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REATI DI COMPETENZA DELLA CORTE D'ASSISE

Sono i reati che prevedono come pena massima l'ergastolo e la reclusione fino a 24 anni (criterio quantitativo).

Poi abbiamo anche un criterio qualitativo di attribuzione della competenza nei reati di genocidio, delitti contro la personalità dello Stato.

Alcuni gravissimi reati come l'associazione a delinquere di stampo mafioso e il terrorismo (se non comportano un fatto di sangue) sono stati tolti alla competenza della corte d'Assise a causa della loro complessità.

Inoltre i giudici popolari avrebbero potuto essere più facilmente intimiditi non essendo magistrati di carriera.

REATI DI COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE

Il criterio di competenza è essenzialmente QUALITATIVO (nomen juris del reato) e sono per lo più reati punibili a querela della persona offesa (avuta la notizia di reato il P.M. NON può agire d'ufficio).

REATI DI COMPETENZA DEL TRIBUNALE

essenzialmente residuale, anche se abbiamo alcunireati che sono attribuiti direttamente alla sua competenza (es. reati finanziari). Il tribunale può essere a composizione MONOCRATICA O COLLEGIALE e le attribuzioni seguono sia criteri quantitativi che qualitativi (tecnicamente NON sono problemi di competenza). Là dove si parla di nullità degli atti processuali, tale disciplina NON si applica al difetto di attribuzione al tribunale in sede monocratica o collegiale. Se invece il tribunale decidesse al posto della corte d’Assise le conseguenze sarebbero più gravi. Quindi il fatto che si parli di ATTRIBUZIONE anziché di COMPETENZA probabilmente è dovuto al fatto che la legge sottopone la violazione delle nome, che determinano le attribuzioni dei due organi, a un trattamento assai meno rigoroso di quello previsto per l’incompetenza per materia. TRIBUNALE COLLEGIALE: delitti puniti con la reclusione superiore nel massimo a 10 anni (più qualche

altra competenza qualitativa)TRIBUNALE MONOCRATICO: TUTTI gli altri delitti.32Vediamo ad alcune nozioni processuali.Il rito abbreviato può essere chiesto all'udienza preliminare innanzi al GIUDICE PER LE UDIENZE PRELIMINARI ed essendo un vero e proprio diritto soggettivo dell'imputato può essere richiesto per qualunque reato (anche quelli più gravi).Il patteggiamento invece NON è un diritto dell'imputato e può essere richiesto SOLO per reati entro una certa gravità.Le MISURE CAUTELARI sono disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari e sottoposte all'impugnazione presso il Tribunale del Riesame (Organo Collegiale).Ci si è posti il problema se fosse il caso o meno di sostituire il G.I.P. con un Collegio ma questa soluzione sarebbe troppo dispendiosa nell'economia dei processi (lo stesso problema si è posto per le intercettazioni).Inoltre anche se l'organo collegiale dia in prima battuta una fiducia maggiore,

èanche vero che un organo singolo è più responsabilizzato quando prende le propriedecisioni.Inoltre nel collegio si pone sempre la questione della minoranza dissenziente.In Italia non esiste come nel common Law la DISSENTING OPINION.L’unico istituto similare si ha in caso di procedimento per la responsabilità civile deimagistrati.Il giudice dissenziente può dissentire dall’opinione dei colleghi e riportare lemotivazioni del dissenso (che non emergono MAI in sentenza, stesa dal giudicerelatore) in una busta sigillata, chiusa in un armadio blindato.La busta verrebbe utilizzata in caso di appello vinto contro la sentenza di prmo gradoe il giudice dissenziente sarebbe così escluso dal risarcimento danniLe MISURE CAUTELARI in caso di urgenza e necessità possono essere disposteanche dalla polizia giudiziaria, le intercettazioni MAI (al massimo dal P.M.).Art. 15.La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni

Altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge. A causa dell'art. 15 la costituzione tutela la comunicazione in modo molto forte (più forte addirittura della libertà personale limitabile dalle misure cautelari). L'intercettazione della comunicazione è considerata MOLTO invasiva della personalità dell'individuo quindi può essere disposta SOLO dall'autorità giudiziaria.

COMPETENZA PER TERRITORIO

Il giudice competente per territorio è naturalmente il giudice del "LOCUS COMMISSI DELICTI" in quanto nel luogo del reato è più facile per il giudice compiere gli accertamenti del caso. Vi sono poi delle ipotesi particolari:

REATI DI CONDOTTA = dove la condotta illecita è stata tenuta

REATI DI EVENTO = dove l'evento dannoso o pericoloso è

avvenutoREATI PERMANENTI = Luogo dove il reato è cominciato (se fosse il luogo dove la permanenza è cessata p. es. per la liberazione del rapito, si avrebbe che il colpevole potrebbe scegliere il giudice naturale e, in tal modo, rendere più difficoltose le indagini).

REATI CON L'EVENTO MORTE = dove è avvenuta l'azione che l'ha causata (e non il luogo del decesso che può essere un ospedale anche molto distante)

DELITTO TENTATO = luogo dell'ULTIMO atto idoneo diretto in modo non equivoco a commettere il reato.

SE non è possibile conoscere questi luoghi, ALLORA:

DOMICILIO DEL REO

Ovvero

LUOGO DOVE IL P.M. HA ISCRITTO LA NOTIZIA DI REATO

REGOLE SPECIALI PER ALTRE CATEGORIE DI REATO

REATI FINANZIARI: Luogo dove è stato accertato

REATI COMMESSI A MEZZO CINEMA O TEATRO: Luogo della PRIMA rappresentazione

DIFFAMAZIONE A MEZZO RADIO O TV: Domicilio della persona offesa

REATI COMMESSI ALL'ESTERO:

  1. Residenza o domicilio
dell'imputatoIn mancanza2) Luogo italiano dove è stato arrestatoIn mancanza3) Luogo dove il P.M. ha iscritto la notizia di reatoREATI COMMESSI SU NAVI O AEREI: Luogo italiano dell'approdo o atterraggio.Regole particolari valgono nel caso che un magistrato ordinario o onorario sia imputato o persona offesa dal reato: il processo viene spostato, per esigenze di imparzialità, in base alla tabella per la remissione dei procedimenti3419/03/2009 COMPETENZA PER CONNESSIONERiguarda la possibilità di riunire più procedimenti e le regole per individuare il giudice competente nei procedimenti CONNESSI.La CONNESSIONE è un criterio di attribuzione DIRETTA della competenza.La filosofia è quella di far svolgere diversi procedimenti innanzi ad un unico ufficio (attenzione questo NON vuol dire un unico processo, NE' un unico giudice).Il principio funziona così:PRIMA si determina la competenza di un giudice in base alla materia.SUCCESSIVAMENTE

si determina l'ufficio sul territorio in base alla connessione. Nota MOLTO BENE: la connessione è un principio di attribuzione della competenza territoriale e NON significa la RIUNIONE dei procedimenti.

Vediamo ora l'art. 12 c.p.c.: abbiamo 3 casi di PROCEDIMENTI CONNESSI:

Art. 12. Casi di connessione.

  1. Si ha connessione di procedimenti:
    1. se il reato per cui si procede è stato commesso da più persone in concorso (DELITTO DOLOSO) o cooperazione (DELITTO COLPOSO) fra loro, o se più persone con condotte indipendenti hanno determinato l'evento;
    2. se una persona è imputata di più reati commessi con una sola azione od omissione (CONCORSO FORMALE) ovvero con più azioni od omissioni esecutive di un medesimo disegno criminale (REATO CONTINUATO) eseguire o per occultare gli altri;
    3. se dei reati per cui si procede gli uni sono stati commessi per eseguire o per occultare gli altri.

Vediamo ora COME, e cioè quali sono le regole di connessione.

La connessione influisce

sulla GIURISDIZIONE

Art. 13. Connessione di procedimenti di competenza di giudici ordinari e speciali.
351. Se alcuni dei procedimenti connessi appartengono alla competenza di un giudice ordinario e altri a quella della Corte costituzionale, è competente per tutti quest'ultima. (la Corte Costituzionale è SEMPRE competente in caso di connessione)
2. Fra reati comuni e reati militari, la connessione di procedimenti opera soltanto quando il reato comune è più grave di quello militare, avuto riguardo ai criteri previsti dall'articolo 16 comma 3. In tale caso, la competenza per tutti i reati è del giudice ordinario. (la connessione opera a favore del giudice ordinario SOLO nel caso di reato comune più grave; nel caso contrario ognuno si tiene il suo procedimento)
Le regole sulla connessione NON valgono per i reati commessi da minorenni

Art. 14. Limiti alla connessione nel caso di reati commessi da minorenni.
1. La connessione non opera fra

Procedimenti relativi a imputati che al momento del fatto erano minorenni e procedimenti relativi a imputati maggiorenni.

La connessione non opera, altresì, fra procedimenti per reati commessi quando l'imputato era minorenne e procedimenti per reati commessi quando era maggiorenne.

COMPETENZA PER MATERIA DERIVANTE DA CONNESSIONE

La corte d'Assise prevale sul tribunale in caso di procedimenti connessi.

Art. 15. Competenza per materia determinata dalla connessione.

Se alcuni dei procedimenti connessi appartengono alla competenza della corte di assise ed altri alla quella del tribunale, è competente per tutti la corte di assise.

COMPETENZA PER TERRITORIO DERIVANTE DA CONNESSIONE

Art. 16. Competenza per territorio determinata dalla connessione.

La competenza per territorio per i procedimenti connessi rispetto ai quali più giudici sono competenti per il reato più grave ugualmente competenti per materia appartiene al giudice competente per il primo reato.

in caso di pari gravità, al 362. Nel caso previsto dall'articolo 12 comma 1 lettera a) se le azioni od omissioni sono state derivata la morte di una persona, è competente commesse in luoghi diversi e se dal fatto è il giudice del luogo in cui si è verificato l'evento.

delitti si considerano più gravi delle contravvenzioni3. I . Fra delitti o fra contravvenzioni si considera più grave il reato per il quale è prevista la pena più elevata nel massimo ovvero, incaso di parità dei massimi, la pena più elevata nel minimo; se sono previste pene detentive e pene pecuniarie, di queste si tiene conto solo in caso di parità delle pene detentive.

REGOLE PER LA RIUNIONE DEI PROCESSI

Art. 17.Riunione di proc

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SSD Scienze giuridiche IUS/16 Diritto processuale penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di diritto processuale penale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Fanchiotto Vittorio.