Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 254
Riassunto esame Diritto, testo consigliato Manuale di diritto amministrativo, Casetta Pag. 1 Riassunto esame Diritto, testo consigliato Manuale di diritto amministrativo, Casetta Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 254.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto, testo consigliato Manuale di diritto amministrativo, Casetta Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 254.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto, testo consigliato Manuale di diritto amministrativo, Casetta Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 254.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto, testo consigliato Manuale di diritto amministrativo, Casetta Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 254.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto, testo consigliato Manuale di diritto amministrativo, Casetta Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 254.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto, testo consigliato Manuale di diritto amministrativo, Casetta Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 254.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto, testo consigliato Manuale di diritto amministrativo, Casetta Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 254.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto, testo consigliato Manuale di diritto amministrativo, Casetta Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 254.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto, testo consigliato Manuale di diritto amministrativo, Casetta Pag. 41
1 su 254
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

C V

APITOLO

SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE E LORO VICENDE

1. Premessa. Qualità giuridiche ( status ) capacità e situazioni giuridiche

Una delle funzioni essenziali dell’ordinamento giuridico è quella di risolvere conflitti di interessi

intersoggettivi. Gli interessi sono aspirazioni dei soggetti verso i beni ritenuti idonei a soddisfare bisogni: la

limitatezza dei beni rende assai probabile l’insorgere di conflitti tra i soggetti, che il diritto si incarica di

comporre. Poiché tali conflitti sorgono tra soggetti diversi dell’ordinamento, esso, al fine di operarne la

risoluzione, deve preliminarmente riconoscere i soggetti come tali. Vi è una prima definizione del concetto di

«situazione giuridica soggettiva», ossia la concreta situazione cioè in cui è collocato un soggetto

dall’ordinamento con riferimento al bene che costituisce oggetto dell’interesse. Le situazioni sono svariate:

diritto soggettivo, interesse legittimo, potere, obbligo e dovere. Il loro riconoscimento viene effettuato dalle

norme dell’ordinamento stesso. Si noti che, nella prospettiva della pluralità degli ordinamenti, potrebbero

esserci situazioni giuridiche riconosciute e protette da uno di essi e non da quello generale: è il caso delle

situazioni la cui tutela, in forza del d.l. 230/2003, conv. nella l. 280/2003, è assicurata all’interno

dell’ordinamento sportivo attraverso la giustizia sportiva, senza possibilità per i titolari di adire il giudice

dell’ordinamento generale, sul presupposto che esse non abbiano dignità di diritti o interessi legittimi.

I «modi di essere giuridicamente definiti di una persona, di una cosa, di un rapporto giuridico, di cui

l’ordinamento giuridico faccia altrettanti presupposti per l’applicabilità di disposizioni generali o particolari

alla persona, alla cosa, al rapporto» si definiscono qualità giuridiche; esse sono i concreti modi di essere

giuridici di un soggetto in ordine a interessi protetti dall’ordinamento. La totalità delle stesse e dei rapporti

imputabili al soggetti ne definiscono la soggettività e formano la sua sfera giuridica, la quale è riconducibile

a unità proprio attraverso il riferimento al suo titolare.

Il termine di status è utilizzato in ordine al soggetto che si trovi in una particolare posizione complessiva in

seno all’ordinamento (es. status di cittadino, di impiegato pubblico). Gli status sono le qualità attinenti alla

persona che globalmente derivano dalla sua appartenenza necessaria o volontaria ad un gruppo e

80

rappresentano il presupposto per l’ applicazione al soggetto di una serie di norme, le quali vengono così a

costituire nei confronti di tutti i soggetti che posseggono lo status una situazione giuridica uniforme e

omogenea. La riferibilità effettiva di situazioni giuridiche ad un soggetto presuppone l’idoneità di questo ad

esserne titolare; tale idoneità è la capacità giuridica riconosciuta dall’ordinamento ai propri soggetti;

soltanto in presenza di essa vengono dunque conferite dall’ordinamento stesso le situazioni giuridiche. La

capacità giuridica può essere relativa anche soltanto a talune situazioni giuridiche: la precisazione è

importante posto che l’amministrazione ha una capacità giuridica in ordine ai poteri di diritto comune meno

estesa di quella delle persone fisiche, non comprendendo ad esempio l’idoneità ad essere titolari di situazioni

strettamente collegate alla natura propria dell’individuo. Numerose disposizioni escludono la possibilità per

alcuni enti di compiere talune attività di diritto comune: le amministrazioni non possono ad esempio stipulare

contratti aleatori al di fuori dei giochi gestiti in regime di privativa e dei contratti di assicurazione; la Cassa

depositi e prestiti S.p.A. non può concedere mutui a soggetti non operanti per fini di interesse pubblico e così

via. Dalla capacità giuridica si distingue la capacità di agire, che consiste nell’idoneità a gestire le vicende

delle situazioni giuridiche di cui il soggetto è titolare e che si acquista con il compimento del diciottesimo

anno d’età, salvo che la legge non stabilisca un’età diversa (art. 2 c.c.). In linea di principio, capacità

giuridica e capacità di agire non sorgono contemporaneamente in quanto, per le persone fisiche, la seconda si

acquista con il raggiungimento della maggiore età, e, comunque, possono non sussistere contestualmente in

capo allo stesso soggetto. La capacità di agire, che concerne categorie astratte di situazioni giuridiche,

differisce poi dalla legittimazione ad agire, la quale si riferisce invece a situazioni specifiche e concrete,

effettivamente sussistenti, e a singoli rapporti. Essa consiste dunque in una specifica posizione del soggetto

rispetto agli interessi.

2. Potere, diritto soggettivo, dovere e obbligo

Al fine di fornire la definizione delle situazioni giuridiche è necessario distinguere tra le situazioni che

sussistono nell’ambito di concreti rapporti giuridici, costituendone uno dei termini, e le altre che si

collocano all’esterno di essi. Particolarmente importante è il potere, potenzialità astratta di tenere un certo

comportamento ed espressione della capacità del soggetto, e perciò da esso inseparabile. Tra i poteri

rientrano il potere di disposizione di un bene e quello di agire in giudizio, che è generale e trascende i singoli

casi in cui il soggetto esercita l’azione giudiziaria. Nel diritto amministrativo occorre poi ricordare che, oltre

ai poteri amministrativi, molte amministrazioni dispongono del potere normativa; esistono pure poteri

esercitabili dai soggetti privati nelle varie occasioni in cui essi si rapportano ad una pubblica

amministrazione (ad es. diritto di accesso ai documenti amministrativi e il potere di presentare istanze).

La possibilità astratta di tenere un certo comportamento produttivo di effetti giuridici si concretizza mediante

atti giuridici, i più importanti dei quali sono i provvedimenti, che presentano i caratteri di tipicità dei relativi

poteri.

Nel diritto amministrativo una particolare rilevanza hanno i poteri che il soggetto pubblico è in grado di

esercitare prescindendo dalla volontà del privato e, dunque, producendo unilateralmente una vicenda

giuridica relativa alla sfera giuridica dello stesso.

Le vicende giuridiche sono normalmente rappresentate dalla costituzione, estinzione o modificazione di

situazioni giuridiche. Il potere è attribuito dall’ordinamento generale a seguito di un giudizio di prevalenza

dell’interesse affidato alla cura dell’ amministrazione nei confronti degli interessi dei privati. Tali interessi

sono così resi disponibili per l’ amministrazione, la quale, esercitando il potere, ne condiziona il

soddisfacimento, in particolare nel senso che esso può non verificarsi pure nei casi in cui l’ amministrazione

agisca legittimamente.

Allorché la legge attribuisca al titolare la possibilità di realizzare il proprio interesse indipendentemente dalla

soddisfazione dell’interesse pubblico curato dall’amministrazione, si profila la situazione giuridica di

vantaggio costituita dal diritto soggettivo; il diritto soggettivo può dunque essere definito come la situazione

giuridica di immunità dal potere.

Potere e diritto sono termini inconciliabili: ove sussista potere non esiste diritto soggettivo e ove il privato sia

titolare di un diritto non può affermarsi l’esistenza di un potere amministrativo.

Gli interessi considerati prevalenti si qualificano pubblici perché affidati dalla legge alla cura di soggetti

pubblici e costituiscono la ragione della attribuzione del potere.

Poiché il potere amministrativo comporta una incisione della sfera dei privati, esso deve essere tipico e cioè

predeterminato dalla legge in ossequio al principio di legalità che esprime la garanzia delle situazioni dei

privati stessi. La legge deve individuare tutti gli elementi del potere (in particolare il soggetto al quale esso è

81

attribuito, l’oggetto, il contenuto, la forma con cui dovrà essere esercitato e l’interesse da perseguire), onde

evitare che vi siano rischi di autoattribuzione di poteri da parte dell’amministrazione, il che significherebbe

prevalenza non consentita di un soggetto, sia pure pubblico, dell’ordinamento nei confronti di un altro. Le

norme che riconoscono interessi pubblici «vincenti» su quelli privati, sono norme di relazione,

caratterizzate cioè dal fatto di risolvere conflitti intersoggettivi di interessi.

Oltre alle situazioni di vantaggio che esorbitano dai singoli rapporti obbligo vi sono altresì situazioni

sfavorevoli non racchiuse in rapporti concreti. Queste situazioni sono riconducibili alla figura del dovere,

vincolo giuridico a tenere un dato comportamento positivo (fare) o negativo (non fare): anche

l’amministrazione è soggetta ai doveri propri di tutti i soggetti dell’ordinamento; in particolare essa deve

osservare il dovere di buona fede e correttezza, nonché quello di rispettare i diritti altrui. Allorché la

necessità di tenere un comportamento sia correlata al diritto altrui, si versa nella situazione di obbligo, che è

appunto il vincolo del comportamento del soggetto in vista di uno specifico interesse di chi è il titolare della

situazione di vantaggio: si pensi al diritto di credito, connesso all’obbligazione del debitore.

L’amministrazione può essere soggetta ad obblighi, ad esempio perché ha istituito un rapporto contrattuale,

perché ha commesso un illecito, ovvero in forza di una legge o di un atto amministrativo.

3. L’interesse legittimo

Occorre ora focalizzare l’ attenzione sui rapporti tra amministrazione e soggetti privati. L’ordinamento

generale riconosce prevalenza agli interessi che possono entrare in conflitto tra di loro attribuendo di volta in

volta diritti, ovvero poteri amministrativi, i quali ultimi consentono di produrre vicende giuridiche in ordine a

situazioni dei terzi. Nei confronti dell’esercizio del potere, il privato si trova in uno stato di soggezione. Per

capire il concetto si pensi all’ipotesi di un privato che partecipa a un concorso di pubblico impiego e a un

privato espropriato; tra queste ipotesi corre una differenza: nella prima (concorso) il privato pretende

qualcosa dall’amministrazione, sicché la soddisfazione della propria aspirazione passa attraverso il

comportamento attivo dell’amministrazione (interesse pretensivo); laddove nell’altra (espropriazione) il

soggetto privato si oppone all’esercizio di un potere che potrebbe cagionare una vicenda giuridica

svantaggiosa, onde eg

Dettagli
A.A. 2014-2015
254 pagine
2 download
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sebino-votailprof di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria o del prof Scienze giuridiche Prof.