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Estratto del documento

IVA

La soggettività passiva iva è di due tipi:

1. Soggettività giuridico formale, sono imprenditori e lavoratori autonomi;

2. Soggettività economica, grava economicamente sui consumatori finali nonostante non abbiano lo

status di soggetto passivo IVA.

La norma istitutiva dell’IVA è il D.P.R. 633/1972.

16 Il trust (traduzione letterale "fiducia"; la traduzione concettuale sarebbe "affido" intendendo l'affido di beni

mobili/immobili) è un istituto del sistema giuridico anglosassone di common law, sorto nell'ambito della giurisdizione

di equity, che serve a regolare una molteplicità di rapporti giuridici di natura patrimoniale (isolamento e protezione di

patrimoni, gestioni patrimoniali controllate ed in materia di successioni, pensionistica, diritto societario e fiscale).

17 Imposta Regionale sulle Attività Produttive. 22 Diritto Tributario | RC

Art. 1 D.P.R. 633/1972:

“L'imposta sul valore aggiunto si applica sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nel

territorio dello Stato nell'esercizio di imprese o nell'esercizio di arti e professioni e sulle importazioni da

chiunque effettuate.”

È, così, delineato il perimetro soggettivo di applicazione di tale imposta.

Domicilio fiscale

I soggetti passivi delle più importanti imposte vengono localizzati dall’amministrazione finanziaria nel

domicilio fiscale.

Il domicilio fiscale è un istituto di diritto tributario, distinto dall’istituto civilistico, disciplinato agli artt. 58-

59 D.P.R. 600/1973, che serve ad identificare in un preciso luogo il contribuente secondo criteri certi ed

obiettivi.

Il domicilio fiscale non è quello civilistico, in quanto quest’ultimo è la sede degli affari e degli interessi

dell’individuo e, soprattutto, è espressione di volontà; il domicilio fiscale è determinato dalla legge secondo

criteri oggettivi.

È necessario individuare il domicilio fiscale in quanto questo agevola la riscossione delle imposte: individua

l’ufficio competente ed identifica il luogo dove si fanno le notifiche.

I criteri per individuare il domicilio fiscale sono diversi. Le persone fisiche iscritte nelle anagrafi della

popolazione residente hanno domicilio fiscale nel comune alla cui anagrafe sono iscritte; i restanti, quindi i

non residenti in Italia, hanno domicilio fiscale nel comune nel quale producono il reddito (in caso di più

redditi, nel comune dove si è prodotto il reddito più elevato). Ci possono essere casi in cui si va in deroga a

tali criteri su volere dell’amministrazione finanziaria, sempre considerando che l’individuazione di un

domicilio fiscale serve ad agevolare il lavoro dell’amministrazione.

Soggetti terzi

Vediamo ora i casi nei quali il legislatore coinvolge nel prelievo tributario soggetti terzi rispetto al soggetto

che dimostra idoneità contributiva. Sono 2 gli istituti che il nostro ordinamento prevede:

1. La sostituzione d’imposta (art. 64 D.P.R. 600/1973);

2. Responsabile d’imposta (art. -- D.P.R. 600/1973).

La previsione di questi due istituti serve a semplificare la riscossione dei tributi, le modalità di accertamento

e a fornire soggetti che si facciano garanti dell’adempimento che grava in capo al soggetto passivo.

Responsabile d’imposta 18

Facciamo il caso di due parti che stipulano un atto di compravendita; le parti saranno coobbligati in solido

in via paritaria per l’imposta di registro (presupposto è il compimento di un atto di rilevanza patrimoniale).

Il notaio in questo caso ha concorso nella formazione del presupposto del tributo, ma non è soggetto

passivo; il notaio nell’imposta di registro è responsabile d’imposta, cioè è coobbligato in solido con le parti

contranti ma in via dipendente (la sua obbligazione dipende dall’obbligazione principale). Il responsabile

d’imposta ha diritto di regresso per l’intero sulle parti che stipulano l’atto.

Sostituto d’imposta

In questo caso non si ha una coobbligazione solidale, ma si ha un soggetto che è obbligato in via principale

in luogo di altri che realizzano il presupposto d’imposta al pagamento d’imposta. Affinché l’istituto sia

18 La coobbligazione solidale è una modalità di attuazione di un’obbligazione plurisoggettiva.

23 Diritto Tributario | RC

conforme alla costituzione, il soggetto terzo deve avere rivalsa obbligatoria verso il vero soggetto passivo

dell’imposta. Il legislatore individua negli artt. 23 a 27 D.P.R. 600/1973 alcuni sostituti d’imposta: società o

imprese nei confronti dei lavoratori dipendenti, società o imprese nei confronti di commercialisti o altri che

prestano consulenze; l’importante è che il sostituto corrisponda del reddito al soggetto passivo. La rivalsa in

questo caso verrà fatta direttamente su una parte del reddito corrisposto al soggetto passivo (si trattiene

una parte dello stipendio). Questa modalità di attuazione del tributo è molto semplificata (la ritenuta viene

versata entro il mese successivo; si aspettasse il soggetto, il pagamento avverrebbe entro l’anno successivo)

e molto più sicura: se io controllo un unico soggetto anziché 200 lavoratori dipendenti è tutto più semplice.

Inoltre, la società non ha alcun interesse ad evadere perché in caso non lo faccia va incontro a sanzioni.

Un altro caso di sostituto d’imposta è la banca nei confronti dei nostri conti correnti: gli interessi attivi sui

nostri conti correnti sono corrisposti al netto dell’imposte.

Esistono due tipologie di sostituzione:

1. A titolo di acconto o parziale;

2. A titolo d’imposta o totale.

La differenza sta negli effetti che la sostituzione produce sul rapporto tributario tra soggetto passivo e

stato: nel primo caso, il sostituito ha l’obbligo di dichiarare quella somma versata a lordo nella propria

dichiarazione dei redditi (al momento del pagamento dell’imposta, toglierà la somma lorda già versata dal

sostituto d’imposta); nel secondo caso, il sostituito non ha più l’obbligo di dichiarare (esempio della banca)

perché il mio rapporto è esaurito.

Casi patologici

Titolo d’acconto

Le situazioni patologiche, in questo caso, non sono disciplinate dal legislatore; nel momento in cui la

ritenuta non viene versata, abbiamo due casi:

1. Il sostituito adempie all’obbligo di dichiarare il reddito lordo, il sostituito si costituisce debitore ->

l’amministrazione pretende l’imposta dal sostituito ed emette sanzioni verso il sostituto;

2. Il sostituito non dichiara il reddito percepito sul quale non è stata versata l’imposta, il fisco

pretende dal sostituto la ritenuta che non ha effettuato e richiede al sostituito la differenza tra

l’imposta globale e la ritenuta.

Titolo d’imposta

Nel caso in cui il sostituto versa la ritenuta (art. 35 D.P.R. 602/1973), l’amministrazione può pretendere

l’adempimento indifferentemente da uno o dall’altro; l’adempimento di uno, libera tutti gli altri

dall’obbligo.

Art. 67 D.P.R. 600/1973:

“La stessa imposta non può essere applicata più volte, in dipendenza dello stesso presupposto, neppure nei

confronti di soggetti diversi. L'imposta personale pagata dal soggetto erogante a titolo definitivo a seguito

di accertamento è scomputata dall'imposta dovuta dal percipiente il medesimo reddito.”

Per quanto riguarda gli obblighi formali (es.: dichiarazione, autoliquidazione, ecc.), esiste una

coobbligazione solidale impropria, ma ha la stessa funzione (l’adempimento di un soggetto libera anche gli

altri).

Gli atti e i provvedimenti emessi dall’amministrazione finanziaria, in casi di coobbligazione in solido, devono

essere notificati a uno, ad alcuni o a tutti i coobbligati tenendo conto, però, che gli atti e i provvedimenti

dell’amministrazione finanziaria hanno effetti solo nei confronti dei soggetti a cui vengono notificati.

24 Diritto Tributario | RC

Procedimento di applicazione dei tributi

Il primo passo per applicare i tributi è del contribuente, il quale deve dichiarare fatti economicamente

rilevanti attraverso la dichiarazione dei redditi. Il contribuente, in questa dichiarazione, qualifica tutte le

somme che ha percepito a titolo di reddito nel periodo d’imposte suddividendolo a seconda delle fonti e

comunque secondo le regole che il testo unico individua per ciascuna fonte reddituale. Fatta la

dichiarazione si liquida l’imposta (=quantifica la somma) e versa la somma dovuta. Se il contribuente fa

tutto bene, qui termina il procedimento di applicazione dei tributi.

Poteri dell’amministrazione finanziaria

L’amministrazione finanziaria ha potere di accertamento, potere sanzionatorio e potere di riscossione.

Potere di accertamento

Il potere di accertamento è un potere di controllo della dichiarazione dei redditi; inoltre, ha l’onere di

cercare quei soggetti evasori totali che non hanno presentato dichiarazione. Questo potere può essere

esercitato entro dei termini decadenziali, indicati all’art. 43 del D.P.R. 600/1973:

1. 31 dicembre del quinto anno successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi, nel caso

in cui sia stata presentata;

2. 31 dicembre del settimo anno successivo all’anno in cui avrebbe dovuto essere stata presentata la

dichiarazione, nel caso di evasori totali.

il contribuente deve presentare la dichiarazione entro il 30 settembre dell’anno successivo all’anno in

questione (se siamo nel 2017, ho tempo fino al 30 settembre 2018 per presentare la dichiarazione dei

redditi del 2017). L’evasione totale si consolida nel momento in cui scade il termine dell’amministrazione

finanziaria di cui al punto 1.

Il potere di accertamento si articola in una fase inziale, in una fase istruttoria e in una fase finale eventuale.

La prima fase inizia d’ufficio: il ministero, con un decreto ministeriale, individua le categorie di soggetti più

“pericolose” in campo di evasione (il lavoratore dipendente è una categoria a basso rischio -> sostituto

d’imposta); i controlli si rivolgono principalmente ai lavoratori autonomi e agli imprenditori.

Nella fase istruttoria si entra nel merito della dichiarazione: i contratti che il contribuente ha concluso, i

conti bancari e tutto ciò che può avere rilevanza reddituale e potrebbe essere sfuggito nella dichiarazione

dei redditi; nei casi più gravi si può far accesso ai luoghi d’impresa e nel domicilio.

Nella fase finale eventuale viene emessa la sanzione o il provvedimento di accertamento (vale come titolo

esecutivo); eventuale perché le fasi precedenti possono anche concludersi con un nulla di fat

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
41 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/12 Diritto tributario

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher caso1994riki di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto tributario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Boletto Giulia.