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Funzionamento del Parlamento

Si può allungare il mandato del parlamento a 10 anni, ma solo in caso di guerra.

Pubblicità delle sedute: è garanzia di trasparenza e controllo.

Numero legale o quorum strutturale: deve sempre essere presente la maggioranza dei parlamentari. Di solito è sempre presunta.

Quorum funzionale: deve essere presente la maggioranza semplice, salvo eccezioni costituzionali.

Sistemi di votazioni: sono due a seconda delle situazioni, uno a scrutinio palese (per evitare i franchi tiratori e dare più stabilità al governo) e uno a scrutinio segreto (quando il voto riguarda persone fisiche).

Ordine del giorno: viene reso noto in sede precedente. Le camere non possono discutere di materie fuori dall'ordine del giorno.

Presidente della repubblica

Il capo dello stato è eletto dal parlamento in seduta comune e da un'assemblea composta inoltre dai delegati delle regioni (3 delegati per ognuna, solo uno per la Valle d'Aosta).

Perché? Perché

Deve rappresentare tutti, anche le minoranze! Per l'elezione è necessaria una maggioranza dei 2/3. Se però dopo il terzo scrutinio non si ha ancora la maggioranza, si passa alla maggioranza assoluta (NON la semplice).

La durata della carica del capo dello stato è di sette anni. È rieleggibile? La costituzione non nega la rielezione di un capo dello stato quindi sì, è rieleggibile, ma non succede quasi mai.

Il capo dello stato può essere sostituito temporaneamente dal presidente del senato e si parla di supplenza per impedimento.

Le responsabilità del presidente della repubblica:

Art. 89: "Nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non è controfirmato dai ministri proponenti, che ne assumono la responsabilità. Gli atti che hanno valore legislativo e gli altri indicati dalla legge sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri."

Irresponsabilità politica e giuridica

repubblica sono validi solo se controfirmati dal ministro proponente. Il presidente della repubblica non risponde né al parlamento né alla magistratura per gli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni. Tuttavia, per gli atti compiuti al di fuori dell'esercizio delle sue funzioni, il presidente della repubblica risponde alla magistratura. È importante sottolineare che nonostante si sia cercato di aggiungere un'immunità anche in questo caso con il lodo Alfano, la controfirma ministeriale sposta la responsabilità al ministro. Solo chi controfirma è responsabile, non il presidente della repubblica, e nessun atto è valido se non controfirmato dal ministro proponente. Il presidente della repubblica è responsabile solo per il reato di alto tradimento (ovvero una violazione del segreto di stato) e per il reato di attentato alla costituzione (ovvero il tentativo di colpo di stato). È importante sottolineare che il presidente della repubblica non è un privato cittadino e viene messo in stato d'accusa dal parlamento, e verrà giudicato poi dalla corte costituzionale.

Il decreto legge: deliberato dal consiglio dei ministri e emanato dal presidente della repubblica viene poi controfirmato dal ministro proponente, che è responsabile quindi di quell'atto.

Atti formalmente presidenziali e sostanzialmente governativi: sono controfirmati dal ministro proponente.

Atti formalmente e sostanzialmente presidenziali: sono atti come ad esempio la proposta dei 5 giudici costituzionali e sono controfirmati dal ministro competente.

Ministro proponente Ministro competente

È il ministro che propone l'atto. Non c'è una proposta vera e propria da parte di un ministro, si tratta di atti presidenziali formalmente e sostanzialmente.

L'atto non è del ministro.

L'atto è del ministro. Il ministro competente deve controllare che sia valido e costituzionale lo controfirma e se ne assume

responsabilità.• Atti complessi: sono atti formalmente presidenziali e sostanzialmente sono frutto della volontà di più soggetti: dal capo di stato e di un rappresentante del governo. Lo scioglimento anticipato delle camere ad esempio è un atto complesso, va controfirmato dal presidente del consiglio dei ministri e la richiesta è fatta dal presidente stesso. Scegliere un governo tecnico è un atto complesso: vi sono due volontà (presidente della repubblica e nuovo capo del governo). Un altro atto complesso è la nomina del presidente del consiglio dei ministri. L'altra volontà è quella del candidato stesso che può accettare o rifiutare la nomina, ma se accetta deve controfirmare la propria nomina. Ci sono stati atti in cui sono sorti dei conflitti di attribuzione tra il presidente e il ministro controfirmante come nel caso della grazia concessa ad Ovidio Bompressi che si sono risolti con una sentenza della corte costituzionale che decise che il ministro è solo competente ed è costretto a controfirmare l'atto poiché esso non presenta irregolarità.

Formazione del governo
Il governo detiene il potere esecutivo ed è il vertice dell'amministrazione. Il governo è un organo complesso.

Organi necessari:
- Presidente del Consiglio dei Ministri
- Ministri
- Consiglio dei Ministri

Organi non necessari:
- Vice Presidente del Consiglio
- Ministri senza portafoglio
- Sottosegretari di Stato
- Consiglio di Gabinetto
- Comitati interministeriali
- Commissari straordinari del Governo

La formazione del governo avviene nel seguente modo:
- Eventuale mandato esplorativo: serve per accertarsi che ci sia una maggioranza al governo in grado di governare (anche se d'opposizione).
- Pre-incarico: non esiste ancora una maggioranza che appoggia un incaricato così si dà il pre-incarico affinché questo si accerti che esiste effettivamente una maggioranza.che possa sostenerlo per non sciogliere anticipatamente le camere.
  • Consultazioni presidenziali: durano 2/3 giorni, sono una consuetudine o prassi.
  • Incarico: verificata che ci sia una maggioranza il capo dello stato conferisce l'incarico. L'incaricato può anche rifiutare se non riesce a trovare i ministri che accontentino la maggioranza.
  • Scelta ministri: per la scelta dei ministri bisogna accontentare le fazioni politiche, altrimenti l'incaricato deve rinunciare.
  • Nomina: se riesci a formare il tuo governo ricevi la nomina (art. 92). Nel periodo di transizione prima della nomina governa il vecchio governo dimissionario con atti di ordinaria amministrazione.
  • Giuramento: il governo entra in carica al momento del giuramento di fedeltà perché proprio in questo momento il capo del governo compie il suo primo atto, la controfirma dell'atto di nomina del presidente della repubblica.
  • Presentazione camere: entro 10 giorni

Successivi il governo non ha ancora la fiducia e svolge solo compiti di ordinaria amministrazione.

  • Voto di fiducia: deve essere a maggioranza semplice 50% + 1. Il voto è palese e nominale con mozione motivata. La mozione di sfiducia è uguale ma deve essere richiesta da almeno 1/10 di parlamentari.
  • Il voto contrario di uno o entrambe le camere a una legge proposta dal governo non comporta le dimissioni del governo stesso, ma spesso il governo le accompagna con una questione di sfiducia. È una sorta di ricatto! Se non passa la legge il governo si dimette!

Vicende del governo

Crisi di governo: possono essere parlamentari (in cui è il parlamento stesso a sfiduciare il governo) o extraparlamentari (in cui è il governo stesso in crisi e non riesce ad accordarsi). Ma come facciamo noi a conoscere i motivi di queste crisi se il governo non è a porte aperte? Avviene una fase detta parlamentarizzazione della crisi: questa deve essere resa pubblica in parlamento.

Quindi si chiama il governo al parlamento perché motivi la crisi e le dimissioni. Rimpasto: in questo caso non c'è crisi né dimissioni né un nuovo voto di fiducia. Sono solo uno o più ministri che si dimettono volontariamente e vengono sostituiti da nuovi incaricati che non necessitano di fiducia. Sfiducia individuale: il parlamento può sfiduciare un singolo ministro? È previsto nei regolamenti parlamentari ma non in costituzione. I regolamenti però non hanno effetti esteriori quindi si è sollevato un conflitto di attribuzione perché si riteneva che il parlamento si fosse arrogato un diritto che non gli spettava! La corte costituzionale ha poi deciso che la sfiducia individuale era accettabile. Revoca del singolo ministro da parte del governo: il ministro non è d'accordo con la revoca ma viene sospeso anche contro la sua volontà! Questo deriva dall'interpretazione dell'articolo.

92: infatti se il presidente del consiglio dei ministri può nominare un ministro, può anche revocarlo. Concretamente la revoca di un ministro non si attua mai, e se si attua si revocano solo ministri tecnici, questo perché se si rimuovessero ministri politici si creerebbe malcontento nella lista.

I compiti del governo:

  • Politica di bilancio e finanziaria: è il bilancio dello stato e la legge finanziaria;
  • Politica estera;
  • Politica comunitaria (consiglio dei ministri europeo);
  • Politica militare (interventi nei conflitti art. 87);
  • Politica informativa e di sicurezza.

Corte costituzionale

Composizione: la corte costituzionale si compone di un totale di 15 giudici (mentre il suo funzionamento richiede un minimo di 11 giudici). 1/3 di essi è nominato dalle supreme magistrature, 1/3 dal parlamento in seduta comune (con una maggioranza di 2/3) e il rimanente 1/3 dal presidente della repubblica.

Chi può essere eletto? Professori universitari,

iudice mancante.• I giudici della corte costituzionale non possono essere sospesi o rimossi,se non per gravi motivi di incapacità o di indegnità morale, accertati condecisione della corte costituzionale stessa.• I giudici della corte costituzionale non possono essere iscritti in altricollaborazioni o partecipazioni a società o enti pubblici o privati, né svolgereattività professionali o commerciali, né esercitare funzioni di consulenza o diincarico presso enti pubblici o privati.• I giudici della corte costituzionale non possono far parte di partiti politici,né svolgere attività politiche o sindacali.• I giudici della corte costituzionale devono astenersi dal partecipare aconferenze, dibattiti o manifestazioni pubbliche che riguardino questioni dipolitica o di interesse pubblico.• I giudici della corte costituzionale devono astenersi dal rilasciare dichiarazionipubbliche o rilasciare interviste sui casi in corso di trattazione o su questioni dipolitica o di interesse pubblico.• I giudici della corte costituzionale devono astenersi dal partecipare aprogrammi televisivi o radiofonici che riguardino questioni di politica o diinteresse pubblico.• I giudici della corte costituzionale devono astenersi dal partecipare aconvegni o seminari che riguardino questioni di politica o di interesse pubblico.
Dettagli
A.A. 2012-2013
48 pagine
42 download
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Francesca.Botta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Sartoretti Claudia.