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Estratto del documento

CHIEDI

Tizio non sopporta più la moglie malta, le dà una martellata in testa, ma lei non muore, quindi lui chiama

118.

Non è desistenza volontaria perché aveva già posto in essere i primi atti, ma recesso attivo.

Tizio entra in negozio con coltello in mano e chiede di consegnare soldi nella cassa, ma non ci sono, verifica

ma non ci sono davvero e se ne va.

Rapporto tra art. 56 (delitto tentato), art. 49 (reato impossibile) e art. 115

Art. 49 si caratterizza per:

inidoneità dell’azione:

­ non c’è blocco dell’iter criminis, ma un non risultato del comportamento

rispetto alla intenzione e effettività nel quadro dell’azione finita

inesistenza dell’oggetto materiale:

­ qualcosa che non esiste nella realtà fenomenica

Ne abbiamo parlato nel quadro di pericolosità sociale.

Si tratta di quasi­reati, in cui viene ascritta una misura di sicurezza personale anche se il reato non è stato

commesso, ma si è comunque evidenziata capacità criminale (diritto penale della persona).

Invece l’art. 56 (diritto penale del fatto, perché si dà valore solo al fatto):

­ idoneità

­ direzione inequivocabile

I due articoli si sovrappongono in casi come quello visto, in un caso manca proprio l’oggetto materiale,

nell’altro per caso succede una cosa piuttosto che un’altra. Ma non c’è linea certa.

Per ‘tipicità’ non si intende solo concretizzazione della fattispecie astratta, ma anche l’aver messo a rischio il

bene protetto.

Concorso di reati

Artt. 80 ss.

Concorso materiale di reati

Situazione in cui lo stesso soggetto, in tempi diversi, realizza più fattispecie di reato.

somma delle sanzioni

Presuppone come risposta sanzionatoria la prevista per ciascuna.

reato continuato,

È ipotesi piuttosto rara perché c’è stato ampliamento normativo del in cui spesso il

concorso materiale sfocia. C’è sempre questa pluralità di fattispecie, che però sono realizzate nell’ottica di un

31

disegno criminoso unitario, cioè un percorso di realizzazione di fatti di reato predefinito nei suoi termini di

massima per arrivare a un risultato (non necessariamente criminoso, ma raggiunto tramite crimini).

cumulo giuridico,

Presuppone come risposta sanzionatoria è il che si applicherà tutte le volte in cui si avrà

risposta sanzionatoria maggiore.

Concorso formale di reati

Situazione il cui lo stesso soggetto, con la medesima azione, realizza più fattispecie di reato o più volte la

stessa fattispecie di reato le due disposizioni si applicano.

concorso apparente di norme:

Non va confuso con astratta possibilità di realizzazione di più fattispecie, ma

nel concreto, realizzazione di un’unica si applica una disposizione sola. Tre modi di risoluzione:

principio di specialità: quando una stessa materia è disciplinata da più leggi penali, si applica la

• fattispecie speciale, che permetta di riunire la protezione di più beni giuridici possibili

principio di sussidiarietà: quando c’è presenza di una norma sussidiaria e una sussidiata, dove la

• norma sussidiaria si applica là dove non si applichi quella sussidiata (salvo reato precedente, salvo reato

più grave, salvo reato diverso)

principio di consunzione o assorbimento: quando un’ipotesi di reato è formata dalla presenza al suo

• interno di altre ipotesi reato (es. rapina = furto + violenza privata), ma per consunzione le varie

fattispecie autonome si riuniscono nella fattispecie più grave

L EZIONE GIURISPRUDENZIALE SU PUNIBILITÀ

Sentenza 9163/2005 della Cassazione a Sezioni Unite: caso di omicidio di un vicino in seguito a liti, per cui

viene richiesta perizia psichiatrica dell’imputato; in primo grado si stabilì che soffriva di menomazione

celebrale per cui aveva un vizio parziale della capacità di intendere e volere; in secondo grado decisero

invece che i disturbi della personalità non incidono sulla capacità; la Cassazione invece dice che può incidere,

purché ci sia un nesso eziologico tra il disturbo e il reato commesso.

Indirizzo medico (riferimento solo alle patologie fisiche) vs indirizzo che amplia il concetto di infermità

(anche alle patologie fisiche) è questo l’indirizzo accolto.

Sentenza del 2009 del Tribunale di Saluzzo: caso di omicidio nella notte di Capodanno a casa di un ragazzo,

che invita un ragazzo albanese e una coppia di fidanzati; il fidanzato è molto geloso della ragazza, si

allontana un attimo e si addormenta, poi dopo qualche ora sentono un rumore e il ragazzo si presenta armato

di coltello e mannaia uccidendo sia l’albanese, sia il proprietario di casa, ma risparmia la ragazza.

Perizia psichiatrica vizio parziale di mente; ma l’accusa fa notare che aveva accuratamente scelto le

vittime; la difesa ribatte che lui era in uno stato emotivo particolare di rabbia, che normalmente non sarebbe

rilevante (irrilevanza di stati emotivi e passionali), ma secondo una lettura particolare viene considerato

rilevante in quanto ha creato un impulso violento che lui non poteva controllare.

In primo grado è condannato a 20 anni; in secondo grado a 15 anni.

Sentenza 536/2011 del Tribunale di Como: una serie di reati, tra cui una donna arrestata per tentato omicidio

della madre con grembiule infuocato, che viene salvata dai carabinieri. C’era pure una sorella scomparsa, che

viene trovata carbonizzata, quindi si capisce che quella donna aveva qualche problema col fuoco

Sequestro di persona, omicidio della sorella, tentato omicidio di entrambi i genitori, occultamento di

cadavere, uso illegittimo di carta di credito.

La donna aveva 28 anni. Gli investigatori da subito si rendono conto che ha qualcosa che non va, perché di

solito un omicida anche seriale agisce secondo una certa logica, non commette errori come lei.

Allora vengono disposti i vari accertamenti. 32

Siamo nel campo dei delitti di prossimità, rivolti a congiunti.

Prima perizia: vizio parziale.

Seconda perizia: vizio totale.

Terza perizia, basata su neuroscienze cognitive di biologia molecolare: vizio parziale di mente, quindi

condanna con attenuante.

­ IAT: test della memoria autobiografica

­ Elettroencefalogramma difetto del cervello che le impedisce di controllare atteggiamenti aggressivi

­ Risonanza magnetica funzionale

Normalmente i disturbi presi in considerazione sono psicologici più che psichici; i secondi sono a maggior

ragione incontrollabili, talmente in profondità.

Ci sono in particolare disturbi istrionici, che scatenano impulsi seduttivi, ma questo è rilevante solo a volte.

In realtà ritengono che alla fine questa patologia non sia sufficiente.

Altra sentenza 1498/2001 della Cassazione riguardante i minori: per i ragazzi tra 14­18 anni si deve valutare

anche la maturità del ragazzo per l’imputabilità; un ragazzo di 14 anni tenta di rubare dalla borsa di una tizia

il cellulare, e a quel punto bisogna valutare se il ragazzo si sia reso conto delle sue azioni per la Cassazione

no, infatti rimanda in giudizio.

Sempre sentenza sui minori, violenza sessuale da un minore di 14 su un altro affetto da deficit cognitivo; è

vero che il ragazzo era infraquattordicenne, ma era comunque capace di capire il disvalore della sua azione

perché era conscio del deficit della vittima, quindi viene condannato anche se a poco.

Sentenza del 2007: la situazione di tossicodipendenza deve essere rale per cui il suo carattere e l’impossibilità

di guarigione diventi una vera e propria patologia; la difesa chiede infermità, ma la Cassazione non la

concede perché non basta l’uso abituale, che anzi aggrava la pena.

Sentenza del 2011: lesione aggravata e resistenza a pubblico ufficiale per crisi di astinenza, che dev’essere

provata per far capire che costituisce patologia e quindi inficia punibilità; infatti anzi l’uso abituale

aggraverebbe.

Caso di Cogne: quale è stato il ruolo della perizia psichiatrica? Premessa: la perizia serve a valutare:

­ capacità dell’imputato di partecipare al processo,

­ compatibilità con il regime carcerario,

­ pericolosità sociale.

Primo grado: condanna a 30 anni

Secondo grado: vizio parziale, riduzione pena a 16 anni, inadatta a pena detentiva.

Cassazione: vizio parziale, conferma pena.

Dopo 6 anni sono concessi arresti domiciliari, per impossibilità di reiterazione del reato.

Hanno fatto altro ricorso contro questo, ora si attende altra sentenza della Cassazione.

Ora esaminiamo le neuroscienze, che studiano la piattaforma programmatica del nostro agire.

Sono state usate più che altro nei Paesi di common law, primo precedente in USA per omicida di Reagan.

paradigma integrato

Si usa il

biopsicosociale per dare risposte sulla ‘criminogenesi’. 33

Sentenza di Corte d’appello di Trieste, 2009: un cittadino colombiano è ritrovato accoltellato alla stazione e

poi all’ospedale si presenta un algerino ricoperto di sangue e con ferite compatibili con colluttazione.

Primo grado: su base di perizia tradizionale, colloquio con psichiatra, vizio parziale di mente.

Secondo grado: su base di perizia neuroscientifica, usando:

­ risonanza magnetica condizionale (come il cervello risponde a certi stimoli), intersecata con normale

risonanza, per vedere se ci siano anomalie risulta disinibizione di qualcosa

­ studio della genetica individuale di un individuo risulta polimorfismo genetico

Anche qui vizio parziale di mente, ma riduzione della pena.

Prima volta che vengono usati questi mezzi.

Altra sentenza 2011: un commercialista assume una stagista e questa va a dire che ha subito molestie sessuali;

viene disposta una perizia per valutare la sua capacità testimoniale; viene fatto uno IAT, e si vede che lei

effettivamente ricordava qualcosa del genere, perciò condannano il tipo.

L EZIONE GIURISPRUDENZIALE SU DOLO E COLPA

Art. 27: La responsabilità penale è personale. La colpevolezza è una categoria ampia che sta nella

quadripartizione del reato, e va distinta dal dolo e dalla colpa. La colpa è compresa nella colpevolezza.

Sentenze importanti che hanno sancito il divieto di responsabilità oggettiva:

n. 364/1988

la riguarda l’art. 5 c.p.: nessuno può invocare a propria scusa l’ignoranza della legge

• penale (ora corretto con salvo l’ignoranza inevitabile); il caso riguarda un tizio che ha bonificato un

terreno senza sapere che c’era bisogno di un permesso e quindi commette reato edilizio e si difende

dicendo che la normativa era troppo complicata; la corte dice che, quando per oscurità della norma,

non è ragionevole pensare che una pers

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A.A. 2014-2015
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SSD Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher camsca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto penale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Rossi Alessandra.