificate) per
problemi di ingombro e/o di montaggio
.
2) RULLATURA: il profilo del pettine si imprime progressivamente nel pezzo creando i
vani della filettatura e provocando il riflusso del materiale che genera le creste del filetto
Con il processo di rullatura (deformazione plastica a freddo) le fibre del materiale nel filetto
non sono tagliate ma si incuneano al di sotto del fondo. La rullatura si utilizza per la
produzione di filettature esterne in grande serie.
● RAPPRESENTAZIONE
Nell’esecuzione di una FILETTATURA INTERNA il foro di preparazione, eseguito per
esempio al trapano, deve essere più piccolo del diametro nominale D della filettatura
stessa. Di conseguenza nella rappresentazione la linea grossa è quella più interna, mentre
quella sottile è il diametro nominale.
L’estremità conica dell’utensile maschio genera una zona
di filetto incompleto (z nella figura) inutilizzabile ai fini
dell’avvitamento con una vite. Nell’esecuzione del foro di
preparazione bisogna quindi tenere conto di una
profondità utile aggiuntiva “y” pari a 3÷5 volte il passo
della filettatura.
In generale, le lunghezze di vite e madrevite vengono
determinate tenendo conto di una lunghezza effettiva di avvitamento pari a 1 ÷ 1,5
volte il DIAMETRO NOMINALE
● SEZIONE DI VITE In sezione nell’accoppiamento
vite-madrevite PREVALE SEMPRE
* tratteggio linee gola, smussi la rappresentazione della vite
come se fosse su un piano
* NON tratteggio linea di fondo filettatura davanti a quello della madrevite
●
UNI ISO 4755: Gole di scarico per filettature esterne metriche
UNI ISO 5710: Gole di scarico per filettature interne metriche
ORGANI DI COLLEGAMENTO FILETTATI (PDF 140)
● Tipi di collegamento:
1) BULLONE = vite + dado, collegamento avviene comprimendo i pezzi tra testa della vite
→
e bullone pezzi in direzione assiale
2) VITE MORDENTE = forza di compressione della testa della vita e la superficie
dell’ultimo elemento in cui è ricavata la madrevite
3) VITE DI PRESSIONE = spostamento dei pezzi impedito dalla pressione esercitata
dall’estremità della vite che risulta compressa
4) VITE PRIGIONIERA = vediamo dopo
● VITE = elemento costruttivo meccanico, caratterizzato da 3 elementi: TESTA, GAMBO