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Filiazione matrimonio e filiazione naturale

Il codice civile distingue tra filiazione legittima e filiazione naturale, anche se ciò non significa che esistano nell'ordinamento italiano due stati di filiazione. Infatti, gli effetti della filiazione legittima e della filiazione naturale sono gli stessi. Così come la filiazione naturale si rinvia alle norme sulla filiazione legittima, si ha un unico status di filiazione, ma con modalità di costituzione diverse. Come si forma l'atto di nascita? Chi assiste la partoriente ha l'obbligo di fare un'attestazione di avvenuta nascita o parto. Sulla base di questa certificazione, i genitori o un loro rappresentante, il medico o l'ostetrica che hanno assistito al parto, provvedono alla dichiarazione di nascita entro 10 giorni presso il comune di residenza dei genitori oppure nel comune dove è avvenuta la nascita. Oppure entro 3 giorni presso la direzione.matrimonio". Questa presunzione può essere confutata solo mediante prova contraria, ad esempio tramite un test di paternità. 2. Nel caso in cui il bambino sia nato fuori dal matrimonio, la filiazione legittima può essere stabilita solo se il padre riconosce il bambino come suo. Il riconoscimento può avvenire sia prima che dopo la nascita del bambino. 3. Nel caso in cui il padre non riconosca il bambino come suo, la filiazione può essere stabilita tramite una sentenza del tribunale. In questo caso, sarà necessario presentare prove che dimostrino la paternità. 4. Nel caso in cui la madre sia sposata con un uomo diverso dal padre biologico del bambino, il marito sarà considerato il padre legale del bambino, a meno che non venga dimostrato il contrario. È importante sottolineare che la filiazione legittima ha conseguenze legali, come il diritto all'eredità e il diritto al mantenimento da parte dei genitori.

"matrimonio". Questa presunzione non sempre è sufficiente poiché non si può stabilire con certezza la data del concepimento, si rendono allora necessarie altre due presunzioni:

- si presume concepito durante il matrimonio il figlio che nasce almeno 180gg dalla data del matrimonio ed entro 300gg dallo scioglimento del vincolo o dalla dichiarazione di nullità.

Questa presunzione ammette una pur difficile PROVA CONTRARIA, tramite una delle "AZIONI DI STATO", l'azione di disconoscimento della paternità: può essere esercitata dalla madre stessa, dal marito, dal figlio divenuto maggiorenne oppure, se il figlio è minorenne, da un curatore speciale nominato dal tribunale su istanza del figlio che abbia compiuto i 16 anni o se di età inferiore, su istanza del pubblico ministero; chi esercita l'azione di disconoscimento di paternità deve dimostrare che, nel periodo che intercorre tra i 300 e i 180 gg prima della nascita 1) i coniugi

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1. La legge italiana prevede che un figlio sia considerato legittimo se:

  1. I genitori erano sposati al momento della sua nascita;
  2. I genitori non coabitavano;
  3. Il marito era affetto da impotenza;
  4. La moglie, pur vivendo con il marito, aveva commesso adulterio o aveva tenuto nascosto al marito la gravidanza e il parto. In quest'ultimo caso non basta la sola dichiarazione della madre, occorrono prove ulteriori come l'adulterio o l'occultamento e altri fatti idonei ad escludere la paternità, come ad esempio l'incompatibilità genetica o ematologica con il presunto padre.
Si presume che il figlio nato 300 giorni dopo lo scioglimento o l'annullamento del matrimonio, o dopo la pronuncia di separazione giudiziale/omologazione della separazione consensuale, non sia stato concepito durante il matrimonio. Ciascuno dei coniugi, i loro eredi o il figlio stesso possono provare il contrario, anche se l'esito sarà improbabile.

2. Un'altra condizione per lo status di figlio legittimo è la nascita in costanza di matrimonio. Il figlio che nasce prima che siano trascorsi 180 giorni dalla celebrazione del matrimonio...

,è stato concepito con estrema probabilita' prima delle nozze. Il cc stabilisce che "il figlio è repputato legittimo se uno dei coniugi o il figlio stesso, non ne disconoscono la paternita'". In questo caso per ottenere il disconoscimento basta la prova della nascita avvenuta prima dei 180gg. Le azioni di stato sono tipiche e esperibili solo in casi predeterminati dalla legge. Azione di disconoscimento di paternita': è di competenza del tribunale ordinario, il procedimento è contenzioso e il suo effetto è la rimozione della legittimita': il disconosciuto assume lo status di figlio naturale riconosciuto dalla sola madre. (ART.235CC) TERMINE (di decadenza): - per il marito è di 1 anno dalla nascita del figlio o dalla conoscenza successiva dei fatti - per la madre è di 6 mesi dalla nascita o dalla conoscenza dell'impotenza a generare del marito - per il figlio è di 1 anno dalla max eta' o dalla conoscenza dei fatti.

fatti.C'è solo un caso in cui la decorrenza è sospesa e l'azione può essere promossa da un tutore, è il caso di interdizione per infermità mentale.Inoltre, una sentenza della corte costituzionale ha stabilito che per il marito in caso di adulterio della moglie, il termine di 1 anno decorre dalla scoperta dell'adulterio, se ciò avviene dopo la nascita del figlio; in caso contrario (scoperta prima della nascita del figlio) il termine è sempre di 1 anno dalla nascita. Se il titolare dell'azione muore senza averla intrapresa, ma il termine non è ancora decorso alcuni parenti sono ammessi ad esercitare l'azione in sua vece. Il litisconsorzio Le due parti contrapposte costituiscono un elemento necessario nella struttura del processo; ma vi possono essere anche altre parti oltre alle due tipiche e necessarie. Si ha allora il litisconsorzio o processo con pluralità di parti. Il litisconsorzio è necessario

quando la decisione non può essere pronunciata che in confronto di più parti. Il litisconsorzio facoltativo comprende una pluralità di rapporti sostanziali, una pluralità quindi di cause connesse, che sono riunite in un solo processo per una ragione di economia, anche con spostamento di competenza. Il presunto padre, la madre ed il figlio sono litisconsorti necessari nel giudizio di disconoscimento perché l'oggetto in giudizio interessa tutti i soggetti del rapporto di filiazione legittima. La madre minorenne, che è emancipata di diritto dal matrimonio, ha piena capacità processuale e non deve essere assistita da un curatore. L'ordinamento esclude che il sedicente padre naturale (=legittimazione passiva) sia attivamente legittimato a esperire quest'azione; egli deve rivolgersi al PM, se desidera contestare la paternità legittima di un minore di anni 16, ed il PM dovrà rivolgersi al giudice con la richiesta di nomina.

L'opzione di un curatore speciale è un'azione di disconoscimento della paternità legale da parte del presunto padre biologico. La riforma del '75 ha ampliato le ipotesi in cui è possibile promuovere l'azione di disconoscimento della paternità:

  1. La non coabitazione che deve essere rigorosamente provata, ovvero si dovrà accertare che non ci sia stata alcuna possibilità di unione fisica, in particolare nel periodo che intercorre tra il 300° e il 180° giorno prima della nascita.
  2. L'impotenza del marito, che però non può essere usata come fondamento di un'azione di disconoscimento.
  3. L'adulterio della moglie, l'occultamento della gravidanza o della nascita del figlio: queste tre ipotesi, da sole, non sono sufficienti per esperire l'azione con un sicuro esito positivo; devono essere accompagnate da prove ematiche o genetiche per accertare l'incompatibilità tra padre e figlio.

Il termine per la

disconoscimento del figlio adulterino, in forza di una sentenza della Corte Costituzionale del 1985, decorre, per il marito, dalla scoperta dell'adulterio. Azione di contestazione di legittimità, competenza del tribunale ordinario, procedimento contenzioso, esperibile da chiunque vi abbia interesse, e da chi nell'atto di nascita risulti genitore: il suo effetto è la rimozione della legittimità. È imprescrittibile. Mira a contestare, sotto altri aspetti, diversi dalla paternità, lo status di figlio legittimo che risulta dall'atto di nascita, in particolare la maternità, con la prova che il figlio non è stato partorito dalla donna che risulta madre nell'atto di nascita (c.d. supposizione di parto). Oppure con la prova che i genitori non erano sposati al momento della nascita. Con l'azione di contestazione di legittimità si intende negare l'appartenenza del nato alla famiglia (per falsità dell'atto di nascita, persupposizione di paternità, per sostituzione di neonato ecc.). Quando l'azione di disconoscimento della paternità non è stata esperita entro il termine prescritto, la legittimità del figlio nato in costanza di matrimonio non può essere messa in discussione tramite un'azione di contestazione della legittimità, tantomeno dal presunto padre naturale del figlio nato da donna coniugata. Azione di reclamo della legittimità: è imprescrittibile, tribunale ordinario, procedimento contenzioso. È l'azione con la quale il figlio mira ad ottenere lo status di figlio legittimo che non risulta dall'atto di nascita, dimostrando che la madre, al momento della sua nascita, era legata da vincolo matrimoniale. Quest'azione si basa sulla prova della maternità, mentre la paternità e la legittimità derivano dalle presunzioni di legge. Se invece nell'atto di nascita l'avente diritto viene riconosciuto come figlio legittimo, deve dimostrare.che la madre non è quella che risulta dall'atto di nascita per supposizione di parto (=donna che abbia denunciato come suo un figlio nato da un'altra donna) o per sostituzione di neonato (art. 249 CC). L'azione spetta al figlio; se morto in minore età o nei 5 anni dopo aver raggiunto la maggiore età, l'azione può essere esperita dai suoi discendenti. Deve essere proposta a entrambi i genitori, se sono mancati, ai loro eredi. In ogni caso l'attore ha l'onere della prova: prove testimoniali, ma supportate da un principio di prova scritta. Il principio di prova per iscritto è costituito da documenti di famiglia, atti pubblici e privati provenienti dalle parti, dai registri. Mantenimento dello status di figlio legittimo malgrado l'annullamento del matrimonio. L'art. 128 afferma che i figli concepiti.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
7 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e di famiglia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Ciatti Alessandro.