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Legislazione negativa. Non si può fare referendum per leggi di bilancio, tributario, amnistia e
indulto, autorizzazione a ratificare trattati internazionali. Senza la legge di attuazione del
referendum (che dice come si deve procedere) non si poteva fare il referendum. Il referendum
abrogativo sull’art 75 può essere chiesto da 500.000 elettori (no cittadini) o 5 consigli regionali. Per
la conferma dell’art 138 può essere chiesto anche da 1/5 delle Camere. Il referendum può essere
anche comunale e regionale. Con il referendum si può chiedere se aggiungere un comune o no,
approvare gli statuti regionali (referendum regionale). Referendum sospensivo, fusione o creazione
di nuove Regioni. Referendum di indirizzo: danno un obiettivo al potere politico.
Referendum: atto unidirezionale (abroga), fonte primaria, non è sovraordinato alla legge ordinaria
(ci sono leggi non sottoponibili a referendum e possibilità del parlamento di approvare una legge
per evitare il referendum.
Leggi non abrogabili con referendum: la corte costituzionale ha detto che la legge elettorale non
potrebbe essere abrogata dal referendum xk il parlamento deve sempre essere rinnovato (non ci
sarebbe una legge per gestire le elezioni). Il quesito non può chiede l’abrogazione di leggi non
collegate perché lederebbe la libertà dell’individuo. Referendum manipolativo: quando chiede di
eliminare alcune parole o frasi per introdurre un nuovo significato (“l’abrogazione, totale o
parziale”) – questo nel 1991 per la legge elettorale proporzionaleVSmaggioritaria. Consultellum. Ci
sono 2 quorum: la maggioranza degli aventi diritto e poi la maggioranza dei voti validamente
espressi (schede bianche, nulle). Non andare a votare vale doppio xk non alzi il quorum. Elementi
di debolezza:
il controllo avviene dopo la raccolta delle firme;
molti non vanno a votare ed è come votare un no e non come astenersi.
Il referendum non piace alla maggioranza del parlamento. La maggioranza può prender ee fare una
legge con il quale modifica la normativa senza stravolgerla e il referendum viene vanificato. La
corte di cassazione può modificare la legge quando vuole ma la modifica perché sia impeditiva del
referendum deve essere una modifica sostanziale e non formale.
Regolamenti governativi
Regolamento: si designano atti tra loro diversi. Viene usato per molte forme di diritto. Regolamenti
governativi: fonte secondaria del diritto e trovano la loro disciplina nelle fonti primarie. Non hanno
forza di legge e sono subordinati. Art 87. Esistono regolamenti prodotti dai singoli ministri
(ministeriali). Prodotti dal consiglio dei ministri. Non esiste la riserva di regolamento (leggi che
devono essere regolate da regolamenti). Art 17 disciplina i regolamenti. Regolamenti ministeriali
sono subordinati ai governativi.
Proposta di uno o più ministri
Parere obbligatorio ma non vincolante del consigli odi stato + altri pareri eventualmente
previsti;
delibera del consiglio dei ministri
visto e registrazione corte dei conti
emanazione come dPR
pubblicazione GU
Esistono diversi regolamenti:
esecuzione: fa eseguire la legge con una scarsa decisionalità del governo;
attuazione: fa attuare le leggi con più ampi margini di decisione discrezionale (integra il
testo legislativo). Riserva di legge assoluta/relativa ha bisogno del regolamento
esecuzione/attuazione.
indipendenti:
di organizzazione:
di delegificazione:
Fonti UE
fonti dell’unione europea e fonti comunitarie sono la stessa cosa ma prima c’era la CEE e ora c’è
l’UE quindi si preferisce il primo.
UE è l’insieme di trattati che hanno richiesto la sovranità da parte degli stati membri. Limitazione
della sovranità al fine di garantire un ordine internazionale fondato sulla pace e sul rispetto dei
diritti umani. L’art 11 è usato per giustificare l’adesione all’ONU (pace e giustizia) e poi all’EU. La
poca integrazione dell’UE è causa di questi problemi o si fa un’europa federale oppure si esce.
Le fonti europee sono di 2 tipi:
fonti originarie: i trattati istitutivi TFUE (trattato sul funzionamento dell’UE). Prevede gli
organi e gli atti normativi.
fonti derivate: gli atti normativi prodotte dagli organi previsti dai trattati.
Tappe EU:
proposta Schumann: organizzazione sovranazionale;
CECA: mette d0accordo francia e germania per l’acciaio;
Trattato di roma;
CEE e CEEA/EURATOM;
Atto unico europeo;
Trattato di Maastricht: formazione UE;
Trattato di Amsterdam
Nizza 2001: allargamento stati
Lisbona 2007: introduce TFUE
Non c’è continuità da diritto interno e trattati esterni. Si negozia il trattato (ministri degli esteri) e si
impegnano a non modificarlo e di farlo approvare agli stati. La ratifica del trattato è il procedimento
per fare in modo che lo stato italiano si senta sottoposto a questo trattato in italia (NON entra a far
parte dell’ordinamento giuridico dello stato, altrimenti sarebbe un ordinamento monistico, invece è
dualista). La ratifica fa nascere la responsabilità internazionale dell’italia, ma nessuno può
pretendere di applicare il trattato xk vincola lo stato NON i cittadini. Dopo si forma la legge di
ratifica del trattato e viene firmata dal PdR. Principio di esclusività. Deve tradurre le norme del
trattato in norme interne:
O riproduce il testo del trattato in una legge o in un regolamento;
Ordine di esecuzione: una legge che autorizza il PdR a firmare il trattato (autorizzazione alla
ratifica) e poi dà un ordine di esecuzione (autorizzazione all’esecuzione).
A questo punto il trattato produce effetti diretti verso i cittadini. Se non ci fosse l’art 11 non sarebbe
stato possibile eseguire il trattato perché non ci sarebbe stato nella costituzione un motivo per
limitare la sovranità popolare.
Teoria dualistica tra ordinamento interno ed esterno dell’UE: gli ordinamenti degli stati membri
sono autonomi da quello dell’UE (nella federazione non è così): i trattati sono norme costitutive di
un ordinamento giuridico nuovo ed autonomo, anche se derivato. Sono frutto della volontà
congiunta degli stati membri. Non possono essere modificati da parte degli organi comunitari. Il
trattato può essere modificato solo dall’accordo di tutti gli stati membri con l’art 48 TUE che ha
vocazione intergovernativa.
Fonti comunitarie derivate sono fonti dell’ordinamento comunitario:
Vincolanti: regolamenti, direttive, decisioni
Non vincolanti: raccomandazioni e pareri
I regolamenti occupano il posto più importante (non come i regolamenti nostrani). Hanno portata
generale (generali e astratti), tutti i loro elementi sono obbligatori e sono direttamente applicabili ad
ogni stato membro. Non c’è il principio di esclusività: è lo stato a governare il proprio territorio.
Le direttive vincolano gli stati quanto agli obiettivi da raggiungere. Lasciano loro libertà in merito
agli strumenti giuridici e non per raggiungerli. Necessitano di un recepimento da parte dello stato,
ma c’è la possibilità di effetti diretti verticali. La corte del diritto europeo è diversa dalla corte di
giustizia. La corte di giustizia deve assicurare il rispetto del diritto originario da parte del diritto
derivato. La corte di giustizia ha interpretato in maniera estensiva il diritto europeo: è vero che le
direttive non hanno diretta applicabilità, ma se pongono un divieto ad esempio c’è solo un modo per
dare esecuzione alla direttiva (ovvero vietare quel comportamento). Le direttive hanno diversi
contenuti e alcuni possono essere eseguiti in un unico modo ovvero non lasciano discrezionalità.
Allora, quando sono dettagliate e precise queste direttive sono auto-applicative e hanno un effetto
diretto. È superfluo attendere un atto di recepimento del trattato.
C’è stata una contrapposizione tra la corte di giustizia dell’UE e la corte costituzionale italiana.
L’eventuale contrasto tra norme europee e italiane si usa il criterio cronologico. La corte di
lussemburgo dice che non va bene, ovvero che si applica sempre e comunque xk è diretto. Allora la
corte costituzionale cambia posizione e dice il regolamento è superiore alla legge interna italiana
perché altrimenti si violerebbe l’art 11 della costituzione (quindi criterio gerarchico). Quindi nel
nostro sistema il giudice deve sospendere il giudizio pendente e rimetterlo alla corte costituzionale
che annulla la legge italiana e poi applica il regolamento. La corte di giustizia dice che non va bene
sospendere il giudizio, deve essere direttamente applicato. Ora si applica il principio di competenza
ovvero gli ambiti specificati nel trattato sono direttamente applicabili. Il giudice ordinario nel caso
di contrasto deve verificare qual è la fonte competente. La corte dice che sono due ordinamenti
distinti, in realtà sono paralleli. La legge rimane ibernata non viene abrogata dal regolamento. La
legge non può abrogarei regolamenti.
Il caso era che una cittadina tedesca voleva entrare a far parte dell’esercito federale. C’era una
norma che limitava l’impiego delle norme nell’esercito ed era una norma nella costituzione, contro
un regolamento che propendeva x la parità di genere. I regolamenti sono più forti anche della
costituzione. La corte costituzionale ha elaborato la dottrina dei contro-limiti: gli atti dell’unione
europea limitano la sovranità italiana. Quindi viene inserito un limite alle limitazioni dell’UE: non
possono disporre n contrasto con i principi fondamentali. Come si capisce se è una norma
fondamentale o di dettaglio? Lo decide la corte costituzionale. Dichiara l’incostituzionalità della
legge di esecuzione nel TFUE, non del regolamento in sé.
La differenza è che la diretta applicabilità è una caratteristica del regolamento in quanto fonte a
prescindere dal contenuto: produce effetti negli ordinamenti degli stati membri. L’effetto diretto non
è una caratteristica della fonte a si collega al contenuto dell’atto fonte, per esempio si può applicare
alle direttive che non hanno diretta applicabilità ma possono avere effetto diretto quando il loro
contenuto è chiaro. Gli effetti sono gli stessi ovvero che si applica in modo diretto la norma UE.
La giustizia costituzionale
138 e 139 dicono che la costituzione è rigida xk occorre seguire un procedimento aggravato diverso
rispetto a quello legislativo ordinario. Ribadisce che è la fonte più importante e si introduce un
meccanismo a