vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CLASSIFICAZIONE DEI TIPI DI REATO
Reati di evento => sono quei reati nei quali viene tipizzato un evento esteriore1. (concettualmente e fenomenicamente) separabile dall’azione ma che è legato (l’eventoesteriore) all’azione stessa da un nesso di causalità. Es.: delitto di omicidio => la morte èl’evento esteriore; l’omicidio è l’azione (ovvero la causa della morte stessa).
I reati di evento si distinguono a loro volta in:
reati di evento a forma vincolata => es.: art. 438 c.p. => punisce “chiunquea.Questa cagiona un’epidemia mediante la diffusione di germi patogeni”; il vincolo del reatodistinzione èoperata a è rappresentato dalla “…diffusione di agenti patogeni”;seconda che illegislatore reati di evento a forma libera o reati causali puri => es.: art. 575 c.p. => punisceb.specifichi o nole modalità di “chiunque cagiona la morte di un
uomo”; in questo caso la forma dell’evento che produzione del può cagionare la morte di un uomo e libera nel senso che può palesarsi in svariate fatto lesivo. 1modalità di aggressione al bene “vita” .Reati di azione => consistono nel semplice compimento dell’azione, senza che sia2. necessario attendere il verificarsi della conseguenza connessa all’azione; (es.: art. 385 c.p.).
Reati commissivi => caratterizzati da un agire positivo;3. Questa distinzione è operata infunzione delle due condottetipiche della condotta umana.
Reati omissivi => caratterizzati da un agire omissivo.4.I reati omissivi si distinguono a loro volta in:
reato omissivo proprio => semplice mancato compimento di un’azione imposta daa. una norma penale di comando, prescindendo dal verificarsi di un vento comeconseguenza della condotta omissiva. Es.: omissione di soccorso;
1 Con questa tecnica di incriminazione il legislatore mira
All'obiettivo di apprestare una tutela molto estesa del bene oggetto di protezione proprio perché sono sottoposte a pena tutte le possibili modalità di aggressione al bene medesimo, caratterizzato, inoltre, da una particolare importanza all'interno della scala dei valori socialmente e costituzionalmente riconosciuti (es.: vita, integrità fisica, ecc.).
Reato omissivo improprio => si verifica quando l'evento lesivo dipende dalla mancata realizzazione di un'azione doverosa. Es.: omicidio colposo per mancata sorveglianza di un bambino.
Reati istantanei => in questi reati la realizzazione del fatto tipico esaurisce l'offesa in modo che divenga impossibile che la lesione del bene persista nel tempo. Es.: nell'omicidio la lesione si esaurisce già nel momento in cui si verifica la morte.
Reati permanenti => sono quei reati nei quali il protrarsi dell'offesa dipende dalla volontà dell'autore. Difatti,
esistono dei beni che l'azione delittuosa riesce soltanto a comprimere; es.: la libertà personale nel caso del sequestro di persona. In questa ipotesi l'agente ha il potere non soltanto di instaurare la situazione antigiuridica, ma anche di farla cessare (o continuare) determinando la riespansione del bene compresso. Elementi centrali nei reati permanenti Attività del soggetto che realizza la lesione del bene. Successivo mantenimento dell'attività lesiva del bene. Ne deriva che gli estremi della fatt. di reato permanente non sono ancora realizzati senza il mantenimento, per un apprezzabile lasso di tempo, dello stato antigiuridico. Es.: non c'è sequestro di persona se i ladri immobilizzano per un breve tempo i custodi della villa. CESSAZIONE DEL REATO PERMANENTE Esso cessa nel momento in cui si mette fine alla condotta volontaria di mantenimento dello stato antigiuridico (o è impossibile uccidere due volta una persona!).Prive di reale autonomia sono le figure del: 1. reato eventualmente permanente => nel quale l'offesa è fatta durare in concreto nel tempo dall'agente. Es.: usurpazione di funzione pubblica. 2. reato istantaneo con effetti permanenti => che si caratterizza per la durata delle conseguenze. Es.: l'omicidio. Si diceva che sono figure di reato prive di autonomia in quanto il reato permanente è unico in quanto lesivo di un medesimo bene giuridico. 3. Reati abituali => si definiscono tali, quegli illeciti penali, per la cui realizzazione è necessaria la reiterazione nel tempo di più condotte della stessa specie. I reati abituali si distinguono a loro volta in: - reato abituale proprio => le singole condotte sono penalmente irrilevanti; es.: reato di sfruttamento della prostituzione; - reato abituale improprio => nel quale ciascun singolo atto integra di per sé altro reato.- Figura di reato. Es.: delitto di incesto (564, com. 2; c.p.).
- Differenza tra reato permanente e reato abituale: a differenza che nel reato permanente, caratterizzato dal perdurare nel tempo senza interruzione della situazione antigiuridica prodotta dall'agente, nel reato abituale, ci si trova di fronte alla reiterazione intervallata nel tempo della stessa condotta o di più condotte omogenee.
- Reati comuni => tipo di illecito che può esser commesso da "chiunque! Senza che la qualifica soggettiva rivesta un ruolo importante (es.: nel delitto di omicidio);
- Reati propri => è quel tipo di illecito che può essere commesso soltanto da chi riveste una particolare qualifica o posizione, idonee a porre il soggetto in una speciale relazione con l'interesse tutelato. Es.: qualifica di pubblico ufficiale per la commissione di un reato contro la P.A. Tale distinzione si palesa a seconda che la condotta comporti la
- Reati di danno => lesione
effettiva (c.d. reati di danno) ovvero la semplice messa in pericolo o lesione potenziale del bene giuridico (c.d. reati di pericolo). (v. per approf. pag. 199).
reati di pericolo =>11.