Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Interpretazione delle leggi tributarie: considerazioni generali
Una legge può qualificarsi tributaria quando regola la partecipazione dei contribuenti alla G. Tali leggi sono di natura inderogabile poiché tese direttamente alla tutela di interessi collettivi, cioè l'interesse alla riscossione dei tributi, rilevando solo poco accezioni di disposizioni non cogenti ovvero disposizioni derogabili e sprovviste di sanzioni, quali ad esempio i regimi fiscali opzionali (esempio: applicazione dell'imposta sostitutiva sui canoni di locazione, sostitutiva xk in teoria di paga l'iperf con gli scaglioni).
Una legge tributaria può essere:
- Valida, se adottata nel rispetto delle procedure fissate dalla costituzione
- Efficace, quando i destinatari si adeguano spontaneamente al contenuto della norma o vengono obbligati tramite mezzi coercitivi
- Giusta, se corrisponde ai principi cui si ispira l'ordinamento giuridico
Poiché il diritto
tributario è un diritto derivato in quanto influenzato da elementi giuridici, aziendalistici, economici, le norme che lo compongono sono ricche di tecnicismi e di difficile interpretazione. inoltre sussiste una certa frettoiosità nell'emanare norme di diritto tributario, sia perché è necessario garantire gettito sia perché la riformulazione dell'art 81 della costituzione ha previsto l'obbligo per lo stato di operare sempre in situazione di pareggio e mai in disavanzo, ciò ha comportato un'iperproduzione di norme (poiché vi è la necessità spesso di operare con procedimenti alternativi alle modalità di legiferazione: decreti legge, decreti legislativi) che crea incertezza giuridica, accentuata dall'impossibilità di attuare un confronto parlamentare sulle norme.
tributaria, pertanto, svolge un ruolo fondamentale nell'interpretazione delle norme fiscali al fine di garantire una corretta applicazione delle stesse. Tuttavia, l'interpretazione delle norme tributarie può essere complessa e soggetta a diverse interpretazioni, a causa della loro natura tecnica e della mancanza di competenze specifiche. Questa incertezza nel diritto fiscale può portare a situazioni arbitrarie che danneggiano il contribuente, nonostante le disposizioni tributarie siano redatte seguendo un criterio casistico-enunciativo, analizzando le singole fattispecie. L'attività di interpretazione delle norme tributarie assume quindi un ruolo di grande importanza, in quanto consente di estrapolare dalla disposizione testuale della legge la regola di condotta da seguire. Questa interpretazione deve tener conto degli effetti pratici che derivano dall'applicazione della norma, facendo riferimento al diritto vivente, ovvero al significato prevalente attribuito dalla comunità ad una determinata legge. In conclusione, la corte tributaria svolge un ruolo cruciale nell'interpretazione delle norme fiscali al fine di garantire una maggiore certezza del diritto e una corretta applicazione delle disposizioni tributarie.Il sindacato di legittimità costituzionale nei confronti del diritto vivente è stato consentito dalla Corte costituzionale, ma solo per l'interpretazione della cassazione e non delle commissioni tributarie.
Le leggi tributarie vengono tradizionalmente classificate in:
- Leggi impositive sostanziali, che istituiscono i tributi e ne disciplinano gli elementi essenziali. Su queste leggi vale il principio di riserva assoluta, secondo l'articolo 23 della Costituzione, che significa che solo il legislatore può emanarle.
- Leggi procedimentali, che regolano i procedimenti di attuazione dei tributi.
- Leggi sanzionatorie, che si occupano di regolare le conseguenze amministrative e penali per la violazione delle norme tributarie. Anche queste leggi sono coperte dal principio di riserva, poiché comportano una decurtazione del patrimonio del contribuente.
Criteri di interpretazione: link
13G20Pagina 12 di 71Anche in ambito tributario vigono in tema d'interpretazione le regole contenute all'art 12 delle preleggi del cod.civile, il quale prevede l'impiego di 2 criteri:- CRITERIO LETTERALE, o grammaticale, secondo cui assegnare alla legge il significato che risulta da quello proprio delle parole
- CRITERIO LOGICO, per il quale bisogna risalire all'intenzione del legislatore, scopo da lui perseguito nell'introduzione di una determinata disposizione legislativa. Esso impiega tre argomenti:
- Teologico, guarda al fine perseguito dalla disposizione
- Psicologico, ricostruisce la volontà del legislatore manifestata in sede di formazione della legge
- Sistematico, contestualizza la norma nel sistema di riferimento
- ACONTRARIO, in quanto le leggi tributarie sono dette a fattispecie esclusiva, poiché se non prevedono espressamente un divieto lo permettono, dunque talvolta s'interpreta
La norma con un ragionamento contrario che non sempre però porta a conclusioni corrette in linea con la ratio della disposizione.
4. ANTIELUSIVA, conforme al dettato costituzionale, mirata a contrastare comportamenti del contribuente che sembrano rispettare formalmente le leggi, ma ne violano lo spirito, non rispettando il fine perseguito dal legislatore nell'emanarle. Elusione, raggira contenuto della norma. Evasione, comportamento contro legge.
5. CONFORME ALLO STATUTO DEI DIRITTI DEL CONTRIBUENTE, questo rappresenta un canone interpretativo, per cui non si può prescindere dal suo contenuto. (se vi è una norma indubbia bisogna interpretarla secondo i principi dello statuto)
Il processo interpretativo può condurre a diversi risultati:
6. INTERPRETAZIONE DICHIARATIVA, quando l'interpretazione letterale coincide con quella logica
7. INTERPRETAZIONE ESTENSIVA, quando il criterio logico estende quello letterale
8. INTERPRETAZIONE RESTRITTIVA, quando
viene ristretta la portata letterale. A seconda dei soggetti che compiono il processo interpretativo, è possibile distinguere l'interpretazione: 1. INTERPRETAZIONE AUTENTICA, promana dallo stesso legislatore mediante norme interpretative che chiariscono le precedenti, il cui utilizzo dovrebbe essere limitato ai casi ove sussistono obbiettivi dubbi circa il significato di una disposizione. Tuttavia non di rado si è assistito ad interventi normativi abusivi volti a tutelare l'interesse fiscale, per limitare tale fenomeno il legislatore quindi ha previsto che l'adozione di norme interpretative in materia tributaria si possono prendere in casi eccezionali e con legge ordinaria. 2. INTERPRETAZIONE GIURISPRUDENZIALE, trova difficoltà a "consolidarsi", perché interviene dopo molti anni di prassi interpretativa, ma può essere considerata come una fonte di diritto. La giurisprudenza, infatti, interpreta le norme alla luce dei casi concreti che si presentano davanti ai giudici e, in tal modo, contribuisce a definire il significato delle disposizioni normative. 3. INTERPRETAZIONE DOTTRINALE, è l'interpretazione fornita dagli studiosi del diritto, i quali analizzano e commentano le norme giuridiche alla luce delle proprie conoscenze e della dottrina consolidata. La dottrina, quindi, contribuisce a fornire una visione più approfondita e critica delle norme, aiutando a comprendere il loro significato e le loro implicazioni. Fonte: [link](https://cdn.fbsbx.com/v/t59.2708-21/26914577_102150929743…h=24a60ae393721614639a3fc16eaa012e&oe=5A713B44&dl=1) (29/01/18, 13:20) Pagina 13 di 7annidell'entrata in vigore della legge, quando spesso è già abrogata o modificata. La c.d. funzione nomofilattica dellacassazione, cioè quella volta a garantire una corretta ed uniforme interpretazione delle norme, risulta, pertanto, in materia fiscale indebolita. Tuttavia, i vuoti normativi e la confusione in merito alle leggi esistenti sta determinando la tendenza alla creazione giurisprudenziale del diritto, vale a dire che il giudice finisce per sostituirsi al legislatore. La creazione del diritto sarebbe giustificata dall'inevitabile interpretazione evolutiva a cui il giudice non può sottrarsi.
11. DOTTRINALE, realizzata dagli studiosi dl diritto, che non risulta essere vincolante.
Le norme tributarie spesso contengono principi e termini mutati da altre discipline, per cui non di rado si tende ad impiegare la tecnica legislativa del rinvio, il quale si configura semplice o mobile qualora il legislatore tributario richiami disposizioni di altri settori.
senza alcun adattamento, conferendo all'istituto considerato il medesimo significato rispetto a quello della disciplina da cui promana. Talvolta però è necessario fornire un significato autonomo in ambito tributario legato all'interesse fiscale di acquisire gettito, dunque si tende ad ampliare i concetti, discostandosi dalle originarie interpretazioni. Un ulteriore criterio interpretativo è rappresentato: 12. dall'ANALOGIA, applicata qualora sussista una lacuna, vuoto, normativo, rispetto alla quale è possibile distinguere due fattispecie: a. analogia legis, qualora si ricorra a disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe. b. Analogie iuris, qualora, in mancanza di una norma che regola un caso simile, si corra ai principi generali dell'ordinamento. È inoltre opportunoRilevare la differenza tra:
- Analogia, che colma il vuoto giuridico mutando una norma che regola casi simili o ricorrendo ai principi generali dell'ordinamento giuridico.
- Interpretazione estensiva, amplia tramite il criterio logico l'interpretazione della norma rispetto a quella letterale ricercandone la ratio legis.
Una rilevante attività interpretativa è svolta dagli organi centrali dell'AF con funzione di:
- Indirizzare la futura attività di controllo degli uffici periferici della stessa AF.
- Guidare il contribuente nell'assolvimento degli obblighi fiscali.
E tale attività viene svolta mediante appositi strumenti:
- CIRCOLARI MINISTERIALI, d'impulso dell'AF, vengono emanate in occasione dell'introduzione di nuove leggi o qualora sussistano controversie applicative circa una disposizione già da tempo vigente (l'AF interviene per dare istruzioni).
- RISOLUZIONI E NOTE MINISTERIALI, sono dirette
aisingoli uffici periferici in risposta ai quesiti da loro prospetti agli organi centrali, impulso degli organi sottordinati (vincolano solo gli uffici cui sono destinate e in modo indiretto per gli altri)
3. COMUNICATI STAMPA, utilizzati per annunciare il differimento delle scadenze degli adempimenti tributari. Nonostante tali atti non siano vincolanti per i contribuenti, assumono una rilevante importanza nel rispetto del principio di carattere generale previsto dall'art 10 dello statuto del contribuente, secondo cui la buona fede e l'affidamento del contribuente sono meritevoli di tutela. E' asserito, infatti, che non possono essere irrogate sanzioni qualora il contribuente stesso sia conformato, in buon