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Le Autorità Amministrative Indipendenti (AAI)
Sono organi collegiali ed enti pubblici caratterizzati dall'autonomia ed assenza di vincoli e controlli da parte dei poteri politici e delle direttive del governo, sono poteri neutrali e garanti delle regole. Non sono previste in costituzione ma attendono alla protezione di interessi comuni sensibili e di valori costituzionali, come la tutela della sfera personale, la libertà della manifestazione di pensiero, la libertà di iniziativa economica, la tutela del risparmio, e tutti gli interessi vigilati da specifiche autorità. Le AAI quindi vigilano su queste attività, anche definendo standards, disponendo di inchieste e imponendo sanzioni. Sono formate da esperti qualificati nel loro campo, la nomina dei loro componenti avviene in genere per designazione parlamentare e la carica è legata a rigorosi requisiti di competenza e professionalità ed è soggetta a precise incompatibilità. Le più importanti sono la commissione nazionale.
per la società e la borsa, l'autorità garante della concorrenza e del mercato, per l'energia elettrica e il gas, dell'attuazione della legge sullo sciopero per i servizi pubblici essenziali, nelle comunicazioni, per la protezione dei dati personali, e l'autorità nazionale anticorruzione. La funzione legislativa fra governo e parlamento, artt. 76-77 La costituzione inserisce nelle fonti primarie statali due atti normativi del governo: il decreto legislativo e il decreto-legge, il primo con valore di legge e il secondo con forza di legge, nonostante entrambi godano di forza attiva e passiva. Entrambi non possono intervenire negli ambiti che la costituzione riserva alla legge formale del parlamento, nelle materie coperte da riserva di assemblea (d.d.l. in materia elettorale, delegazione legislativa, autorizzazione alla ratifica di trattati internazionali, approvazione di bilanci e consultivi). I regolamenti dell'esecutivo sono invece fonti secondarie.E subordinate alla legge (contenuto normativo ma formalmente amministrativo). Tutti questi atti sono emanati in forma di d.P.R., previa deliberazione del consiglio dei ministri.
Decreto legislativo
La costituente ha voluto inserire diverse precauzioni per la formulazione di questi due atti normativi, come l'eventuale delega da parte delle Camere, la previsione di un contenuto obbligatorio, il divieto per il Governo di poter emanare senza delega decreti con valore di legge e la riconduzione alla decretazione d'urgenza nei soli casi di straordinaria necessità.
La delega deve contenere tre elementi: oggetto, termine e principi e criteri direttivi, infatti ogni decreto può disciplinare un unico oggetto e non un'intera materia, ma solo una parte di essa.
Il termine può assumere il carattere di data specifica o arco temporale, in questo lasso di tempo va incluso anche il tempo del presidente della repubblica per procedere a un controllo analogo a quello delle leggi.
del parlamento, per questo il testo deve essere inviato almeno 20 giorni prima al presidente. Il parlamento può ritirare la delega esplicitamente e implicitamente e il governo può decidere di non esercitare la stessa, facendo decorrere il tempo previsto. Procedimento di formazione e contenuti della legge delega: Procedimento legislativo ordinario - Oggetto, tempo, principi (linee guida) e criteri direttivi - La legge entra in vigore con efficacia solo per il governo Procedimento di formazione del decreto legislativo: - Iniziativa del governo - Eventuale deliberazione dello schema di decreto legislativo del cdm - Eventuale parere non vincolante delle commissioni parlamentari (obbligatorio in caso di deleghe di durata superiore a due anni) o altri organi - Deliberazione del consiglio dei ministri massimo entro 20 giorni dalla scadenza della delega - Emanazione del pdr - Pubblicazione - Entrata in vigore con efficacia erga omnes Se si viola la legge deroga, norma interposta.art. 77, il governo viola quindi diconseguenza la costituzione (annullamento).
Il decreto-leggeSi tratta di un atto avente forza di legge, e quindi primario nonostante la funzione legislativa sia attribuita a un potere non legislativo. La base legale non è una delega, come invece per il decreto legislativo, art. 77, ma si usa per casi di straordinarietà (non prevedibile), necessità e urgenza a provvedere.
Procedimento:
- Iniziativa del governo
- Deliberazione del consiglio dei ministri
- Emanazione (pdr, molto raro che non venga emanato)
- Pubblicazione (immediata)
- Entrata in vigore immediata con efficacia limitata a 60 giorni pena la decadenza, solo 60 giorni perché produce subito effetti ma il parlamento non l'ha approvata, dopo questo tempo c'è la decadenza dall'inizio, come se non ci fosse mai stata (c.d. decadenza ex tunc). Tornano così in vigore le disposizioni precedenti abrogate dal decreto-legge e vengono
annullatieventuali atti amministrativi di esecuzione. Al fine di provvedere alla conversione dei decreti-legge anche nel periodo discioglimento delle camere e di prorogatio, queste si riuniscono espressamenteper questo adempimento (art. 72.2).
Conversione del decreto-legge
Presentazione del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge
Procedimento legislativo ordinario (entro 5 gg)
Promulgazione
Pubblicazione
Entrata in vigore, stabilizza gli effetti del decreto convertito oltre i 60 giorni
Infine, sia i decreti-legge che i decreti legislativi, possono essere sottoposti al controllo di legittimità da parte della Corte costituzionale. In particolare, i decreti legislativi possono essere dichiarati incostituzionali sia per il dettato costituzionale che per la legge delega, infatti, potranno essere dichiarati tali qualora approvati o emanati dopo la scadenza, perché l'oggetto disciplinato è più ampio di quello indicato o perché
Il governo ha mal interpretato i principi e i criteri direttivi. Il controllo dei decreti-legge invece è solitamente eseguito sul testo risultante dalla conversione parlamentare, per via della loro breve vigenza. Inoltre, i decreti-legge non possono essere ripresentati alle camere senza un sostanziale cambiamento di natura straordinaria. I decreti-legge possono essere dichiarati incostituzionali per mancanza del requisito di straordinaria urgenza, indipendentemente dal fatto che le camere lo avessero convertito o meno. Non possono essere c.d. omnibus, cioè disomogenei, e non possono essere incluse le c.d. norme intruse, cioè quelle disposizioni che presentano un contenuto diverso da quello dell'oggetto del decreto, introdotte durante l'iter parlamentare.La questione di fiducia, invece, non si trova in costituzione ma nei regolamenti parlamentari. È una domanda che il governo rivolge al parlamento, in cui chiede se questo rapporto fiduciario permane o non c'è più ponendo un quesito su una proposta. Se il governo viene bocciato (crisi extraparlamentare) non ha l'obbligo giuridico di dimettersi, ce l'ha solo con la mozione di sfiducia (crisi parlamentare).
Mozione: presentata da una minoranza qualificata di componenti è volta a promuovere un dibattito e una deliberazione dell'assemblea di impegno politico al Governo ad assumere un certo atteggiamento su una determinata questione.
Risoluzione: presentata da una minoranza qualificata di componenti dell'aula o di una commissione. È strumento diretto ad esprimere indirizzi e orientamenti per il governo (il quale può inviare un proprio rappresentante).
Ordine del giorno: ha un duplice significato. Il primo è un elenco
degli argomenti da trattare giorno per giorno, invece, in questo caso, non è un elenco degli argomenti ma è un atto scritto presentato da ogni parlamentare, in aula o in commissione, teso ad esprimere una direttiva politica al governo non in modo autonomo ma in correlazione ad un atto in discussione, ad esempio per impegnare il governo ad una certa interpretazione o applicazione della legge.
Strumenti di controllo
Interrogazione: domanda a risposta diretta rivolta per iscritto a un ministro o al presidente del consiglio per avere notizie circa la conoscenza da parte del governo di un determinato fatto (es. sui fondi x). La risposta può essere scritta o orale, presentata in commissione o in assemblea, o in sede di question time (interrogazioni a risposta immediata). Se la risposta è presentata oralmente deve essere calendarizzata entro 15 giorni dalla presentazione, si invece è scritta deve essere inviata dall'interrogato all'interrogante e al
Il presidente dell'assemblea entro 20 giorni. Il parlamento può dirsi soddisfatto o non soddisfatto.
Interpellanza: consiste in una domanda scritta, presentata da un parlamentare, volta ad avere chiarimenti dal governo su una determinata questione che l'interpellante conosce e sulla quale vuole essere informato circa gli intendimenti dell'Esecutivo. Il governo può decidere di non rispondere ma deve fornire una motivazione e i tempi di risposta delle interpellanze sono gli stessi delle interrogazioni. Esistono inoltre interpellanze urgenti.
Oltre agli strumenti di indirizzo e controllo le camere dispongono anche di mezzi di conoscenza e informazione:
- Audizioni: consentono alle commissioni di acquisire le informazioni necessarie in relazione a questioni specifiche all'oggetto di un disegno di legge in corso di approvazione, si svolgono in un'ambiente formale e prevedono l'audizione di esperti o rappresentanti di organizzazioni.