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DISGNO E GRAFICA III

Collezione Farnese: aveva anche disegni manieristi: Rosso, Pontormo.

Molti disegni di scuola ROMANA: Polidoro, Perin del Vaga, Giulio Romano: “Icaro e

– Dedalo”. Amava tutti i manieristi: Parmigianino.

Francesco Salviati (Palazzo Vecchio, I parte, lavoro con Vasari): Vasari si fece regalare

– questi disegni. Questi artisti in più avevano molti interessi a comparire nel suo libro.

Disegno molto elegante: cornice di tipo manierista , portale a bugnato. Venere panneggiata,

sottigliezza del velo, morbidezza della sanguigna.COrnice dorate e poi cornice a bugnato.

Cornice: Candelabro, vasi fumanti, disegni di Vasari stesso, il museo nel museo, voleva

– ricordare se stesso. Disegni molto finiti sceglie. Cartiglio attaccato con chiodi finti.

I disegni che ebbero più considerazione dei collezionisti sono i disegni finiti (i più ricercati)

– invece quelli meno ricercati erano quelli di figura, parti di corpi, erano solamente studi

accademici. Alla fine del '700: estetica romantica si rivaluta il disegno di primo getto, la

prima idea dell'artista.

Vasari quando può scegliere disegni finiti, molto deccorativi.

– Cornice: fiaccole, testine, cariatidi, volute, esecutoe di questa conice è Jacopo Zucchi.

– Giulio del Moro (tardo '500) documenta come Vasari aveva anche dsegni di scuola veneta

non solo fiorentini. Abbiamo visto che aveva anche Giorgione, Tiziano, Farinati, Tintoretto,

Veronese (questo disegno è di questo ambito Tint. E Veronese).

Questo disegno è finito: eleganza formale, ci è stata tramandata anche la cornice: tinta

– marroncina carta, acquarello blu, azzurro, biacca: effetto luministico. Tinta marroncina della

carta, acquarello blu, azzurro, biacca, effetto luministico.

Domenico Teotocopulos (detto il “Greco”): El Greco, allievo di Tintoretto (che poi andò in

– Spagna e li ebbe successo).

Illustrazione 1: Coll Vasari: El Greco,

Studio dal "Giorno" di Michelangelo,

Monaco

El Greco, questo disegno è montato in orizzontale ma è messo in verticale. E' una copia dal

– “Giorno” di Michelangelo. Vasari lo mise in verticale e tagliò una parte e mise il nome in

basso con cartiglio. Quella di Vasari è la più grande collezione.

La dispersione della collezione del Vasari, questa dispersione ebbe la caratteristica di essere

– venduta in paesi Europei, Francia, Germania, Inghilterra, questa è una costante che si

ripercuote sempre soprattutto nel '700 – '800.

Di alcuni volumi abbiamo documentazioni: 1 di questi entrò nelle collezioni Medicee

– (Francesco I), Pietro Vasari (nipote di Giorgio Vasari) resoconto: dice che al Granduca

Francesco I Medici andò 1 volume che comprendeva i disegni (perché aveva espresso

desiderio di volerlo e il modellino, della cupola di S. Maria del Fiore) da Cimabue e poi

molti di Vasari. Sono stati smembrati questi volumi.

Niccolò Gaddi: comprò 5 volumi di disegni, e comprò le antichità delle collezioni di

– Ghiberti, circa 500 disegni. Muore intorno il '600, vengono stimati da uno ma il 1638 muore.

Lord Arundel: era venuto per comprare per l'inghilterra, comprò questi disegni.

– Paul Van Prang: Tedesco (norimberga), comprò disegni da Giorgio Vasari il giovane che era

– il pronipote. Altri volumi andarono a finire in Francia. Forse erano rimanenze di disegni di

casa Vasari, questi sono quelli che possiamo seguire di più, Abes del Quesnelles, questo li

vende a Jabach e poi vanno nel Louvre (gabinetto disegni del Louvre), maggior parte dei

disegni integri con cornice. Altre parti di questa dispersione francese venne venduta a Crozt

(1741 +) e poi a Mariette. Morto Crozat, si ha la dispersione. Un grosso nucleo venne

comprato da Tessin (Stoccolma, Svezia) sono quelli tagliati. I disegni che hanno mantenuto

la cornice sono facili da ricercare.

Pagina di Giulio Romano (Niccolò Gaddi). Cornice con putti, elemento nuovo: AQUILA

– che regge un cartiglio: “Tan che ge viva”, motto della famiglia Gaddi, emblema Araldico, da

qui capiamo che questo è uno dei disegni che è appartenuto alla famiglia Gaddi, ora se la

cornice è stata fatta da Vasari e poi messo l'emblema o fatto tutto da Gaddi anche la cornice

a imitazione.

Cosimo de Medici: gli viene donato 1 libro del Vasari dal nipote di Vasari, che in seguito

– venne sciolto.

ROMA: collezionismo PATRIZIO (questo tipo di collezionismo raggiunge grandi vette, es.

– Alessandro Farnese nel lazio): classe sociale particolare. Avevano grande cultura e gusto,

supportato da vasta possibilità economica.

Coll. Degli artisti, teorici, studiosi, che avevano grande conoscenza dei pezzi più economici,

– non avevano grandi opportunità.

Paolo III Farnese 1534 (fu fatto Papa) ebbe il carisma da poter risollevare Roma, per questo

– considerato grande papa. Fino al 1549 lasciò impronta fondamentale nella storia dell'arte.

Commissione “Giudizio” di Michelangelo.

Comincia la riforma cattolica (CONTRORIFORMA), indice il Concilio.

– Creò un vero e grande circolo intellettuale. La personalità più spiccata fu il cardinale

– Alessandro Farnese il giovane (*1520 - + 1589) fu personaggio mondano. Vita avventurosa.

Quando torna a roma si ritrova in questo circolo di Palazzo Farnese, Raffaello e

Michelangelo (Salviati, Zuccari, Vasari: affreschi).

Annibal Caro: traduttore e bibliotecario. Fulvio Orsini: bibliotecario, viveva dentro Palazzo

– Farnese al I piano (Haskell parla di “servitù particolare”) consulenza continua sulle spese

che doveva fare Annibale Farnse, curò la collezione di monete, anch'esso ebbe collezione

che poi lasciò a casa Farnese.

Onofrio Panvin: numismatico che visse a Palazzo Farnese. Michelangelo, tenne lezioni con

– Sebastiano del piombo, Marcello Manusti.

In questa corte vennero ospitati: Parmigianino e Tiziano, che chiede per il figlio una litania e

– il papa gli chiede dei quadri.

Francisco de Hollanda (olandese) e poi andò in Francia, portò linguaggio del cattolicesimo,

– promulgato, forma di interesse cerso l'arte più composta e religiosa.

Giulio Clovio (dalmata) era stato a Venezia, miniò il “libro d'ore” per i Farnese. Cardinale

– Farnese comprò tutto ciò che costava di più.

1573 compera da Ludovico Tedeschi. Il primo grande ingresso di diseni si ha nel 1578

– (muore Giulio Clovio: ritratto di El Greco alla mostra). Aveva miniato in oro il libro d'ore,

nella sua vita aveva messo insieme una collezione di disegni, Parmigianino, Michelangelo,

copie da Michelangelo, quando muore lascia tutto al cardianle Farnese. Una parte però più

di studio la lascia a Carlo Mazzarelli (allievo) i pennelli, lenti......per miniature. Questi

disegni non lo lascia a casa Farnese: Luca Cambiaso, Parmigianino. Da questo nucleo

dell'allievo , abbiamo i disegni più importatni Parmigianino, Cambiaso.

Altro acquisto 1587, disegno di Tommaso dè Cavalieri “Caduta di Fetonte” (la punizione

– degli dei però purificazione e ascesa al cielo) di Michelangelo che lo aveva eseguito per lui.

“Ratto di Ganimede” ascesa al cielo. Aveva coll. Disegni di Michelangelo, quando morì,

1587 gli eredi misero in vendita e cardinale Farnese acquista. La raccolta Farnese rimane a

Roma nel '500 e '600 poi avuto in feudo Parma e Piacenza, portano maggior parte del

materiale al ducato (Piacenza).

Elisabetta Farnese ultima discendente che fu data in Sposa a Filippo di Spagna e ebbe molti

– figli, Carlo Borbone fu dato il regno delle 2 sicilie, 1737: Napoli, era grande conoscitore,

portò grande collezione da Parma a Napoli. Fece costruire museo di Capodimonte, anche la

fabbrica. Arricchì Napoli di og molto preziosi. Quadreria più ricca del mondo.

Muore re Filippo di Spagna e Carlo deve partire per succedergli e lascia la collezione

– Farnese legata all'Italia; quando parte per la Spagna non depaupera l'Italia di queste

collezioni, ma anzi (alto senso civico) le fa rimanere a Napoli. Capisce che ormai faceva

parte del patrimonio italiano. La collezione è rimasta abbastanza unita. Quella dei disegni

no: quelli di Michelangelo sono confluiti a Winsor e sono molti. Sono rimasti i cartoni.

“Caduta di Fetonte”, studi di testi femminili ideali con acconciatura, sono tutti a Winsor

– (forse erano stati rubati). “Ritratto di Tommaso de' Cavalieri” . Tomaso aveva, Sebastiano

del Piombo (vicino a Michelangelo) Marcello Venusti (michelangiolesco), Daniele da

Volterra, Polidoro, Perin del Vaga (tutti gli allievi di Raffaello), questi ci sono nella collezion

Farnese.

Donazione di Fulvio Orsini (la parte più importante della collezione) bibliofilo, bibliotecari,

– si occupava di monete, grande studioso che si occupò degli acquisti di casa Farnese, andava

girando tra i rigattieri. Compra tutto ciò che trovava sottoterra, come il “toro farnese”, tutte

queste opere vennero messe nel cortile di Palazzo Farnese, Antonio da Sangallo poi ritoccata

da Michelangelo. Palazzo Farnese a Caprarola: opera del Vignola, affrescata dagli Zuccari.

Commissionò anche la chiesa del Gesù (Alessandro Farnese).

Fulvio Orsini si era creato collezione di monete e di disegni (Raffaello, Tiziano... ) quando

– muore (1600) lascia tutto a Ranuccio, alla collezione Farnese, Ranuccio chiamò Annibale

Carracci per Affrescare e forse era stato proprio l'Orsini a indicare i soggetti degli affreschi.

Quando lasciò la sua collezione, lasciò anche un inventario compreto (misure, autore....) tra i

pezzi forti c'erano dei cartoni di Michelangelo e Raffaello, questo era servito per iltrasporto,

bucherellato.

Cartone di Michelangelo: “Venere e Amore”, allegoria dell'amore sensuale. Venere Urania,

– carattere androgino. Questo non ha avuto traduzione in opera, ma ha avuto molte copie:

Bronzino, Vasari, secondo decennio del '500, Orsini se la accaparrò.

Raffaello, conservato all'Alertina, studio di “Enea e Anchise” incendio di Borgo. Questo è

– uno dei disegni di Raffaello più importanti e certo.

Raffaello al British Museum: “i 4 evangelisti” piccoli studi per la sala Palafrenieri in

– Vaticano ora ridipinta abbiamo incisioni. Orsini dice che fosse di Raffaello. Noi riteniamo

sia di Luca Penni, carta scura, uso della biacca molto sottile figura molto piccola quindi né

Raffaello né Giulio Romano.

Sofonisba Anguissola (scuola modenese) ritrattista andò in Spagna e ne divenne di corte.

– Vasari qui ce ne parla di questi disegni. Tom

Dettagli
A.A. 2014-2015
8 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/17 Disegno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silvia.vallenari di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del disegno dell'incisione e della grafica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi della Tuscia o del prof Prosperi Valenti Rodino Simonetta.