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L'omicidio in generale
L'omicidio in generale è l'uccisione di un uomo cagionata da un altro uomo con comportamento doloso o colposo e senza il concorso di cause di giustificazione. Scopo della incriminazione è la tutela della vita umana. L'ordinamento giuridico attribuisce alla vita del singolo anche un valore sociale, e ciò in considerazione dei doveri che all'individuo incombono verso la famiglia e verso lo Stato.
A) oggetto (materiale) dell'azione criminosa è un altro uomo, vale a dire, un uomo diverso dall'agente, perché la maggior parte delle legislazioni vigenti, comprese quella italiana, non punisce il suicidio, neppure nei casi in cui la sanzione potrebbe praticamente applicarsi all'individuo (cioè nell'ipotesi di semplice tentativo). La qualità di uomo non comincia con la nascita vera e propria, ma in un momento di poco anteriore e precisamente nel momento in cui ha inizio il...
distacco del feto dall'utero della donna. La vita umana finisce con la morte. Finché non si verifica questo evento, sino a tanto cioè che l'individuo non esala l'ultimo respiro, la vita è tutelata.B) il fatto materiale dell'omicidio implica tre elementi:
1) Una condotta umana;
2) Un evento;
3) E il nesso causale tra l'una e l'altro.
La condotta umana può estrinsecarsi nelle forme più diverse: l'omicidio è l'esempio tipico di quella categoria di reati "a forma libera". I mezzi con cui viene cagionata la morte possono essere non soltanto fisici (arma, veleno, forza muscolare, gas asfissiante, corrente elettrica, eccetera), ma anche psichici (procurare dolore atroce ad un cardiopatico, torturare moralmente un individuo).
L'evento del delitto di omicidio consiste nella morte di una persona. La determinazione dei sintomi dei quali si desume la cessazione della vita appartiene alla scienza.
medica (oggi si considera intervenuta la morte con arresto irreversibile e totale delle funzioni del sistema nervoso centrale).
Tra comportamento dell'agente e la morte di un uomo deve esistere un rapporto di causalità. L'evento della morte segna il momento consumativo del delitto di omicidio. Il tentativo di delitto può verificarsi non solo nella forma del tentativo incompiuto, ma anche in quella del tentativo compiuto.
Per quanto concerne l'elemento soggettivo, il codice distingue tre figure di omicidio:
- l'omicidio doloso
- L'omicidio preterintenzionale
- L'omicidio colposo
Le cause di giustificazioni possono trovare applicazione nel delitto di omicidio rendendo legittima l'uccisione di un uomo: adempimento di un dovere, esercizio di un diritto, legittima difesa, stato di necessità, eccetera.
L'omicidio in generale è l'uccisione di un uomo cagionata da un altro uomo con
comportamento doloso• generale o colposo e senza il concorso di cause di giustificazione.A) oggetto (materiale) è un altro uomo la maggior parte delle legislazioni vigenti, comprese dell'azione criminosa quella italiana, non punisce il suicidio
B) il fatto materiale implica tre elementi: dell'omicidio 1) Una condotta umana; La condotta umana può estrinsecarsi nelle forme più diverse: l'omicidio è l'esempio tipico della categoria di reati "a forma libera”. 2) Un evento; L' evento del delitto di omicidio consiste nella morte di una persona 3) E il nesso causale tra Tra comportamento dell ‘ agente e la morte di un l'una e l'altro. uomo deve esistere un rapporto di causalità.
C) elemento soggettivo : il 1) l'omicidio doloso: codice distingue tre figure di 2) L'omicidio preterintenzionale omicidio: 3) L'omicidio e colposo
D) le cause di possono trovare adempimento di un dovere, esercizio di un
diritto, giustificazioni applicazione nel delitto legittima difesa, stato di necessità, eccetera. di omicidio rendendolegittima l'uccisione di un uomo: 3 Omicidio doloso comune. E' previsto dell' art. 575: "chiunque cagiona la morte di un uomo è punito...".- L'equazione dolo = intenzione di uccidere in realtà non è esatta. Per l'esistenza del dolo nell'omicidio basta che si verificano le condizioni indicate nella definizione generale che il codice fornisce l'articolo 43, definizione che comprende anche il cosiddetto dolo eventuale (in queste ipotesi infatti non si ha propriamente l'intenzione di cagionare l'evento, bensì la previsione della possibilità del verificarsi dell'evento stesso, accompagnata dalla accettazione del rischio relativo. In tal caso l'agente aveva di mira un altro risultato e, perciò, se per l'esistenza dell'omicidio doloso si richiedesse il
fine di uccidere, l'ipotesi in realtà non rientrerebbe nello schema dell'articolo 575). Molte legislazioni delineano due figure di omicidio doloso: una grave l'altra meno grave.
Il nostro codice per graduare il delitto segue il sistema delle circostanze aggravanti. Per l'omicidio volontario non aggravato è prevista la reclusione non inferiore ad anni 21. Negli articoli 576 e 577 queste circostanze vengono distinte a secondo che importino: la pena di morte, l'ergastolo o la reclusione da 24 a 30 anni. La abolizione della pena capitale è stata sancita nel 1944.
Prendendo in considerazione anziché l'entità della pena, la natura delle aggravanti in questione esse possono essere raggruppate a seconda che si riferiscano:
- all'elemento soggettivo del reato;
- alle modalità dell'azione criminosa o ai mezzi usati;
- alla connessione con altri reati;
- alla qualità del soggetto attivo;
- ai rapporti fra il
colpevole offeso.
-
Aggravanti concernenti l'elemento soggettivo del reato
-
l'avere commesso il fatto con la premeditazione. Per l'esistenza della premeditazione occorrono due elementi:
- un certo lasso di tempo tra la risoluzione criminosa e la sua attuazione;
- una accurata preparazione del delitto, che spesso viene indicata con il termine di macchinazione.
-
l'aver agito per motivi futili (è compresa anche la brutale malvagità)
-
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Aggravanti concernenti le modalità dell'azione criminosa o i mezzi usati.
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l'avere adoperato sevizie o avere agito con crudeltà verso le persone
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l'aver commesso il fatto col mezzo di sostanze venefiche, ovvero con altro mezzo insidioso (sono considerati mezzi insidiosi: i trabocchetti, l'agguato, il sabotaggio di un motore di un'automobile o di un aeroplano eccetera)
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Aggravanti dipendenti dalla connessione con altri reati.
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l'avere commesso il fatto per eseguire od occultare
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Un altro reato, ovvero per conseguire o assicurare a sé o ad altri il profitto o il prodotto o il prezzo ovvero l'impunità di un altro reato (uccisione commessa a scopo di furto; l'uccisione di un testimone; eccetera)
B) l'avere cagionato dolosamente la morte nell'atto di commettere taluno dei delitti previsti dagli articoli 519-521 (violenza carnale, congiunzione carnale commessa con abuso della qualità di pubblico ufficiale e gli atti di libidine violenti).
44. Aggravanti dipendenti dalla qualità del soggetto attivo:
A) omicidio commesso dal latitante per sottrarsi all'arresto, alla cattura o alla carcerazione, ovvero per procurarsi mezzi di sussistenza durante la latitanza.
B) omicidio commesso dall'associato per delinquere per sottrarsi all'arresto, alla cattura o alla carcerazione.
5. Aggravanti dipendenti dei rapporti fra il colpevole e l'offeso.
A) avere commesso il fatto contro l'ascendente o il discendente.
Trattasi di quella forma di omicidio aggravato che va comunemente sotto il nome di parricidio. Avere commesso il fatto contro il coniuge, il fratello o la sorella, il padre o la madre adottivi, il figlio adottivo, o contro una affine in linea retta. L'uccisione dei parenti e affini in questione si designa con il nome di quasi-parricidio o parricidio improprio.
Prescrizioni: per l'omicidio doloso comune i termini di prescrizione sono sospesi durante la latitanza dell'imputato, per tutto il decorso dei rinvii chiesti da quest'ultimo o dal suo difensore e durante il tempo necessario per la notifica di ordini o mandati se il destinatario non ha provveduto a comunicare ogni annotazione relativa all'abitazione.
L'ergastolo prende il reato indescrivibile.
Sanzioni: per l'omicidio doloso semplice la reclusione non inferiore ad anni 21 (da 21 a 24) con pena aumentata da un terzo alla metà, se il fatto è commesso da persona già sottoposta a misura.
Per l'omicidio aggravato l'ergastolo, escluso il caso contemplato nell'ultimo comma dell'articolo 577 (quasi parricidio o parricidio improprio) per il quale è sancita la reclusione da 24 a 30 anni.
Figura particolare di omicidio doloso. Il nostro codice non contempla circostanze attenuanti speciali per il delitto in esame. Invece, accanto ad ipotesi aggravanti, prevede forme attenuate di omicidio doloso che considera come figure autonome di reato. In passato tali forme comprendevano il feticidio e l'infanticidio per causa d'onore, e inoltre l'omicidio per causa d'onore. Per effetto della legge del 1981 le due ipotesi criminose sono scomparse dall'ordinamento: la prima è stata abrogata, la seconda integralmente sostituita con una nuova figura.
Omicidio doloso comune. È previsto dell'art. 575 "chiunque cagiona la morte di un uomo è punito...". Il nostro codice per graduare il delitto segue
Per l'omicidio volontario non aggravato è prevista la reclusione non inferiore a 21 anni. Prendendo in considerazione le circostanze aggravanti, queste possono essere raggruppate in due categorie: 1. Aggravanti A) l'avere commesso il fatto con la premeditazione. Per l'esistenza della premeditazione occorrono due elementi: a) un certo lasso di tempo tra la risoluzione criminosa e la sua attuazione; b) una accurata preparazione del delitto (macchinazione). 2. Aggravanti B) l'aver agito per motivi futili o l'aver adoperato sevizie o agito con crudeltà verso le persone. Inoltre, l'aver commesso il fatto col mezzo di sostanze venefiche, ovvero con altro mezzo insidioso (mezzi usati: i trabocchetti, l'agguato, il sabotaggio del motore di un'automobile o di aer