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Poteri dell'amministrazione negli Stati Uniti d'America

La forma di governo presidenziale negli Stati Uniti d'America prevede che i poteri dell'amministrazione spettino solo al Presidente, il quale si avvale di ministri collaboratori di sua scelta. Il Capo dello Stato viene eletto dall'intero corpo elettorale nazionale e non può essere sfiduciato da un voto parlamentare durante il suo mandato, il quale ha una durata prestabilita. Il Presidente presiede e dirige i Governi da lui nominati.

Di fronte al Presidente vi è il Parlamento, che prende il nome di Congresso ed ha una struttura bicamerale. Le due camere sono il Senato, formato da due rappresentanti per ogni Stato membro, rinnovati parzialmente ogni due anni, e la Camera dei rappresentanti, formata su base nazionale in modo proporzionale alla popolazione degli Stati.

Il Congresso è titolare del potere legislativo, approva il bilancio annuale e può mettere in stato d'accusa il Presidente per tradimento, corruzione o altri gravi reati. Il Presidente ha il potere di veto sospensorio delle leggi.

leggi approvate dal congresso il quale può superare l'opposizione presidenziale solamente tramite un ulteriore deliberazione approvata con la maggioranza dei 2/3. Assembleare: è caratterizzato dalla concentrazione di tutto il potere politico nell'Assemblea elettiva, si distacca dal principio di separazione dei poteri, realizzandosi una confusione di poteri che rende irrealizzabile tale forma di Governo al di là di situazioni particolari o limitate nel tempo. Parlamentare: è caratterizzato per l'esistenza di un rapporto di fiducia tra Governo e Parlamento, il [Italia] Governo è nominato dal Capo dello Stato ma deve avere la fiducia del Parlamento che può anche costringerlo alle dimissioni votandogli contro la sfiducia, se il Parlamento è bicamerale occorre [come in Italia] distinguere i sistemi costituzionali in cui la sfiducia può essere votata da ciascuna camera. L'unico contropotere formale a questa prevalenza del

Parlamento è lo scioglimento anticipato delle Camere. Si fonda sul principio della separazione dei poteri. Legislativo ed esecutivo sono attribuiti a corpi diversi ma si condizionano reciprocamente.

Semipresidenziale: è caratterizzato dal Capo dello Stato che è eletto direttamente dal Corpo Elettorale dell'intera nazione e dura in carica per un periodo prestabilito, il Presidente è indipendente dal Parlamento perché non ha bisogno della sua fiducia, ma non può governare da solo deve servirsi di un Governo da lui nominato che deve avere la fiducia del Parlamento. Il sistema si regge su una doppia fiducia, per questo motivo funziona a pieno regime quando la maggioranza parlamentare coincide con quella che ha eletto il presidente ma incontra difficoltà quando si tratta di maggioranze diverse. Il presidente può nominare il primo ministro, sottopone a referendum ogni progetto di legge, può sciogliere l'Assemblea nazionale.

può inviare messaggi al Parlamento, nomina 3 membri del consiglio costituzionale, presiede le riunioni del consiglio dei ministri.

Elementi Costitutivi dello Stato[Cuocolo pag. 67 a 86 – Diritto Costituzionale pag. 14 a 28 – Diritto Pubblico pag. 14 a 20]

Lo Stato non potrebbe esistere senza un popolo, che però è un concetto giuridico che non si deve confondere con il concetto di popolazione. Il popolo è formato da tutti coloro che possiedono la cittadinanza dello Stato. La popolazione invece è l’insieme degli individui che vivono di fatto, in un dato momento storico sul territorio dello Stato indipendentemente dal possesso della cittadinanza. Con il concetto di nazione si indica una popolazione che ha in comune la lingua, tradizioni, religione, cultura, costumi indipendentemente dall’appartenenza ad uno Stato, con la conseguenza che non sempre c’è correlazione tra popolo e nazione.

La cittadinanza è uno status cui

La Costituzione riconnette una serie di diritti e di doveri. Per l'acquisto della cittadinanza esistono tre criteri generali: di diritto in base alla discendenza per cui sono cittadini i figli dei cittadini dovunque siano nati; di diritto in base al luogo di nascita ossia acquista la cittadinanza colui che è nato nello Stato da genitori ignoti o apolidi; su richiesta dell'interessato in casi particolari stabiliti dalla legge.

La Cittadinanza non può essere tolta per motivi politici, si perde indipendentemente dalla propria volontà quando il cittadino Italiano che ha accettato un impiego pubblico in un altro Stato o da un ente internazionale cui non partecipi l'Italia o prestando servizio militare per uno Stato estero, quando, durante lo Stato di guerra con uno Stato estero, un cittadino Italiano ha accettato o non ha abbandonato un impiego pubblico o una carica pubblica o ha prestato servizio militare per tale Stato.

senzaesservi obbligato o ne abbia acquistato volontariamente la cittadinanza perciò la perdita di quella Italiana è automatica.

Infine perde la cittadinanza chi l'ha acquistata a seguito di adozione. Si può riacquistare per il venir meno delle situazioni che avevano determinato la perdita o per espressa dichiarazione.

In Italia la Costituzione non ha previsto direttamente regole specifiche sulla materia salvo art. 22. Le ipotesi di acquisto vanno distinte in base al loro carattere automatico o dipendente dalla volontà del soggetto e dello Stato.

È cittadino di diritto e in modo automatico: il figlio di padre o madre cittadini e il minore adottato da cittadini; il figlio di apolidi o ignoti nato in Italia; il coniuge di cittadino/a dopo 3 anni di matrimonio o 6 mesi di residenza.

È cittadino di diritto ma in base a sua dichiarazione di volontà: il discendente di cittadini che presta servizio militare o assume pubblico servizio o risieda.2 anni in Italia nel momento in cui raggiunge la maggiore età; lo straniero è nato in Italia e ivi sempre residente. È cittadino per naturalizzazione (concessione dello Stato): lo straniero dopo 10 anni e l'apolide dopo 5 anni di residenza, termine abbreviato per i cittadini dell'UE 4 anni, stranieri nati in Italia o discendenti da cittadini 3 anni; lo straniero che abbia prestato eminenti servizi allo Stato o se ricorrono eccezionali interessi dello Stato, lo straniero o apolide naturalizzato deve prestare giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione e delle leggi entro sei mesi dalla notifica della concessione. Il trattato di Maastricht del 1992 ha introdotto l'istituto della cittadinanza dell'unione, ciò stabilisce che i cittadini degli Stati partecipanti all'Unione siano anche cittadini europei, con uno status particolare. Quindi attribuisce a chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro la cittadinanza.

nazionale e non sostituisce quest'ultima. Il possesso della cittadinanza europea comporta la libertà di circolazione e soggiorno nel territorio degli Stati membri, il diritto di voto e di eleggibilità per ogni cittadino dell'Unione alle elezioni comunali dello Stato membro in cui risiede, il diritto di voto per il Parlamento europeo nello Stato in cui il cittadino risiede, il diritto di petizione dinanzi al Parlamento europeo, la tutela diplomatica e consolare per ogni cittadino dell'Unione nel territorio di un Paese terzo nel quale lo Stato membro di cui ha la cittadinanza non sia rappresentato.

Molti cittadini Italiani residenti all'estero hanno mantenuto la cittadinanza Italiana e sono titolari di diritti che possono essere rivendicati ed esercitati in qualsiasi momento, è stato anche istituito il Consiglio generale degli Italiani all'estero con lo scopo di promuovere e agevolare lo sviluppo delle condizioni di vita delle

comunità Italiane all'estero. Le minoranze nazionali sono tutelate da apposite norme che sono dettate negli Statuti regionali speciali della Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia con disposizioni che salvaguardano l'uso della lingua materna nell'insegnamento scolastico. Le minoranze linguistiche interessate sono dodici: albanese, catalana, germanica, greca, slovena, croata, francese, franco-provenzale, friulana, ladina, occidentale esarda. La sovranità è esercitata dallo Stato su un determinato territorio che costituisce l'area geografica in cui si afferma l'autorità dello Stato, si compone di vari elementi: la terraferma è la porzione di territorio delimitata da confini [naturali o artificiali]; il mare territoriale è quella fascia di mare costiero interamente sottoposto alla sovranità dello Stato che si estende fino a 12 miglia marine; la piattaforma continentale è costituita.dallo zoccolo continentale ossia da quella parte di fondo marino di profondità costante che circonda le terre emerse prima che la costa sprofondi negli abissi marini; il soprasuolo è lo spazio aereo soprastante il territorio statale e il sottosuolo si estende fino al limite massimo di utilizzazione. La sovranità è il carattere tipico dell'autorità dello Stato che consiste nella supremazia su ogni altra autorità esistente sul territorio nonché nella indipendenza rispetto agli altri Stati, in quanto sovrano lo Stato può porsi come autorità territoriale dotata del monopolio della forza sul suo territorio. Il nostro ordinamento politico è fondato sulla sovranità popolare. La Struttura del Parlamento [Cuocolo pag. 261 a 275 - Diritto Costituzionale pag. 195 a 294 - Diritto Pubblico pag. 147 a 150] La struttura dei Parlamenti moderni può essere bicamerale o monocamerale, la Costituzione Italiana.

ha optato per la prima alternativa con la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica. Il bicameralismo caratterizza principalmente gli Stati federali, è giustificato in quanto la seconda Camera dovrebbe consentire di meglio ponderare le decisioni che il Parlamento assume e c'è un bicameralismo imperfetto, le due Camere hanno una composizione e poteri diversi. Il monocameralismo è fondato sull'esigenza di rafforzare il Parlamento soprattutto in quei sistemi costituzionali che vedono l'Assemblea l'organo in cui si esprime la sovranità popolare.

La nostra Costituzione ha optato per un bicameralismo perfetto [o paritario] con due Camere dotate delle stesse funzioni, aventi pochissime differenze strutturali, ciascuna camera può deliberare la concessione o il ritiro della fiducia al Governo. Le differenze principali riguardano la composizione e l'elettorato attivo e passivo: la Camera è formata da 630 deputati ed è

te 40 anni.
Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
27 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/21 Diritto pubblico comparato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Quaglia Alberto.