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La diagnosi è clinica!

Durante l'assessment è però importante approfondire anche altri aspetti tra cui:
  • Sviluppo (Griffiths III, Bayley III)
  • PEP3 Profilo Psicoeducativo Performance + questionario per i genitori
  • Funzionamento intellettivo (LEITER, WIPPSI, WISC, WAIS)
  • Funzionamento adattivo (Vineland; ABAS)
  • Linguaggio
  • Comunicazione
  • Teoria della mente (Nepsy)
  • Osservazione libera e strutturata
La cosa importante è intervenire il più precocemente possibile. Ad esempio: una ridotta iniziativa sociale porta ad atti comunicativi a bassa intensità e frequenza. Questo fa sì che i tentativi di iniziativa di genitori/fratelli vengano sempre frustrati, via via i partners sociali diminuiscono le iniziative e infine il numero di esperienze interattive si riduce sempre di più. Tutto questo si traduce a sua volta in ridotte occasioni di apprendimento. TRATTAMENTO Ne esistono di vari tipi.Come prima cosa per ideare un trattamento dobbiamo considerare gli effetti di validazione a cascata sulle altre funzioni e la sua validità nel tempo. Questo è l'unico modo per dimostrare cosa è efficace e cosa no. I trattamenti devono avere una buona base teorica. Il ministero della salute ha divulgato delle Linee Guida con una rassegna dei metodi più efficaci. Assieme alle linee guide è stato redatto un opuscolo per i genitori per aiutarli ad orientarsi. Tra i trattamenti più noti ci sono:
  1. TEACCH. È un metodo globale di trattamento usato non solo con l'autismo ma anche con forme di disabilità intellettiva gravi. Ho dimostrato dei miglioramenti e parte dal presupposto che le persone con autismo abbiano delle caratteristiche diverse dallo sviluppo tipico. Difatti per gli autistici il mondo è disordinato e il TEACCH ha l'obiettivo di dare una "struttura" al mondo in modo da aiutare il bambino a vivere

più serenamente. Questo strumento utilizza un insegnamento strutturato in cui viene strutturato lo spazio, il tempo e delle sequenze di comportamenti. Inoltre usa l'apprendimento visivo, ossia l'uso di immagini concrete per imparare ad orientarsi nella realtà. L'idea è quella di strutturare non solo le attività nei centri ma anche a casa, con una diminuzione progressiva della strutturazione.

2) Interventi sul linguaggio

  • comunicazione aumentata alternativa (CAA);
  • training del linguaggio segnato;
  • picture exchange communication system (PECS)

Tutti questi interventi sono indicati sebbene le prove a sostegno della loro efficacia siano poche.

3) ABAS

Si tratta di uno strumento di analisi applicata del comportamento. Non è un metodo rigido e si basa sul principio del comportamento operante. Il suo scopo è quello di diminuire i comportamenti disfunzionali fino a estinguerli e incrementare quelli funzionali per la comunicazione sociale.

L'interazione con i bambini autistici è fondamentale per far loro vivere esperienze in cui imparano come comportarsi in determinate situazioni. Un metodo comune è l'imitazione, ma ultimamente si utilizza anche la tecnologia, scegliendo le modalità in base alle caratteristiche specifiche del bambino.

Nelle linee guida, gli interventi vengono classificati come probabilmente utili o di utilità discutibile. È importante tenere presente che quando si lavora con bambini autistici è necessario coordinare tre tipi di conoscenze: lo sviluppo tipico, quello atipico e le disabilità intellettive. È inoltre fondamentale che ci sia una coordinazione tra famiglia, insegnanti e operatori.

Bisogna prestare attenzione ai significati dei comportamenti e al bombardamento sensoriale. Infine, è importante ricordare che l'uso del linguaggio verbale può essere impegnativo per i bambini autistici e che, come tutti, hanno bisogno di supporto e comprensione.

sentimenti!…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………&

Nella cellula, ossia il patrimonio genetico dell'organismo. Per gene invece si intende la singola informazione necessaria a fabbricare le componenti fondamentali della cellula.

Ogni cellula umana ha 46 cromosomi divisi in 23 coppie (22 autosomi e 1 cromosomi sessuali XX o XY).

Un altro concetto importante è quello di mutazione. Le mutazioni sono molto frequenti. Si tratta di cambiamenti del genoma. La mutazione va distinta dal termine sindrome che è invece l'insieme di sintomi.

Capita che uno stesso cromosoma sia alla base di sindromi diverse (es: in base al fatto se è stato ereditato dalla madre o dal padre).

Tipi di mutazione:

  • Autosomiche o legate a cromosomi sessuali;
  • Alterazioni strutturali (es: delezioni, duplicazioni, trasposizioni o inversioni) o numeriche (trisomie o monosomie);
  • Spontanee o ereditarie.

Le varie sindromi si differenziano:

  • Nella gravità delle carenze generali;
  • Nei profili i punti di forza e di debolezza;
  • Variabilità.
all'interno della sindrome;  Condizionamenti genetici e sviluppo emotivo, affettivo e sociale. Altri aspetti da considerare sono la variabilità intrasindromica (elementi specifici e comuni tra le sindromi) e cambiamenti con l'età. Conoscere i profili delle sindromi ci serve sia nella valutazione sia nel trattamento. Nella valutazione ci aiuta a formulare ipotesi da verificare, mentre nel trattamento ci permette di decidere metodi e strumenti più adatti. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Le caratteristiche che vengono evidenziate sono: faccia ampia, pieghe epicantali, sbalzi di umore, lingua grossa, difficoltà nel mantenere i progressi ottenuti nell'apprendimento. Diverso tempo dopo si è scoperto che tale sindrome è causata da una trisomia, da qui il nome trisomia 21 (un cromosoma 21 in più).

La sindrome di Down è la causa più diffusa di disabilità intellettiva. Interessa tutte le etnie e ha un'incidenza di 1:700 - 1:1000. Questa variazione di incidenza dipende molto dalle politiche di aborto dei vari stati, la trisomia infatti può essere individuata con un esame durante la gravidanza (in Italia questo esame è gratis dopo i 35 anni).

È una sindrome che deriva da una mutazione "de novo", ossia che avviene per la prima volta durante il concepimento. Deriva da un problema nella formazione delle cellule uovo e dei cromosomi.

Ne esistono diverse forme:

  • Trisomia piena - 92-95% dei casi.

cromosomi in più sono in tutte le cellule;- A mosaico 2-4% dei casi. Alcune cellule hanno il cromosoma in più mentre altre sono normali. Questi individui hanno un livello di competenze più elevato.- Forma con traslocazione non bilanciata del cromosoma 21 3-5% dei casi. Spesso è ereditaria;- Ulteriori forme rare.Non si è ancora stati in grado di indentificare delle cause precise, ma solo fattori di rischio come l’età avanzata.

Caratteristiche fisiche:

  • Occhi a mandorla con pieghe epicantali nella parte interna (li fanno sembrare asiatici, motivo per cui veniva chiamata “mongolismo”);
  • Testa più piccola e tondeggiante;
  • Naso largo;
  • Bocca e orecchie più piccole;
  • Lingua grossa e sporgente;
  • Spesso affollamento dentario;
  • Collo largo;
  • Mani corte e larghe, solco palmare unico e mignoli inclinati verso l’interno;
  • Statura media inferiori nella norma;
  • Articolazioni flessibili per lassità dei

legamenti;- Ipotonia.Questa sindrome da un punto di vista medico vien associata ad una serie di problematiche (dentali,cardiache, endocrine…).Per quanto riguarda lo sviluppo motorio il quadro è caratterizzato da ipotonia. Questa haripercussioni anche a livello cognitivo e necessita di un intervento riabilitativo preventivo.Lo sviluppo cognitivo è invece caratterizzato da un ritardo nella quasi totalità dei casi con unaattorno al 50. L’età mentale è inferiore ai 7 anni. Vadisabilità intellettiva lieve/moderata e QIriportata però una notevole variabilità individuale.L’interpretazione del profilo cognitivo presenta una serie di problemi metodologici tra cui:- Campioni ristretti;- La presenza di partecipanti che non possono essere testati;- “effetto pavimento” tra i partecipanti testabili;- A volte i partecipanti hanno caratteristiche specifiche come l’appartenere a qualche tipo diassociazione;-

Problemi di appaiamento;

Problemi nel contesto ambientale;

A volte ci si dimentica di analizzare anche le traiettorie evolutive e non solo i profili cognitivi. Non dobbiamo basarci solo sul QI perché non ci dà una visione totale del soggetto.

Problematiche nell'uso degli strumenti. Infatti strumenti diversi possono valutare aspetti diversi dell'intelligenza;

Assistiamo spesso ad un declino del QI. Quando facciamo una diagnosi o un successivo intervento dobbiamo prima evidenziare i punti di debolezza e contrapposti dei punti di forza del bambino.

Punti di debolezza:

  • Percezione visiva e uditiva
  • Linguaggio
  • Produzione verbale
  • Apprendimento uditivo
  • Gestione dei numeri

Punti di forza:

  • Capacità sociali empatia
  • Auto aiuto e abilità della vita quotidiana
  • Memoria a breve termine
  • Apprendimento visivo
  • Lettura

Tuttavia questo sistema di punti di forza e di debolezza è un'ipersemplificazione.

Dettagli
A.A. 2021-2022
52 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pamela.cavaliere di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Disabilità cognitive e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Lanfranchi Silvia.