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LA COLPA
Due diverse impostazioni:
- Secondo alcuni il reato colposo ha proprio un paradigma strutturale
proprio
- Secondo altri non cambia l’ontologia del reato in regione che sia doloso
piuttosto che colposo
La professoressa aderisce più alla prima perché lo stesso codice all’articolo 43
attribuisce il nesso causale quasi alla colpa stessa, l’evento è causato da negligenza,
imprudenza imperizia.. come se la colpa determinasse l’evento e quindi la colpa per i
suoi connotati si differenzia .
Negli ultimi anni c’è stato un aumento del verificarsi di reati colposi, per lo sviluppo
della tecnica e meccanizzazione ha determinato un grande aumento del rischio nelle
attività lecite. Ci sono diversi modelli di colpa a seconda del tipo di attività all’interno
della quale si inserisce l’illecito penale colposo, cioè si specificano gliel’emetti della
colpa a seconda del settore in cui si inserisce ( medica, stradale…) 45
Il problema di fondo è quello di fissare dei presupposti minimi comuni per tutti i reati di
tipo colposo. Innanzitutto dobbiamo selezionare l’azione penale rilevante (e non
confondere l’articolo 42 con l’articolo 43), l’azione è cosciente e volontaria altrimenti
non è un’azione umana (articolo 49), norma dell’articolo 42 il coefficiente psicologico
può essere effettivo o potenziale. Nei casi dei reati dolosi spesso è effettivo, altre volte
invece è potenziale , ad esempio quando non si attivano quei meccanismi di
protezione che avrebbero potuto evitare il fatto.
Si distingue la:
colpa cosciente : circostanza aggravante
colpa incosciente : si calcolano i parametri limiti per la
rimproverabilità di un’azione che non ha voluto ma avrebbe dovuto
prevedere ed evitare(?)
e poi : colpa generica ( articolo 43) : negligenza imprudenza imperizia..
colpa specifica ( articolo 43) descritta come inosservanza di regolamenti
e discipline.
Che sia specifica o generica la colpa è sempre violazione di REGOLE PRECAUZIONALI,
dirette a evitare eventi del tipo visto. Sono ricavate da regole di esperienza che
individuano e cristallizzano dei giudizi di prevedibilità ed evitabilità dei fatti che
possono ledere beni giuridici secondo una valutazione diffusa nella mente sociale
secondo cui alcuni eventi sono difficili e bisogna applicare livelli di precauzione.
Questo vale per regole di condotta socialmente diffuse, non vale per i pericoli inediti,
pensiamo ad esperimenti scientifici ,proprio perché lo scienziato sta sperimentando ,
fa riferimento alle conoscenze scientifiche allo stato conosciuto.
Abbiamo già visto il caso fortuito che va ad escludere la colpa o il nesso di causa.
Possiamo anche collegarlo anche alla colpa come elemento negativo.
Esistono delle attività rischiose( abbiamo detto che la colpa si verifica perché si
attuano delle azioni pericolose che non si dovrebbero attuare) che però sono lecite
per la loro rilevanza , ad esempio guidare una macchina, sono regolamentate. A
seconda dei casi il legislatore potrà paralizzare completamente i rischi derivanti da
attività pericolose , oppure consentire che i rischi ci siano ma che siano diminuiti da
alcune regole.
Le regole possono essere socialmente diffuse ( colpa generica ) o specifiche scritte
( colpa specifica)
In sostanza si dà sempre un giudizio prognostico sul pericolo e si individuano con quali
regole e con quali modalità si possono evitare diminuire i rischi.
In campo medico in particolare ( dopo la legge 2012) i medici rispondono solo per
colpa grave, cioè se questi rispettano le linee generali, guida.
Chi pone le regole cautelari in caso di colpa specifica ? secondo alcuni anche le leggi
penali possono essere fonte di regole precauzionali per stabilire la colpa, si e no nel
senso che la fonte legge per individuare le cautele, non sono però rispetto ogni singolo
reato, le norme che lo prevedono, quella è la norma che punisce il comportamento 46
colposo, non la norma che prevede la cautela , a meno che non preveda
espressamente la clausola per evitarlo.
ESEMPIO: articolo 575, omicidio, c’è la corrispondente fattispecie colposa, non c’è
scritto quali regole precauzionali osservare, allora volta per volta possono esser violate
diverse regole precauzionali che possono essere per colpa generica o per colpa
specifica.
La fonte legge delle regole precauzionali può essere penale o no ma deve contenere
quelle precauzioni per evitare eventi rispetto al quale si giudica. Non la trasgressione
di qualsiasi norma prevede l’esistenza della colpa ma comunque della regola
precauzionale che cerca di evitare il fatto , ad esempio violo la norma nel codice della
strada e sono imprudente ,se ledo o uccido mi si applicheranno dei reati che non
stanno nel codice penale(?)
Per legge contano tutte le leggi purché abbiamo delle finalità cautelare , come
regolamenti si intendono delle norme generali poste dall’autorità per regolamentare
delle attività lecite, come il regolmento della strada.
Ordini o discipline sono dirette a una ristretta cerchia di soggetti : ad esempio regole
che da il datore all’interno della zona di lavoro.
Se per caso la fonte regolamentare normativa che stabilisce la regola di prudenza e
questa fosse viziata questa non fa venir meno la colpa.
Le norme prudenziali possono essere :
rigide : determinano in modo netto la norma da osservare
elastiche : variano a seconda del caso concerto, si lascia uno spazio alla
variazione
Secondo alcuni ci sono fonti giuridiche imprecise per cui a volte si riconduce una colpa
generica a quella che invece sarebbe una colpa specifica, avviene in particolare modo
nel mondo del lavoro. Articolo 2087 del codice civile afferma che il datore deve fare
tutto il necessario per la salute dei lavoratori, in realtà esistono tante altre norme,
letto da solo sembra più una colpa generica che una colpa specifica.
Quali sono gli obblighi del soggetto attivo che non voglia versare in stato di colpa: le
regole cautelari proprie sono quelle che eliminano il rischio del tutto, per eliminare il
rischio del tutto mi devo astenere del tutto a eseguire quel comportamento, seguo una
regola cautelare in senso stretto( esempio sto male e non mi metto alla guida, non so
bene il procedimento e quindi non lo faccio) . Esistono regole in senso proprio secondo
cui la regola non è un divieto assoluto ma modale, guida il comportamento
Obbligo di informarsi : chi intraprende attività deve informarsi sulle regole che
governano quella attività. Guido mi informo sulle regole del codice della strada.
Lo standard di dirigenza richiesto si basa sul modello ‘’ agente modello ’’: se rifaccio
un tetto quale è il modello di standard di diligenza a cui mi devo informare ? è quello
dell’operaio esperto di tetti.
Nella medesima categoria professionale possono esistere diversi agenti modelli e
quindi possono essere graduati i doveri a seconda del livello, ad esempio il medico : è
diverso un medico di base da uno specializzando., quindi si possono graduare i doveri
pur all’interno ella stessa categoria.
Può darsi che il soggetto attivo possegga delle ulteriori conoscenze e allora si può
individualizzare ulteriormente il livello di diligenza , bisogna però distinguere la
maggior conoscenza casuali da una maggiore capacità o attitudini attitudinali; ad 47
esempio uno scienziato che esegue esperimenti su delle sostanze la cui pericolosità
non è ancora nota è obbligato ..(?) , maggiori capacità o attitudini non si può
rimproverare colui che ha delle doti eccezionali ma non le usa)
Rischio consentito: accetta che un rischio si compia, è il limite negativo della colpa. Ci
sono attività rischiose e che a volte per consentire determinati rischi servono delle
autorizzazioni apposta.
Esistono obblighi cautelari per evitare il comportamento di terzi (?)
COLPA GENERICA
Vale il principio di affidamento cioè ogni consociato può confidarsi nel fatto che anche
gli altri consociati rispettino le regole precauzionali . Ci sono però delle eccezioni, ad
esempio presto l’auto a una persona che non ha la patente, posso fare affidamento
alla sua diligenza alla guida ? no, non posso presumere che sia in gradi di rispettare le
norme del codice della strada.
Nell’attività medica in particolare, ciascuno risponde per la propria attività , il capo
equipe però risponde per la posizione gerarchica, ad esempio lascia chiudere la ferita
a uno specializzando , deve stare li e controllare.
Responsabilità rispetto al fatto doloso del terzo: vale il principio di auto responsabilità
secondo cui ognuno risponde per se almeno che ci sia una posizione di garanzia di
rispetto del bene giuridico : ad esempio la guardia del corpo --> posizione di garanzia
di protezione
Diversa è la posizione di garanzia di controllo: controllo una fonte di pericolo che un
terzo può usare , ad esempio per le armi.
La giurisprudenza tendenzialmente è molto rigida sulla responsabilità stradale,
essenzialmente pretendono che si attivino quelle capacità di attenzione per prevenire
pericoli determinati da altri
È molto rigida anche per la responsabilità medica , il legislatore è intervenuto sulla
responsabilità del medico.
Articolo 43 collega direttamente la colpa e l’evento, cioè sembra collegare , almeno a
livello lessicale, l’evento e la condotta, l’evento che non era voluto è stato comunque
causato per negligenza imperizia e imprudenza. L’evento è il risultato della condotta
colposa. La colpa è quella determinata dal rimprovero, che causa il rimprovero per
non aver previsto, non aver evitato non essere stati prudenti, non aver osservato.. è
un rimprovero per una mancanza La colpa ha una componente omissiva . Non si
deve confondere il reato OMISSIVO dalla componente OMISSIVA del rimprovero
soggettivo in quanto condotta colposa.
L’evento del reato colposo è la concretizzazione di quel rischio che la norma cautere
mirava ad evitare . l’evento deve essere la concretizzazione di QUELLA regola
cautelare. In questo caso viene meno il nesso di rischio, ci deve essere la
concretizzazione del nesso di rischio tra la condotta e l’evento per fare in modo che
l’evento possa essere attribuito a colui che l’ha determinato
Per il giudizio controfattuale :ipotizzo il comportamento alternativo lecito, elimino
l’antecedente causale e mi domando, si sarebbe comunque verificato l’evento ? per i
48
reati omissivi abbiamo detto che dobbiamo fare la d