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Importante causa che ha ad oggetto la sostituzione pupillare
Un padre aveva istituito erede un figlio concepito ma non ancora nato, nominando come sostituto Curio. Il figlio non nacque e Coponio rivendicò a titolo di adgnatus l'eredità. A processo si scontrarono due giuristi:
Scevola: in difesa degli eredi legittimi il quale sosteneva che non essendo nato, il testamento non aveva alcun valore → "per morire bisogna essere nati"
Crasso: difensore di Curio sosteneva che si dovesse rispettare lo spirito e non la lettera del documento → la sua teoria prevalse nella causa e anche nella giurisprudenza → Il testamentum militis-i soldati erano autorizzati a testare come volevano relativamente: alla forma, alla destinazione dei beni e al tempo-questo perdeva efficacia, se questo era avvenuto con onore un anno dopo il congedo → il soldato poteva comunque fare immediatamente se il.
congedo era ignominioso testamento secondo le regole ordinarie 5. La capacità di testare (testamenti factio attiva) e di essere istituiti eredi (testamenti factio passiva) a) Due categorie che non possono fare testamento: - coloro che non sono titolari di un patrimonio: coloro che non sono liberi, cittadini romani e sui iuris - coloro che sono titolari ma non possono disporne in quanto ritenuti incapaci di agire: sordi, pazzi, prodighi, impuberi sui iuri, le donne sui iuris (per tutta la vita) Si attenuarono con il tempo: - filiifamilias si consentirà di disporre per testamento del peculio castrense e quasi castrense - donne: si ma con l'auctoritas del tutore legittimo - anche se già in età augustea potevano testare se fornite del ius liberorum - in età imperiale fu loro consentito di scegliersi come tutore un amico che dava consenso senza difficoltà b) Incapaci di essere istituiti eredi: - tutti coloro che non hanno la capacità giuridicaLex Voconia limitò la testamenti factio passiva femminile: non potevano essere eredi dacoloro che possedevano patrimonio superiore a 100 mila assi (1° classe del censo)-facilmente aggirata grazie all'uso dei fedecommessi-le sole adgnatae ammesse alla successione: entro il 2° grado (sorelle consanguinee)6. L'accettazione dell'eredità Tutti gli eredi al di fuori di quelli necessarii, acquistavano l'eredità accettandola con l'atto aditio-accettazione formale (cretio) o informale-accettazione formale era richiesta agli eredi testamentari e consisteva in tale dichiarazione: "poiché Mevio mi ha istituito erede nel suo testamento, adisco e delibero quella eredità"-testatore stabiliva un termine (solitamente 100 gg) entro il quale eseguire la cretio-se un erede veniva istituito per testamento senza necessità di cretio (sine cretione) e nel caso divocazione ab intestato, la cretio non era obbligatoria e siaccettava con la pro herede gestio(gestione come erede) → comportamento che mostrasse la volontà di essere erede→ il pretore, per favorire la posizioneIn tal caso il potere dell’erede di accettare era illimitatodei creditori del de cuius, imponeva un termine oltre il quale si riteneva che egli avesserinunciato.
a)L’importanza di far testamento → ogni romano ritenevaFare testamento per i romani era un’attività di grande importanza suodovere avere dei successori degni di proseguire la sua opera, garantendo la prosperità futura dellafamiglia→ va da sé che, e un estraneo invece si →se i suoi figli non corrispondevano a tali aspettativesi procedeva ad adottare l’estraneo, oppure, dopo aver diseredato i fili, si nominava erede→ la paternità era dunque più un legame intellettuale che biologico, che non sempre sistabiliva con i propri figli7.
La successione contro il testamentoVi erano delle regole
la cui inosservanza poteva portare a non rispettare le volontà del defunto, soprattutto in materia di figli → regole sulla exheredatio: anche se si ammetteva che i figli potessero essere diseredati, questo doveva essere fatto esplicitamente e secondo determinate formalità. → non si poteva-Regola fondamentale "gli heredes sui devono essere istituiti eredi o diseredati" ignorarli e valeva anche per i sui concepiti e non ancora nati → se la ● Figli: doveva essere diseredato nominatim, ovvero con l'indicazione del nome exheredatio non era fatta o non era nominatum = testamento invalido (tra gli altri) → ● Figlia o discendenti ulteriori: bastava una diseredazione inter ceteros "tutti" anche se non era fatta = testamento valido ma gli altri non siano eredi figlie/discendenti concorrevano con gli eredi testamentari 8. La successione testamentaria dal secolo III d.C. all'età di Giustiniano La volontà delIl testatore ha acquisito sempre più valore - Costantino stabilì: le tavole testamentarie valessero indipendentemente dalla celebrazione della → per il testamento pretorio ne servivano mancipatio, quando erano sottoscritte da 5 testimoni 7 → la materia venne sistemata: perché un testamento fosse valido erano necessari 7 testimoni - si ammise il testamento olografo: scritto di pugno dal testatore senza testimoni - nuove regole in materia di capacità di fare testamento (testamenti factio attiva) ● donne potevano fare testamento senza l'auctoritas del tutore ● i pazzi potevano fare testamento nei lucidi intervalli, così come i sordi e i muti → si poteva istituire erede una-testamenti factio passiva persona giuridica - si ammise un testamento pubblico. Due tipi: ● testamentum apud acta: rendendo una dichiarazione dinanzi al giudice/funzionario ● principi oblatum: consegnato all'imperatore e conservato in archivio C.La tutela
Tutela giudiziaria concessa all'erede era varia:- Azione di rivendica dell'eredità - fase antica: legis actio sacramento in rem (più agevole e meno costoso) → consentito da-evoluzione: si agiva in rem per sponsionemuna sponsio con la quale il possessore prometteva al rivendicante una somma di denaro qualora questi dimostrasse di essere erede
- Azione formulare → hereditatis petitio
- modellata sulla base della rei vindicatio
- solo nel caso in cui una persona godesse l'intero patrimonio ereditario o alcuni beni, comportandosi in buona o mala fede come se fosse l'erede (pro herede), o perché se ne era impossessato senza alcuna giustificazione
- caso poco frequente
- Rei vindicatio - caso frequente in cui i beni si trovassero in mani diverse a titolo diverso, ad esempio se una cosa si trovava nelle mani di una persona che affermava di aver acquistato il bene dall'erede
- La bonorum possessio (o ereditàdall'eredità secondo il diritto civile, come le donne e gli stranieri● garantire: proteggere i creditori dell'eredità, consentendo loro di richiedere la bonorum possessio per ottenere il pagamento dei debiti dell'eredità
dall'eredità (parenti in linea femminile o la moglie in manu)
correggere: concedeva ai figli emancipati
in materia di successione testamentaria: concedeva agli eredi istituiti in un documento mancante dei requisiti del testamento civile
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Bonorum possessio sine re e cum rea)
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Sine re = senza beni - primo momento se l'erede iure civili rivendicava l'eredità prima del tempo che consentiva al bonorum possessore di usucapire, egli vinceva la causa → il bonorum possessore conservava dunque i beni solo se l'erede civile non faceva valere i suoi diritti nel tempo necessario per l'usucapione
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Cum re = con beni - nel diritto classico se l'erede civile esperiva la hereditatis petitio, il magistrato gliela denegava oppure concedeva al bonorum una exceptio doli - per rivendicare i beni concedeva una rei vindicatio con la fictio si heres esset (per crediti/debiti) - di regola il bonorum conservava i beni anche nei confronti dell'erede
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Formattazione del testo civile-eccezioni nel diritto classico: il parente più stretto● quella concessa ai parenti di sangue detti cognati: bonorum sine re in linea femminile che chiedeva questa successione cedeva di fronte all'accettazione dell'adgnatus proximus → se quest'ultimo però invece di accettare avesse chiesto la : i beni si dividevano tra bonorum possessio unde cognati cognatus e adgnatus● altro caso: quella concessa al (curatore del ventre) di un concepito, che curator ventris perdeva il possesso dei beni nel momento in cui il concepito nasceva o se la gravidanza non giungeva a termine in modo favorevole● bonorum possessio secundum tabulas
2.La bonorum possessio ab intestato (o sine tabulis)
Il sistema pretorio prevedeva diversi gradi di successione:
a) La bonorum possessio unde liberi - primo grado: figli liberi compresi quelli emancipati - per evitare che fossero favoriti, stabilì che dovessero fare la collatio bonorum: dividere con i sui quanto avevano acquistato
In proprio, secondo i principi di equità - anche per la figlia sposata sine manu (dote) e alla figlia emancipata (beni personali o da terzi) - questo perché anche se la dote apparteneva al marito, in caso di divorzio o vedovanza sarebbe tornata alla donna e dunque ella avrebbe tratto un ingiusto vantaggio.
Termine concesso ai liberi per chiedere la bonorum possessio era di 1 anno.
b) La bonorum possessio unde legitimi - secondo grado: adgnati - il pretore si adegua totalmente alle regole dello ius civile.
c) La bonorum possessio unde cognati - terzo grado: successione dei parenti di sangue in linea maschile e femminile, erano compresi gli adgnati di grado ulteriore a quello prossimo e i parenti in linea femminile fino al 6° grado.
Importante la successione:
- La madre munita di ius liberorum era erede del figlio, collocandosi nell'ordine da figli a madre.
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