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BENI RELATIVI ALL’IMPRESA:

beni merce art 85: si occupa alla disciplina del concorso della base imponibile dei ricavi. Sono considerati

ricavi i corrispettivi della cessioni di beni e prestazione di servizi la cui produzione o al cui scambio è diretta

l’attività d’impresa.

Concorso alla base imponibile dei redditi d’impresa

ART 2426 CC: nelle valutazione devono essere osservati i seguenti criteri: il costo dell’immobilizzazioni

immateriali e materiale deve essere ammortizzato secondo la sua residua possibilità di utilizzazione. Beni che

sono iscritti nell’immobilizzazione concorrono alla formazione della base imponibile sulla scorta degli

ammortamenti fatti anno per anno. (valutazione tributario). Il bilancio deve pareggiare anche per quanto

riguarda i fini fiscali.

LEZIONE 13: IRES: I SOGGETTI PASSIVI IRES CHE SVOLGONO ATTIVITA’ IRES

Componenti positivi di reddito

Beni immobilizzati vs attivo circ: gli ultimi quando vengono venduti generano ricavi, quelli inseriti in

immobilizzazioni quando vengono venduti generano plusvalenza e minusvalenza.

ART 85: elencazione di tutti i ricavi C1. I ricavi sono corrispettivi ( da A a E), le indennità, i contributi e il valore

normale dei beni che sono destinati a finalità estranee all’attività dell’impresa.

Corrispettivi: effettuare un’ulteriore ripartizione tra AB e CDE(corrispettivi a fonte di prestazione di carattere

finanziario).

A) Cessione di beni e produzione di beni e servizi alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività

dell’impresa. Tutti quei ricavi che entrano a far parte della voce A1 CE e C4 ATTIVO SP.

23

B) Cessione di materie prime e sussidiarie e semilavorati. Sia fiscalmente che in maniera civile genera

un ricavo perché nel momento in cui vado ad acquistarli li inserisco nell’attivo circolante del SP.

C) D) E) corrispettivi che riguardano beni finanziari. Nel momento in cui viene acquista entrerà a far

parte dell’attivo circolante SP. Cessione strumenti finanziari similari alle azioni genera un ricavo.

F) le indennità conseguite a titolo di risarcimento anche in forma assicurativa. Pone sullo stesso piano la

cessione del bene come l’indennità per la distruzione del bene. Indennità riguardanti beni che sono inseriti

nell’attivo circolante e non nelle immobilizzazioni.

G) H) contributi in denaro o in natura spettanti sotto qualsiasi denominazione in base al contratto. Spettati

esclusivamente in conto esercizio a norma di legge (contributi dati ad aziende che svolgono attività con prezzi

imposti). Questo contributo viene inserito come ricavo perché è una parte di ricavo che non dà chi compra il

bene ma lo Stato.

C2) Si comprende tra i ricavi il valore nomale dei beni di cui al comma 1 sono assegnati ai soci o destinati a

finalità estranee all’esercizio dell’impresa. Tutti gli accrescimenti patrimoniali dell’impresa saranno tratti a

tassazione.

ART 88 SOPRAVVENIENZE ATTIVE: i ricavi o altri proventi conseguiti a fronte di spese, perdite od oneri dedotti

o di passività iscritte in bilancio in precedenti esercizi. Distinguere tra ricavi e proventi dovuti a componenti

negativi realizzati nell’esercizio precedente. Non c’è contrapposizione fra costi e ricavi. Non è una rettifica

per l’anno precedente. L’altro caso è quando vi è una sopravvenienza attiva per ricavi o altri proventi

conseguite per ammontare superiore (nell’anno precedente l’ho venduto a 100 ma dovevo venderlo a 120).

Il periodo d’imposta tra due anni sarà indipendente.

Sopravvenienze in senso improprio: sono fiscalmente sopravvenienze ma non sono collegabili a ricavi

dell’esercizio precedente. È un’indennità che assume sopravvenienza attiva fiscalmente ma non vi è nessuna

modifica nel CE.

RIMANENZA DI MAGAZZINO ART 92: le variazioni delle rimanenze finali dell’art 85 rispetto all’esistenze

iniziali concorrono a formare il reddito dell’esercizio. (RIMANENZE FINALI – ESISTENZE INIZIALI).

VARIAZIONE DELLE RIMANENZE ART 92:

costo specifico:

primo esercizio: costo unitario: costo complessivo / quantità acquistate

esercizi successivi:

Incremento: le maggiori quantità si raggruppano in gruppi distinti per anno di formazione si applica il costo

medio

Decremento: si applica il criterio LIFO.

C5 ART 92: se in un esercizio il valore unitario medio dei beni, determinato a norma 2,3,4, è superiore al

valore normale medio di essi nell’ultimo mese dell’esercizio il valore minimo di cui al comma 1 è determinato

moltiplicando l’intera quantità di beni, indipendentemente dall’esercizio di formazione per il valore normale.

Questo vale per i beni diversi da immobilizzazioni finanziari.

ART 93 OPERE, FORNITURE E SERVIZI DI DURATA ULTRANNUALE: La valutazione viene fatta in base ai

corrispettivi liquidati.

PLUSVALENZE: ART 86 le plusvalenze dei beni relativi dell’impresa diversi all’art 85 c1, concorrono a formare

il reddito se:

 Sono realizzate mediante cessione a titolo oneroso

 Sono realizzate mediante il risarcimento anche in forma assicurative per la perdita o il

danneggiamento dei beni

 I beni vengono assegnati ai soci o destinati a finalità estranee per l’esercizio dell’impresa

Le plusvalenze rappresentano solo quando c’è la corrispondenza di cessione a titolo oneroso o risarcimento

per distruzione o per finalità estranee all’attività dell’azienda. Plusvalenza sarà tassata per l’intero.

Nel 2003 cambiata tassazione degli utili societari.

Beni primo grado -> beni che costituiscono il compendio dell’azienda

24

Beni di secondo grado-> sono le partecipazioni

ART 87 PLUSVALENZE ESENTI: non concorrono alla formazione del reddito imponibile in quanto esenti nella

misura del 95% le plusvalenze realizzate a determinate in sensi all’art 86 c1,2,3. Ci devono essere i seguenti

requisiti:

 ininterrotto possesso del primo giorno del dodicesimo mese precedete a quello dell’avvenuta cessione

considerando cedute per prime le azioni o quote acquisite in data più recente

 Classificazione nella categoria delle immobilizzazioni finanziarie nel bilancio chiuso durante il periodo

di possesso

 Residenza fiscale della società partecipata in uno Stato o territorio in cui al decreto del Ministero

dell’economia e delle finanza

 Esercizio da parte della società partecipata di un’impresa commerciale secondo la definizione a cui l’art

55.

Su partecipazioni sono esenti quando ci sono 4 requisiti per chi tiene la plusvalenza: 1 tenuta amento un

anno 2 classificata tra immobilizzazioni. Requisiti per la partecipata: +1 residenza fiscale della società 2

esercizio attività commerciale

DIVIDENDI ART 89: il regime di participation exemption vale anche per i dividendi che come per le

plusvalenze esenti sono tassati nella misura del 5%. Il 95% è esclusa da tassazione. Trattandosi di esclusione

i costi inerenti sono deducibili. I dividendi percepiti dagli imprenditori individuali e dalle società di persone

invece sono tassati per il 49.72% del loro ammontare.

INTERESSI ATTIVI: concorrono a formare il reddito imponibile per l’ammontare maturato nel periodo

d’imposta, secondo il principio di competenza.

LEZIONE 14: COMPONENTI NEGATIVI DI REDDITO

Proventi immobiliari ART 90 i redditi degli immobili che non costituiscono beni strumentali per l’esercizio

dell’impresa. Concorrono a formare la base imponibile del reddito d’impresa, sono calcolati con le regole dei

redditi fondiari nell’ammontare determinato.

Componenti negativi

ART 109 C1: le spese e gli altri componenti positivi e negativi, concorrono a formare il reddito per l’esercizio

di competenza.

ART 109 C4: Le spese e gli altri componenti negativi non sono ammessi in deduzione se e nella misura in cui

non risultano imputati al CE relativo all’esercizio di competenza.

Non iscritti in CE NO DEDUZIONE

Deroghe rispetto a questo principio. Sono tuttavia deducibili:

1) Quelli imputati al CE di un esercizio precedente se la deduzione è stata rinviata in conformità alle

precedenti norme della presente sezione che dispongono o consentono il rinvio. EX

AMMORTAMENTI

2) Quelli che pur non essendo imputati al CE sono deducibili per disposizione di legge. Esistono delle

norme fiscali che non ammettono il rinvio in esercizi successivi.

3) Le spese e gli oneri specificamente afferenti i ricavi e gli altri proventi che pur non risultando imputati

al CE concorrono a formare il reddito, sono ammessi in deduzione se e nella misura in cui risultano

da elementi certi e precisi

Inerenza (domanda all’esame) perché un costo o una spesa sia deducibile occorre che sia inerente rispetto

all’attività dell’impresa. E’ una regola di relazione tra un costo di un determinato bene e un’attività. Sono

deducibili i costi che sono inerenti rispetto all’attività e non rispetto ai ricavi. Limiti deducibilità scritti nel

Tuir. In altri casi quando non vi è limiti c’è l’amministrazione finanziaria che li fissa. In forza del principio di

inerenza non sono deducibili le spese che l’imprenditore individuale sostenga per sé o per i suo familiari. Non

sono deducibili le sanzioni prese dall’azienda anche se sono funzionali all’attività.

25

Una spesa NON è deducibile se non è funzionale all’attività dell’impresa ma diretta a scopi esterni.

Sanzioni che vengono irrogate alle società es sanzioni dell’antitrust, sono deducibili o meno? Le sanzioni

antitrust non sono deducibili perché manca il nesso di inerenza.

Gruppi di società: può accadere che determinati costi sono sostenuti da una società è destinato a tanti

soggetti, quindi l’inerenza non è strettamente collegata ad una società ma a più società. La deduzione verrà

dedotta in maniera parziale per tutte le società.

ART 109 C5: le spese e gli altri componenti negativi diversi dagli interessi passivi sono deducibili se e nella

misura in cui si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi o altri proventi che concorrono a formare

il reddito o che non vi concorrono in quanto esclusi.

 Componenti negativi relativi ai dividendi sono deducibili

 Componenti negativi relativi alle plusvalenze sono indeducibili

Non sono deducibili i costi che si riferiscono esclusivamente ad attività o beni esenti, tra cui i costi correlati

alle plusvalenze esenti.

Gli interessi passivi sono deducibili a prescindere dall’inerenza, ma nei limiti quantitativi previsti dalla norma

che specificamente

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Publisher
A.A. 2017-2018
45 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/12 Diritto tributario

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nicorod di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto tributario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Scalia Roberto.