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DIVIDENDI AZIONARI.
Il problema è quella della imposizione degli utili societari.
In passato ci si domandava se fosse legittimo se si dovesse tassare i debiti della società? Ci si risp che nn
bisogna tassarle poiché poi qsti debiti verranno imposti a persone fisiche. Pensare di rinviare un imposizione
di qsto tipo, sembra assurdo. La società diventa quindi un sogg passivo.
Si pone un altro problema: qsti redditi non possono essere assoggettati ad imposizione per 2 volte! Caso di
doppia imposizione che se non viene vietata da norme fondamentali dell’ordinamento deve essere contenuta
entro limiti accettabili e ragionevoli.
L’imposizione dei dividendi che è diversa a seconda dei sogg. In molti casi quando vengono percepiti da
persone fisiche non sono r3edditi da capitale. Lo sono soltanto quando sono percepiti da persone fisiche.
Occorre distinguere (tutto qsto per evitare una doppia imposizione):
- sogg assimilabili a piccoli investitori = piccola sostituzione alla fonte del 12% per redditi fino ai
15mila euro (art.11) . Esenzione parziale dei dividendi (art.47 – se un dividendo è 100euro , si ha
49,72 %.... ).
se vengono percepiti da un'altra società soggetta a IRES concorreranno solo per una frazione minima
ovvero nella minima del 5%. Se invece qste azioni sono detenute da una persona fisica imprenditore e ha
acquistato le azioni nell’ambito della sua impresa, concorreranno in misura ridotta e si applicherà anche
il 49,72%.
c) REDDITO DI LAVORO DIPENDENTE. Pagina | 22
ART. 49 testo unico – redditi di lavoro dipendente.
Principio di omnicomprensività tutto quello che avviene attribuito al lavoratore in relazione al rapporto
!
di lavoro dal datore di lavoro o da terzi (es. malattia o maternità).
Vale anche il principio di cassa: alla materiale percezione, non importa se il credito è maturato in un certo
momento. In caso di arretrati si applica la tassazione separata e a seconda che sia piu o meno conveniente,
l’arretrato del lavoro dipendente sarà incluso o non incluso nel reddito complessivo. In cambio della
deduzione che non è ammessa il legislatore riconosce delle detrazioni forfetarie. Si caratterizzano tanto
maggiori quanto inferiore è l’ammontare del reddito da lavoro dipendente.
Si attiva in automatico.
Concetto di omnicomprensività: il legislatore tende a semplificare … caso dell’indennità della trasferta !
legislatore ha imposto che siano imponibile solo entro una determinata misura e non oltre. Nel lavoro
dipendente si pone sovente il problema dei redditi in natura , detti anche del “fringe benefits” (es. macchina,
cell aziendale, le imprese che mettono a disposizione ai dipendenti corsi di formazione o di lingue). Redditi
in natura concorrono alla determinazione del reddito, previa monetizzazione.
ART. 50 testo unico – redditi assimilabili a quelli del lavoro dipendente …vedi testo codice…
!
legislatore ha ritenuto di condurre secondo le regole del lavoro dipendente: es. cooperative di servizi, borse
di studio, sacerdoti ,eetc…
ART.51 TESTO UNICO – determinazione del reddito di lavoro dipendente …vedi testo codice…
!
- comma 1 viene ripreso già quanto detto nell’art.49 ;
- comma 2 elenco di ciò che NON concorre a formare il reddito:
a) i contributi previdenziali e assistenziali versati dal datore di lavoro o dal lavoratore in ottemperanza a
disposizione di legge.
b) ..vedi codice..
c) le somministrazioni di vitto dal datore – buoni pasto
….finisci di vedere elenco sul codice….
- comma 3 parla di tutti quei benefits che vengono dati ai lavoratori oppure ai parenti
- comma 4
- comma 5 parla dell’indennità di trasferta ed è stabilito che per una parte sono opponibili mentre un'altra
imponibile.
- comma 6 norma agevolativi di sogg che conducono una vita più dispendiosa rispetto agli altri.
d) REDDITO DI LAVORO AUTONOMO E DIPENDENTE:
l'attività di lavoro autonomo è connotata da una continuità, non è detto che sia esclusiva ma abituale.
Occorre distinguere i redditi d'impresa: si caratterzzano per essere redditi derivanti da attività sancite nell'art.
2195 cc.
I principali componenti positivi del diritto di lavoro autonomo sono i COMPENSI. I compensi non
esauriscono di lavoro autonomo, ci sono anche le plusvalenze.
I costi sono deducibili se sono sostenuti nell'ambito di lavoro autonomo e per fini di lavoro autonomo.
Tra i beni e i servizi dei quali i lavoratore autonomo sostiene i costi nell'ambito della sua attività
professionale, si possono trovare voci più varie: stipendio segretaria, luce, acquisto di beni di consumo,ecc.
→ sono tutte spese deducibili. Non è così,quando il lavoratore autonomo acquisti bene di consumo per la sua
attività → beni strumentali. Il costo di questi beni, non viene dedotto nel periodo d'imposta in cui sono stati
acquistati ma nel corso degli anni in cui è prevedibile il periodo di utilizzo del bene. Pagina | 23
PLUSVALENZE: componenti positivi che derivano principalmente dalla cessione di beni strumentali. Le
plusvalenze di calcolano facendo il confronto tra il percepito per la vendita e la residua parte non ancora
dedotta.
Per quanto riguarda il diritto di lavoro autonomo, si segnala una norma particolare: norma che non consente
la deduzione di reddito di lavoro autonomo dei costi sostenuti per prestazioni di lavoro quando il lavoro
venga prestato dal coniuge o da figlio minore.
Non è deducibile il costo del rapporto di lavoro dei coniugi. Se il lavoratore autonomo non può dedurre
questi costi, questi redditi non sono imponibili in capo al percepiente.
Art.53,testo unico: redditi di lavoro autonomo.
Art.54, testo unico: determinazione del reddito di lavoro autonomo. (
co.1,
co.1bis.
co.1bis1,
co.3,
co.6 → Non si vuole che, questi soggetti(vedi testo),non possano vedersi attribuire redditi del capo famiglia
fittiziamente.)
VEDI TESTI
e) REDDITO D'IMPRESA:
il reddito d'impresa, precedentemente al 2004, era contenuto nell'IRES.
Il primo problema è quello di stabilire quando sia attività d'impresa ai fini fiscali. L'impresa di cui si parla è
quella commerciale. (art.2195cc). Se un soggetto svolge una di queste attività, è ritenuto un imprenditore
industriale. Quando un soggetto svolge attività non inerenti a quelle sancite dall'art 2195cc, risulta essere
comunque imprenditore edile fiscale dal punto di vista CIVILISTICO.
Art.55 co.2, testo unico: i redditi considerati d'impresa.
Art.56,testo unico: anche l'imprenditore individuale è tenuto ad una contabilità: anche qui il reddito è
ottenuto dalla somma algebrica di fattori positivi e negativi registrati nell'ambito di questa attvità. Si trovano
anche qui spese di beni consumo,telefono, energia elettrica, ecc (beni strumentali che generano plusvalenze).
Nel reddito d'imprenditore individuale si hanno i RICAVI al posto dei compensi riferiti al lavoro autonomo.
Si hanno costi inerenti all'attività imprenditoriale e costi che non lo sono. Troviamo anche nell'impresa
individuale la regola x cui, se l'imprenditore assume il coniuge, non può dedurre lo stipendio di quest'ultimo.
Possiamo richiamare le regole x l'imposizione dei dividendi societari nerenti al reddito per capitale.
IMPRESE MINORI E MINIME: (sia x lavoro autonomo che per impresa individuale)
il legislatore prevede oneri per lavoratori autonomi o imprednitori che abbiano attività di piccole dimensioni
o comunque contenute. → regime dei minimi: è stato oggetto di modifica nell'estate del 2011. Per i minimi è
Pagina | 24
previsto un regime particolare: si applica a quei lavoratori autonomi che hanno avuto un volume di compensi
non superiore ai 30.000 euro.
Qual'è il vantaggio di questo regime? Un vantaggio consiste nel fatto che i redditi non confluiscono nei
minimi nel reddito complessivo durante il periodo d'imposta. Prima, si applicava un'imposta sostitutiva del
20%. Dopo che son stati ridotti i soggetti che potevano usufruire di questo regime, l'imposta è del 5%. Questi
contribuenti sono esclusi dall'applicazione dell'IRAP. L'IRAP si applica a tutti gli altri soggetti che abbiamo
un'organizzazione di studio imprenditoriale di minima consistenza.
I minimi non soggiacciono l'applicazione di un metodo d'accertamento che utilizza i cosiddetti “studi di
settore”.
Ulteriore vantaggio: i minimi,quando fatturano, lo fanno senz'applicare l'imposta sul valore aggiunto.
f) REDDITI DIVERSI
, art.67, testo unico:
Serie eterogena di fattispecie in cui manca un elemento x poterle ricondurle alle cinque categorie tipiche.
Qui dentro vi sono redditi di fabbricati, non censiti catastalmente.
PLUSVALENZE SPECULATIVE:
in caso di trasferimenti immobiliari, si hanno delle plusvalenze e vengono messe a confronto ???
l'applicazione di imposta avviene quando in realzione alle caratteristiche, il legislatore presume che il privato
abbia avuto intento speculativo.
Un caso di intento speculativo presunto è quello in cui la vendita sia preceduta da lottizzazione.
Immaginiamo che un privato rivenda l'immobile a breve distanza dall'acquisto. Si presume che, se ci sia una
plusvalenza, abbia forse programmato tutto questo. A certe condizioni,le plusvalenze, danno luogo a
plusvalenze speculative.
Possono dar luogo a plusvalenze speculative le aree fabbricabili: la cessione da sempre luogo a plusvalenza.
Art.67,co.1 lettera A,B. testo unico: redditi diversi.
Lettera L: redditi derivanti dall'attività di laovor autonomo non esercitate abitualmente o dalla assunzione di
obblighi di fare, non fare e permettere.
PROBLEMA DELL'IMPOSIZIONE DEGLI UTILI SOCIETARI:
non esiste un principio costituzionale né un principio del trattato dell'UE che precluda l'imposizione degli
utili societari.
Esistono tre sistemi:
1. sistema della trasparenza → il reddito della società è determinato nei confronti della società,anzi,dalla
stessa società e tuttavia questo reddito non è assoggettato ad imposizione reddituale ma direttamente in capo
ai soci (sas). La società non paga alcuna imposta sul reddito ma la pagano solo i soci. Siccome il reddito
della società di persone viene determinato in capo ai soci, questo reddito va a finire nel reddito complessivo
netto dei soci.
La trasparenza consente di evitare alla radice il pagamento doppio dell'imposta sul reddito ma questo avviene
solo per le società con un numero limitato di persone (sas, snc).
2.metodo di credito dell'imposta → stava alla base dell'IRPEG (imposta sul reddito delle persone
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