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DIRITTO PUBBLICO

Come si distinguono le regole del diritto dalle altre regole di comportamento?

Le regole del diritto (definibili come regole di condotta che disciplinano i rapporti tra i membri di una certa collettività in un dato momento storico) sono funzionali al raggiungimento di fini di interesse generale, sono legate ad eventi storici concreti (e quindi a valori immanenti) e sono caratterizzate dalla cosiddetta coattività. Le altre regole di comportamento, invece, sono orientate a disciplinare i comportamenti dei singoli e del gruppo in vista del conseguimento di fini particolari, sono legate a valori trascendenti ed infine sono affidate all'adesione spontanea dei membri del gruppo.

Come possono essere qualificati i fatti e gli effetti giuridici contenuti in una norma giuridica?

La norma giuridica (definita come regola di comportamento obbligatoria per tutti i componenti di una determinata società) prevede una fattispecie astratta, ossia una serie di fatti ed effetti che, se verificatisi nella realtà, determinano l'applicazione della norma stessa e la produzione dei suoi effetti giuridici.

eventi che la norma intende disciplinare. A questo proposito si distinguono gli atti giuridici, attività espressione della volontà dell'uomo, e fatti giuridici, fatto preso in considerazione di per sé, non espressione di manifestazione dell'uomo. Se si presenta in concreto una certa fattispecie astratta la norma prevede degli effetti giuridici. Essi si distinguono in posizioni soggettive di svantaggio che consistono nell'attribuzione ai destinatari della norma dell'obbligo di svolgere una determinata attività (tra queste si distinguono i doveri, gli obblighi e gli oneri) e in posizioni soggettive di vantaggio che riconoscono il diritto di esigere da altri un comportamento conforme a quello previsto dalla norma (tra queste distinguiamo il diritto soggettivo e l'interesse legittimo). Che cos'è un ordinamento giuridico? In base a quali caratteristiche è possibile distinguere gli ordinamenti giuridici? Quali sono lele seguenti caratteristiche specifiche dell'ordinamento statale: - L'ordinamento giuridico è composto da regole di diritto e fini che rappresentano il tessuto connettivo di un gruppo sociale. - Esistono diversi ordinamenti giuridici, in base ai diversi fini che possono determinare un'aggregazione di individui. - Si distinguono gli ordinamenti giuridici particolari, che perseguono interessi specifici, e gli ordinamenti giuridici generali o politici, che perseguono finalità onnicomprensive di tutti i possibili interessi sociali. - L'ordinamento giuridico è composto da un gruppo di soggetti dotati di un'organizzazione e regolati da norme.gli elementi indispensabili dell'ordinamento giuridico: la pluralità di soggetti, il sistema di norme ed infine l'organizzazione. Vediamo ora le peculiarità dell'ordinamento statale. Si tratta di un ordinamento giuridico originario (lo Stato è nato per fusione di Stati), necessario, a fini generali (persegue l'interesse generale), autoritario (prevede strumenti che garantiscono l'osservanza delle regole), territoriale (il territorio è l'elemento definitorio dei confini della sovranità dello Stato) ed infine politico (persegue fini di interesse generale con bilanciamento di interessi pubblici e privati variabile nel tempo). Quali caratteristiche proprie e quali tratti in comune hanno gli ordinamenti di common law e civil law? Si tratta di due modelli di ordinamento giuridico statuale. Il primo è il modello anglosassone che è caratterizzato da un diritto prevalentemente orale. In questo sistema infatti i giudici entrano

A pieno titolo nella produzione del diritto in base al principio dello stare decisis (o regola del precedente giurisdizionale). Gli ordinamenti di common law sono quindi più aderenti alla realtà e molto stabili, per cui è molto difficile un loro sviluppo. Gli ordinamenti di civil law invece sono invece presenti in tutto il resto d'Europa. Sono ordinamenti in cui sotto il profilo della fonte del diritto c'è una primazia delle norme scritte. Inoltre, la produzione delle norme di diritto è riservata al circuito politico rappresentativo, da cui sono esclusi, quindi, i giudici che sono solo interpreti della legge e non creatori. Nonostante queste differenze sostanziali tra i due ordinamenti si è registrato un progressivo avvicinamento.

Per quale motivo si sostiene che le attività di interpretazione e creazione della norma giuridica tendono sempre più a confondersi?

In che rapporto stanno la forma di Stato e la forma di governo?

di Stato e forma di governo sono due concetti distinti. Con "forma di Stato" si indica infatti il modo in cui è risolto il rapporto tra potere statuale e società civile; rappresenta quindi l'insieme delle finalità che lo Stato si propone di raggiungere ed i valori a cui ispira la sua azione. Con "forma di governo" si indicano invece i mezzi e gli strumenti attraverso i quali lo Stato persegue le sue finalità. Nonostante siano concetti distinti essi sono strettamente connessi, infatti insieme servono a descrivere le caratteristiche delle varie esperienze statuali che si sono succedute nel tempo. Bisogna precisare però che le esperienze statuali non si sono succeduti nel tempo attraverso cambiamenti bruschi e repentini, bensì passando attraverso fasi transitorie. Quale evoluzione storica ha seguito la forma di Stato? Come può essere qualificato uno Stato sulla base delle proprie articolazioni territoriali? PuòStato in un sistema di governo basato sulla divisione dei poteri? Nel sistema di governo basato sulla divisione dei poteri, il ruolo del Capo dello Stato subisce dei cambiamenti significativi. In un contesto di stato unitario, il Capo dello Stato ha un potere più concentrato e centralizzato, essendo il rappresentante supremo dell'intero Stato. In uno stato federale, invece, il Capo dello Stato ha un ruolo più simbolico e rappresentativo, mentre il potere effettivo è distribuito tra i vari livelli di governo federale e regionale. Infine, in uno stato regionale, il Capo dello Stato assume un ruolo ancora più limitato, essendo il rappresentante di una specifica regione all'interno di un contesto più ampio. In ogni caso, il ruolo del Capo dello Stato è quello di garantire l'unità e la stabilità del sistema politico, fungendo da figura di riferimento per la nazione. Forme di governo e Costituzione

Forme di governo parlamentari, presidenziali e semi-presidenziali

Nelle forme di governo parlamentari il Capo dello Stato ha un potere neutro (semplice garante delle regole costituzionali). Nelle forme di governo presidenziali invece l'organo presidenziale è centrale, che si trova in un rapporto fiduciario con il Governo. I loro poteri sono però frenati dal Parlamento. Nelle forme di governo semi-presidenziali abbiamo invece una via di mezzo: vi è l'elezione diretta del Presidente della Repubblica e il rapporto fiduciario tra Presidente e Governo ma questi elementi del regime presidenziale convivono con elementi della forma di governo parlamentare come lo scioglimento anticipato del Parlamento da parte del Presidente.

La Costituzione come legge fondamentale

Sotto quali profili le Costituzioni tendono a porsi come leggi fondamentali? La Costituzione è la fonte-atto più importante. Essa viene definita nell'art. 16 della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino come la legge fondamentale che stabilisce l'organizzazione e il funzionamento dello Stato, i diritti e i doveri dei cittadini, e le garanzie fondamentali per la tutela dei diritti umani.

modalità di revisione e il contenuto delle sue disposizioni.collocazione nel sistema delle fonti, il contenuto ed infine la sua effettività. Vediamo la loro classificazione in base a questi criteri: - Modalità con cui nasce: in base a questo una Costituzione può essere votata (frutto della decisione di opportuni organi collegiali) o concessa (frutto della decisione unilaterale del Sovrano). - Forme che assume: una Costituzione può essere scritta (fonte-atto: riunisce in un unico testo scritto i principi e le regole fondamentali del sistema di relazioni istituzionali e sociali che intende regolare) o consuetudinaria (fonte-fatto: composta prevalentemente da principi e regole nati e consolidatisi grazie a prassi e consuetudini); oppure può essere breve (è una disciplina di carattere generale e quindi fatta più di principi che di regole specifiche) o lunga (è una disciplina più articolata e analitica). - Collocazione della Costituzione nel sistema delle fonti: essa può essere considerata la fonte primaria del diritto, la norma fondamentale da cui derivano tutte le altre norme giuridiche.

Allora essere flessibile (può essere modificata o disattesa da un'altra fonte normativa) o rigida (per la sua modifica sono previsti procedimenti speciali e aggravati e sono previsti sistemi di controllo della conformità delle leggi rispetto alla Costituzione). In base a questo criterio bisogna accennare anche alla cosiddetta Costituzione elastica, espressione con cui si indica il carattere adattabile di una Costituzione al mutamento della realtà sociale e politica;

Contenuto: si distinguono le Costituzioni procedurali (regolano l'esercizio dei poteri pubblici e i modi di produzione del diritto) e le Costituzioni-programma (orientano l'azione dei pubblici poteri in funzione del raggiungimento di determinate finalità di carattere generale);

Effettività: in base a questo criterio una Costituzione può essere formale (rappresentata dall'insieme delle disposizioni contenute nel testo costituzionale), vigente

zionali che influenzano la pratica costituzionale). La Costituzione formale è costituita dai testi costituzionali scritti, come ad esempio la Costituzione italiana del 1948. Questi testi stabiliscono i principi fondamentali dello Stato, i diritti e i doveri dei cittadini, l'organizzazione dei poteri pubblici e le modalità di governo. La Costituzione materiale, invece, è costituita dalle concezioni sociali e istituzionali che influenzano la pratica costituzionale. Queste concezioni possono essere esplicite o implicite e possono derivare da tradizioni culturali, valori sociali, ideologie politiche o altre influenze. La Costituzione materiale può influenzare la pratica costituzionale in vari modi, ad esempio attraverso l'interpretazione dei testi costituzionali da parte dei giudici, l'azione politica dei governi o l'opinione pubblica. In sintesi, la Costituzione formale e la Costituzione materiale sono entrambe importanti per comprendere il funzionamento di un sistema costituzionale.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
10 pagine
29 download
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Karo93 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Benedetti Auretta.