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OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA

Elementi essenziali

Si parla di fattispecie impositiva richiamando uno schema base: la norma tributaria che contempla ivari elementi al cui verificarsi sorge l'obbligo di versare il tributo, quindi nasce l'obbligo impositivo, l'obbligazione tributaria.

prende vita

L'imposta principale è l'imposta TU dell'imposta sui redditi, sui redditi: qual è, rispetto al il presupposto dell'imposta sui redditi? Lo troviamo nelle prime norme del TU in particolare all'art.1 "Presupposto del dpr 917/1986→ dell'imposta sul reddito delle persone fisiche è il possesso di redditi in denaro o in natura rientranti nelle categorie indicate nell'articolo 6." Si capisce qual è la fattispecie impositiva solo da questa norma? No, la fattispecie impositiva nel suo complesso quando Se dico che la norma deve contemplare l'insieme è integrata? degli elementi al sorgere dei quali ecc.

andare a cercare tutti gli elementi essenziali nella normativa perché basta che ne manchi uno affinché non sorga l'obbligo. Intanto andrò a leggermi l'art.6 → "I singoli redditi sono classificati nelle seguenti categorie: a) redditi fondiari; b) redditi di capitale; c) redditi di lavoro dipendente; d) redditi di lavoro autonomo; e) redditi di impresa; f) redditi diversi." Esempio: supponiamo che devo risolvere la fattispecie di un soggetto italiano che ha un immobile dileggendo l'art.1 cui trae il reddito da locazione in Svizzera; e 6 in quale categoria potrebbe rientrare? Fondiario. Come faccio a capire se è giusto? Guardo la definizione di reddito fondiario per cui sinon va bene, l'immobile non è inintende la rendita di un immobile iscritto nel catasto italiano → Italia. Devo andare a leggere tutte le definizioni dell'art.6. troviamo redditi derivanti da immobili siti fuori dall'Italia perché

manca ilRedditi diversi→requisito del trovarsi in Italia allora è stato messo in questa categoria residuale.

Ho dovuto leggere altre 6 norme, una per categoria e comunque non basta perché un altro elemento essenziale è: questo reddito è tassabile in capo a chi? Devo cercare la norma che, dopo aver definito il presupposto dell’imposta, definisce i soggetti passivi e dice che sono le persone fisiche residenti e non nel territorio dello Stato→ vado a vedere se il soggetto di cui parliamo è residente o non residente.

Un soggetto non residente in Italia che trae reddito da un immobile all’estero non sarà tassabile in Italia. Per capire se è residente o meno non posso adottare la definizione civilistica, ma quella di cui all’art.2 “Aidel TU che dice fini delle imposte sui redditi si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo di imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione.

residente hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del codice civile.” Un soggetto residente all’estero, ma con domicilio in Italia, fiscalmente è considerato residente in Italia.È comunque una fattispecie con elementi di estraneità e l’elemento di estraneità è l’immobile situato all’estero allora dovrò capire se esiste una convenzione Italia – Svizzera e se quella convenzione detta delle regole sulla tassazione degli immobili svizzeri nel caso in cui siano percepiti da italiani. Se dovesse dire che sono tassabili solo in Svizzera noi avremmo una norma speciale che deroga agli artt.1 e 2 TU per cui è tassabile solo in Svizzera.

La ricostruzione della fattispecie impositiva avviene prendendo in esame tutte le norme che l’obbligo.contengono elementi al verificarsi dei quali sorge All’interno della fattispecie impositiva che abbraccia tutti gli elementi possiamo

Distinguere il parametro di commisurazione del tributo. Tra questi c'è un presupposto, la base imponibile è l'altra faccia del presupposto. Un rapporto molto stretto: normalmente la base imponibile Presupposto del lavoro dipendente→ retribuzione l'entità della retribuzione Base imponibile→ L'aliquota può essere proporzionale (percentuale fissa) o progressiva (che può aumentare percioè con una formula matematica per cui ad ogni € in più aumenta). Scaglioni o può essere continua, Concorrono in negativo alla definizione anche le esenzioni e le esclusioni. previste dalle norme tributarie che sottraggono all'applicazione del tributo Esenzioni→ delle fattispecie che risulterebbero imponibili in base alla definizione del presupposto, ma per un motivo che spesso è extrafiscale, cioè la necessità di tutelare interessi protetti da altre norme costituzionali, IVA, soggetto passivo

è chi pone in essere un’attivitàdecido di esentare quella fattispecie. Esempio:di cessione di beni/prestazione di servizi/attività professionale come il medico e il medico, quandoesegue una prestazione vs paziente rientrerebbe nella fattispecie prestazione professionale a carico diun paziente e il paziente sarebbe il consumatore finale e questo non paga l’IVA sulla prestazione perla tutela della salute. Da anni si discute se le operazioni di chirurgia estetica siano esenti o meno.Integra il presupposto.Esclusioni→ servono a ritagliare in negativo il presupposto, cioè sono quei casi esclusi che nonrientrano nel presupposto, non integra il presupposto.agevolazioni sull’aliquota della prima casa.Possono esserci delle agevolazioni, esempio:Ci sono delle deduzioni, per cui posso dedurre dalla base imponibile delle spese che abbassanol’imponibile. per cui chi inizia un’attività per i primi 5 anniCi sono i regimi

forfettari o sostitutivi si è soggetti al 15%. crediti d'imposta→Ci sono i nascono come veri e propri crediti. Il soggetto ha versato troppo perché ha sbagliato per cui ha questo credito che può chiedere indietro allo Stato o tenerselo per scomputarlo dall'imposta dell'anno dopo.

Il legislatore quando vuole incentivare determinate situazioni, come il 110%, riconosce come agevolazione un credito d'imposta. Nel 110% spendo 100 e lo Stato mi dice che nel corso del tempo 22, quindi io ho speso 110.000€ e (oggi 5 anni) potrai detrarre dalle imposte che devi 110. 110:5→in 5 anni, ogni anno, mi scomputo 22.000€ dalla mia dichiarazione dei redditi. Un'altra possibilità è rendere il credito d'imposta cedibile per cui non aspetta 5 anni, ma lo vende a una banca. Il contribuente ottiene subito un beneficio.

Art bonus→ sul sito dei beni artistici e culturali ci sono degli interventi segnalati, tipo

Ristrutturare il piazzale con 1mln con progetto già fatto e il soggetto che decide di aderire usa quel progetto e versa 1mln€ e ha il 65% di credito d’imposta della spesa finanziata. Il problema è che lo Stato capisce quanto costerà quel credito d’imposta quando vede quanti soggetti hanno aderito e nei successivi 5 anni vedrà diminuirsi il gettito.

Momento dell’ACCERTAMENTO – fase dinamica

A livello teorico l’attuazione del rapporto obbligatorio d’imposta comporta la determinazione dell’imponibile, liquidazione dell’imposta e il pagamento. Ci sono dei tributi dove è tutto semplice. Determina l’imponibile, poi è immediato, esempio: imposta di bollo, cosa fa il soggetto che la paga? Liquida e poi compra la marca e l’appicci (paga).

Si chiama tributo senza accertamento perché la fase di accertamento è solo a livello mentale e non si esternalizza in particolari fasi o adempimenti.

necessari per arrivare al pagamento del tributo. C'è questa esternalizzazione, Nei tributi con accertamento esempio: imposta sui redditi, devo con controllo da parte dell'Agenzia delle Entrate. presentare la dichiarazione dei redditi La fase attuativa può avere delle sequenze variabili: è sicuramente un rapporto tra soggetto attivo e passivo, si può esaurire nella presentazione della dichiarazione e nell'adempimento e se l'Agenzia delle Entrate non si fa viva nei seguenti 5 anni si cristallizza. Se il controllo dà luogo ad un avviso di accertamento con cui rettifica l'imponibile e liquida un maggior tributo che pretende posso dire che l'amministrazione ha ragione e adempio.--- Oppure dichiarazione controllo accertamento contenzioso. Rispetto ai tributi con accertamento si è posto il problema teorico che ha contrapposto la teoria dichiarativa e la teoria costitutiva. all'efficacia chenell'ambito dei tributi Queste due teorie si riferiscono con accertamento hanno gliatti dell'amministrazione la fonte dell'obbligazionefinanziaria, quindi nei tributi con accertamentotributaria, l'obbligo di pagare il tributo, risiede nella legge (teoria dichiarativa) o negli attidell'amministrazione finanziaria (teoria costitutiva)? L'atto in cui l'amministrazione mi chiede dio ha efficacia costitutiva per cui solo quando l'amministrazione mepiù è semplicemente dichiarativalo chiede sorge l'obbligo di pagare? -- Dietro ci stanno lo schema norma - fatto (dichiarativa) e lo schema norma potere fatto per cuial verificarsi del fatto sorge il potere dell'amministrazione di chiedere il tributo.Quando inizio un giudizio impugnando un atto dell'amministrazione finanziaria cosa impugno unatto con efficacia dichiarativa o costitutiva? La tecnica è quella del procedimento amministrativo incui

Chiedo l'annullamento di un atto o del giudizio civile in cui chiedo di attribuire torto o ragione sulla base dell'integrazione o meno della norma a cui ricollego gli effetti della pretesa che sto avanzando. Il prof. segue la teoria dichiarativa, se il tributo è dovuto perché la legge stabilisce che al verificarsi del fatto segue l'obbligo di versarlo non si può pensare ad un accertamento da parte di qualcuno, sicuramente ci sarà un ente che verifica se il contribuente ha rispettato la legge. Quell'atto con cui mi viene chiesto un maggior tributo dopo il controllo si limita a verificare. Riconoscendo l'efficacia costitutiva si va a minare la riserva di legge: è vero che la legge stabilisce quando è dovuto il tributo, ma se non c'è un atto dell'amministrazione che lo accerta l'obbligazione non nasce se ha efficacia costitutiva. Gli interessi, in caso di recupero del tributo, sono dovuti dal giorno.

in cui si è verificato il presupposto impositivo n
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A.A. 2021-2022
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SSD Scienze giuridiche IUS/12 Diritto tributario

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher adelemcqueen di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Tributario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Cordeiro Guerra Roberto.