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REDDITI PRODOTTI IN FORMA ASSOCIATA

L'art. 1 dice che l'IRPEF si applica alle persone fisiche, vedremo quando analizzeremo l'ires come questa si applichi alle società di capitali. Le società di persone (società semplici, snc, sas) sono enti che hanno un particolare regime tributario e va capito come inquadrarli perché attraverso questi enti spesso si produce ricchezza nuova. Questi enti non vanno soggetti a irpef perché per le società di persone vige il principio della trasparenza, cioè dal punto di vista delle imposte gli enti sono trattati come se non ci fossero, si vede direttamente chi sono i soci. Ai sensi dell'art. 5 tuir le società di persone non sono mai soggetti passivi irpef e l'eventuale reddito che è generato attraverso l'attività in comune tra più persone in questi enti viene attribuito automaticamente e senza necessità di provare la distribuzione ai soci.socio. La determinazione del tributo avviene in base al reddito imponibile, che viene calcolato in modo autonomo per ogni socio. Il reddito imponibile viene determinato in base alla quota di partecipazione agli utili di ciascun socio. Ad esempio, se una società ha un reddito di 100 e Tizio è socio al 60% e Caio al 40%, il reddito imponibile per Tizio sarà di 60 e per Caio sarà di 40. È importante sottolineare che questa trasparenza fiscale vale solo per l'IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) e non per altre imposte come l'IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) e l'IVA (Imposta sul Valore Aggiunto). Queste imposte sono considerate soggetti passivi direttamente dalla società di persone e vengono accertate nei confronti della società stessa. Tuttavia, il reddito prodotto da queste società viene automaticamente attribuito ai soci in base alla loro quota di partecipazione per trasparenza. Non parleremo qui dell'IRAP. La determinazione del tributo avviene quindi in modo autonomo per ogni socio, in base al reddito imponibile calcolato sulla propria quota di partecipazione agli utili.

periodo di imposta. Di regola il periodo di imposta coincide con l'anno solare. Da cui discende anche il principio di autonomia di ogni periodo d'imposta, ogni violazione si divide per esso.

Ci sono 5 passaggi:

  1. Determinazione del coacervo lordo imponibile: nel nostro ordinamento ci sono 6 categorie di reddito per cui la persona fisica che possiede uno o più redditi calcolerà quella che è la base imponibile di ciascuna tipologia di reddito e poi vanno sommate così da individuare la base imponibile lorda (somma di tutti i redditi posseduti in un certo periodo d'imposta)
  2. Quantificazione dell'imponibile netto: si ottiene scomputando dal lordo gli oneri deducibili art. 10 TUIR (sono tassativi), qui si manifesta in concerto la natura personale dell'imposta, perché questi sono tutti i costi che il contribuente ha sostenuto nel corso del periodo di imposta e che attengono alla sua posizione, al suo ruolo, alla sua condizione personale
e familiare (che vanno quindi ad abbassare la base imponibile) Es. costi relativi alle spese mediche per interventi particolarmente invasivi, o di spese diribevente interesse sociale / es. donazioni fatte a onlus 3. Liquidazione dell'imposta lorda: si ottiene applicando le aliquote per scaglioniall'imponibile netto, che è manifestazione di capacità contributiva 4. Individuazione dell'imposta netta: si ottiene sottraendo dall'imposta lorda gli oneridetraibili (art. 12 e ss. TUIR), anche qui sono una serie di situazioni o che possono tenere diconto della situazione soggettiva del contribuente o situazioni che per il legislatore meritanodi essere tenute in considerazione per abbassare il carico fiscale effettivo Es. spese mediche routinarie (di solito, diversamente dalla deduzione, la detrazione prevedeun tetto massimo, fino al 19% in questo caso), interessi del mutuo prima casa La deduzione si parla di qualcosa che è applicato e tolto dalla base imponibile,quindi avviene a monte sulla base imponibile. Mentre la detrazione è una grandezza che viene tolta dall'imposta dovuta, che avviene a valle ed influisce sull'entità dell'imposta dovuta. 5. Quantificazione dell'imposta effettivamente dovuta: si ottiene scomputando dall'imposta netta eventuali: ritenute d'acconto (fenomeno della sostituzione d'imposta, ad esempio nel caso di lavoratore dipendente che subisce ritenute sul suo stipendio da parte del datore), crediti d'imposta (ad esempio bonus 110%), acconti versati in corso d'anno (esiste solo in Italia: in un certo periodo pago l'imposta non solo per quel periodo d'imposta ma sono anche tenuto a pagare un acconto per l'imposta che verosimilmente dovrò pagare nell'anno successivo, se poi saranno meno l'anno successivo potrò usarle nel futuro come acconto già pagato; la funzione è quella di diversare nel corso dell'esercizio un importo pari al 100% del tributo).che risulterà dovuto per il periodo d'imposta). Potrebbe anche avere segno meno, vuol dire che ho pagato più del dovuto e allora acquisto un credito, da usare o come scomputo per gli anni successivi o chiedere un rimborso. Deduzione: importo che il contribuente può sottrarre dal proprio reddito allo scopo di ridurre la base imponibile, quindi avviene a monte. Detrazione: importo che il contribuente può sottrarre dall'imposta lorda, quindi avviene a valle. Gli oneri deducibili costituiscono un vantaggio tanto più elevato quanto maggiore è il reddito complessivo del soggetto (e dunque l'entità dell'aliquota progressiva marginale a esso applicabile), mentre le detrazioni d'imposta apportano un beneficio identico a tutti i contribuenti. Il legislatore negli ultimi anni ha trasformato una parte di oneri deducibili in oneri detraibili, da un lato per diminuire la spesa per le finanze pubbliche (diminuirebbe il gettito e

Spostandolo sulladetrazione che ha un tetto massimo del 19% piuttosto che del 100% si guadagna) e poi per unaragione di equità, cioè ci si era accorsi che la deduzione premiava più i soggetti ricchi (aliquotamarginale alta); essi sono scomputabili dall’imposta dovuta nella misura del 19% e hanno dunqueun impatto indipendente dall’entità imponibile.

LE SINGOLE CATEGORIE DI REDDITO

In omaggio al principio nominalistico è assoggettato ad IRPEF solo quegli aumenti di ricchezza cheuna volta guadagnati possono essere ricondotti ad una delle 6 categorie (neppure nei redditi diversiche sono tassativi).

Sono previste dall’art. 6: redditi fondiari, redditi di capitale, redditi di lavoro autonomo, redditi dilavoro dipendente, redditi di impresa, redditi diversi.

Ogni categoria reddituale contiene proprie regole di determinazione della base imponibile.Per le società di capitali, che per definizione svolgono attività commerciale, tutti

I redditi sono redditi d'impresa, mentre l'imprenditore individuale ha il suo reddito d'impresa ma potrebbe avere anche redditi di altra categoria; per cui se la società produce un reddito che in astratto potrebbe rientrare in una categoria diversa, per il solo fatto che è un reddito di impresa viene attratto nella disciplina del reddito d'impresa. Si parla di principio di attrazione.

Es. srl che svolge la sua attività di produzione di vestiti che è reddito d'impresa, poi possiede 10 appartamenti che non servono per l'esercizio tipico della società ma sono locati a terzi e ne ritrae un canone di locazione (nel caso di imprenditore individuale sarebbe reddito fondiario) esso è reddito di impresa.

Nel reddito di categoria confluiscono tutti i proventi riconducibili alle categorie stesse. Pertanto, ci sarà un unico ammontare di reddito di categoria, indipendentemente da quanti cespiti produttivi di tale reddito siano.

posseduti dal contribuente.

Principio di attrazione del reddito di impresa: la classificazione dei redditi tra le varie categorie avviene in genere in base alla natura oggettiva del provento, ma tutti i redditi, anche se appartenenti ad altra categoria, diventano di impresa quando sono percepiti nell'esercizio di attività commerciale e società commerciale possiede immobile e lo affitta traendone canoni di locazione, questi canoni non costituiscono reddito fondiario ma confluiscono nel reddito di impresa come proventi immobiliari.

REDDITI FONDIARI

Sono quelli che si connettono all'essere proprietario di un bene immobile, anche quando non vi sia uno sfruttamento dello stesso (ci abito e non lo affitto), per questo si dice che sembra patrimoniale (che ne dispone), più che riguardo il reddito. Questo continua a far discutere.

Art. 25 "Sono redditi fondiari quelli inerenti ai terreni e ai fabbricati situati nel territorio dello stato che sono o devono essere iscritti,

con attribuzione di rendita, nel catasto dei terreni o nel catasto edilizio urbano.

"Inerenti" siamo di fronte a un reddito che il legislatore sa bene che nella maggior parte dei casi non sarà un reddito percepito fisicamente dal contribuente, ma un reddito determinato in via medio-ordinaria, statisticamente che dipende dall'essere proprietario o possessore (non posseduti o prodotti ma inerenti).

Devono essere situati in Italia e iscritti nel catasto, per cui non sono redditi fondiari i redditi afferenti immobili situati all'estero e redditi relativi a fabbricati e terreni che non devono essere iscritti in catasto (sono degli inventari dei terreni e fabbricati).

I redditi fondiari si distinguono in 3 sottocategorie:

  • Redditi dominicali dei terreni imputati al dominus, al possessore del fondo a titolo di proprietà o a titolo di altro diritto reale (a prescindere dall'attività che vi svolge)
  • Redditi agrari imputati al soggetto
che esercita l'attività agricola (legato ai frutti)  Redditi dei fabbricati imputati al proprietario o al titolare di un diritto reale di godimento sui fabbricati I redditi fondiari presentano 2 caratteristiche fondamentali: 1. Imputazione dei redditi fondiari per mera titolarità dell'immobile: sono imputati indipendentemente dalla percezione, per il periodo d'imposta durante il quale è previsto il possesso, al proprietario o al titolare di altro diritto reale sull'immobile 2. Determinazione dei redditi fondiari per base catastale: il reddito medio-ordinario è la risultante di un procedimento di attribuzione di rendita al cespite immobiliare che prevede: la formazione di tariffe d'estimo; l'attribuzione della categorie e della classe al singolo terreno e fabbricato; attribuzione della rendita totale Reddito dominicale dei terreni: è il reddito ritraibile da un terreno senza effettuare alcuna attività dii proprietà di coltivare il terreno e di sfruttarne i frutti. Tale diritto è disciplinato dal Codice Civile italiano, che prevede una serie di obblighi e responsabilità per il possessore del fondo. In particolare, il possessore del fondo ha l'obbligo di coltivare il terreno in modo diligente e secondo le regole dell'arte agricola. Deve adottare tutte le misure necessarie per preservare la fertilità del suolo e per prevenire danni all'ambiente circostante. Il possessore del fondo ha anche il diritto di sfruttare i frutti del terreno, ossia di raccogliere i prodotti agricoli che esso produce. Questo diritto può essere esercitato personalmente o tramite terzi, ad esempio attraverso contratti di affitto o di mezzadria. È importante sottolineare che il diritto di coltivazione e di sfruttamento del terreno può essere limitato da vincoli imposti dalla legge o da regolamenti locali. Ad esempio, in alcune zone è vietato l'utilizzo di determinati tipi di pesticidi o di pratiche agricole che possono danneggiare l'ambiente. In conclusione, la coltivazione del terreno è un diritto e un obbligo del possessore del fondo, che deve svolgere questa attività nel rispetto delle norme e delle regole stabilite dalla legge.
Dettagli
A.A. 2021-2022
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SSD Scienze giuridiche IUS/12 Diritto tributario

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MartinaCavaliere560 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Tributario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Cordeiro Guerra Roberto.