Le due tipologie di delazione sono incompatibili e si escludono a vicenda
Una volta realizzata la delazione, il successore diventa erede automaticamente. In seguito all'accettazione (auditio), diventa erede necessario. La qualità di erede, una volta acquisita, non si può perdere.
In caso di morte del successore prima della sua accettazione, i suoi successori a loro volta non possono accettare l'eredità stessa. Alcuni temperamenti a questa regola sono stati introdotti in epoca classica e postclassica; con Giustiniano, tramite la trasmissio giustinianea (del 529), viene riconosciuta agli eredi del successore chiamato ad accettare l'eredità, la facoltà di acquistare in sua vece l'eredità stessa entro un anno dal giorno in cui il dante causa ha avuto notizia della delazione o dal giorno della delazione stessa se il dante causa non ne aveva.
avere anche la capacità di accettare l'eredità. La delazione ereditaria è a forziori, comunque, intrasmissibile con atti inter vivos: non ne è eccezione la “in iure cessio hereditatis” perché in questo caso il cessionario non diviene immediatamente erede. Questo istituto in ogni caso cade in desuetudine in età postclassica. 1L : entrambi i soggetti devono avere capacità giuridica e devono, quindi, essere liberi, essere cittadini romani e sui iuris. Possono essere eredi anche i nascituri, purché già concepiti al tempo della morte del dante causa. SUCCESSIONE AB INTESTATO SUCCESSIONE TESTAMENTARIA ereditando: in questo caso dobbiamo parliamo di testamenti deve avere la capacità giuridica al momento della morte; Attiva: capacità di fare testamento; •heredes: deve avere capacità Passiva: capacità di acquistare come eredes; delazione; nel caso degli eredivolontari deve avere anche la capacità di accettare l'eredità.sussistere al perché ci sia testamenti factio attiva devono→momento dell’accettazione. Esserci capacità giuridica, a partire da quando si redige il testamento fino al momento della morte, sia capacità di agire, al momento della redazione del testamento. Perché ci sia testamenti factio passiva deve→esserci capacità giuridica sia al tempo della redazione del testamento sia al momento della delazione (nel caso di eredi volontari la capacità giuridica doveva esserci al momento dell’accettazione). Nell’ipotesi di filius familias direttamente soggetto alla patria potestas del testatore e per i servimano messi del testamento è prevista un’eccezione: essi possono essere istituiti come eredi anche se al momento della costituzione del testamento sono privi della capacità giuridica. Qualora questi siano altrui, essi non possono acquistare a se stessi ma solo al loro avente potestà, previo consenso di.quest'ultimo. Gli incapaci non possono né trasmettere né ricevere mortis causa; nel caso in cui per sbaglio questi siano istituiti come eredi, al loro posto è chiamato all'eredità il sostituto. Nell'ipotesi in cui sia il testatore ad essere incapace l'intero testamento sarà nullo e la successione diventerà ab intestato. Nel caso di "caelibes" e "orbi": in riferimento a queste due ipotesi le fonti cui fare riferimento sono la lex Iulia e la lex Papia Poppaea. Sono considerati caelibes tutti i soggetti non coniugati in età matrimoniale, mentre orbi sono i soggetti coniugati ma senza figli.
capacitas (cioè la capacità di acquistare mortis causa): A queste figure è negata la capacitas totalmente per i celibi; la metà di quanto disposto in loro favore per gli orbi. La capacitas è richiesta al momento della morte del testatore, ma per i celibi è prevista un'eccezione: questi, infatti,
Possono conseguirla entro 100 giorni. Ciò che non viene acquistato dai soggetti privi di capacità va ad aumentare quanto previsto per i coeredi discendenti del testatore, o in mancanza ai coeredi con figli e poi agli legatari con figli (in assenza di queste altre figure, l'eredità va all'erario). I soggetti "indigni": questi soggetti non sono considerati incapaci a ereditare, ma ciò che viene disposto in loro favore viene rivendicato extra ordinem dall'erario. Alcuni esempi di soggetti che sono considerati indegni: chi uccide il de cuius; chi impedisce al de cuius di testare o ne impugna il testamento come falso; i rei d'adulterio e di stupro.
ACQUISTO DELL'EREDITÀ necessari volontari
EREDI NECESSARI EREDI VOLONTARI
Essi diventano eredi automaticamente con la morte del de cuius: non devono accettare l'eredità ma non possono
L'accettazione: prima di questa non si può rinunciarvi. Al momento dell'eredità è giacente e può essere oggetto di usucapio pro herede. Possono esserlo "sui" e schiavi eventualmente essere oggetto di testamento.
Due i metodi per l'accettazione: si intendono i familiari soggetti direttamente alla potestas del dante mediante atto formale → causa al momento della sua morte. L'eredità può essere sia attiva che passiva (debiti). Nel caso in cui sia passiva spetta agli eredi coprire i debiti con il loro patrimonio personale. Talvolta può essere indicato nel testamento come mezzo obbligatorio da realizzare entro un preciso termine.
Scompareevitare così la proscriptio. Questa dall'età postclassica.pro herede gestioalternativa non è, però, prevista per gli Mediante →schiavi manomessi nel testamento che, modo informale, consistente innon avendo quindi la possibilità di rinuncia un'accettazione tacita tramitesono comunque tenuti ad eseguire a chiari comportamentiproprio nome la honorum venditio. concludenti.In entrambi i casi l'adizione deve essere compiuta personalmente dopo la delazione.Eventuali termini possono essere imposti dal pretore su richiesta dei creditori.: con l'accettazione della proprietà i patrimoni del de cuius e dell'eredi/FUSIONE DEI PATRIMONIeredi diventano una cosa unica, per questo, nel caso di eredità passiva, i creditori si rifannodirettamente sugli heredes. Nel caso di mancata accettazione dell'eredità si procede alloraalla honorum venditio a nome del dante causa questo può non essere
gradito dagli eredi può non essere conveniente per i creditori, poiché ciò comporta la diffamazione del de cuius.
3 Soluzioni alternative:
“ ” : accordo tra eredi e creditori, prima dell’accettazione
FACTUM UT MINUS SOLVATUR⇒ dell’eredità, per il pagamento di una sola percentuale dei debiti del dante causa.
Nel caso in cui fosse poi chiesta loro una percentuale maggiore, gli heredesl’exceptio pacti conventi;avrebbero potuto opporre : accettazione dell’eredità da parte degli eredi su
AUDITIO MANDATO CREDITORUM⇒ mandato dei creditori ereditari ai quali i primi avrebbero pagato debiti entrol’attivo ereditario. Nel caso di richiesta di pagamento oltre a quanto stabilito glil’actio mandati contrariaheredes possono rivalersi contro i creditori ereditari .: (aggiunto da Giustiniano) possibile per il successore che ,
BENEFICIUM INVENTARII⇒ entro 1 mese dalla delazione inizia l’inventario dell’eredità,
E lo termina entro due mesi successivi. L'erede che accetta poi il patrimonio ereditario è tenuto al pagamento dei debiti del defunto per l'ammontare dell'attivo ereditato.
Nell'ipotesi opposta, in altre parole quando è l'erede ad avere debiti e un patrimonio insufficiente, il pregiudizio per l'unione dei patrimoni è dei creditori ereditari; una soluzione pensata per questa ipotesi è il decretum di separatio bonorum emanato dal pretore su richiesta dei creditori ereditari contro l'erede: in questo modo la bonorum venditio per i debiti è eseguita solo sui beni del successore e i creditori ereditari si soddisfano per intero o comunque nella misura maggiore sui beni ereditari (tramite una procedura separata).
È definita "universitas", cioè un complesso di beni quali beni di proprietà, crediti e debiti, che nel caso di passività è complessivamente oggetto di
bonorum venditio; che può essere incrementata o ridotta. Essa è definita anche come ius (ius successionis o ius hereditatis), che ha come oggetto la stessa universitas. Alcune situazioni soggettive in capo al defunto non vengono però trasmesse, ma si estinguono con la morte del titolare: ad esempio usufrutto, diritti affini, potestà familiari. Per quanto riguarda gli eredi necessari, essi sono considerati automaticamente possessori delle cose di cui il de cuius era già in possesso, mentre gli eredi volontari diventano possessori, nella stessa posizione del dante causa, al momento dell'accettazione. Possono esserci, comunque, alcune situazioni che fanno capo all'ereditando che si tramettono ai familiari più stretti anche qualora questi non siano eredi, e che restano escluse in ogni caso agli estranei: ad esempio i riti circa il culto delle divinità domestiche, il sepolcro e il patronato. L'azione a tuteladell'ereditas spettante agli eredi è la vindicatioL HEREDITAS PETITIO hereditatis o hereditas petitio. È un'azione reale. Nelle legis actiones rientra tra le legisactio sacramenti in rem (simile alla rivendica); nel processo formulare la formula petitoria è simile alla rei vindicatio. I legittimati passivi sono i possessori di cose ereditarie, purché possessori pro herede (chi assume di essere erede) o pro possessore (chi possiede senza titolo o causa). Successivamente viene ammessa anche contro chi accetta l'eredità per distogliere l'attore dal vero legittimato ed infine contro chi ha cessato dolosamente di possedere prima della litis contestatio. Già dalla prima età classica si afferma il principio per cui il convenuto con la petizione di eredità è-
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